LA LEGGE

PRIMA PARTE

Uno dei soggetti i più importanti per il cristiano, è la legge. Perché? Poiché è avendone una perfetta conoscenza di codesta che si può vivere evitando il peccato. Troppo spesso, noi partiamo dal principio che se noi possediamo una buona conoscenza dei comandamenti, questo è sufficiente. Ma cosa dice la Bibbia?

I Giovanni 3:4: "Chi fa il peccato commette una violazione della legge, e il peccato è la violazione della legge." Notate bene che non e questione di trasgredire i comandamenti, ma ben di trasgredire la legge.

Infine, se noi abbiamo una buona conoscenza della legge, noi potremo rispondere con esattezza tutti coloro che proveranno di convincerci che noi percorriamo una falsa strada. Non dimenticate soprattutto, e questo è molto importante, che l'uomo che conosce un solo libro, ma molto bene, è un avversario temibile.

Prima di andare più avanti, comprendiamo bene le differenti faccette della legge che ci sono rivelate da Davide. Voi noterete che la legge è menzionata sotto diversi nomi alfine di illustrare la sua varietà e la sua eccellenza.

Il Salmo 119:1-10: "Beati quelli che sono integri nelle sue vie [DEREK: il modo di vivere, il modo di vita]! Che camminano secondo la legge dell'Eterno [TORAH: coloro che insegnano, coloro che dirigono]! Beati coloro che osservano le sue testimonianze, che lo cercano con tutto il cuore, ed anche non operano iniquità, ma camminano nelle sue vie [DEREK: nel suo modo di camminare, il suo modo di vivere. Questi è riferito in I Giovanni 2:6 dove è scritto: "Da questo conosciamo che siamo in lui: chi dice di dimorare in lui, deve, nel modo ch'egli camminò, camminare anch'esse"]. Tu hai ordinato i tuoi precetti [PIQQUD: precetti, ti sei fatto osservare i tuoi ordini, le tue istruzioni), perché siano osservati con cura. Possano le mie vie [il mio modo di essere e di agire] essere ben regolate affinchè io osservi i tuoi statuti [CHOQ: ciò che traccia, grave, ciò che decreta]. Allora non sarò svergognato quando considero tutti i tuoi comandamenti [MITSVAH: dei tuoi ordini, di ciò che comandi, ciò che ordina]. Io ti celebrerò con dirittura di cuore, quando avrò imparato i tuoi giusti decreti [MISHPAT: i tuoi verdetti, i tuoi giudizi]. Io osserverò i tuoi statuti [CHOQ: come al versetto 5]: non abbandonarmi del tutto! Come renderà il giovane la sua via pura? Dirigendosi secondo la tua parola [DABAR: i tuoi discorsi]. Io ti ho cerco con tutto il mio cuore; non lasciarmi deviare dai tuoi comandamenti [MITSVAH: come al versetto 6]."

Il re Davide, che ha scritto questo sotto l'ispirazione divina, ci spiega in tutto il Salmo 119 e in un modo molto chiaro, che la legge divina comprende un modo di vivere, un modo di vita che noi dobbiamo assolutamente praticare. Questo include delle testimonianze, cioè a dire degli esempi che noi dobbiamo seguire, e vi sono anche dei precetti, delle istruzioni, degli ordini ai quali noi dobbiamo sottometterci.

Questo modo d'essere e di agire ci è descritto con l'aiuto dei precetti, dei decreti, degli ordini, delle ordinanze, dei comandamenti, senza dimenticare i verdetti, i giudizi, i discorsi destinati ad incoraggiarci e a mantenerci nella buona via, nella strada stretta.

Noi andiamo ora ad esaminare la legge risalendo al principio. Giovanni 1:1-3: "Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una della cose fatte è stata fatta". Nel principio, vi sono due Esseri che compogono la Famiglia divina. La Parola, l'Eterno, YHVH, colui che sarebbe divenuto il Salvatore per tutta l'umanità, era là, presente, Egli non ha avuto un principio e ci si dice che "Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei."

Cosa sono queste "ogni cosa"? La risposta si trova in Colossesi 1:16-17: "Poiché in lui sono state create tutte le cose, che sono nei cieli e sulla terra; le visibili e le invisibili; siano troni, siano signorie, siano principati, siano potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui; Ed egli è avanti ogni cosa, e tutte le cose sussistono in lui."

Tutte le cose che esistono nei cieli, come pure su forma spirituale che sotto forma fisica, tutto ciò che è esistito sulla terra, tutto ciò che esiste ancora oggi, tutto è stato creato da Lui e per Lui.

Questo include ben inteso i ventiquattro vegliardi che si trovano davanti al trono di Dio; questi sono dei consiglieri, dei saggi e io vi ricordo che la saggezza è stata creata, istituita, stabilita la prima fra le Sue opere, come ce lo conferma Proverbi 8:22. Vi sono anche gli angeli, gli arcangeli, i cherubini e altre cose spirituali di cui noi non possiamo vedere.

Vi è tutto ciò che è fisico e a ch'è stato creato di materia, come il nostro pianeta, il nostro sistema solare, la nostra galassia e tutto questo ammasso di galassie scoperti dai nostri più potenti telescopi, senza contare ciò che noi siamo ancora suscettibili di scoprire. Vi sono tutti questi animali e questi uomini preistorici di cui noi ne scopriamo le tracce e le vestigi.

Vi è infine l'uomo che esiste dopo Adamo e a chi Dio ha dato uno spirito, questo spirito dell'uomo, questa intelligenza che gli permette di pensare, di prevedere, di meditare, di scegliere. Tutto è retto dalle leggi! Il globo terrestre, gli ammassi delle galassie sono anche esse amministrate dalle leggi, così come il minimo piccolo atomo; i corpi degli animali e i corpi degli uomini sono sottomessi a numerose leggi. Il Grande Legislatore, Dio, ha stabilito delle leggi per tutto: anche il modo di vita previsto per l'uomo è retto dalle leggi.

Quando Dio ha posto Lucifero e i suoi angeli su questa terra per stabilire e mantenere il governo divino, tutti, senza alcuna eccezione, erano sotto l'amministrazione delle leggi. Se l'iniquità, in altre parole l'ingiustizia, il peccato, è in seguito stato trovato in loro, come questo ci è confermato in Ezechiele 28:15, è perché delle leggi esistevano ed esse sono state trasgredite nella loro ribellione.

Tutti i governi umani che sono esistiti su questa terra, tutti hanno avuto le loro leggi e, oggi ogni paese ha le sue leggi.

Una sorgente eterna

Davide ha scritto sotto l'ispirazione divina nel Salmo 119:160: "La somma della tua parola è verità; e tutti i giudizi della tua giustizia durano in eterno". Dobbiamo noi supporre che queste leggi sono sempre esistite?

Dio promette la vita eterna e, coloro che l'otterranno, diverranno degli esseri immortali e dunque eterni. Essi otterranno allora una vita proveniente da una sorgente eterna, la vita che viene da Dio, che non ha avuto alcun principio di giorno e che non avrà alcun fine di vita. Questa stessa vita sarà anche la loro ed è allora che l'immortalità sarà in essi.

Inoltre le leggi sono eterne poiché esse vengono da una sorgente eterna. Allora, perché cert'une di loro non sono più applicate oggi? Come noi avremo l'occasione di vedere durante questo studio, certi fattori non esistono più ai nostri giorni, ma la legge non è stata abolita, essa è stata semplicemente scartata, messa da parte per un poco di tempo.

La ricreazione

Noi giungiamo alla ricreazione, alla rimessa in ordine della terra, dopo che essa è divenuta informe e vuota. Durante questa prima settimana, Dio ha stabilito delle leggi per la Sua nuova creazione: l'erba, le piante, i pesci, gli uccelli, il bestiame, i rettili, gli animali terrestri, tutto questo deve riprodursi secondo la propria specie.

Il sesto giorno, Egli creò l'uomo alla Sua immagine e secondo la Sua somiglianza ed Egli gli diede un aiuto simile a Lui. Egli raccomandò loro d'essere fecondi, di moltiplicarsi e di riempire la terra.

Dio si riposò il settimo giorno di tutte le opere che Egli aveva fatto. Egli benedette il settimo giorno ed Egli lo santificò, in altre parole Egli lo mise da parte. Divenendo così una legge, questo giorno sarebbe divenuto il segno per riconoscere il popolo di Dio dell'Antico Testamento e del Nuovo Testamento. E' probabilmente durante questo giorno di riposo che YHVH diede a Adamo ed Eva diverse istruzioni. Spiegando loro la differenza fra i due alberi che si trovavano in mezzo al giardino, Egli fece conoscere loro la Sua legge poiché, senza la conoscenza della legge, la prima coppia era nell'incapacità di trasgredirla, di peccare.

E' quello che l'apostolo Paolo fece capire in Romani 4:15: "(...) ma dove non c'è legge, non c'è pure trasgressione." Romani 5:13: "Ma il peccato è imputato dove non v'è legge." Romani 7:8: "(...) perché senza la legge il peccato è morto."

E' possibile che durante il giorno seguente, la domenica divenuto il giorno del signore Baal, Satana sia venuto senza perdere tempo. Eva vide che il frutto dell'albero proibito era buono da mangiare, essa lo bramò (trasgredendo il decimo comandamento), essa prese ciò che non le apparteneva (trasgredendo l'ottavo comandamento), essa credette a Satana piuttosto che YHWH, essa ebbe dunque un falso dio (trasgredendo il primo comandamento).

L'Eterno fece a Adamo ed ad Eva degli abiti di pelle e li vestì (Gen. 3:21). Dio ha certamente preso un animale che doveva essere un animale accettabile per il sacrificio d'espiazione, forse un agnello o un capretto che doveva prefigurare il grande sacrificio che sarebbe compiuto da YHWH Lui stesso, molto più tardi.

La Bibbia non ci dice se Dio creò una sola coppia solamente di tutti gli animali che dovevano riprodursi secondo la loro specie, ma noi dobbiamo ricordarci che all'episodio del diluvio, è richiesto a Noè di prendere con lui una coppia d'animali impuri e sette coppie di tutti gli animali puri. Ed è possibile che è ciò che YHWH creò durante il sesto giorno, ciò che Lui avrebbe permesso di sacrificare un animale per vestire l'uomo e la donna.

Adamo ed Eva, che erano stati messi nel giardino che Dio aveva posto in Eden, furono allora cacciati da questo giardino. Tuttavia, questo non significa che Dio si sia deviato da loro per sempre. Egli ha dovuto completare la loro educazione, ad insegnare loro molte cose: come fare il fuoco, uccidere e squartare gli animali, come coltivare la terra, e tante altre cose ancora.

Adamo ed Eva sono stati creati, usciti dal nulla, essi non avevano dei genitori per spiegare tutto quello che noi abbiamo imparato dalla nostra infanzia, tutto ciò che noi insegniamo ai nostri bambini. E' dunque YHVH che Si è incaricato della loro educazione. Da quel momento, le leggi sono presenti ovunque.

In seguito, noi troviamo nel racconto che concerne Caino e Abele la legge delle offerte. Si tratta ancora delle offerte volontarie, esse non sono ancora imposte come sarà il caso più tardi, quando l'Eterno sarà in mezzo al Suo popolo, nel Tabernacolo, dopo l'episodio del Sinai.

E' certo che YHVH ha spiegato i particolari a Caino e ad Abele ciò che potevano offrire e ciò che dovevano evitare di presentare come offerte. Non perdiamo di vista che le offerte volontarie sono richieste dall'Eterno, esse sono una legge, che è stata modificata, ma che esiste ancora ai nostri giorni.

Questi due fratelli conoscevano anche il resto della legge, altrimenti nessuno di loro avrebbe potuto commettere dei peccati. Comprendiamo Genesi 4:7: "Tu fai il bene non rialzerai il tuo volto? Ma, se fai il male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi desideri sono volti a te; ma tu lo devi dominare." Se tu agisci bene, tu non avrai alcuna vergogna, ma se tu agisci male, il peccato rimane alla tua porta, egli è pronto ad entrare, poiché egli desidera colpirti, ma tu, gli fai fronte, dominalo! Questo consiglio è sempre valevole per noi oggi.

La Bibbia del Rabbinato francese ha tradotto questo passo come segue: "Se tu migliori, tu potrai rialzarti, se no il peccato è alla tua porta; egli aspira a giungervi, ma tu, sappi dominarlo."

Noi scopriamo delle numerose leggi, esse sono là, esse sono presenti, non si possono evitarle.

Il diluvio

Noi giungiamo adesso all'epoca del diluvio e noi scopriamo un'altra legge che ci sarà rivelata in questo racconto.

Genesi 6:1-2: "Or quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla faccia della terra, e furono nate a loro delle figliuole, avvenne che i figliuoli di Dio videro che le figliuole degli uomini erano belle, e si presero per mogli quelle che si scelsero fra tutte."

I figli di Dio sono degli uomini. Sono Essi essi che si chiamavano così, essi si imposero il nome di "dio", quello di YHVH, come lo conferma il loro nome tale che MehuiaEL, MetushaEL, così che un versetto disgraziatamente mal tradotto:

Genesi 4:26: "(...) Allora si cominciò ad invocare il nome dell'Eterno". La traduzione dovrebbe essere: "E' allora che gli uomini cominciarono a sentirsi dei dii, per dei YHVH!" perché? La risposta è dimostrata in Genesi 4:1: "Or Adamo conobbe Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino, e disse: ho acquistato un uomo, con l'aiuto dell'Eterno." Andrea Chouraqui traduce con: "Ho avuto un uomo con YHVH".

Perché essa dice questo? La maggior parte dei commentatori pensano che Eva ha dovuto credere di aver messo al mondo la posterità, il Messia atteso, del quale aveva parlato l'Eterno nel capitolo precedente.

Ora, quello che fu infatti la causa del diluvio, è che "le figlie degli uomini erano belle, [gli uomini] e presero per mogli quelle che si scelsero fra tutte."

Cosa vi è di male in questo? Leggiamo ciò che Cristo ricorda ai Suoi apostoli: Matteo 24:37-39: "E come fu ai giorni di Noé, così sarà alla venuta del Figliuolo dell'uomo. Infatti, come ai giorni innanzi al diluvio si mangiava e si beveva, si prendeva moglie e si andava a marito, sino il giorno che Noé entrò nell'arca, e di nulla si avvide la gente, finché venne il diluvio e li portò via tutti quanti, così avverrà alla venuta del Figliuol dell'uomo."

E' questo modo di fare che fomenterà la collera dell'Eterno. Genesi 6:3: "E l'Eterno disse: lo spirito mio non contenderà per sempre con l'uomo; poiché, nel suo traviamento, egli non è che carne; e i suoi giorni saranno quindi cento vent'anni."

"Lo spirito mio [è qui la questione del soffio, del soffio di vita] non contenderà sempre con l'uomo, egli non è che carne, e i suoi giorni saranno di cento vent'anni." Come dire, YHVH concede all'umanità un periodo di cento vent'anni prima di distruggerla. Perché distruggerla? Poiché vi sono dei matrimoni tra razze. L'uomo non rispetta più i decreti e le leggi divine relative al matrimonio. Dio aveva decretato che le razze non potevano sposarsi tra loro. Essi non sposarono delle donne come Dio l'aveva scelto e ordinato, ma sposarono "tutte quelle che essi si scelsero."

Genesi 6:8-9: "Ma Noé trovò grazia agli occhi dell'Eterno. Questa è la posterità di Noé. Noé fu un uomo giusto, integro, ai suoi tempi; Noé camminò con Dio."

Noé trovò grazia davanti a YHVH, poiché egli era integro nel suo tempo. Egli era perfetto fra i suoi contemporanei. La parola "perfetto" è tradotta di "TAMIYM", significando che egli era perfetto nella sua generazione come parecchie versioni lo traducono, perfetto nel suo pedigree, perfetto nel punto di vista razziale.

Andrea Chouraqui traduce nel modo seguente: "Noé era un uomo giusto, integro nei suoi cicli", e, in fondo alla pagina, egli spiega che i suoi cicli, sono le sue generazioni.

Le tre razze, bianca, gialla e nera, esistevano già prima del diluvio e una delle ragioni per il quale Dio distrusse l'umanità a quell'epoca, è che il matrimonio tra razze andava intensificandosi, sicchè l'umanità era sul punto di meticciarsi.

Poiché Noé era perfetto nelle sue generazioni, lui e tutti i suoi ascendenti, che sono menzionati nel quinto capitolo della Genesi, tutti i suoi antenati come Adamo, Seth, Enosch, Kenan, Mahalahèel, Jered, Henoc, Metushelah, Lamec, finendo a Noé, erano bianchi. Noé, sua moglie e i suoi figli erano di razza bianca e questa razza proseguì grazie al suo figlio Sem che sposò una bianca. In oltre, le altre razze passarono da Japet et Cam. Japet sposò una donna gialla et Cam sposo una donna nera. Adamo era di razza bianca, è di lui che viene Gesù e Gesù giudeo. I giudei sono di razza bianca.

Caino era di razza nera. Se noi gettiamo un colpo d'occhio sulla discendenza di Caino, noi troviamo della gente di colore oscuro. Del resto, nei capitoli 4 e 5 della Genesi, noi troviamo due discendenze ben separate, due razze dai colori opposti, una che passa da Caino e l'altra da Seth.

Questa demarcazione tra due razze è qualcosa che ci porta a riflettere e a meditare. Dio non dà sempre delle istruzioni precise, ma Egli comunica sufficientemente d'informazioni affinché noi possiamo comprendere ciò che Egli attende da tutti.

Il divieto di sposare una persona di un'altra razza era certamente stato dato da YHVH prima del diluvio, poiché se questo non fosse stato, nessun rimprovero avrebbe potuto essere formulato su questo punto alla generazione che è stata distrutta, inghiottita dalle acque che ricoprirono fino al punto più alto delle montagne che erano sotto il cielo.

Più tardi, l'Eterno comunicherà altre indicazioni: Deuteronomio 32:7-8: "Ricordati dei giorni antichi, considera gli anni delle età passate, interroga tuo padre, ed egli te lo farà conoscere, i tuoi vecchi, ed essi te lo diranno. Quando l'Altissimo diede alle nazioni la loro eredità, quando separò i figliuoli degli uomini, egli fissò i confini dei popoli. Tenendo conto del numero dei figliuoli d'Israele."

Atti 17:26: "Egli ha tratto da un solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate e i confino della loro abitazione."

L'alimentazione

Passiamo alla legge sugli animali puri e impuri. Essa esisteva già all'epoca di Noé. E' certo che essa doveva già esistere all'epoca d'Abele, poiché l'Eterno non avrebbe permesso che gli si offrisse degli animali impuri. D'altronte, ciò che è impuro non può avvicinarsi a Dio e non può essere offerto a Dio, è ciò che noi vedremo esaminando la legge dei sacrifici.

Non dimentichiamo che prima della sua chiamata e della sua conversione, il cristiano non aveva accesso al trono di Dio, i suoi peccati gli nascondevano la Sua faccia e gli impedivano di ascoltare, come lo afferma Isaia 59:1-2. Ma dopo la morte di Cristo, l'uomo ha un accesso diretto al trono dell'Altissimo, è ciò che fa comprendere il velo del tempio che è stato squarciato, che si è aperto al momento della morte del nostro Salvatore.

Giacomo raccomanda: "Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. Appressatevi a Dio, ed egli s'appresserà a voi. Nettate le vostre mani, o peccatori; e purificate i vostri cuori, o doppi d'animo! Siate afflitti e fate cordoglio e piangete! Sia il vostro riso convertito in lutto, e la vostra allegrezza in metizia! Umiliatevi nel cospetto del Signore, ed Egli vi innalzerà." (Giac. 4:7-10).

Quando uscì dall'arca, Noè offrì degli olocausti, delle offerte volontarie e questo fu gradito a YHVH che fece una grande promessa: Genesi 8:20-22: "E Noé edificò un altare all'Eterno; prese d'ogni specie d'animali puri e d'ogni specie d'uccelli puri, e offrì olocausti sull'altare. E l'Eterno sentì un odore soave; e l'Eterno disse in cuore suo: Io non maledirò più la terra a cagione dell'uomo, poiché i disegni del cuore dell'uomo sono malvagi fin dalla sua giovinezza; e non colpirò più ogni cosa vivente, come ho fatto. Finché la terra durerà, sementa e raccolta, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte, non cesseranno mai."

Abrahamo

Noi giungiamo ora ad Abrahamo e ai suoi discendenti.

YHVH è apparso ad Abrahamo. Il modo come la cosa avvenne non poteva lasciare alcun dubbio ad Abrahamo sul fatto che egli aveva davanti a sé un essere "soprannaturale".

Passiamo direttamente al momento in cui Abrahamo ritornò vincitore da Kedor- Laomer e dei re che l'accompagnarono. Melchidesek è là, Egli è sacerdote dell'Iddio Altissimo, è Lui l'Eterno dell'Antico Testamento, YHVH, come lo conferma l'epistola di Paolo agli Ebrei.

Cosa avvenne allora?

Genesi 14:17-20: "E com'egli se ne tornava dalla sconfitta do Kedorlaomer e dei re che erano con lui, il re di Sodoma gli andò incontro nella valle di Shaveh, che è la Valle dei re. E Melchidesek, re di Salem, fece portare del pane e del vino. Egli era sacerdote dell'Altissimo. Ed egli benedisse Abramo, dicendo: Benedetto sia Abramo dall'Iddio Altissimo, padrone dei cieli e della terra! E benedetto sia l'Iddio Altissimo, che t'ha dato in mano i tuoi nemici! E Abramo gli diede la decima d'ogni cosa."

Noi troviamo qui la legge della decima. Non era stata essa data prima? Notate bene che è spontaneamente che Abramo Gli diede la decima di tutto. E' dunque una pratica che gli è stata insegnata e che è normale per lui. Questa decima appartiene a Dio ed essa sarà spiegata, anche ampiamente più avanti, nel libro del Levitico, e Paolo lo confermerà nella sua epistola agli Ebrei per l'epoca del Nuovo Testamento. Essa è sempre in vigore ai nostri giorni.

Più tardi (Abramo aveva a quell'epoca novanta nove anni) Dio stabilì il Suo patto con lui e gli promise il paese che egli abita come straniero: Genesi 17:8: "E a te e alla tua progenie dopo di te darò il paese dove abiti come straniero: Tutto il paese di Canaan, in possesso perpetuo; e sarò loro Dio."

Abramo e i suoi discendenti hanno ricevuto infatti il paese di Canaan in possessione perpetua, ma ciò che egli deve ricevere, è l'eredità del mondo: Romani 4:13: "Poiché promessa d'essere erede del mondo non fu fatta ad Abramo o alla sua progenie in base alla legge, ma in base alla giustizia che viene dalla fede."

Dio dichiarò al popolo d'Israele che il paese Gli appartiene. Levitico 25:23: "Le terre non si venderanno per sempre; perché la terra è mia, e voi state da me come forestieri e avventizi". Infatti tutto Gli appartiene, la terra stessa e tutto l'universo. Per conseguenza, il paese di Canaan e il mondo intero appartengono alla Famiglia divina e, alfine di mantenere la Sua promessa di dare questa in possessione perpetua ad Abramo, Dio deve fare di codesto un membro della Famiglia divina, dunque un Dio.

Ma questo patto che è stabilito tra Dio e Abramo ha per controparte la circoncisione e questa fa parte della legge: Genesi 17:9-14: "Poi Dio disse ad Abrahamo: Quanto a te, tu osserverai il mio patto: tu e la tua progenie dopo di te, di generazione in generazione. Questo è il mio patto che voi osserverete, patto fra me e voi e la tua progenie dopo di te: ogni maschio fra voi sia circonciso. E sarete circoncisi; e questo sarà il segno del patto fra me e voi. All'età d'otto giorni, ogni maschio sarà circonciso fra voi di generazione in generazione; tanto quello nato in casa, quanto quello comprato con danaro da qualsivoglia straniero e che non sia della tua progenie. Quello nato in casa tua e quello comprato con danaro dovrà essere circonciso; e il patto nella vostra carne sarà un patto perpetuo, E il maschio incirconciso, che non sarà circonciso nella sua carne, sarà reciso di fra il suo popolo: egli avrà violato il mio patto."

Questa legge è essa sempre in applicazione oggi? E' certo che la circoncisione fa anche parte delle leggi della salute poiché, oggi, la scienza ha provato che la sposa di un marito circonciso ha molto meno rischi di avere il cancro dell'utero. Bisogna farsi circoncidere per questo? E' una scelta ma la circoncisione è molto praticata nei paesi anglo-sassoni.

Paolo ha scritto in Romani 2:28-29: "Perché giudeo non è colui che è tale all'esterno; né è circoncisione quella che è esterna, nella carne; ma giudeo è colui che lo è interiormente; la circoncisione è quella del cuore, in ispirito, non in lettera". Da dove Paolo trae questo? Deuteronomio 30:6: "L'Eterno, il tuo Dio, circonciderà il tuo cuore e il cuore della tua progenie". Deuteronomio 10:16: "Circoncidete dunque il vostro cuore e non induriate più il vostro collo".

Perché Dio fece il patto della circoncisione? Il fisico è ben spesso la rappresentazione del spirituale. La circoncisione fisica è un'ablazione totale o parziale del propuzio e la circoncisione spirituale è, se si può dire, l'ablazione della natura carnale con la conversione. La circoncisione si applica all'organo della riproduzione della vita fisica, mentre la circoncisione spirituale si applica allo spirito, che sarà riprodotto per la vita eterna.

Paolo parla della circoncisione del cuore. Il cuore, è la maniera in cui noi pensiamo, dunque noi reagiamo, è il modo in cui noi crediamo naturalmente. E' il nostro spirito, la nostra intelligenza, è anche il nostro carattere che noi dobbiamo cambiare e dominare per trasformarlo in un carattere divino, questo non può avvenire se non con l'aiuto dello Spirito Santo di Dio.

Ecco perché Paolo può scrivere nell'epistola ai Romani che è la circoncisione del cuore che conta e non vi è nulla d'innovato, poiché ne è già questione nel libro del Deuteronomio. La circoncisione fisica permette una migliore igiene fisica e, con la circoncisione spirituale, è più facile conservare il cuore e lo spirito netti e ben disposti.

I Corinzi 7:19: "La circoncisione non è nulla e l'incirconcisione non è nulla; ma l'osservanza dei comandamenti di Dio è tutto."

Bisogna sapere che durante il millennio, molte delle leggi attualmente scartate, messe da parte, ritorneranno alla superficie e sarà lo stesso per la circoncisione fisica e spirituale. Ezechiele 44:9: "Così parla il Signore, l'Eterno: Nessuno straniero incirconciso di cuore, e incirconciso di carne, entrerà nel mio santuario: nessuno degli stranieri che saranno in mezzo ai figliuoli d'Israele."

In Genesi 17:13, noi abbiamo letto: "Il mio patto nella vostra carne sarà un patto perpetuo." Cosa significa questo?

L'ordinanza della circoncisione era un segno esteriore fisico, che provava il desiderio di ubbidire a Dio e dimostrando nella la stessa occasione di fare parte del Suo popolo fisico. Oggi, il vero cristiano forma una nazione spirituale e il popolo di Dio deve essere circonciso spiritualmente. Paolo spiega molto chiaramente che è Cristo che ci circoncide spiritualmente:

Colossesi 2:10-11: "E in lui voi avete tutto pienamente. Egli è il capo di ogni principato e di ogni potestà; in lui voi siete anche stati circoncisi d'una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne." Questa legge della circoncisione mantiene dunque sempre il suo valore spirituale, tutto o meno, ha la sua importanza.

Abrahamo fu egli bigamo?

La bigamia o la poligamia sono contrari al settimo comandamento. A volte, leggendo la vita di Abrahamo, si pensa che egli fosse stato bigamo, ciò è falso. Genesi 21:8-13: "Il bambino dunque crebbe e fu divezzato; e nel giorno che Isacco fu divezzato, Abrahamo fece un gran convito. E Sara vide che il figliuolo partorito ad Abrahamo da Agar, l'Egiziana rideva: allora ella disse ad Abrahamo: caccia via questa serva e il suo figliuolo; perché il figliuolo di questa serva, non ha da essere erede con il mio figliuolo, con Isacco. E la cosa dispiacque molto ad Abrahamo, a motivo del suo figliuolo. Ma Dio disse ad Abrahamo: Questo non ti dispiaccia, a motivo del fanciullo e della tua serva; acconsenti a tutto quello che Sara ti dirà; poiché da Isacco uscirà la progenie che porterà il tuo nome. Ma anche del figliuolo di questa serva io farò una nazione, perché è la tua progenie."

Ricordatevi che è Sara, la moglie di Abrahamo, che gli aveva portato la sua serva Agar verso suo marito per chiedergli di avere un bambino da lei. A quell'epoca, non avere bambini era considerato un'obbrobrio.

Abrahamo non resistette probabilmente a lungo a questa richiesta e come egli non sposò Agar, egli non divenne bigamo, ma commise un adulterio. Non vi era alcuna ribellione, egli cedette alla tentazione e Dio lo perdonò. Ma egli pagò le conseguenze e raccolse ciò che aveva seminato poiché, in seguito a questo, vi fù della gelosia e dei sentimenti ostili tra Sara e Agar, e questo continuò fino al momento in cui Abrahamo fu obbligato di cacciare Agar e Ismaele, come Dio gli aveva detto e come Dio l'aveva giudicato.

Come noi l'abbiamo letto: "(...) questo spiacque molto ad Abrahamo a causa del suo figlio". Egli ne portò il peso per il resto della sua vita, poiché una legge era stata trasgredita.

Abrahamo provato

Quando Dio lo testò e lo mise alla prova, Abrahamo provò a Dio che egli voleva ubbidirGli fino a sacrificare suo figlio, Isacco. Era un uomo di carattere e voleva fare la volontà di Dio, come lo prova Genesi 26:5: "Perché Abrahamo ubbidì alla mia voce e osservò quello che gli aveva ordinato, i miei comandamenti, i miei statuti e le mie leggi."

Noi ritroviamo qui ciò che noi abbiamo scoperto nel Salmo 119. Abrahamo mise in pratica ciò che l'Eterno gli domandò. Già dicendo di Abrahamo: "Egli ha ubbidito alla mia voce", noi possiamo capire che egli ha praticato il modo di vita che gli era stato inculcato da Dio, i precetti, i decreti, gli ordini, le ordinanze, i comandamenti e i giudizi. Quale magnifico esempio per tutti!

Giacobbe

Noi passiamo a Giacobbe. Egli è in viaggio ed egli ha un sogno durante il quale l'Eterno (YHVH) gli parla e gli fa la promessa seguente. Genesi 28:15, 20-22: "Ed ecco, io sono teco, e ti guarderò dovunque tu andrai, e ti ricondurrò in questo paese; poiché io non ti abbandonerò prima di avere fatto quello che ti ho detto. (...) E Giacobbe fece un voto dicendo: Se Dio è meco, e mi guarda durante questo viaggio che fò, se mi dà pane da mangiare e vesti da coprirmi, e se ritorno sano e salvo alla casa del padre mio, l'Eterno sarà il mio Dio; e questa pietra che ho eretta in monumento, sarà la casa di Dio; e di tutto quello che tu darai a me, io, certamente, darò a te la decima."

La legge della decima era già in vigore in quell'epoca, ma Giacobbe era libero di decidere se egli voleva rispettarla o no, egli aveva il suo libero arbitrio, come tutti, ma egli riafferma qui davanti YHVH la sua volontà di ubbidire alla legge della decima e, quando noi leggiamo differenti traduzioni, noi possiamo capire quello che Giacobbe dice infatti a YHVH: "Se Dio è meco, se mi guarda durante questo viaggio che fò, se mi dà pane da mangiare e vesti da coprirmi, e se ritorno sano e salvo alla casa del padre mio, l'Eterno sarà il mio Dio [YHVH sarà la mia famiglia] e di tutto quello che Egli mi darà, io Gli verserò certamente la decima."

Una lotta particolare

Più tardi, Giacobbe lotterà con YHVH che vorrà tastarlo, metterlo alla prova e vedere se egli persevererà o se, come suo fratello Esaù, egli diverrà infedele.

Genesi 32:24-28: "Giacobbe rimase solo, e un uomo lottò con lui fino all'apparire dell'alba. E quando quest'uomo vide che non lo poteva vincere, gli toccò la commessura dell'anca; e la commessura dell'anca di Giacobbe fu slogata, mentre quello lottava con lui. E l'uomo disse: lasciami andare, che spunta l'alba. E Giacobbe: Non ti lascerò andare fino che tu mi abbia benedetto! E l'altro gli disse: Quale è il tuo nome? Ed egli rispose Giacobbe. E quello disse: Il tuo nome non sarà più Giacobbe, ma Israele, poiché tu hai lottato con Dio e con gli uomini, ed hai vinto." Questa lotta era l'evidenza stessa del suo desiderio di voler vincere perseverando nel pentimento e la conversione.

Genesi 32:29-32: "E Giacobbe gli chiese: De, palesami il tuo nome. E quello rispose: Perché mi chiedi il mio nome? E lo benedisse quivi. E Giacobbe chiamò quel luogo Peniel, perché disse, ho veduto Iddio a faccia a faccia, e la mia vita è stata risparmiata. Il sole si levava come egli ebbe passato Peniel; e Giacobbe zoppicava dell'anca. Per questo, fino al dì d'oggi, gli Israeliti non mangiano il nervo della coscia che passa per la commessura dell'anca, perché quell'uomo aveva toccato la commensura dell'anca di Giacobbe, al punto del nervo della coscia."

Comprendete che vi è una differenza fra ciò che Dio domanda e ciò che gli uomini decidono. E' volontariamente che gli Israeliti decisero di non mangiare più il tendine. Questo non si applica, poiché si tratta di una tradizione e non di un ordine o di un comandamento.

Benedizioni

Noi termineremo il nostro piccolo viaggio alla scoperta della legge nel libro della Genesi, con la benedizione che Giacobbe chiese a Dio per i figli di Giuseppe: Manasse e Efraim.

Giacobbe, ha subito delle grandi prove, ma egli comprese che queste gli sono state benefiche, è ciò che egli ci fa comprendere in questa breve preghiera che egli rivolge a Dio e che dovrebbe servire di esempio per ognuno:

Genesi 48:15-16: "E benedisse Giuseppe, e disse: L'Iddio, nel cui cospetto camminarono i miei padri Abrahamo e Isacco, l'Iddio ch'è stato il mio pastore dacché esisto fino a questo giorno, l'angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica questi fanciulli! Siano chiamati col mio nome e col nome dei miei padri Abrahamo e Isacco, e moltiplicano copiosamente sulla terra."

Genesi 49:1-2: "Poi Giacobbe chiamò i suoi figliuoli, e disse: Adunatevi, e vi annunzierò ciò che vi avverrà nei giorni a venire. Adunatevi e ascoltate, o figliuoli di Giacobbe! Date ascolto a Israele, vostro padre!"

Dopo di questo, egli citerà ognuno di essi e oggi i loro discendenti si situano nei territori seguenti:

Ruben: La Francia;
Simeone e Levi: sono dispersi;
Giuda: i Giudei;
Zabulon: l'Olanda;
Issacar: la Finlandia;
Dan: l'Irlanda;
Gad: la Svizzera;
Aser: il Belgio;
Neftali: la Svezia;
Giuseppe: Efraim: l'Inghilterra;
Manasse: gli Stati Uniti.

Non dimenticate il vostro passaporto per seguire il racconto, poiché noi ci recheremo in Egitto e nel Sinai.

* * * * * * *

Noi abbiamo intrapreso lo studio della legge, libro per libro, e vorrei farvi notare che questo non ha nulla di unico. Non è così! Comprendiamo ciò che si svolse all'epoca di Esdra: Nehemia 8:2: "E il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti alla raunanza, composta d'uomini, di donne e di tutti quelli Ch'erano capaci di intendere."

Il popolo è dunque riunito per la festa delle Trombe. Nehemia 8, la fine del versetto 7 e il versetto 8: "E gli altri Leviti spiegarono la legge al popolo, e il popolo stava in piedi al suo posto. Essi leggevano nel libro della legge di Dio distintamente; e ne davano il senso, per far capire al popolo quello che stavano leggendo." Nehemia 8, la fine del versetto 12: "Perché avevano intese le parole che erano state a loro spiegate."

Cosa ne sarà per la festa dei Tabernacoli che seguirà: Nehemia 8:18: "Ed Esdra fece la lettura del libro della legge di Dio ogni giorno, dal primo all'ultimo; la festa si celebrò durante sette giorni, e l'ottavo vi fu solenne raunanza, com'è ordinato."

Come voi vedete, la prima cosa insegnata è la legge di Dio e per causa. Non conoscerla, non è trasgredire questa legge eterna, non è camminare verso il peccato?

In Egitto

Noi veniamo ora al libro dell'Esodo nel quale noi andiamo a scoprire altre leggi e soprattutto vi spiegherò quelle che sono ancora valevoli ai nostri giorni.

All'inizio di questo libro, noi vediamo che i discendenti di Israele sono ridotti ad una dura servitù e che essi sono giunti, nella loro grande maggioranza a dimenticare non solamente l'Eterno Lui stesso, ma anche le Sue leggi.

Non perdiamo di vista che essi vivevano in un paese dove gli dei sono in generale rappresentati dagli animali. Ecco perché le dieci piaghe che si abbatterono sull'Egitto sono provocate dalle rane, dai pidocchi, dalle mosche velenose e dalle locuste. Le acque sono mutate in sangue, e ciò fa perire i pesci nei fiumi. Più tardi, gli animali sono colpiti da ulcere, come gli uomini, poi la grandine si abbatte su di essi, gli animali periscono nei campi e infine vi sono le tenebre così fitte che è pericoloso spostarsi.

L'ultima piaga, quanto ad essa, vendicò i bambini maschi degli Israeliti. In effetti, come le levatrici avevano rifiutato di fare morire i maschi come Faraone l'aveva loro richiesto, codesto, costatando la loro disobbedienza, aveva ordinati al suo popolo di gettare tutti i bambini maschi Israeliti nel fiume, dalla loro nascita.

Dopo di questo, noi troviamo YHVH che stabilisce il Suo calendario: Esodo 12:2: "Questo mese sarà per voi il primo dei mesi: sarà per voi il primo dei mesi dell'anno."

Noi consideriamo il mese di gennaio come il primo mese dell'anno, ma questo è in contraddizione con le istruzioni dell'Eterno. E' Lui e solo Lui che può stabilire i tempi! Tutte le feste annuali sono basate sul calendario divino, un calendario che non si può evitare, se si vuole fare la Sua volontà.

Egli in seguito chiedette al popolo di scegliere un agnello o un capretto. Cosa bisogna farne? Esodo 12:6: "Lo serberete fino al quattordicesimo giorno di questo mese, e tutta la raunanza d'Israele, congregata, lo immolerà fra le due sere." E i versetti che seguono indicano che è la Pasqua dell'Eterno. E' durante quella notte che l'Eterno passò al disopra del Suo popolo, è durante quella notte del 14, e non durante la notte del 15, che Egli colpì tutti i primogeniti del paese d'Egitto.

La Pasqua fa parte delle leggi: Esodo 12:14: "Quel giorno sarà per voi un giorno di ricordanza, e lo celebrerete come una festa in onore all'Eterno; lo celebrerete di età in età come una festa d'istituzione perpetua." Come voi lo sapete, il Cristo, l'Agnello di Dio personificato, prendendo la Sua ultima Pasqua con i Suoi discepoli, ne ha cambiato i simboli.

In seguito, YHVH istituì la festa degli azzimi. Esodo 12:17: "Osserverete dunque la festa degli azzimi; poiché in quel medesimo giorno [durante il giorno seguente, quello del 15 e non del 14] io avrò tratto le vostre schiere [le vostre moltitudini] dal paese d'Egitto; osserverete dunque quel giorno di età in età, come un'istituzione perpetua."

Più avanti, YHVH aggiunge un'ordinanza: Esodo 12:43: "E l'Eterno disse a Mosé e ad Aaronne: Ecco un ordine soggetto alla Pasqua. Nessuno straniero ne mangi." E' questione qui di coloro che erano degli stranieri in riferimento all'antico Israele. Ma questa ordinanza rimane in vigore oggi: solo coloro che sono divenuti degli Israeliti spirituali possono partecipare alla Pasqua del Nuovo Testamento.

Noi giungiamo adesso ad un'altra legge e, quando noi vedremo delle leggi menzionate in diversi luoghi, noi ne riferiremo, per quanto vi siano li delle spiegazioni complementari che permettono di comprendere meglio.

Esodo 13:2: "Tutto ciò che nasce primo tra i figliuoli d'Israele, tanto degli uomini quanto degli animali: esso mi appartiene." Esodo 13:13: "Ma riscatta ogni primo parto dell'asino con un agnello; e se non lo vuoi riscattare, fiaccagli il collo; riscatta anche ogni primogenito dell'uomo fra i tuoi figliuoli."

Numeri 3:12: "Ecco, io ho preso i Leviti di tra i figliuoli d'Israele in luogo di ogni primogenito che apre il seno materno tra i figliuoli d'Israele; e i Leviti saranno miei." I Leviti sono dispersi fra i Giudei. Nell'attesa, la legge relativa al riscatto dei primogeniti fra i figli degli Israeliti spirituali è sempre di applicazione.

Questa legge ha sempre la sua ragione di essere ed è una buona cosa di praticarla sempre. Cosa bisogna fare? Fare un'offerta all'Eterno e, come è il caso per tutte le offerte, si dà ciò che si vuole, per quanto questa sia fatta con gratitudine per i figli primogeniti che Dio ha dato.

Bisogna ritornare indietro per coloro che sono nati prima di essere stati chiamati? No, si tratta del figlio primogenito, venuto al mondo a partire dal momento che si diviene la discendenza spirituale di Abrahamo.

Nella maggior parte delle leggi, vi è ben spesso una parte che si deve ancora praticare ai nostri giorni. Perché? Perché queste leggi non sono state soppresse, ma unicamente scartate, messe da parte con il sacrificio di Cristo.

Al Sinai

Si crede spesso che è stato necessario che il popolo arrivi nella regione del Sinai perchè YHVH gli dia delle leggi, dei comandamenti e delle ordinanze. E' falso!

Esodo 15:25-26: "Quivi l'Eterno dette al popolo una legge e una prescrizione, e lo mise alla prova, e disse: Se ascolti attentamente la voce dell'Eterno, ch'è il tuo Dio, e fai ciò ch'è giusto agli occhi suoi e porgi orecchio ai suoi comandamenti e osservi tutte le sue leggi, io ti manderò addosso a alcuna delle malattie che ho mandato addosso agli Egiziani, perché io sono l'Eterno che ti guarisco."

Noi costatiamo in questo passaggio che mentre il popolo si trovava a Mara, dunque ben prima del suo arrivo davanti al monte Sinai, che YHVH gli traccia una linea di condotta, Egli gli fece già conoscere un modo di vita corretto. In seguito Egli promise di proteggerlo non di tutte le malattie, ma di quelle di cui Egli ha colpito gli Egiziani.

Quali sono queste malattie? La Bibbia non ne dà la descrizione, ma sembra che esse facevano tremare gli Israeliti: Deuteronomio 28:60: "E farà tornare su te tutte le malattie d'Egitto, dinanzi alle quali tu tremavi, e s'attaccheranno a te."

Quali sono le leggi e le ordinanze che furono date a Mara? La Bibbia non lo precisa, ma doveva esserci probabilmente il richiamo del sabato, come sembra indicarlo il capitolo seguente.

Dopo il loro arrivo nel deserto di Sin, i discendenti d'Israele dimenticarono presto ciò che fu la loro schiavitù, per non più ricordarsi che delle pignatte di carne e del pane che essi mangiavano in Egitto. L'Eterno decise allora di mandarloro la manna che sarà per essi una messa in prova alfine di sapere se essi cammineranno secondo la Sua legge. Esodo 16:4: "E l'Eterno disse a Mosé: Ecco, io vi farò piovere del pane dal cielo; e il popolo uscirà e ne raccoglierà giorno per giorno quanto gli abbisognerà per la giornata, onde io lo metta alla prova per vedere se camminerà o no secondo la mia legge."

Quale sarà la loro attitudine? Esodo:22-30: "E il sesto giorno raccolsero di quel pane il doppio: due omer per ciascuno. E tutti i capi della raunanza lo vennero a dire a Mosé. Ed egli disse loro: Questo è quello che ha detto l'Eterno: Domani è un giorno solenne di riposo: un sabato sacro all'Eterno; fate cuocere oggi quel che avete da cuocere e fate bollire quel che avete da bollire; e tutto quel che vi avanza, riponetelo e serbatelo, fino a domani. Essi dunque lo riposero fino all'indomani, come Mosé aveva ordinato; e quello diede fetore e si inverminì. E Mosé disse: Mangiatelo oggi, perché oggi è il sabato sacro all'Eterno; oggi non ne troverete per i campi. Raccoglietene durante sei giorni; ma il settimo giorno è il sabato; in quel giorno non ve ne sarà. Or nel settimo giorno avvenne che alcuni del popolo uscirono per raccoglierne, e non ne trovarono. E l'Eterno disse a Mosé: Fino a quando rifiuterete d'osservare i miei comandamenti e le mie leggi? Riflettete che l'Eterno vi ha dato il sabato; per questo, nel sesto giorno egli vi dà del pane per due giorni; ognuno stia dov'è; nessuno esca dalla sua tenda il settimo giorno. Così il popolo si riposò il settimo giorno."

Vi è qui un ordine da parte dell'Eterno, che è quello di fare cuocere e di fare bollire quello che può esserlo il sesto giorno il venerdì. Non facendo ricadere la manna durante il giorno di riposo, YHVH mostra al Suo popolo che non deve raccogliere la minima cosa il sabato. Perché? Come questo è indicato, è un giorno speciale che deve essere consacrato all'Eterno.

Egli aggiunge: "Che nessuno esca dalla sua tenda il settimo giorno." Notate che non è detto: Che nessuno esca dalla sua tenda. Si può quindi recarsi in mezzo alla natura per avvicinarsi della creazione di Dio, a condizione di non fare un troppo lungo tragitto. Si può anche recare presso l'uno o l'altro fratello in Cristo, a condizione di rispettare lo spirito del sabato e di non perdere di vista che questo giorno deve essere consacrato all'Eterno.

Ciò che bisogna ben capire, quando si dice che non bisogna uscire dal luogo dove si è, è che non bisogna intraprendere un viaggio in quel giorno, eccezione fatta per assistere alle sante convocazioni.

Il tempo è stato perso per il popolo d'Israele, in seguito del loro lungo soggiorno passato in Egitto, ma l'Eterno mostrò loro durante quarant'anni l'importanza del giorno della preparazione (venerdì) e del giorno di riposo (sabato), importanza che vale per tutti. Però, se non si dispone di tempo sufficiente il venerdì per preparare tutto, bisogna iniziare dal giovedì, se questo è necessario. E' così che sarà possibile di osservare bene il sabato dell'Eterno Iddio.

Un poco più avanti, noi vediamo Mosé che sta giudicando il popolo quando delle controversie o delle contestazioni si presentano fra essi. Come faceva egli? Esodo 18:16: "Quando essi hanno qualche affare, vengono da me, e io giudico fra l'uno e l'altro, e faccio conoscere a loro gli ordini di Dio e le sue leggi."

E' ciò che i ministri di Dio devono fare anche attualmente. Quando essi decidono o quando essi fanno parte di una decisione, Essi devono appoggiarla alla Parola di Dio.

Noi andremo a vedere ora ciò che è sempre valevole per tutti, anche in questo ventesimo secolo: Esodo 19:10-11: "Allora l'Eterno disse a Mosé: Va dal popolo, santificalo oggi e domani, e fa che si lavi le vesti. E siano pronti per il terzo giorno, perché il terzo giorno l'Eterno scenderà in presenza di tutto il popolo sul monte Sinai."

Il popolo doveva essere santificato, messo a parte per una ragione santa, come il vero cristiano è messo a parte, lui stesso, per una ragione santa. Ciò che santifica, per iniziare è la Parola di Dio, è la verità. Giovanni 17:17: "Santificali nella verità; la tua parola è verità."

In seguito, se si pratica questa parola, questa verità, si riceve lo Spirito Santo che Dio dona a coloro che Gli ubbidiscono. E quello che Pietro conferma nei giorni che seguirono la Pentecoste nell'anno 31: Atti 5:32: "E noi siamo testimoni di queste cose; e anche lo Spirito Santo che Dio ha dato a coloro che gli ubbidiscono."

Il popolo doveva lavare i suoi vestiti e il cristiano, secondo il consiglio dell'apostolo Giacomo, deve pulirsi le mani e purificare il suo cuore.

Ma vi è una lezione complementare da trarre da questo, è che, se l'antico Israele doveva lavare i suoi vestiti prima di presentarsi davanti all'Eterno, il cristiano deve a sua volta presentarsi davanti a Lui con ciò che ha di meglio come vestiti, poiché Egli è anche presente, per mezzo del Suo Spirito Santo, nelle diverse riunione della Sua Chiesa.

E noi giungiamo al capitolo 20 che ci spiega i grandi comandamenti di Dio, questi grandi principi che formano la base stessa di tutte le leggi divine.

Non solo essi sono valevoli oggi, secondo la lettera della legge, ma non dimentichiamo che, quando Egli si trovava sulla terra, Cristo è venuto a magnificarla, dandoci così la parte spirituale che si deve in più osservare con diligenza.

Io non voglio spiegarli, poiché uno studio sui Dieci Comandamenti è a vostra disposizione.

Noi giungiamo ora a questa legge che è stata data direttamente a Mosé quel giorno. Perché? Poiché il popolo non voleva più ascoltare Dio che gli parlasse direttamente, temeva di morire continuando ad ascoltare questa voce. Questo desiderio fu a loro concesso e YHVH decise che Egli si sarebbe rivolto direttamente a Mosè, che avrebbe trasmesso loro tutte le istruzioni divine che essi dovrebbero mettere in pratica (Esodo 20:18-19 e Deut. 5:22-33).

Esodo 20:23: "Non fate altri dii accanto a me; non vi fate dii d'argento né dii d'oro." Ben inteso, questa legge associata al primo e al secondo comandamento è sempre valevole ai nostri giorni. E' la ragione per la quale tutti coloro che possiedono dei crocifissi, delle statue o delle immagini della vergine o dei santi, dovrebbero eliminarle dalle loro case, dopo aver conosciuto la verità.

I versetti 24 a 26 trattano degli altari che saranno stabiliti per le offerte volontarie poiché, a quell'epoca, solo queste erano in vigore. E' solo nove mesi dopo l'episodio del Sinai che le leggi dei sacrifici, questi protocolli della corte, saranno dati al popolo.

Gli undici primi versetti del capitolo 21 si riferiscono agli schiavi, ai servitori che si potevano acquistare e ai bambini che si potevano vendere affinché essi divengano dei servi. Le leggi che noi conosciamo nei nostri paesi non tollerano queste cose. Ma bisogna sapere che la parola "schiavo" è tradotta dall'ebreo eh'bed. E si ritrova, fra l'altro, nei passaggi seguenti: 1 Re 3:6-7 e 8:24: "Salomone rispose: Tu hai trattato con gran benevolenza il tuo servo Davide, mio padre, perch'egli camminava dinanzi a te con fedeltà, con giustizia, con rettitudine di cuore a tuo riguardo; tu hai fatto regnare me, tuo servo [eh' bed] in luogo di Davide mio padre, e io non sono che un giovanetto, e non sò come con durmi [...] Così tu hai tenuto parola al tuo servitore [eh' bed] Davide, mio padre."

Nella maggior parte delle versioni inglesi questa parola è tradotta da "servitore". Lo schiavo era un servitore. Egli poteva servire sei anni, ma il settimo, egli poteva andarsene senza pagare il suo debito (Esodo 21:2). Ma se egli lo desiderava, poteva restaure al servizio del suo padrone, egli non poteva essere maltrattato (Esodo 21:20 e 26:27).

Il cristiano è, anche lui uno schiavo, un servitore di Dio. "Non sapete voi che se gli date a uno come servi per ubbidirgli, siete servi di colui a cui ubbidite: O del peccato che mena alla morte o dell'ubbidienza che mena alla giustizia? Ma sia ringraziato Iddio che eravate bensi servi del peccato, ma avete di cuore ubbidito a quel tenore d'insegnamento che v'è stato trasmesso; ed essendo stati affrancati dal peccato, siete divenuti servi della giustizia [...] Ma ora, essendo stati affrancati dal peccato e fatti servi a Dio, voi avete per frutto la vostra santificazione, e per fine la vita eterna" (Romani 6:16-22).

Non ci appartiene di togliere una sola virgola o solo tratto di lettera della legge (Matteo 5:17-18), ma noi dobbiamo capire che ci sono state date delle leggi date temporaneamente (comme la legge dei sacrifici - Ebrei 9:9-10), delle altre sono state date per la nazione d'Israele che non esiste più ai nostri giorni in quanto che "nazione", esse non erano destinate alle nazioni dei dintorni. Codeste potevano comunque rendersi conto delle benedizioni che ne derivano per il popolo di Dio dando loro la voglia di essere sotto un governo identico. "Ecco, io vi ho insegnato leggi e prescrizioni, come l'Eterno, l'Iddio mio, mi ha ordinato, affinchè le mettiate in pratica nel paese nel quale state per entrare per prenderne possesso. Le osserverete dunque e le metterete in pratica; poichè quella sarà la vostra sapienza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggli, diranno: Questa grande nazione è il solo popolo savio intelligente!" (Deuteronomio 4:5-6).

Certe leggi sono state date a "perpetuità" oppure "per sempre", ma questa perpétuità aveva il suo valore fino alla morte di una delle due parti. Per esempio, quando è stato ordinato ai figli d'Israele di dare ai sacrificatori il petto e la spalla destra degli animali sacrificati (Levitico 8:36), si tratta di una legge "perpetua" che, però, finì quando il tempio fu distrutto. Tutte queste leggi emanano bene da Dio e furono date a Mosè affinchè egli le trasmetta al popolo (Esodo 20:1, 22 e 21:1).

Sono gli uominì che hanno pervertito la parola "schiavo", poiché dal momento che se ne parla, si vede l'immagine di questi negri incatenati, messi in fondo alle stive, venduti e maltrattati dai loro padroni. Dio non ha mai voluto questo.

I versetti 12 a 17 trattano di colui che uccide un uomo, che colpisce suo padre o sua madre, che deruba un uomo cioè a dire che farà quello che noi chiamiamo in linguaggio moderno un ricatto. Si tratta di una legge per le nazioni fisiche d'Israele ma, come i cristiani sono degli ambasciatori per il Regno di Dio, queste legge non li concernono, poiché i cristiani non sono sempre nel loro paese (II Cor. 5:20). Tuttavia, noi non possiamo né colpire, né uccidere, né rapire.

Quando Cristo avrà stabilito il Suo Regno su questa terra e che coloro che parteciperanno alla prima resurrezione diventeranno dei re e dei signori, allora si prenderanno queste leggi e si farà in modo che esse siano messe in pratica. Durante il millennio, tutti i trasgressori saranno messi a morte, senza alcuna pietà, e questo sarà un buon esempio per tutti. Essi ritorneranno in vita per la seconda resurrezione e, ricordandosi della loro esecuzione, essi si pentiranno e saranno veramente desiderosi di mettere in pratica la legge divina. Essi avranno allora imparato e compresa la lezione.

Cosa si possa pensare, la legge è una grande legge d'amore!

Risarcimento

Iniziando da Esodo 21:18, ci si trova davanti a ciò che è chiamato, a torto, la legge del "taglione" o "occhio per occhio e dente per dente". Infatti questa legge è un principio di giusto risarcimento. Esodo 21:18: "Se degli uomini vengono a rissa, e uno percuote l'altro con una pietra o col pugno, e quello non muoia, ma debba mettersi a letto [ma vi è una condizione per questa impunità, egli non sarà punito], se si rileva e può camminare fuori appoggiato al suo bastone, colui che lo percosse sarà assolto; soltanto, lo indennizzerà del tempo che ha perduto e lo farà curare fino alla guarigione compiuta." Passiamo ai versetti 23-27: "Ma se ne segue danno, creerai vita per vita, mano per mano, piede per piede, scottatura per scottatura, ferita per ferita, contusione per contusione." Sarebbe a dire che se è per un incidente che voi mi ferite al l'occhio, ho qui l'autorizzazione di infliggervi la stessa ferita? Ben inteso la risposta è no, come noi vedremo nel seguito della nostra lettura. "Se uno colpisce l'occhio del suo servo o l'occhio della sua serva e glielo fa perdere, li lascerà andare liberi in compenso dell'occhio perduto. E se fa cadere un dente al suo servo o un dente alla sua serva, li lascerà andare liberi in compenso del dente ferito."

La situazione spiega chiaramente il principio del giusto risarcimento per ogni mal fatto. E' una questione di pagamento, di equo compenso, corrispondente alla ferita o ai colpi dati, e non un caso di vendetta infliggendone lo stesso male.

Notiamo la grande giustizia di Dio quando un incidente è provocato da un animale. Versetto 28: "Se un bue cozza un uomo o una donna si che muoia, il bue dovrà essere lapidato e non se ne mangerà la carne; ma il padrone del bue sarà assolto."

Era dunque necessario di uccidere l'animale, in seguito non si poteva mangiare la sua carne affinché nessuno ne abbia un qualunque profitto, sia il proprietario che avrebbe potuto vendere l'animale, sia ogni altra persona che avrebbe potuto beneficiarne.

Versetto 29: "Però, se il bue era già da tempo uso cozzare, e il padrone ne è stato avvertito, ma non l'ha tenuto rinchiuso, e il bue ha ucciso un uomo o una donna, il bue sarà lapidato, e il padrone pure sarà messo a morte." Notate che il padrone sapeva, egli era stato avvertito che il suo animale era pericoloso e poteva provocare un incidente, ma egli non ha fatto nulla per impedire questo. Egli non ha avuto cura del suo prossimo, la sua responsabilità è dunque impegnata nell'incidente sopravvenuto e deve pagare con la sua vita.

Noi troveremo forse questa pena molto esagerata, ma se, nel nostro mondo attuale, noi metteremmo in pratica le leggi divine, voi vedreste meno incidenti, meno omicidi e la gente rifletterebbe due volte prima di fare qualsiasi cosa. Tuttavia, secondo le circostanze, si poteva non mettere a morte il proprietario del bue. Versetto 30: "Ove sia imposto al padrone un prezzo di riscatto, egli pagherà per il riscatto della propria vita tutto quello che gli sarà imposto."

Ben inteso ci si trova qui davanti a delle leggi nazionali. Oggi il cristiano è retto dalle leggi del paese nella quale si trova e non può obbligare lo Stato e i tribunali a praticare queste leggi. Egli non è ancora né giudice né re, in più egli è straniero su questa terra.

Per il cristiano, la questione del giusto risarcimento è sempre in applicazione e, a meno che una compagnia di assicurazione non intervenga al suo posto, egli dovrebbe sempre fare in modo di risarcire le persone a cui egli ha fatto un torto qualsiasi.

Mentre, se gli si fa del torto, egli non deve dimenticare le parole che Cristo ha dato in Matteo 5:38-42: "Voi avete udito che fu detto: occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico: Non contrastate al malvagio; anzi, se uno ti percuote la guancia sinistra, porgigli anche l'altra; ed a chi vuole litigare teco e toglierti la tunica, lasciagli anche il mantello. E se uno ti vuole costringere a fare un miglio, fanne con lui due. Da a chi ti chiede, e a che desidera da te un prestito, non voltare le spalle."

Cristo non annulla Esodo 21:24-25, ma Egli conferma che il cristiano deve, se necessario, sopportare il male che gli è fatto. Egli mostra l'attitudine che deve avere il cristiano di fronte al cattivo minacce che gli fà ingiustamente del male.

E' affermare che non ci si può rivendicare i propri diritti? Ma si, questo ci è permesso! Cristo ha fatto valere i Suoi diritti e l'apostolo Paolo ha fatto altrettanto.

In questo passaggio del sermone sulla montagna, Cristo fa comprendere che si devono prendere le cose in mano e provare di esserne favoriti, di fare in modo di controllare la situazione. Voi sapete che Cristo, quando egli si è trovato davanti al sommo sacerdote, ricevette uno schiaffo da un messo presente nel momento del colloquio. Ha Egli teso l'altra guancia? No, al contrario Egli spiegò al messo che non doveva farlo.

"Se qualcuno vuole litigare contro di te," Egli aggiunge ancora! Ma litigare non è rubare. Se egli vuole litigare, è poiché egli stima che gli si deve qualcosa e ciò che egli cerca, è un impegno. Per conseguenza, "poiché vuole litigare contro di te, non aspettare che lo faccia, dagli la tunica che egli vuole e aggiungi anche il mantello, se è necessario."

Gesù prosegue dicendo: "Dai a chi ti chiede." Non è il caso di dare a qualcuno che vuole prendere di forza o in cattivo modo, no: "Se uno ti chiede qualcosa, daglielo, scegli di dare ragionevolmente."
Infine, Egli consiglia di non girare le spalle di colui che "vuole" prestiti da noi. Ma secondo il testo originale, la persona non "vuole", essa "vorrebbe", essa "desidererebbe" un prestito.

Ritorniamo al libro dell'Esodo. Proseguendo questa lettura, voi costaterete che il rimanente del versetto 21 e i primi quindici versetti del capitolo 22 regolano conflitti che potrebbe esistere sul soggetto degli animali.

Qualche abominazione

Esodo 22:16-17: "Se uno seduce una fanciulla non ancora fidanzata e si giace con lei, dovrà pagare la sua dote e prenderla per moglie. Se il padre di lei rifiuta del tutto di dargliela, paghi la somma che si vuole dare per le fanciulle." Se un uomo seduce una vergine, egli dovrà pagare la sua dote ed egli la prenderà per moglie, ma a condizione che il padre la conceda. Altri particolari su questo possono essere trovati in Deuteronomio 22:28-29.

Questo è ancora un caso di giusto risarcimento, è una legge nazionale che non si può imporre ai nostri giorni. Se questo dovrebbe ritornare oggi, il caso sarebbe rimesso nelle mani di un tribunale che non vedrebbe le cose come Dio le vede.

Nell'ultimo secolo, quando qualcuno aveva sedotto una vergine e che questo era scoperto, vi era un codice d'onore che obbligava il seduttore a sposare la giovane ragazza e questo era ancora più imperativo quando essa attendeva un bambino. Dove ci troviamo oggi? Andate dunque a spiegare tutto questo, in un mondo dove i matrimoni alla prova sono correnti, dove si cambia di compagno, come si cambia di camicia, dove l'aborto è legalizzato, e lo stupro è appena penalizzato.
Esaminando la legge divina, noi possiamo capire a qual punto Satana è riuscito a sedurre il mondo e a traviarlo sempre di più.

Esodo 22:18: "Non lascerai vivere la strega." Vediamo altri passi biblici che danno dei dettagli complementari su questo punto: Levitico 20:27: "Se un uomo o una donna ha uno spirito o indovina, dovranno essere messi a morte; saranno lapidati; il loro sangue ricadrà su loro."

Deuteronomio 18:9-12: "Quando sarai entrato nel paese che l'Eterno, l'Iddio tuo, ti dà, non imparerai a imitare le abominazioni delle nazioni che sono quivi. Non si trovi in mezzo a te chi faccia passare il suo figliuolo o la sua figliuola per il fuoco." Questa gente offriva i loro bambini a Moloch e questi bambini erano bruciati davanti ai loro genitori, questo vi da un'idea della grande durezza del loro cuore. Bisogna stupirsi se Dio decise di distruggere queste nazioni? Si sono trovati dei resti di questi sacrifici in diversi luoghi, segnatamente a Tunisi e anche a Cartagine in Africa del Nord.

"Né chi eserciti la divinazione, né pronosticatore, né augure, né mago, né incantatore, né chi consulti gli spiriti, né chi dica la buona fortuna, né negromante; perché chiunque fa queste cose è in abominio all'Eterno; e, a motivo di queste abominazioni, l'Eterno, il tuo Dio, sta per cacciare quelle nazioni dinanzi a te." Attiro la vostra attenzione sul fatto che tutta questa gente, che essi siano indovini, astrologhi o che dicono la buona ventura, sono in abominazione all'Eterno. Ma notate che coloro che consultano questi indovini, questi astrologhi, questi chiacchieroni della buona ventura, sono anche essi in abominazione all'Eterno.

Ancora una volta, il cristiano non deve impensierirsi di ciò che fanno questa gente, egli non è nel suo paese, essendo straniero su questa terra (I Pietro 2:11). Però, e insisto su questo punto, non possiamo consultare coloro che pretendono di farci conoscere l'avvenire poiché, a nostra volta, noi saremmo in abominazione all'Eterno.

Esodo 22:19: "Chi s'accoppia con una bestia dovrà essere messo a morte." Levitico 18:23: "Non t'accoppierai con alcuna bestia per contaminarti con essa; è una mostruosità." Levitico 20:15-16: "L'uomo che s'accoppia con una bestia, dovrà essere messo a morte; e uccidete la bestia. E se una donna s'accosta a una bestia per prostituirsi ad essa, ucciderai la donna e la bestia; ambedue dovranno essere messe a morte; il loro sangue ricadrà su loro." Questo genere di pratiche erano ancora abbastanza correnti in Egitto e lo storico Erodote conferma che questo esisteva ancora nel suo tempo.

Ma non credete che è storia antica. Si trovano ancora ai nostri giorni della gente che hanno dei rapporti sessuali con degli animali.

Vorrei ora fare una messa a punto e precisare ciò che segue: tutte queste leggi civili, comprendendo l'applicazione civile dei castighi previsti da Dio, tutte queste pene previste per la violazione di queste leggi, che si riferiscono alla nazione stessa, oggi non ci concernono più.

Noi non siamo più sotto il ministero o l'amministrazione della morte. Noi non siamo più sotto l'amministrazione della condanna, ma sotto il ministero dello Spirito, che è stato introdotto da Gesù Cristo. Ai nostri giorni, noi dobbiamo perdonarci reciprocamente le nostre offese, noi non possiamo più vendicarci, ma al contrario riposarci porci sul giusto giudizio del Dio vivente per punire coloro che violano la Sua legge o che ci fanno del torto.

Cristo ci ha mostrato il buon modo di perdonare raccontandoci l'episodio della donna adultera, raccontato nell'ottavo capitolo dell'Evangelo di Giovanni.

Il salario del peccato è sempre la morte, non più la morte fisica, ma la morte eterna e, se il peccato esiste ancora, è che anche ai nostri giorni la legge è sempre presente e mantiene tutto il suo valore.

Non dimentichiamolo mai!

Di conseguenza, lasciamo da parte la punizione prevista per il colpevole. Ciò che noi dobbiamo vedere, è la legge e dobbiamo determinare se essa è sempre valevole. Se si, allora mettiamola in pratica. Ma se noi l'abbiamo trasgredita, non ci rimane che inginocchiarci davanti al trono di Dio e chiederGli di perdonarci cancellando le nostre trasgressioni.

Gli stranieri

Esodo 22:20: "Chi offre sacrifici ad altri dei, fuori che l'Eterno solo, sarà sterminato come anatema." Questo è valevole anche ai nostri giorni, noi non dobbiamo offrire nulla ad altri dei, nessun cero, nessuna preghiera, che queste siano rivolte ad altri dei o di coloro che sono considerati come santi, né venerare le loro statue. Questi santi sono a volte la rappresentazione attuale di falsi dei che si scoprono nella mitologia.

Esodo 22:21: "Non maltratterai lo straniero e l'opprimerai; perché anche voi foste stranieri nel paese d'Egitto." Quale che sia la nazionalità o il colore della pelle dello straniero che è fra noi, noi non dobbiamo fargli quello che non vorremmo fosse fatto a noi.

Noi non possiamo né picchiarli, né brutalizzarli o malmenarli, né colpirli, ne trattarli con durezza, e neanche dovremmo asservirli o sfruttarli. Noi non possiamo fare questo a nessuno, al contrario amare e rispettare il nostro prossimo!

Finanze

Esodo 22:22-24: "Non affliggerai alcuna vedova, né alcun orfano. Se il qualche modo li affliggi, ed essi gridano a me, io udrò senza dubbio il loro grido; la mia ira s'accenderà, e io vi ucciderò con la spada; e le vostre mogli saranno vedove, e i nostri figliuoli orfani." Non si può spingerli alla tristezza, alla disperazione. E questa è del resto una delle ragioni per cui YHVH ha previsto una terza decima. Questo ci mostra a che punto Dio ha cura dei Suoi e quanto la sua violenza può essere grande quando si toccano coloro che Egli ha preso sotto la Sua protezione.

Esodo 22:25: "Se tu presti del danaro a qualcuno del mio popolo, al povero ch'è teco, non lo tratterai da usuraio; non gli imporrai interesse." Precisando che si tratta di prestiti di danaro al Suo popolo, Dio fa la differenza tra gli Israeliti e gli altri. Se si presta a un fratello o a una sorella nella Chiesa, quale che sia la somma, non possiamo chiedere interessi. E' proibito!

Mentre, se uno presta del danaro alla gente che sono nel mondo, non vi è alcun problema. Si può chiederloro un interesse, ciò è assolutamente logico. In una famiglia unita, se qualcuno presta a un fratello o a una sorella nel bisogno, non gli verrà mai l'idea di chiedere degli interessi. Deve essere così anche fra gli Israeliti spirituali.

Una precisione deve ancora essere posta per questo versetto. Dio ha ben detto: "Se tu presti del danaro al mio popolo, al povero ch'è teco." E' dunque il caso di prestiti che sono fatti per aiutare qualcuno che è nel bisogno. In questo caso noi non possiamo chiedere un interesse.

Però, se per delle ragioni personali, si presta del danaro ad un fratello che vuole lanciarsi in un affare commerciale o che ne ha bisogno per sviluppare il suo commercio o per togliersi da una cattiva situazione nella quale si trova di fronte ai fornitori, e che sò ancora, allora non è più un prestito ad un povero.

Si può allora chiedere un interesse, ma per evitare ogni discussione, fate prova di saggezza precisando su carta tutte le condizioni. Questo eviterà delle noie più tardi.

Esodo 22:26-27: "Se prendi in pegno il vestito del tuo prossimo, glielo renderai prima che tramonti il sole; perché esso è l'unica coperta è la veste con cui si avvolge il corpo, su che dormirebbe egli? E se avverrà ch'egli gridi a me, io l'udrò; perché sono misericordioso." A prima vista, può sembrare strano che si possa prendere un vestito in pegno per già restituirlo prima del tramonto del sole. Ma è come se un operaio mettesse i suoi arnesi da lavoro in pegno per la notte e venisse a recuperarli il mattino alfine di proseguire il suo lavoro e guadagnare il suo pane quotidiano.

Qui, la coperta dove si avvolge il corpo per dormire la notte era stata messa in pegno dal creditore e bisognava restituire il pegno al tramonto del sole.

Questo non è cosa comune, ma è un esempio che ci è dato, poiché un giorno saremo forse confrontato a un debitore che rimetterà i suoi attrezzi da lavoro in pegno, e si tratta di sapere ciò che l'Eterno vuole insegnarci con questi due versetti.

Il rispetto

Esodo 22:28: "Non bestemmierai contro Dio, e non maledirai il principe del tuo popolo." Noi sappiamo che non possiamo maledire Dio, ma non possiamo nemmeno maggiormente maledire o invocare la maledizione sui principi del nostro popolo, e neanche sui dirigenti, quali che siano.

Esodo 22:29-30: "Non indugerai a offrirmi il tributo dell'abbondanza delle tue raccolte e di ciò che cola dai tuoi strettoi. Mi darai il primogenito dei tuoi figliuoli. Lo stesso farai del tuo grosso e del tuo minuto bestiame: il loro primo parto rimarrà sette giorni presso la madre; l'ottavo giorno, me lo darai."

Rivolgendosi ad Aaronne, l'Eterno gli disse: Numeri 18:11-13: "Questo ancora ti apparterà: i doni che i figliuoli d'Israele presenteranno per elevazione, e tutte le loro offerte agitate; io le do a te, e ai tuoi figliuoli e alle tue figliuole con te, per una legge perpetua. Chiunque sarà puro in casa tua ne potrà mangiare. Ti do pure tutte le primizie ch'essi offriranno all'Eterno: il meglio dell'olio e il meglio del mosto e del grano. Le primizie di tutto ciò che produrrà la loro terra e ch'essi presenteranno all'Eterno saranno tue. Chiunque sarà puro in casa tua ne potrà mangiare."

Rivolgendosi al popolo a proposito dei sacerdoti e dei Leviti, YHVH gli disse: Deuteronomio 18:4-5: "Gli darai le primizie del tuo frumento, del tuo mosto e del tuo olio, e le primizie della tosatura delle tue pecore; poiché l'Eterno, il tuo Dio, t'ha scelto fra tutte le tue tribù, perché si presentino a fare il servizio nel nome dell'Eterno, egli e i suoi figliuoli, in perpetuo."

Quanto ai primogeniti degli animali, ritornerò più nei particolari, durante un altro studio, poiché esso richiederà un poco più di tempo.

Esodo 22:31: "Voi mi sarete degli uomini santi; non mangerete carne di bestia sbranata nei campi; gettatela ai cani." Si tratta qui ancora di una legge della salute. L'animale non è stato dissanguato, e il sangue è rimasto nell'animale e, se egli è stato dilaniato da un carnivoro, questo lo trascina con nei suoi artigli diversi agenti infetti, come la cancrena. Dio sa ciò che fa, la Sua legge ha una ragione di essere. Non la discutiamola, accontentiamoci di vivere di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Facendo questo, noi allontanereno da noi la maledizione e ci attireremo delle grandi benedizioni.