I TRE GIORNI E LE TRE NOTTI

E' possibile che Cristo sia morto un venerdì e sia risuscitato la domenica delle Pasque? E' ciò che esamineremo oggi, evidentemente con l'aiuto delle Scritture.

Numerosi versetti citano la resurrezione di Cristo il terzo giorno dopo la Sua morte.

Matteo scrive: "Da allora Gesù cominciò a dichiarare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme (...) ed essere ucciso, e risuscitare il terzo giorno" (Matteo 16:21).

Marco aggiunge: "Poi cominciò ad insegnare loro ch'era necessario che bisognava (...) e che fosse ucciso, e in capo a tre giorni risuscitasse" (Marco 8:31).

Gesù stesso afferma: "Il Figliuol dell'uomo stà per essere dato nelle mani degli uomini ed essi l'uccideranno; e tre giorni dopo essere stato ucciso, risusciterà" (Marco 9:31).

Per altro, Gesù porta un'altra precisione, alfine di provare che 'Egli è il Messia annunciato.

"Allora fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed Egli lo sanò, talché il mutolo parlava e vedeva. E tutte le turbe stupivano e dicevano: Non è costui il figliuol di Davide? (altrimenti dicevano: Non è questo il Messia atteso?) Ma i farisei udendo ciò, dissero: Costui non caccia i demoni se non per l'aiuto di Belzebub, principe dei demoni" (Matteo 12:22-24).
Così credendo di confonderlo, gli chiesero di compiere un miracolo: "Allora alcuni degli scribi e dei Farisei presero a dirgli: Maestro, noi vorremmo vederti operare un segno. Ma Egli rispose loro: Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno; e segno non le sarà dato, tranne il segno del profeta Giona. Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così starà il Figliuol dell'uomo nel cuor della terra tre giorni e tre notti" (Matteo 12:38-40).

Ciò che Gesù vuol dire loro è questo: "Voi volete sapere se Io sono veramente il Messia annunciato, il Figlio di Davide? Ebbene, voi lo saprete quando vedrete il Mio corpo rimanere nel cuore della terra nella tomba, durante TRE GIORNI e TRE NOTTI, dopo di ché Io risusciterò. Sarà quello il miracolo che molti attendono."

I TRE giorni e le TRE notti rappresentano una durata di settantadue ore, Poiché Gesù aveva anche affermato: "Non vi sono dodici ore nel giorno?" (Giovanni 11:9).

Se ci sono dodici ore per giorno, ci sono anche dodici ore per notte. Conseguentemente, tre giorni di dodici ore e tre notti di dodici ore, fanno un totale di settantadue ore. Anche un bambino può capire questo!

Gli apostoli Marco e Luca citano due avvenimenti che seguono la morte di Gesù e ci permettono di capire meglio.

"E passato il sabato, Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo e Salome comprarono degli aromi per andare a imbalsamar Gesù" (Marco 16:1).

Notate che esse acquistarono degli aromi dopo il sabato, quando il sabato fu passato.

Luca, ci riferisce questo: "E le donne che eran venute con Gesù dalla Galilea, avendo seguito Giuseppe guardarono la tomba, e come v'era stato posto il corpo di Gesù. Poi, essendosene tornate, prepararono aromi ed oli odoriferi. Durante il sabato si riposarono, secondo il comandamento (secondo il 4° comandamento)" (Luca 23:55-56 e 24:1).

Questi due passi biblici sarebbero contraddittori? Se è così, noi allora possiamo dubitare dell'ispirazione divina della Bibbia.

Secondo lo scritto di Marco, esse acquistano gli aromi dopo il sabato, mentre per Luca, esse li preparano prima del sabato, ciò che esse non avrebbero acquistato che dopo il sabato?

Si sono fatte molte ipotesi. Ma la Bibbia che è di ispirazione divina non lascia spazio ad alcuna ipotesi.

Alcuni sostengono che queste donne avrebbero preparato gli aromi il venerdì sera. Ma dimenticano che il venerdì sera, è già sabato. Inizia il venerdì al tramonto del sole e termina il sabato sera, al tramonto del sole.

Non dimentichiamo che, quando Cristo fu messo nella tomba, il tramonto del sole era vicino, quindi c'era premura. Vediamo ciò che fece Giuseppe d'Arimatea secondo lo scritto di Luca: "E trattolo giù di croce, lo involse in un panno di lino e lo pose in una tomba scavata nella roccia, dove niuno era ancora stato posto. Era il giorno della Preparazione, e stava per cominciare il sabato" (Luca 23:53-54).

Ma di quale sabato si trattava? Se voi leggete ciò che è descritto nel 23° capitolo del libro del Levitico, voi constaterete che esistono dei sabati settimanali, ma anche dei sabati annuali, che sono chiamati grandi giorni.

Quali sono i grandi giorni? Sono le Feste annuali dell'Eterno di cui ho già avuto occasione di parlarvi. Queste Feste non sono mai state abolite e quindi sono state sostituite da feste che, non sono menzionate nella Bibbia.

L'apostolo Giovanni precisa: "Allora i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato poiché era la Preparazione, e quel giorno del sabato era un gran giorno), chiesero a Pilato che fossero loro fiaccate le gambe, e fossero tolti via" (Giovanni 19:31).

Quali sono dunque i sabati annuali, queste Feste dell'Eterno che erano osservate dagli apostoli e che lo sono sempre dai veri discepoli di Cristo?

L'Eterno Dio ha instaurato il Suo calendario (Esodo 12). Egli ha fissato la data di questi giorni santi annuali secondo questo calendario. Egli ha dunque fissato la data della Pasqua.

La Pasqua si deve prendere in una data e in un momento molto preciso. Prima del sacrificio di Cristo, bisognava mangiare l'Agnello della Pasqua, così come i pani azzimi, il 14° giorno del primo mese del calendario divino, fra le due sere. Cioè, questo doveva farsi durante l'intervallo compreso tra il tramonto del sole e la fine del crepuscolo.

Cristo ha solamente modificato i simboli della Pasqua. Il sacrificio dell'agnello non aveva più ragione di esserci, poiché Lui, l'Agnello di Dio, diventava il supremo sacrificio. Ma mai la data e l'ora di questa cerimonia sono state cambiate.

Luca scrive: "E quando l'ora fu venuta, Egli si mise a tavola, e gli apostoli con Lui" (Luca 22:14). Gesù ha preso la Pasqua durante il 14° giorno del mese, all'ora fissata dall'Eterno Dio.
Vediamo adesso l'ordine cronologico degli avvenimenti. Gesù è morto durante il 14° giorno. E' stato messo nella tomba appena prima dell'inizio del sabato. Ma quale Sabato? Il giorno dopo, il 15° giorno, era l'inizio della Festa annuale dei Pani Azzimi. Era un GRANDE giorno durante il quale nessuno vende, nessuno compera.

E' dunque durante il 16° giorno che le donne acquistarono gli aromi e che esse le prepararono come conferma Marco 16:1.

Il 17° giorno è un sabato settimanale. E ciò che dichiara Luca 23:56. E' dunque un sabato. E' durante questa giornata, di questo sabato settimanale, che le donne si riposarono secondo la legge, secondo il quarto comandamento, gli aromi essendo stati comperati e preparati alla vigilia.

Già, noi costatiamo che il 17 giorno cadeva in un sabato, il 16° un venerdì e il 15° giorno che era un grande giorno, cadeva un giovedì. Di conseguenza, il giorno nel quale Cristo è morto non poteva cadere che un mercoledì e non un venerdì.

Il venerdì santo non ha dunque alcun legame con la crocifissione e la morte del nostro Salvatore.

Ma allora, quando Cristo fu risuscitato? La domenica? Assolutamente no! Vediamo ciò che avviene durante il 18° giorno, o durante la domenica che segue. Leggiamo lo scritto di Luca: "Ma il primo giorno della settimana (dunque la domenica), esse si recarono al sepolcro la mattina di buon'ora (l'apostolo Giovanni precisa che faceva ancora buio), portando gli aromi che avevano preparato. E trovarono la pietra rotolata del sepolcro. Ma essendo entrate, non trovarono il corpo del Signor Gesù" (Luca 24:1-3).

E che questo passo indica che la resurrezione di Cristo ha avuto luogo la domenica mattina? Assolutamente no! Tutto ciò che noi leggiamo è che durante il 18° giorno, la domenica, che è il primo giorno della settimana, il corpo di Cristo non era più nella tomba. E' a dire che Gesù è risuscitato la domenica mattina? La Bibbia non dice questo!

Matteo, lui, ci indica che il corpo di Cristo non era più nella tomba: "Ma l'angelo prese a dire alle donne: Voi non temete; perché io so che voi cercate Gesù, che è stato crocifisso. Egli non è qui, poiché è risuscitato come aveva detto" (Matteo 28:5-6).
Che aveva detto? Che Egli risusciterebbe dopo tre giorni e tre notti, dopo settantadue ore e che ciò era, la prova che Egli era il Messia annunciato:
Il 14° giorno del mese, è caduto un mercoledì, è la Pasqua. Il Cristo è crocifisso ed Egli è messo nella tomba poco prima dell'inizio del sabato annuale.
Giovedì, 15° giorno, è il primo giorno della festa dei Pani Azzimi, questo grande giorno menzionato dall'apostolo Giovanni.
Venerdì, 16° giorno, è il giorno dopo del sabato annuale, le donne comperano e preparano gli aromi.
Sabato, 17° giorno, è il sabato settimanale. Le donne riposano secondo il 4° comandamento.
Domenica, 18° giorno, quando esse si presentarono di gran mattino alla tomba, esse non trovarono il corpo del Signor Gesù. E' già risuscitato come Egli aveva detto.

Le spoglie di Gesù sono state messe nella tomba, il mercoledì appena prima del tramonto del sole. Egli è dunque risuscitato settantadue ore più tardi, ovvero il sabato poco prima del tramonto del sole. Ecco ciò che dimostra la Parola di Dio. Se voi la rigettate, voi fate automaticamente del nostro Salvatore un bugiardo.

Se voi vi troverete davanti a Lui, oserete voi accusarlo di menzogna? Eppure è ciò che molte persone fanno, pretendendo che Egli è rimasto solo 36 ore nella tomba.

CRISTO E' EGLI RISUSCITATO UNA DOMENICA

Certi passi sembrano indicare che Gesù è stato risuscitato di domenica.

Esaminiamo ciò che Marco scrive: "Or Gesù - e qui la maggioranza dei traduttori mette una virgola - essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria Maddalena" (Marco 16:9).

E' ben esatto che la domenica mattina, le donne si presentarono alla tomba, ma questo vuol dire per tanto che Cristo è stato risuscitato la domenica mattina?

Assolutamente no! NESSUN testo d'ispirazione divina conferma che Cristo è risuscitato la domenica mattina. Le donne non trovarono più il suo corpo, Cristo non è più nella tomba, ma non aggiungiamo pensieri personali alla Parola di Dio, proviamo piuttosto di comprenderla tale e quale ci è stata rivelata.

Cosa dobbiamo noi concludere con questo versetto? Voi dovete sapere che nel testo originale, la punteggiatura non esisteva. Essa è stata aggiunta alle traduzioni a partire dal 16° secolo, dopo l'invenzione della stampa.

Per conseguenza, i diversi traduttori hanno messo le virgole là dove, secondo l'insegnamento che era a loro dispensato, pensavano buono di metterle.

Tutti hanno messo la punteggiatura là dove erano convinti di metterla. Ma se avrebbero messo da parte le loro idee preconcette, non avrebbero cambiato il senso del testo originale, mettendo la punteggiatura in posto sbagliato.

Quando noi esaminiamo il contesto di Marco 16:9, noi esaminiamo che la resurrezione di Gesù è semplicemente menzionata, mentre l'accento è messo sull'ordine cronologico delle Sue apparizioni.

Vediamo dunque ciò che Marco dichiara: "Or Gesù essendo risuscitato, la mattina del primo giorno della settimana, APPARVE PRIMA a Maria Maddalena" (Marco 16:9).

"OR DOPO QUESTO, APPARVE in altra forma a due di loro ch'erano in cammino per andare ai campi" (Marco 16:12).

"E POI APPARVE agli undici mentre erano a tavola" (Marco 16:14).

Le parole "Abbordo", "Dopo questo", e "infine", Marco ci dà l'ordine cronologico delle apparizioni di Gesù. Lo scopo di questi versetti non è di situare il momento della resurrezione. Altrove il testo originale che non possiede alcuna punteggiatura dice questo: "Essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana apparve prima a Maria Maddalena".

Infatti, tenendo conto di tutti i versetti che trattano questo soggetto, i traduttori avrebbero dovuto mettere la virgola come segue: "Or Gesù essendo risuscitato - virgola - la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria Maddalena".

Non dimentichiamo che i cattolici e i protestanti hanno imparato, dalla loro più tenera infanzia, che le PASQUE simboleggiano la resurrezione di Cristo. E' dunque naturale che anno posto la virgola, là dove essa rafforzava questa credenza.

Eppure, voi sarete senza dubbio sorpresi di sapere che non è assolutamente questione DELLE PASQUE nella Parola di Dio, ma unicamente DELLA PASQUA.

Vediamo adesso un altro passo. Matteo rilascia quanto segue: "E il giorno dopo, che era il giorno successivo alla Preparazione (era dunque il giovedì), i capi sacerdoti e i Farisei si radunarono presso Pilato, dicendo: Signore, ci siamo ricordati che quel seduttore, mentre viveva ancora disse: dopo tre giorni risusciterò. Ordina che il sepolcro sia sicuramente custodito fino al terzo giorno; che talora i suoi discepoli non vengano a rubarlo e dicano al popolo: E' risuscitato dai morti; così l'ultimo inganno sarebbe peggiore del primo" (Matteo 27:62-64).

Questo è stato il giovedì. Le guardie dovevano rimanere almeno fino al sabato sera, fino a quando il sole sia tramontato. Dovevano fare dietro front e ritornare?

No I sacerdoti e i farisei avevano l'intenzione di aprire la tomba. Perché? Poiché speravano di trovare il corpo di Gesù, ciò che avrebbe a loro permesso di provare e di proclamare che Gesù era ben un impostore.

Dovevano dunque aspettare LA FINE delle settantadue ore e anche PASSATO QUESTO PERIODO, per poter affermare: "I tre giorni e le tre notti sono trascorse ed Egli è sempre là!"

Ecco la ragione per la quale, la domenica mattina all'alba, la guardia è sempre sul posto (Matteo 28:1 e 4).

Esaminiamo un altro passo che si situa nell'Evangelo di Luca. Cristo strada facendo con due dei Suoi discepoli verso il villaggio di Emmaus. Leggiamo questo scritto: "Ed Egli domandò loro: Che discorsi sono questi che tenete voi cammino facendo? Ed essi si fermarono tutti mesti. E uno dei due per nome Cleopa, rispondendo gli disse: Tu solo, fra i forestieri, stando in Gerusalemme, non hai saputo le cose che sono in essa avvenute IN QUESTI GIORNI? Ed Egli disse loro: Quali? Ed essi gli risposero: Il fatto di Gesù Nazzareno, che era un profeta potente in opere e in parole; dinanzi a Dio e a tutto il popolo; e come i capi sacerdoti e i nostri magistrati l'hanno fatto condannare a morte, e l'hanno crocifisso. Or noi speravamo che fosse Lui che avrebbe riscattato Israele; invece con tutto ciò, ecco il terzo giorno da quando queste cose sono avvenute" (Luca 24:17-21).

E dicendo "Ciò che è avvenuto in questi giorni", Cleopa si riferisce a tutto ciò che si è svolto nelle giornate di mercoledì e giovedì. Questo inizia con l'arresto di Gesù, fino che misero la guardia presso la tomba.

Certe versioni come la Crampon o la King James traducono per: "ma in più di tutto questo, è al terzo giorno DACCHE' Questo è avvenuto." Altri traducono per: "Da che queste cose si sono fatte."

In questo passo, la Parole "APO" che figura nel testo originale, significa: fuori, dopo, e segna la separazione la cessazione.

Ricordatevi che Cristo fu crocifisso un mercoledì. La guardia fu messa sul posto il giovedì e, il primo giorno DACCHE' o DOPO che queste cose si sono avverate è il venerdì.

Sabato è dunque il secondo giorno DACCHE', DOPO che queste cose sono successe.

Secondo l'originale, giovedì segna la cessazione, la separazione di questi avvenimenti.

Altrove, nell'opuscolo che noi vi invieremo gratuitamente su semplice domanda da vostra parte, voi troverete tutti questi avvenimenti spiegati con diversi grafici.

Coloro che vogliono trovare delle finte prove mostrando che Cristo è risuscitato la domenica, scrivendo: "Gli Evangeli precisano che Cristo è risuscitato il primo giorno della settimana, la nostra domenica, appena prima il sorgere del sole."

Affermare una tale cosa, è interpretare e storcere le Scritture non tenendo conto di TUTTI i versetti che trattano questo soggetto.

Comprendete bene che l'assenza del corpo di Cristo nella tomba, al momento dove le donne si presentano non è la prova assoluta che Gesù sia risuscitato quel mattino. Facciamo dunque fiducia alle Scritture.

Ma fate bene attenzione! Se voi non volete credere che Gesù Cristo è rimasto tre giorni e tre notti nella tomba, voi negate così che Cristo è veramente il figlio di Davide, il Salvatore annunciato, voi ne fate un bugiardo e un impostore.

Dio è preciso, Egli sa ciò che dice ed Egli conosce il valore del tempo. Non è Lui che ha creato i luminari, di cui si parla nel primo capitolo della Genesi e che ci dà tra l'altro, la nozione del tempo.

La Parola di Dio è chiara, per tanto che noi prendiamo la pena di raccogliere tutti i versetti che trattano lo stesso soggetto. Una concordanza biblica può esservi di grande aiuto per ritrovare tutti in passi. Se Cristo ha preso la pena di aspettare che l'ora fosse venuta, prima di prendere la Pasqua, Suo Padre ha pure preso la pena di aspettare che i tre giorni e le tre notti fossero passati, prima di risuscitare il nostro Salvatore (Romani 8:11).

Per terminare questo soggetto, amerei portarvi una ultima prova. Matteo scrive: "Or nella notte del sabato, quando già albeggiava, il primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l'altra Maria vennero a visitare il sepolcro"(Matteo 28:1).
Secondo il testo originale e parecchi commentatori, l'espressione "dopo il sabato" avrebbe dovuto essere tradotto "dopo i sabati". Si tratta di due sabati che sono caduti in quella settimana.
Giovedì era un sabato ANNUALE (il primo giorno dei Pani Azzimi), tutto naturale sabato era, ben inteso un sabato settimanale.

Se voi ricercate la verità, le cose verranno molto più chiare e voi le capirete! Ma non dimenticate che per trovare la verità, voi dovete riferirvi all'Antico Testamento come pure al Nuovo Testamento.

Paolo ha scritto. "Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile ad insegnare, per convincere per correggere, ad educare alla giustizia (...)"

Potete voi rigettare una parte delle Scritture? Se voi studiate convenientemente la vostra Bibbia, dalla prima all'ultima pagina, la vostra comprensione delle Scritture prenderà un'altra dimensione e non vi lascerete più trasportare da argomenti che vi tengono lontani dalla verità.