LA RICREAZIONE

Non è sorprendente di constatare che tutti coloro che vissero nelle fede, così bene nell'Antico Testamento che nel Nuovo Testamento, senza dimenticare Cristo, gli apostoli e Paolo, tutti credettero nel racconto della creazione tale che figura nei primi due capitoli della Genesi.
Essi si riposavano il giorno del sabato, poiché sapevano che il 7° giorno della settimana aveva la sua origine dall'ultimo giorno della creazione. Essi sapevano che Dio aveva santificato quel giorno e non un altro. Questo non è più il caso ai nostri giorni. La maggioranza degli uomini disgraziatamente non tiene più conto di questa osservanza.
L'Arcivescovo protestante USHER aveva calcolato che la creazione risaliva a circa 6000 anni. In seguito la scienza scopri che la terra esisteva da milioni se non da miliardi di anni.
Più tardi, la teoria dell'evoluzione fece la sua apparizione, ciò trascinò una viva controversia, tra difensori della Bibbia e gli atei. Fù allora che il dubbio si impiantò nello spirito di certi dirigenti religiosi, che si chiedevano se Mosè avesse trasmesso male il racconto della creazione.
Le età, le epoche, della creazione furono in seguito presentate da coloro che vi si consideravano come modernisti. Questa idea sedusse molte persone, poiché essa riconciliava coloro che rigettavano la Bibbia, con coloro che vi si agganciavano. Forse, questi ultimi si dimostrarono incapaci di comprenderne il significato che li stava superando.
Poiché la Bibbia è di ispirazione divina, il suo contenuto non ci può lasciare nel dubbio. Essa non può cominciare con delle leggende o dei racconti strambi.
Vediamo dunque quello che la Bibbia afferma: "Nel principio Iddio creò i cieli e la terra" (Genesi 1:1).
Questa piccola frase, ci presenta Dio come un Creatore e non come un evoluzionista. Qui la parola Dio è tradotta in ebraico "Elohim". Questa parola "Elohim" ha un senso di pluralità, come le parole gruppi, chiese, famiglie, regni, composte da più di una persona.
Noi vediamo qui il principio della creazione fisica, quella dei cieli e della terra. Notate che alcuna precisione ci è stata data sull'epoca. Che questa si sia svolta da milioni o miliardi di anni, se Dio avesse stimato che questa informazione fosse stata importante, Egli ce l'avrebbe rivelata.
Quando Dio posò i fondamenti della terra, gli angeli erano già stati creati. Essi erano presenti per questo avvenimento, poiché il libro di Giobbe ci conferma che essi emanarono impulsi di gioia (Giobbe 38:4-7).
Gli angeli hanno dovuto essere meravigliati per la creazione del nostro pianeta, poiché emanarono gridi di gioia, essi acclamarono, secondo altre traduzioni.
Gli angeli sono degli esseri spirituali creati da Dio (Ezechiele 28:13 e 15). E' per questo che sono chiamati "Figli di Dio", nel libro di Giobbe, e anche in altri passi biblici (Salmi 89:7 e Daniele 3:25-28).
Il libro della Genesi prosegue e aggiunge: "La terra era informe e vuota."
La parola ebraica tradotta per "era", è ugualmente tradotta per "divenne" nella Genesi 2:7 dove noi leggiamo che Adamo divenne un essere vivente, così anche in Genesi 19:26 dove parlando della moglie di Lot, dove ci dice che essa divenne una statua di sale, ecc.
Pensate voi che la terra fu creata informe e vuota, queste due parole erano tradotte dall'ebraico "Tohuw-Bohuw"?
"Tohuw" si riferisce a qualche cosa di desertico, senza forma, nella confusione, nella desolazione. "Bohuw" può essere tradotto per vuoto, è qualche cosa di indiscernibile.
Credete voi che la terra, poteva essere in un tale stato alla sua creazione, quando gli angeli emanarono gridi di gioia, che applaudirono, che acclamarono quello che vedettero. Un tale spettacolo li avrebbe piuttosto indotti alla costernazione.
Paolo ci conferma che Dio non è un Dio di disordine o di confusione (I Corinzi 14:33). Al contrario, Egli è l'autore della pace, dell'ordine e della legge.
Un avvenimento grave e importante si è verificato tra il versetto 1 e il versetto 2 del primo capitolo della Genesi. Ci fù una distruzione improvvisa della superficie della terra e questa ci è confermato nel Salmo 104:30: "Tu mandi il tuo spirito, essi sono creati, e tu Rinnovi la faccia della terra". Ecco la spiegazione che ci è data dalla Bibbia essa stessa.
Il verbo "Rinnovare" è tradotto dall'ebraico "Chadash", che spiega una Ricostruzione, un Rinnovamento, una Riparazione.
La terra non è stata creata informe e vuota, ma essa lo divenne.
La sua distruzione improvvisa fu il risultato della ribellione di Lucifero e dei suoi angeli. Ne è anche questione in Ezechiele 28 e Isaia 14. E' in seguito a questa ribellione che Lucifero ha ricevuto il nome di Satana, che significa l'avversario, e i suoi angeli ribelli divennero da allora dei demoni.
Gesù parla in Luca 10:18 di questa ribellione. "Io miravo Satana cadere dal cielo a guisa di folgore".
Vi è stato un combattimento nei cieli. Lucifero volle conquistare il trono di Dio e, trascinò un terzo degli angeli con lui, ma le creature sono impotenti davanti al loro Creatore, che è e rimane l'Onnipotente.
In seguito a questi avvenimenti, la terra era divenuta senza vita, essa era divenuta informe e vuota, una distruzione improvvisa l'aveva colpita.
La Bibbia non ci dice quanto tempo è trascorso tra la creazione della terra e la distruzione della sua superficie, e neanche la durata della sua devastazione, fino a quando Dio ha riparato i guasti, rinnovando la sua superficie.
E come noi vedremo questo rinnovamento, questa rimessa in ordine della terra, si effettua in una settimana, in un periodo di sette giorni di 24 ore ciascuno.
Vi erano delle tenebre sulla superficie delle acque che ricoprivano allora il nostro globo e Dio agì in modo ordinato e metodico.
"E Dio disse: Sia la luce! E la luce fu. E Dio vide che la luce era buona; e Dio separò la luce dalle tenebre. E Dio chiamò la luce giorno, e le tenebre notte. Così fu sera, poi fu mattina: e fu il primo giorno" (Genesi 1:3-5).
L'atmosfera era satura di spesse nuvole e di nebbia, il che impediva alla luce di giungere alla terra piombata nell'oscurità. Il primo giorno, Dio dissipa questo strato spesso e permette ai raggi del sole di raggiungere la terra, segnando così la differenza tra il giorno e la notte.
"Poi Dio disse: Ci sia una distesa tra le acque, che separi le acque dalle acque. E Dio fece la distesa e separò le acque che erano sotto la distesa. E così fu. E Dio chiamò la distesa cielo. Così fu sera poi fu mattina: e fu il secondo giorno" (Genesi 1:6-8).
Con l'aumento della temperatura, le nuvole rimaste cominciarono a elevarsi e a dissiparsi nello spazio, formando una distesa che divenne quella nella quale gli uccelli volano oggigiorno.
"Poi Dio disse: Le acque che sono sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo, che appariva l'asciutto [...] Produca la terra della verdura, delle erbe [...] degli alberi fruttiferi [...] Così fu sera, poi fu mattina: e fu il terzo giorno" (Genesi 1:9-13).
Le acque sulla terra si riunirono e formarono gli oceani. La terra asciutta apparve e le piante fecero la loro apparizione.
"Poi Dio disse: Siano dei luminari nella distesa dei cieli [...] E Dio fece i due grandi luminari [...] e fece anche le stelle [...] Poi fu sera, poi fu mattina: e fu il quarto giorno" (Genesi 1:14-19).
L'atmosfera era stata completamente schiarita, i corpi celesti erano divenuti visibili dalla superficie della terra. In questo passo la parola "fece", secondo il testo originale, ha dei numerosi sensi, da ristabilire, reggere, è anche rendere osservabile.
Il versetto 1 indica che Dio ha creato i cieli, cioè a dire l'universo. Ma tutto questo universo non era scomparso, non era dunque necessario di rifare le stelle, ma era forse necessario di rinnovare la superficie della terra.
Se i giorni della ricreazione erano stati delle età o delle epoche, potendo avere una durata di diverse Migliaia di anni come certi lo pensano e, poiché le piante sono create il 3° giorno, come avrebbero sopravvissuto esse senza la luce diretta del sole, che fece la sua piena apparizione solo il giorno seguente.
Gli insetti essendo stati lá solo il 6° giorno, come queste piante, si sono riprodotte, senza il loro aiuto di fecondazione del polline? Questo giorno della ricreazione, non poteva dunque essere delle età o delle epoche.
Il 5° giorno Dio ha creato gli uccelli e i pesci. Il 6° giorno, fu la volta degli animali terrestri. E fu anche la creazione del primo uomo, Adamo, a cui Dio diede l'intelligenza, alfine che potesse comprendere e fare delle scelte.
Il 7° giorno, Dio Si riposò di tutta la Sua opera creando un giorno di riposo.
Certi affermano che il 7° giorno non è terminato e che Dio si riposa sempre. Ma la Bibbia non dice che Egli si riposa, essa afferma che Egli si riposò. Il Suo riposo è terminato alla fine del 7° giorno.
Nell'epistola agli Ebrei, Paolo scrive che: "E Dio si riposò il settimo giorno da tutte le sue opere" (Ebrei 4:4).
Questo 7° giorno, questo primo giorno di riposo è dunque trascorso, esso ha avuto una fine.
Esaminando la Bibbia, noi possiamo renderci conto che Dio opera, agisce e effettua delle opere. I due esseri della famiglia divina non smettono di lavorare dalla fine del primo sabato.
Esodo 31:17 ci informa che: "Poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, e il settimo giorno cessò di lavorare, e si riposò." La parola "giorno" significa venti quattro ore nel suo contesto, ma esso può anche significare dei periodi più lunghi in altri. Ma non dimenticate, come ho già avuto l'occasione di dirvi durante queste trasmissioni mattinali, che bisogna sempre esaminare tutti i versi che trattano lo stesso soggetto, per comprendere quello che la Bibbia rivela.
La migliore prova che noi possiamo trovare, in quello che concerne il riposo e il giorno di 24 ore, si trova nella grande legge, che l'Eterno ricorda al popolo d'Israele dall'alto del Sinai.
Leggiamo il 4° comandamento: "Ricordati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fai in esso ogni opera tua; ma il settimo è giorno di riposo, sacro all'Eterno che è l'Iddio tuo (che è il giorno menzionato alla fine della ricreazione, ecco il Suo giorno) non fare in esso lavoro alcuno, né tu né il tuo figliuolo [...] né il forestiero che è alle tue porte: poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli, la terra, il mare tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno di riposo e l'ha santificato."
Il giorno che è stato santificato ha la durata di venti quattro ore, avendo ogni giorno una sera e una mattina. I sei giorni riservati all'uomo affinchè faccia tutto il suo lavoro sono anche sei giorni di ventiquattro ore, che comportano ognuno una sera e una mattina. Poiché Dio considera che il giorno comincia al tramonto del sole e non a mezzanotte.
Andate a cercare la vostra Bibbia, apritela e verificate se quello che state leggendo è conforme alla Parola di Dio.