PERCHE' L'UOMO?

Non c'è effetto senza causa. La nostra propria esistenza è essa l'effetto del caso? Noi esistiamo, è una realtà! Perché esistiamo? Vi siete già fatta questa domanda? Noi viviamo sulla terra dove viviamo la nostra vita materiale e carnale, ma siamo noi il risultato di un processo evolutivo incontrollato, cièco, sprovveduto di senso e senza la minima intelligenza?

In questa fine del 20mo secolo, la maggior parte delle più grandi scuole hanno finito per accettare la teoria dell'evoluzione. Esse sono arrivate al punto di rigettare il concetto della creazione, concepita e pianificata da un Dio onnipotente, onnisciente e di una perfetta intelligenza.

La nostra civilizzazione con i suoi governi, le sue religioni, il suo insegnamento, la sua scienza e la sua tecnologia si sottraggono quando è questione di Dio. In generale, l'umanità si augura che Dio non Si immischi nei suoi affari. Il semplice fatto di menzionare Dio indispone la maggioranza delle persone. Una tale reazione si spiega a causa dell'influenza di Satana che la Bibbia chiama "il dio di questo secolo", "il principe di questo mondo".

Tuttavia Dio è reale ed Egli ha creato tutte le cose. Per conseguenza, la presenza dell'uomo sulla terra deve essere legato al disegno del Creatore Onnipotente. Il disegno ultimo di Dio è di forgiare nell'uomo un carattere santo, giusto e perfetto con l'aiuto delle qualità dei frutti dello spirito (Gal. 5:22-23). Questa perfezione, l'uomo la raggiungerà nel momento che Dio lo renderà immortale, facendo di lui un membro della famiglia divina.

Questo carattere, Dio deve edificarlo nell'uomo, ma ancora bisogna che questo si lasci modellare, lavorare. Dio realizzerà così la Sua creazione suprema che consiste nel riprodurre Sé stesso. Poiché ciò che è spirituale non può essere distrutto (I Cor. 15:53-54), Dio sapeva che Egli utilizzerebbe della materia per produrre Sé stesso, alfine di poter distruggere chi si oppone alla Sua volontà.

Egli dichiarò: "Facciamo l'uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza... E l'Eterno Iddio formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vivente (dell'aria) e l'uomo divenne un'anima vivente" (Gen. 1:26 e 2:7). Da quando si è messo a respirare, l'uomo, composto della polvere della terra, divenne un essere vivente, un'anima vivente, una creatura come lo sono gli animali. Notate bene che questo versetto non dice che l'uomo è o ha un'anima immortale.

La parola anima è tradotta in ebraico "NEPHESH" e si applica solo a un animale o ad un essere vivente. L'anima è dunque fisica, essa si compone di materia e può morire. L'anima è una creatura vivente. Biblicamente parlando, tutti gli animali sono delle anime, dei "NEPHESH". L'uomo è un'anima e l'animale lo è anche. Per altro , esiste nell'uomo un elemento supplementare: lo spirito umano che gli permette di elaborare dei progetti a lungo termine, di pensare a ciò che farà più tardi, di prendere delle decisioni per il suo avvenire e quello dei suoi di avere un comportamento corretto o incorretto, ecc.

L'uomo e l'animale hanno il medesimo soffio, una stessa sorgente di vita. Muoiono di una stessa morte. La vita umana è una esistenza animale. Tuttavia, l'uomo è fatto all' immagine e secondo la somiglianza divina. Possiede uno spirito umano che è differente degli animali. Paolo scrive: "Infatti chi, fra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui?" (I Cor. 2:11).

Dio ha voluto che l'uomo Gli rassomigli fisicamente ma Egli si augura che questa rassomiglianza non si limiti all'immagine solamente, ma che si stabilisca soprattutto a livello del carattere. Ecco perché, Dio dota l'uomo di uno spirito, di una intelligenza che permette al cervello di avere delle capacità intellettuali a volte eccezionali. Gli ha comunicato la facoltà di pensare, di riflettere, di ragionare, di fare dei progetti a corto e a lungo termine. Grazie al suo spirito umano, Dio ha reso possibile questo rapporto tra l'uomo e Lui.

Quale è allora il valore della vita umana? Quale è il valore della vita del bimbo che è nato durante questa notte e che ha tutta la vita davanti a lui. Quale è il valore della vita di una persona dell'età di 80 anni che vede la fine del suo percorso? Quale è il valore della vita dell'uomo? Per certuni, essa comincia, per altri, essa arriva al suo termine.

La scienza ha stabilito che il cervello dell'uomo compie delle funzioni estranee al cervello di un animale, malgrado l'assenza di differenze fisiche tra questi due cervelli. Sottomesso al suo istinto, l'animale non può essere paragonato all'uomo. Non possiede alcuna conoscenza e non ha che dei bisogni fisici.

Dio istruì l'uomo in un libro codificato: La Bibbia! Il suo messaggio non può essere compreso che se lo Spirito Santo è anche presente nello spirito dell'uomo. Al soggetto dei progetti di Dio per coloro che L'amano, l'apostolo Paolo scrive: "Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; perché lo Spirito investiga ogni cosa, anche le cose profonde di Dio. Infatti, chi, fra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? E così nessuno conosce le cose di Dio, se non lo, Spirito di Dio. Or noi abbiamo ricevuto non lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio; affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio, e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adottando parole spirituali a cose spirituali. Or l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché gli sono pazzia; e non le può conoscere, perché le si giudicano spiritualmente" (I Cor. 2:10-14).

Lo spirito umano, alla resurrezione, trasferirà al nuovo corpo tutta la memoria, la conoscenza, il carattere, l'esperienza che avremo accumulato durante questa vita. Senza il funzionamento del cervello, lo spirito dell'uomo, è incosciente, non può né vedere, né intendere, né pensare e né sapere.

La sola vita valevole, inerente ed eterna è quella che proviene dallo Spirito Santo di Dio che può aggiungersi allo spirito umano. La vita ha un vero valore quando lo spirito dell'uomo é unito allo Spirito di Dio, colui che essendo spirito, il pensiero e la vita eterna di Dio. Molte persone si immaginano di avere ricevuto lo Spirito di Dio senza avere mai adempiute le condizioni adeguate per ottenerlo. Esse non sono dunque generate da Dio, esse non hanno mai ricevuto questo acconto di vita eterna, la caparra dello Spirito (II Cor. 1:22 e 5:5) menzionate da Paolo: "Poiché chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo ammaestrare? Ma noi abbiamo la mente di Cristo" (I Cor. 2:16).

Ciò che è di più prezioso presso l'essere umano, è lo spirito che gli permette di divenire un figlio generato di Dio e di nascere un giorno nella famiglia divina.

Il valore dell'uomo è ben inferiore a quello che gli attribuiscono i saggi di questo mondo; ma il suo potenziale è di lunga superiore a quello che è valutato, questo essendo evidente da che Dio l'ha generato dal Suo Spirito che Egli accorda a quelli che gli ubbidiscono (Atti 5:32). Mentalmente e spiritualmente l'uomo è incompleto, è stato creato allo scopo di ricevere un altro spirito, lo Spirito Santo di Dio. Grazie al suo spirito, l'uomo può determinare ciò che è bene da ciò che è male, ma unicamente sul piano umano. Può provare dell'amore ed esprimerlo a livello umano; comunque, senza lo spirito di Dio, egli è incapace di conoscere il vero amore che viene da Dio che è una delle qualità dei frutti dello Spirito. Senza lo Spirito Santo, non può acquisire la conoscenza di ciò che è spirituale e comprenderne il fondamento.

Riferendosi alle cose spirituali, Paolo afferma che: "Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito" (I Cor. 2:10). Questa conoscenza non è rivelata da una persona, ma dallo Spirito Santo; è Dio stesso che l'ha rivelato per mezzo del Suo Spirito che è il Suo pensiero che è concesso a coloro che vogliono vivere di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Si può dire che lo Spirito Santo di Dio, questo pensiero che viene direttamente da Dio, è lo strumento, l'agente che ci aiuta a comprendere ciò che Dio solo è capace di rivelarci.

Se lo Spirito Santo era una persona, se era la terza persona di una Trinità, come certi affermano, (allora che questo nome "Trinità", non si trova nella Bibbia) non pensate voi che si potrebbe credere che lo spirito dell'uomo è ugualmente un'altra persona? E' la logica stessa, non è vero?

Gli animali non possono sapere ciò che l'uomo sa e l'uomo non ne porterebbe alcun vantaggio, se non esistesse questo spirito dell'uomo che gli porta tutta la conoscenza sull' ambiente.

Ma, malgrado questo spirito umano, le conoscenze dell'uomo nel dominio spirituale sono limitate. Perché? Poiché "Nessuno conosce le cose di Dio, se no lo Spirito di Dio" (I Cor. 2:11). E quando lo Spirito Santo entra nell'uomo che ubbidisce a Dio, che osserva le Sue leggi e i Suoi comandamenti, che si unisce con lo spirito umano che la persona può veramente comprendere il significato spirituale. Paolo scrive: "Or l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio perché gli sono pazzia; e non le può conoscere, perché le si giudicano spiritualmente" (I Cor. 2:14).

Sovente, le persone colte hanno la tendenza di esaminare le cose sotto un angolo evoluzionistico, ma perdono di vista che l'evoluzione non tocca che la vita fisica. L'evoluzione non concerne la vita spirituale, essa non chiarisce nulla su questo soggetto, ignorando che i mali che fanno soffrire il mondo hanno una causa spirituale e, evidentemente, essa non fornisce alcuna spiegazione a questo soggetto, né alcuna soluzione.

Noi non dobbiamo perdere di vista il disegno divino, lo scopo meraviglioso messo in cammino per la creazione dell'uomo. Questo disegno supremo esige che l'uomo rigetti la via di Satana e adotti la via divina basata sul la legge spirituale ed eterna di Dio.

Per fare ciò, l'uomo doveva essere creato di materia fisica, alfine di fare la scelta che consiste di rigettare la via egoistica di Satana e di vivere nella via divina. La sua caratteristica fisica permette ugualmente di distruggerle, se rifiutava di seguire la via divina descritta dalla Bibbia. In questo caso, la sua distruzione metterebbe così termine alla sua vita di sofferenze, di malattie e di ritornare allora nel nulla, in uno stato di non esistenza.

Quando gli esseri spirituali, come gli angeli, hanno finito di formarsi un carattere e che questo è arrivato ad uno stadio definitivo, e non può più essere cambiato, e gli rimarrà eternamente e non potrà più essere modificato (II Cor. 4:16-18). Diversamento, ciò che è materia può sempre cambiare, ed essere modificato.

Nel piano magistrale elaborato per la realizzazione della creazione spirituale dell'uomo, la Famiglia divina decise che la Parola Si spoglierebbe totalmente della Sua gloria, della Sua divinità se questa sarebbe necessaria, per divenire un essere composto di carne, che porterebbe la salvezza alfine che la fase spirituale della creazione dell'uomo, potesse compiersi.

L'incredibile potenziale umano risiede nel fatto che Dio si è riprodotto nell'uomo, Egli genera tutti coloro che si sottomettono a Lui, affinché possa nascere nella Sua famiglia alla prima resurrezione.

L'Eterno Iddio spiegò a Adamo e Eva l'importanza del Suo governo e della Sua legge spirituale. E solo dopo che Egli ha istruito la prima coppia, che l'Eterno permise a Satana di avere un contatto con i nostri primi genitori.

PERCHE' L'UOMO?
(Seconda parte)

Non trovate voi strano che l'uomo sia capace di inviare tanti satelliti sofisticati attorno alla terra, di effettuare dei trapianti di organi e tante altre realizzazioni straordinarie, ma che è incapace di risolvere i suoi problemi? Perché nel mondo nel quale viviamo non conosce la pace? Perché c'è la fame, dei bidonville, delle epidemie che si estendono sempre di più sul nostro pianeta? Perché tanta angoscia e miseria?

Nel giardino che Dio aveva piantato in Eden, vi erano due alberi particolari dove i simboli sono molto importanti per comprendere ciò che succede oggigiorno.

Voi non sentite quasi mai parlare di questi due alberi della vita il primo e l'altro, l'albero della conoscenza del bene e del male: "L'Eterno Iddio fece spuntare dal suolo ogni sorta di alberi piacevoli a vedersi e il cui frutto era buono da mangiare e l'albero della vita in mezzo al giardino, e l'albero della conoscenza del bene en del male" (Genesi 2:9).

Adamo fu creato dalla polvere della terra, non c'era nulla di immortale in lui e non poteva moltiplicarsi. Così l'Eterno prese una delle costole di Adamo con la quale formò la donna: "Allora l'Eterno Iddio fece cadere un profondo sonno sull'uomo, che si addormentò; e prese una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto d'essa. E l'Eterno Iddio, con la costola che aveva tolta all'uomo, formò una donna e la menò all'uomo" (Genesi 2:21-22). Da questo momento, la creazione fisica dell'uomo era terminata. Adamo e Eva divennero una coppia. L'uomo poteva riprodursi secondo la propria specie.

L'Eterno offrì ad Adamo ed Eva la vita eterna mediante l'albero della vita che si trovava in mezzo al giardino. Questo albero era il simbolo dello Spirito Santo di Dio (Apoc. 22:14 e 19).

C'era anche un altro albero, quello della conoscenza del bene e del male, ma il frutto di questo era proibito. Adamo ed Eva disubbidirono e presero il frutto proibito, si arrogarono così la prerogativa di determinare ciò che costituisce il bene e ciò che è male o peccato, benché questa decisione appartiene a Dio: "E l'Eterno Iddio diede all'uomo questo comandamento: Mangia pure liberamente del frutto di ogni albero del giardino; ma del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai" (Genesi 2:16-17).

Lo Spirito Santo, simboleggiato dall'albero della vita, è sempre stato offerto a coloro che Dio ha chiamato alla verità. Senza lo Spirito di Dio aggiunto allo spirito dell'uomo, non si può capire la verità (Giovanni 16:13 e 14:16-17). Se Adamo avesse preso il frutto dall'albero della vita, non avrebbe disubbidito a Dio e, rigettando la via di Satana, sarebbe stato generato da Dio e avrebbe ricevuto la caparra alla vita eterna.

Fin quando non riceve lo Spirito Santo di Dio, l'uomo è mentalmente e spiritualmente incompleto, non è in comunione con Dio, poiché non possiede il Suo pensiero.

Poiché si confida al maligno piuttosto che a Dio, la prima coppia si lasciò influenzare dai sentimenti ribelli di Satana e per il suo atteggiamento nefasto. I loro discendenti hanno seguito la stessa strada.

Leggendo questo scritto, non si può fare a meno di notare che Eva fu sedotta, mentre Adamo, trasgredì gli ordini divini di suo arbitrio. La sua disubbidienza deliberata lo separò dal suo Creatore e volse il suo spirito verso Satana che non cessò di influenzarlo (Esodo 59:2). Se Adamo avesse ubbidito, Dio l'avrebbe portato nella buona strada descritta nelle Scritture e che ci ha spiegato che è una legge d'amore. La Bibbia dichiara che l'amore di Dio è l'osservanza della legge divina (Romani 13:10).

La legge richiede delle azioni dalla nostra parte e l'osservanza della legge divina non può essere compiuta se non nell'amore che viene da Dio: "... l'amore di Dio è sparso nei nostri cuori per lo Spirito Santo che ci è stato dato" (Romani 5:5). Se Adamo avesse fatto la buona scelta, avrebbe continuato ad avere un diretto contatto con l'Eterno, si sarebbe confidato a Lui affinché Egli intervenga e combatta al suo posto nei momenti difficili.

Ma Adamo si fidò di lui stesso per determinare ciò che è bene o male, ciò che è il peccato, e ciò che non lo è. Da allora ,la sua giustizia diviene la propria giustizia. Egli rigettò la legge divina per fare la sua propria legge.

I nostri primi genitori hanno sotto valutato Satana che, per la sua astuzia e la sua seduzione, aveva colpito Adamo per intermediario di Eva. Egli lasciò spianare un dubbio nello spirito di Eva, un dubbio sulle dichiarazioni dell'Eterno, alterando le volontariamente allo scopo di ingannare: "Allora il serpente disse alla donna: no, non morrete affatto; ma Iddio sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi nostri si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male" (Genesi 3:4-5).

Poiché l'uomo aveva preso tale decisione, giacché aveva rigettato la sorgente della vera conoscenza, l'Eterno decise di condannarlo a vivere separato da Lui e dal Suo Spirito: "Poi l'Eterno Iddio disse: Ecco, l'uomo è diventato come quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell'albero della vita, e ne mangi, e viva in perpetuo. Perciò l'Eterno Iddio mandò via l'uomo dal giardino d'Eden..." (Genesi 3:22-23). E lo fece per sbarrare l'accesso alla vita eterna quando si trovava in stato di disobbedienza, di peccato, di trasgressione alla legge. E fu lo stesso per la sua discendenza poiché, da allora, Satana non cessò di sedurre tutta la terra (Apoc. 12:9).

Satana è il trionfatore invincibile? Bisogna disperare supplicare la gente di dare il cuore al Signore? Gli uomini sono definitamente perduti a meno di professare che Gesù è il loro Salvatore? Leggiamo ciò che l'Eterno dichiara: "Che annunzio la fine sin dal principio, e molto tempo prima predico le cose non ancora avvenute; che dico: Il mio piano sussisterà, e metterò ad effetto tutta la mia volontà" (Isaia 46:10).

Quando Dio tolse l'accesso all'albero della vita, Egli ha differito la redenzione e la salvezza per la maggior parte degli uomini. Il mondo attuale è sempre governato da Satana e lo sarà così fino che "l'ultimo Adamo" (il Cristo, I Cor. 15:45-49) ritorni a governare tutte le nazioni ed imporre la legge divina.

Però, Dio ha sempre continuato a chiamare delle persone alla Sua verità e queste costituiscono il Suo piccolo gregge (Luca 12:32). E' la ragione per la quale le parole pronunciate da Cristo sono così importanti (Giovanni 6:44) e perché Pietro ha dichiarato che Dio dà lo Spirito Santo a coloro che gli ubbidiscono (Atti 5:32).

Satana non è il vincitore; poiché prima della fondazione del mondo, Dio aveva previsto un grande piano di salvezza se questo sarebbe necessario. Questo piano prevedeva che la Parola nascerebbe sulla terra alfine di divenire l'Agnello sacrificale che riscatterebbe l'umanità. Ciò che l'apostolo Pietro conferma: "voi siete stati riscattati... ma con il prezioso sangue di Cristo, come l'agnello senza difetto né macchia, ben preordinato prima della fondazione del mondo" (I Pietro 1:18-20).

Fu allora deciso che tutti gli esseri umani morirebbero (Ebrei 9:27), che la grande maggioranza degli uomini conoscerebbe un periodo di giudizio dopo la resurrezione dei morti e che nell'attesa, la maggioranza degli uomini non sarebbe né chiamato, né giudicato, né condannato (Apoc. 20:11-13 e Ezechiele 37:1-14).

Il cristianesimo tradizionale ha perpetuato le menzogne di Satana che tentò di convincere Eva che essa possedeva un'anima immortale. Pretende che l'anima dell'uomo andrà in cielo o in inferno dopo la morte. La Bibbia non insegna assolutamente questo. I morti sono morti, non sanno più nulla, non hanno dunque alcun pensiero.

La Bibbia scritta dal Rabbinnato francese scrive: "I viventi sanno di meno che morranno, mentre i morti non sanno che ci sia; per essi più di ricompensa, poiché il loro ricordo stesso è cancellato. Il loro amore, il loro odio, la loro gelosia, tutto è svanito; non hanno più ormai alcuna parte a ciò che si passa sotto il sole" (Eccl. 9:5-6). Il re Davide era l'uomo secondo il cuore di Dio. L'apostolo scrive di lui: "Poiché Davide non è salito in cielo" (Atti 2:34) e Gesù Lui stesso dichiara: "Nessuno è salito in cielo" (Giovanni 3:13).

Consumando il frutto proibito, Adamo si allontanò da Dio e, poiché tutti gli esseri umani hanno peccato, hanno tutti fatto lo stesso. La maggior parte di coloro che pensano di essere cristiani dimorano schiavi del peccato e sono separati da Dio. Pochi comprendono che la morte di Cristo non salva essa non fa che riconciliare gli uomini a Dio. E' la vita di Cristo che salva. Paolo scrive: "Perché, se eravamo nemici siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Suo Fgliuolo, tanto più ora, essendo riconciliati, saremo salvati mediante la Sua vita" (Romani 5:10).

"L'Eterno rese la salvezza e la vita eterna accessibile a tutti gli uomini, ma secondo un piano preciso, Dio lascia l'umanità allontanarsi da Lui, a eccezione di un piccolo numero, di un piccolo gregge che Egli chiama al pentimento" (Giovanni 6:44 e Matteo 13:10-15).

Il cristianesimo tradizionale insegna che il momento presente è il solo giorno della salvezza. Questi insegnamenti non prendono in considerazione il fatto che Dio ha tagliato l'accesso all'albero della vita fino al secondo ritorno di Cristo. Per il momento, il mondo non è giudicato; ma un giorno della salvezza verrà, una epoca durante la quale le persone dovranno riconoscere i loro peccati, si pentiranno e si sottometteranno alla legge divina, allora solamente, avranno accesso all'albero della vita. Se voi volete ricevere più ampi dettagli su questo soggetto, richiedete la nostra documentazione sulla resurrezione, esse vi saranno spedite gratuitamente.

Il vero cristiano è colui che vive di ogni parola che esce dalla bocca di Dio e, poiché il peccato è la trasgressione della legge (I Giovanni 3:4), i cristiani devono sottomettersi alla legge divina, e là la vera conversione. Bisogna avere fede in Gesù Cristo, credere alle Sue parole, cambiare il modo di vita e ricevere lo Spirito Santo.

In questo mondo sedotto da Satana, numerosi sono coloro che sono andati verso un Cristo di contraffazione senza saperlo, un Cristo che avrebbe abolito la legge di Suo Padre (Matteo 5:17-18), che non sarebbe rimasto tre giorni e tre notti nella tomba (Matteo 12:39-40). Cristo afferma: "Niuno può venire a me se non che il Padre, il quale mi ha mandato, lo attiri..." (Giovanni 6:44). Quando Cristo ritornerà quale Re dei re e Signore dei signori, Egli regnerà su questa terra e sostituirà Satana. Allora, tutti coloro che saranno rimasti in vita saranno chiamati così come coloro che parteciperanno alla seconda resurrezione. Grazie al meraviglioso piano divino, coloro che hanno vissuto nel passato e che sono morti senza avere mai conosciuto la verità, è il caso di molte persone che sono persuasi di essere cristiani, potranno ricevere la salvezza eterna, a condizione che si pentano ed abbiano la fede di Cristo.

Dio si riproduce nell'uomo. Nei primi versetti del libro della Genesi, la parola "Dio" è tradotta in ebraico "ELOHIM". Si tratta di una parola che è a senso di pluralità come "famiglia", "gruppo" o "chiesa". Quando Dio dice: "Facciamo l'uomo a nostra immagine", noi costatiamo che questo termine designa più di una persona. In effetti, disegna la famiglia di Dio nel seno della quale l'uomo è destinato a nascere un giorno per divenire a sua volta un Dio.

Che cos'è l'uomo? E' un essere vivente, mortale, formato dalla polvere della terra. Apparisce un pò per sparire un seguito. Quando è chiamato da Dio e che si sottomette a Lui, Dio forma in lui il suo carattere, un carattere che diverrà piccolo a poco a poco santo, spirituale, giusto e perfetto come il Suo.