SE
L'ETERNO E' DIO SEGUITELO! L'idolatria non è un fenomeno nuovo. Essa fu molto popolare all'epoca dell'Antico Israele. Numerosi re d'Israele ebbero i loro idoli, i loro alti luoghi. Achab fu uno dei peggiori re che regnò su Israele. Il profeta Elia gli domandò di riunire il popolo e anche i profeti di Baal e d'Astarte. "E Achab mandò a chiamare tutti i figliuoli d'Israele, e radunò quei profeti sul monte Carmel. Allora Elia s'accostò a tutto il popolo, e disse: Fino a quando zoppicherete voi dai due lati? Se l'Eterno è Dio, seguitelo; se poi lo è Baal, seguite lui. Il popolo non gli rispose verbo" (1 Re 18:20-21). Cosa fareste voi se vi porrebero la stessa domanda, se vi domandassero di svelare le vostre credenze? Rimarreste silenziosi anche voi? Ognuno adora un dio, anche l'ateo. Per certi, si tratta d'un dio fabbricato nella loro immaginazione; per altri, si tratta d'una statua di legno, di gesso, o ancora della loro fortuna, del loro conto in banca che essi considerano la cosa più importante nella vita. La gente non hanno tutti lo stesso dio. Ben sovente, noi sentiamo dire: "Noi abbiamo tutti lo stesso Dio!" Ma è falso! Rari sono coloro che provano di conoscere il vero Dio. Troppo spesso l'uomo si accontenta di credere ciò che gli ha detto su Dio senza prendersi la pena di verificare e, è così che egli adora un falso dio. Ve ne sono che adorano una Trinità, altri non ci credono! Chi ha ragione? Molti cristiani credono che l'Eterno dell'Antico Testamento è colui che è divenuto il Padre, per altri il Cristo non è sempre esistito, Egli avrebbe avuto un principio, Egli sarebbe stato l'arcangelo Michele. Vi sarebbero parecchi dei? Certamente no! Ma la gente si appiglia al dio che è loro familiare, con il rischio che egli non esiste! D'altronde, essi rifiutano tutte le dottrine che s'oppongono alle loro credenze. Essi non vogliono sentire parlare della legge divina, dei sabati, delle feste annuali dell'Eterno. Non bisogna perturbare la loro vita quotidiana. Essi sono convinti che Dio capirà ma quello che Dio capisce è che la maggioranza dei "cristiani" si dicono discepoli di Cristo, ma essi non lo sono! Dio non prende le Sue istruzioni alla leggera. Se l'Eterno è il vostro Dio, voi dovreste mettervi alla ricerca delle Sue leggi, dei Suoi insegnamenti, voi dovreste meditarle alfine d'osservarle bene. Il re Davide ha scritto: "Dammi buon senno e intelligenza, perché ho creduto nei tuoi comandamenti. [ ] Io ho trattenuto i miei piedi da ogni sentiero malvagio, per osservare la tua parola" (Salmo 119:66 e 101). Quanti cambiamenti nella vita, se la gente seguirebbe il suo esempio. Le promesse fatte all'antico Israele ci concernono tutti oggi, ma esse sono condizionate, poiché Dio non smette di dire "se tu fai questo" o se tu non fai questo". Lui pone delle condizioni affinché l'uomo riceva le Sue benedizioni o le Sue maledizioni (Deut. 28). Dio ha sempre messo il Suo popolo in guardia: "L'Eterno mandò bensì dei profeti per ricondurli a sé e questi protestarono contro la loro condotta, ma essi non vollero ascoltarli. Allora lo spirito di Dio investì Zaccaria, [ ] dominando il popolo disse loro: così dice Iddio, perché trasgredite voi i comandamenti dell'Eterno? Voi non prospererete; poiché avete abbandonato l'Eterno, anch'egli vi abbandonerà. Ma quelli fecero una congiura contro di lui, e lo lapidarono per ordine del re [ ]" (2 Cron. 24:19-20). Essi dubitarono, essi non credettero alle Sue promesse, essi si deviarono da Lui e perirono. Perché gli Israeliti dimenticarono essi Dio? Poiché essi non avevano abbastanza riconoscenza verso di Lui, essi non L'apprezzavano abbastanza. Il loro Dio divenne come una specie di consuetudine ed essi presero i Suoi insegnamenti alla leggera. Oggi, quanti cristiani pregano? E quando essi pregano, come lo hanno? Recitano loro una preghiera imparata a memoria o si confidano sinceramente a Dio? La preghiera è una conversazione con Dio. Cristo ha dichiarato: "Ma tu quando preghi, entra nella tua cameretta, e serratone l'uscio fai orazione al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa. E nel pregare non usate soverchie dicerie come fanno i pagani, i quali pensano d'essere esauditi per la moltitudine delle loro parole. Non li rassomigliate dunque, poiché il Padre vostro sa le cose cui avete bisogno, prima che gliele chiediate" (Matteo 6:6-8). In seguito, Cristo diede un modello di preghiera, si tratta d'un esempio che, ben inteso, non deve essere ripetuto testualmente delle decine di volte. Quest'esempio deve servire di base per il colloquio che il cristiano dovrebbe avere con il suo Padre celeste. Se voi volete ricevere il nostro studio gratuito sulla preghiera, è sufficiente di chiederlo e le sarà inviato gratuitamente (RFR48). Molta gente pretende d'essere cristiana, è ciò che essi affermano, ma non s'impensieriscono di ciò che Dio pensa. Dio li considera Egli come dei cristiani? E voi credete che Dio vi considera come un vero discepolo di Cristo? Non pensate che ne valga la pena di assicurarvelo? Vivete voi realmente di ogni parola che esce dalla bocca di Dio (Matteo 4:4)? Mettete voi in pratica tutta la parole di Dio? Spandete il vostro cuore davanti a Dio umiliandovi davanti a Lui? Dopo essere stato liberato dalle mani dei suoi nemici e dalla mano di Saul, il re Davide scrivette: "Ti mostri puro col puro e ti mostri astuto col perverso Poiché tu sei quel che salvi la gente afflitta e fai abbassare gli occhi alteri. [ ] La via di Dio è perfetta; la parola dell'Eterno è purgata col fuoco; egli è lo scudo di quelli che sperano in lui" (Salmo 18:26-31). Avete voi questa fiducia, questa fede, che era in Davide, ma anche in tutti gli apostoli e in coloro che andarono fino al martirio (Ebrei 11)? Prendiano un esempio corrente: quando voi siete ammalati, quale che sia la decisione che voi prendete, mettete anche in pratica le istruzioni divine trasmesse dall'apostolo Giacomo che ha scritto: "C'è qualcuno fra voi infermo? Chiami gli anziani della Chiesa, e preghino essi con lui, ungendolo d'olio nel nome del Signore; e la preghiera della fede salverà il malato [ ]" (Giac. 5:14-15)? Pensate alle promesse divine seguenti: "Se ascolti attentamente la voce dell'Eterno, che è il tuo Dio, e fai ciò che è giusto agli occhi suoi e porgi l'orecchio ai suoi comandamenti e osservi tutte le sue leggi, io non ti manderò addosso ad alcuna delle malattie che ho mandato addosso agli Egiziani, perché io sono l'Eterno che ti guarisco" (Esodo 15:26). Come voi lo constatate, noi ritroviamo ancora qui le condizioni di cui noi vi leggemmo qualche linea più in alto. Il re Davide ha scritto sotto l'ispirazione divina: "Benedici, anima mia, [altrove dice: mio essere], l'Eterno, e non dimenticare alcuno dei suoi benefici. Egli è quel che ti perdona tutte le tue iniquità, e sana tutte le tue infermità" (Salmo 103:2-3). Capite voi bene ciò che il re Davide ha scritto? Non si tratta di vane parole, di vane promesse. Se voi credete nella promessa del perdono per colui che si pente, credete voi alla seconda sul soggetto della guarigione? Vediamo un esempio di fede: "E vennero a lui [a Gesù], alcuni che menarono un paralitico portato da quattro, E non potendolo far giungere fino a lui a motivo della calca, scoprirono il tetto dalla parte dov'era Gesù. E Gesù veduta la loro fede disse [ ]: Io te lo dico (disse al paralitico), levati, togli il tuo lettuccio, e vattene a casa tua. E colui s'alzò, e subito preso il suo lettuccio, se n'andò via in presenza di tutti [ ]" (Marco 2:3-12). Siete voi convinti delle parole scritte dall'apostolo Marco? Avete voi fede in Dio? L'apostolo Paolo mostra l'attitudine che il cristiano dovrebbe avere: "Rallegratevi del continuo nel Signore. Da capo dico: rallegratevi. La vostra mansuetudine [che la vostra umiltà] sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino. Non siate con ansietà solleciti di cosa alcuna; ma in ogni cosa siano le vostre richieste rese note a Dio in preghiera e supplicazione con azioni di grazie. E la pace di Dio che sopravanza ogni intelligenza [che sorpassa ogni comprensione umana], guarderà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù" (Fil. 4:4-7). Noi viviamo tra due dei, noi abbiamo la scelta tra la luce e le tenebre, tra la verità e la menzogna, tra Dio e Satana. Il mondo s'è lasciato accecare con la menzogna, egli accetta ciò che Satana e i suoi ministri insegnano senza verificare nulla ed è la che risiede la sua responsabilità. La Bibbia ci esorta ad esaminare ogni cosa, e a ritenere ciò che è buono (1 Tess. 5:21). Gesù ha dichiarato ai Giudei della Sua epoca: "Io vi dico quel che ho veduto presso il Padre mio; e voi pure fate le cose che avete udite dal padre vostro. [ ] Voi siete progenie del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. [ ] Perché non c'è verità in lui. [ ] Perché è bugiardo e padre della menzogna. E a me, perché dico la verità, voi non credete. [ ] Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. [Se è veramente di Dio, metterà le Sue parole in pratica, e Cristo prosegue] Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio" (Giov. 8:38-47). Noi dobbiamo farle notare che queste parole sono rivolte a noi! In effetti, se noi rigettiamo il vero giorno di riposo osservato da Cristo e dai Suoi apostoli, se noi osserviamo altre feste d'origine pagana come il Natale, le Pasque e l'Assunzione, invece e al posto delle feste dell'Eterno date in perpetuo, noi ci sottomettiamo allora al padre della menzogna, noi facciamo la volontà di Satana, noi non facciamo la differenza tra Dio e Baal, noi non ascoltiamo le parole di Dio, noi non siamo di Dio, E' quello che Cristo dichiara. Se Dio chiede di provare ogni cosa, di verificare ogni cosa, è perché Egli sà che gli insegnamenti di Satana hanno conquistato molta gente. Una persona può difficilmente discernere la differenza tra la verità e la menzogna, essa può sapere se è sedotta da Satana solo esaminando le Scritture. Satana provò a sedurre Cristo. Egli Gli propose la potenza e la gloria dei regni, ma Cristo rifiutò poiché Egli sapeva che tutto questo non era che vanità (Luca 4:1-13). Quando qualcuno è attirato dall'orgoglio e la vanità, egli cade nella trappola di Satana. L'apostolo Paolo ha scritto ciò che segue e questa citazione è tratta dalla Bibbia in francese corrente: "Noi sappiamo bene che un idolo non rappresenta nulla di reale nel mondo e che vi è un solo Dio. Anche se vi sono dei pretesi dei in cielo e sulla terra - e, infatti, vi sono molti "dei" e dei "signori", [è ciò che pensano i pagani e coloro che non conoscono il vero Dio] - non è meno vero per noi che vi è un solo Dio, il Padre, che ha creato tutte le cose e per le quali noi viviamo; vi è ugualmente un solo Signore, Gesù Cristo, per cui tutte le cose esistono e per cui noi viviamo" (1 Cor. 8:4-6). L'apostolo Paolo era un uomo straordinario, egli conosceva il suo Dio, egli conosceva anche le Scritture. Ecco perché nulla lo deviava da Dio, egli aveva ogni fiducia in Lui. Egli ha scritto: "Noi siamo tribolati in ogni maniera, ma non ridotti all'estremo; perplessi, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; atterrati, ma non uccisi" (2 Cor. 4:8-9). La Bibbia in francese corrente traduce questo passo come segue: "Noi siamo oppressi con ogni specie di sofferenza, ma non schiacciati; noi siamo inquieti, ma non disperati; noi siamo perseguitati, ma Dio non ci abbandona; noi siamo atterrati, ma non distrutti". L'apostolo Paolo aggiunge: "Ma in ogni cosa ci raccomandiamo come ministri di Dio per una gran costanza, per afflizioni, necessità, angustie, battiture, prigione, sommosse, fatiche, veglie, digiuni, per purità, conoscenza, longanimità, [altrove dice: per la pazienza] benignità, per lo Spirito Santo, per carità non finta; per la parola di verità, per la potenza di Dio; per le armi di giustizia a destra e a sinistra, in mezzo alla gloria e all'ignominia, in mezzo alla buona e alla cattiva reputazione; tenuti per seduttori, eppure veraci; sconosciuti, eppure ben conosciuti moribondi, eppure eccoci viventi castigati, eppure non messi a morte; contristati, eppure sempre allegri; poveri, eppure arricchenti molti; non avendo nulla, eppure possedenti ogni cosa!" (2 Cor. 6:4-10). L'apostolo Paolo non si lasciava influenzare con dei falsi insegnamenti che esistevano già nella sua epoca. Egli aveva provato ogni cosa, come egli lo raccomanda (1 Tess. 5:21). Egli non si è lasciato trascinare verso falsi dei, egli non zoppicava dai due lati, egli sapeva che l'Eterno era Dio. L'idolatria fa essa veramente parte del passato? Non è essa esistita fra i popoli dell'Antico Testamento? Siete voi certi che essa non esiste più oggi in questo mondo moderno? Ne siete voi certi? Dopo l'insediamento del popolo d'Israele nella terra promessa, mentre Giosuè giungeva alla sua morte, egli si rivolse al popolo in questi termini: "dunque temete l'Eterno, e servitelo con integrità e fedeltà; toglietevi via gli dei ai quali i vostri padri servirono di là dal fiume, e in Egitto, e servite l'Eterno. E se vi par mal fatto servire l'Eterno, scegliete oggi a chi volete servire: o agli dei ai quali i vostri padri servirono di là dal fiume, o agli dei degli Amorei, nel paese del quale abitate; quanto a me e alla casa mia, serviremo l'Eterno" (Giosuè 24:14-15). Il popolo promise di restare fedele a Dio, però: "Abbandonarono l'Eterno, e servirono a Baal e agl'idoli d'Astarte" (Giudici 2:13). A sua volta, il profeta Elia interpellò il popolo così: "Fino a quando zoppicherete dai due lati? Se l'Eterno è Dio, seguitelo; se poi lo è Baal, seguite lui" (1 Re 18:21). Perché Giosuè ed Elia si videro essi costretti di mettere il popolo davanti ad una scelta? Poiché non avendo una riconoscenza profonda verso Dio, essi non Lo apprezzavano più. Il loro Dio era divenuto troppo familiare ed essi presero le Sue istruzioni alla leggera. Molta gente pensano essere cristiani, è ciò che essi affermano, ma anch'essi prendono gli insegnamenti di Dio alla leggera. Credete voi che Dio possa considerarli cristiani? E voi come vi considera Egli? Siete voi un vero discepolo di Cristo ai Suoi occhi? Noi viviamo tra due potenze, noi abbiamo la scelta tra la luce e le tenebre, tra la verità e la menzogna, tra Dio e Satana, tra le opere della carne e i frutti dello Spirito (Gal. 5:19-23), tra ciò che conduce alla vita e ciò che conduce alla morte. Troppo spesso, l'uomo pensa che Dio comprenderà. E' vero, Dio comprenderà ed Egli ha già capito che l'uomo preferisce scegliere ciò che gli piace, ciò che gli reca del piacere a breve scadenza ma che, in fine dei conti, non reca che disgrazia. Vi sono una quantità di religioni nel mondo cristiano. Sono tutte buone agli occhi di Dio? Potete voi scegliere le vostre credenze come se esse erano in un vasto supermercato o avete voi l'imbarazzo della scelta? Tutte le scelte portano esse a Dio? La vostra scelta porta a Dio? O adorate voi un falso dio, zoppicate voi dalle due parti? Cristo ha dichiarato a Suo Padre: "La tua parola è verità" (Giov. 17:17). L'apostolo Paolo ha scritto: "Ogni Scrittura è ispirata da Dio" (2 Tim. 3:16). Se le vostre credenze sono contrarie alle Scritture, se voi seguite la tradizione degli uomini, voi allontanate il Cristo dalla vostra vita, è così semplice che questo ed è dunque grande tempo che voi lo ricerchiate. Molte persone sono state battezzate quand'esse erano ancora dei piccoli fanciulli. Questo battesimo può avere un valore qualunque? La parola "battesimo" è tradotta dal greco baptismos o baptizo non significa per nulla "annaffiare" o "aspergere". La parola originale greca significa "immersione". La Bibbia racconta sul soggetto di Giovanni Battista: "Or anche Giovanni stava battezzando ad Enon, presso Salim, perché c'era là molta acqua" (Giov. 3:23). Ci vuole molta acqua per immergere qualcuno. Le condizioni per ricevere il battesimo sono date dall'apostolo Pietro: "Or essi udite queste cose, furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: fratelli che dobbiamo fare? E Pietro a loro: ravvedetevi, e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo" (Atti 2:37-38). Un neonato è incapace di pentirsi. Egli ignora tutto della vita e del peccato e non è all'età di dodici anni che egli può avere abbastanza conoscenza sulla questione. Se voi siete stato battezzato ad un'età più avanzata, sapevate voi che: "Chi fa il peccato commette una violazione della legge; e il peccato è la violazione della legge" (1 Giov. 3:4)? Conoscete voi la legge divina alfine d'osservarla bene e di non più vivere nel peccato? Ripentirsi, come Pietro lo consiglia alla folla, è riconoscere davanti a Dio che abbiamo peccato e decidere di vivere in conformità con la Sua legge e la Sua volontà. Se il vostro battesimo non è conforme alle prescrizioni dell'apostolo Pietro, il vostro battesimo è senza alcun valore agli occhi di Dio e voi non avete ricevuto lo Spirito Santo "E anche lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che gli ubbidiscono" (Atti 5:32). Se è il caso, il vostro Dio non è il vero Dio, poiché voi non seguite le Sue istruzioni trasmesse nella Sua parola ispirata. E' dunque grande tempo che voi Lo cerchiate. Ci dicono che il Cristo è venuto ad abolire la legge e ci citano un versetto tratto dal suo contesto nel quale l'apostolo Paolo ha scritto: "Avendo cancellato l'atto accusatore scritto in precetti, il quale c'era contrario; e quell'atto ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce" (Col. 2:14). Considerate voi, che allora, non sia più necessario di osservare la legge divina? Eppure secondo la parola originale, l'atto non si riferisce alla legge, ma ad una nota manoscritta con la quale si riconosce di dover dare del denaro, è il riconoscimento d'un debito. Morendo al nostro posto, il Cristo ha cancellato i peccati che ci condannavano, Egli ha pagato il debito al nostro posto, Egli è morto al nostro posto. E' ciò che l'apostolo Pietro ha dichiarato: "Ravvedetevi dunque e convertitevi, onde i vostri peccati siano cancellati" (Atti 3:19). Il re Davide ha scritto, dopo aver capito le sue colpe: "Abbi pietà di me o Dio secondo la tua benignità; secondo la moltitudine delle tue compassioni, cancella i miei misfatti; [ ] Nascondi la tua faccia dai miei peccati, e cancella tutte le mie iniquità" (Salmo 51:3, 11). Davide sapeva che la legge non sarebbe mai stata abolita, egli la dichiara eterna, è ciò che egli scrisse nel Salmo 119. Affermare che Cristo ha inchiodato la legge sulla croce, è opporsi a ciò che Egli ha affermato in una maniera molto categorica: "Non pensate ch'io sia venuto per abolire la legge od i profeti; io sono venuto non per abolire ma per compire: poiché io vi dico in verità che finché non siano passati il cielo e la terra, neppure uno iota [si tratta qui della più piccola lettera dell'alfabeto greco] o un apice della legge passerà, che tutto non sia adempiuto" (Matteo 5:17-18). Notate che il Cristo dichiara: "Non pensate ch'io sia venuto per abolire la legge". Eppure, quante religioni hanno preso dalla parte opposta delle Sue affermazioni e insegnano che Egli è venuto ad abolire la legge. Essi aggiungono che Gesù era venuto ad adempiere la legge, sarebbe a dire che Egli l'ha osservata, praticata al nostro posto. Ma hanno molta cura di non rivelare che la parola "adempiere" è tradotta dal greco pleroo che significa anche "completare", "perfezionare". E' ciò che Cristo ha fatto aggiungendo, alla lettera della legge, lo spirito della legge come Egli lo rivela nel resto di questo capitolo. Se voi credete ad un insegnamento che contraddice il Figlio di Dio, che Lo fa passare per un bugiardo, voi Lo rigettate e vi rivolgereste allora ad un altro dio. È dunque grande tempo che voi vi mettiate alla ricerca del Dio vivente! Dinanzi ai miracoli di Cristo, la folla si chiedeva: "Non è costui il figliuolo di Davide?" (Matteo 12:23). "Il Figlio di Davide" era il Messia annunciato. Egli doveva nascere dalla discendenza di Davide (Matteo 1:1 e 22:42). I farisei gelosi Gli domandarono di compiere un miracolo per provare se Egli era veramente "il Figlio di Davide", il Messia. Gesù rispose: "Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno; e segno non le sarà dato, tranne il segno del profeta Giona. Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così starà il Figliuol dell'uomo nel cuore della terra per tre giorni e tre notti" (Matteo 12:39-40). Poiché Gesù ha riconosciuto che vi sono 12 ore al giorno (Giov. 11:9), Egli doveva dunque rimanere nella tomba durante settantadue ore. Eppure se voi osservate la tradizione del venerdì santo e della domenica delle Pasque, voi rigettate il Messia, il Salvatore. Non è una bestemmia? Voi avete allora un altro dio! Ci fanno credere che il Cristo è risuscitato una domenica e che, per questa ragione, noi dobbiamo osservare il riposo settimanale durante il primo giorno della settimana, che è divenuto il giorno del Signore invece del settimo giorno fissato e santificato da Dio. Qualunque cosa voi ne pensiate, non osservare il giorno di riposo stabilito da Dio, è vivere nella trasgressione della legge (1 Giov. 3:4). E' rigettare l'insegnamento di Dio! Se voi esaminate i documenti storici, voi constaterete che la domenica è il giorno del signore Baal! In nessuna parte della Bibbia voi troverete la minima allusione alla resurrezione di Cristo portante il minimo cambiamento al giorno del riposo. Il libro degli Atti mostra che dopo la morte e la resurrezione del Messia, gli apostoli continuarono a riunirsi durante il giorno stabilito da Dio. Le epistole, che ci incitano ad osservare i comandamenti, non apportano alcun cambiamento, né recano la più piccola modifica. E per causa, Davide ha scritto: "Tu sei vicino, o Eterno, e tutti i tuoi comandamenti sono verità. Da lungo tempo so dalle tue testimonianze che tu le hai stabilite in eterno" (Salmo 119:151-152)? La versione del Canonico Crampon aggiunge: "Le opere delle sue mani sono verità e giustizia, i tuoi comandamenti sono degni di fiducia, fermi per tutti i secoli, fatti secondo la verità e la dirittura" (Salmo 111:7-8). L'apostolo Luca nel libro degli Atti e l'apostolo Paolo nella sua epistola ai Corinti ci spiegano che, molto tempo dopo la morte di Cristo, i pagani convertiti osservavano le feste dell'Eterno date in perpetuo (Lev. 23), senza scivolare verso le feste di origini pagane che il mondo cristiano tradizionale ha adottato da molto tempo. E voi, chi servite voi? Chi è il vostro dio? E' il Dio vivente o Baal e Astarte? Noi vi ricordiamo ciò che Elia disse al popolo: "Se l'eterno è Dio, seguitelo, se è Baal seguite lui!" Il re Salomone ha dato un'eccellente consiglio: "L'uomo accorto [l'uomo saggio] vede il male [il peccato] e si nasconde [si preserva], ma i semplici [gli imprudenti che non riflettono] tirano innanzi, e ne portano la pena [essi ne sopportano le conseguenze]. Il frutto dell'umiltà è il timore dell'Eterno, è ricchezza, e gloria e vita" (Prov. 22:3-4). Si tratta qui di una ricchezza e di una gloria che non perisce, della vita eterna. La sottomissione a Dio richiede dell'umiltà, così come una vita in conformità alla Sua volontà. Disgraziatamente, troppo spesso si preferisce scegliere le proprie credenze in un vasto supermercato religioso. Il profeta Geremia doveva trasmettere al popolo di Dio un avvertimento che mantiene tutto il suo valore in questo ventesimo secolo: "Emanate le vostre vie e le vostre opere; ed io vi farò dimorare in questo luogo. Non ponete la vostra fiducia in parole fallaci [forme ingannatrici], dicendo: questo è il tempio dell'Eterno [ ] Ma se emendate veramente le vostre vie e le vostre opere, se praticate sul serio la giustizia gli uni verso gli altri" [ ] e non andate per vostra sciagura dietro altri dei, io altresì vi farò abitare in questo luogo, nel paese che io ho dato ai vostri padri in sempiterno. Ecco, voi mettete la vostra fiducia in parole fallaci, che non giovano a nulla. Come! Voi rubate, uccidete, commettete adulteri, giurate il falso, offrite profumi a Baal, andate dietro ad altri dei che prima non conoscevate, e poi venite a presentarvi davanti a me [ ] e vi caccerò dal mio cospetto [ ]". In seguito l'Eterno disse al profeta Geremia: "E tu non intercedere per questo popolo, non innalzare per essi supplicazioni e preghiere, e non insistere presso di me [delle richieste di sollecitazioni], perché non li esaudirò" (Ger. 7). Il popolo d'Israele sprofondò nella sua cattiva via, egli continuò a rivolgersi ai falsi dei e ne fù punito, egli perse la protezione divina e fù condotto in cattività. Però l'Eterno aveva dichiarato: "Se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome , si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte dalle sue vie malvagie, io lo esaudirò dal cielo, gli perdonerò i suoi peccati, e guarirò il suo paese" (2 Cron. 7:14). Guardate intorno a voi e voi constaterete che il mondo ha, anche lui, perduto questa protezione, egli vive nella sofferenza, nella disgrazia, nelle guerre, nelle carestie, ecc. Voi potete scampare a queste maledizioni, se voi ritornate a Dio, se voi esaminate le Scritture alfine di conoscere ciò che Dio attende da voi e se voi spazzerete dal vostro spirito tutte queste credenze che si oppongono perfidamente a Lui. Ricercate dunque la Sua volontà per ben metterla in pratica. Scegliete oggi chi volete servire. "Se l'Eterno è Dio seguitelo! Voi potete scampare così a queste maledizioni. SE
L'ETERNO E' DIO SEGUITELO! Noi abbiamo visto che Dio aveva avvertito il Suo popolo che Egli adempirebbe le minacce formulate all'opposto, se essi continuavano a sottomettersi a delle credenze che li spingevano a delle pratiche pagane. Dio aveva anche ordinato a Geremia: "E tu non intercedere per questo popolo, non innalzare per essi supplicazioni o preghiere, e non insistere presso di me, perché non t'esaudirò" (Ger. 7:16). Il popolo non ha tenuto conto di questi avvertimenti. Di conseguenza, egli perse la protezione divina e fu deportato. Dio ha stabilito delle leggi, queste leggi sono immutabili, esse sono sempre in vigore ai nostri giorni. Dio ha dichiarato con l'intermediario di Mosè: "Ora, se tu ubbidisci diligentemente alla voce dell'Eterno, del tuo Dio, avendo cura di mettere in pratica tutti i suoi comandamenti che oggi ti do [ ] E tutte queste benedizioni verranno su te e si compiranno per te, se darai ascolto alla voce dell'Eterno, dell'Iddio tuo [ ]". Segue allora tutta una serie di benedizioni che si spanderanno su coloro che si sottomettono a Dio. E questo passaggio aggiunge: "Ma se non ubbidisci alla voce dell'Eterno, del tuo Dio, se non hai cura di mettere in pratica tutti i suoi comandamenti e tutte le sue leggi che oggi ti do, avverrà che tutte queste maledizioni verranno su te" (Deut. 28). Leggete questo capitolo e vi scoprirete la maggior parte delle calamità che si spandono ancora sull'umanità dei nostri giorni. Queste benedizioni e queste maledizioni sono state stabilite da Dio. Secondo la scelta di ogni individuo, esse si pongono automaticamente in una delle due categorie citate. Il profeta Isaia riferisce le parole seguenti: "Io sono l'Eterno, e non ve n'è alcun altro; io formo la luce, creo le tenebre, do il benessere, creo l'avversità; io l'Eterno sono quegli che fa tutte queste cose" (Isaia 45:6-7). In questo passaggio la parola "avversità" è tradotta dall'ebreo ra che ha anche il senso di "afflizione", di "calamità", di "disperazione". Il profeta Geremia aggiunge: "Chi mai dice una cosa che s'avveri, se il Signore non l'ha comandato? Il male ed il bene non procedono essi dalla bocca dell'Altissimo? Perché il vivente si rammaricherebbe? Ognuno si rammarichi del proprio peccato" (Lam. 3:37-39). Ecco le cause delle calamità, delle afflizioni e delle angosce del mondo, è il peccato, la trasgressione della legge (1 Giov. 3:4). L'Eterno ha dichiarato: "Se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte dalle sue vie malvagie, io lo esaudirò dal cielo, gli perdonerò i suoi peccati, e guarirò il suo paese" (2 Cron. 7:14). Allora, se voi siete familiare con le Scritture e le profezie, voi constaterete che una grossa tempesta è in corso di formazione, essa è profetizzata nei numerosi libri della Bibbia, particolarmente nell'Apocalisse. Se voi siete attento a ciò che avviene nel mondo, voi constaterete che i quattro cavalieri dell'Apocalisse sono già sul posto. Essi rappresentano le false religioni, la guerra, la carestia, le epidemie. E' ora che voi vi mettiate alla ricerca del vero Dio, Esaminate le Scritture per conoscere la Sua volontà. Smettete di credere un insegnamento che contraddice ciò che Egli afferma, smettete di bestemmiare e di vivere nel peccato, nella trasgressione della legge. Ravvedetevi e umiliatevi davanti a Lui. Ricordatevi le parole dell'apostolo Giacomo: "Mentre non sapete quel che avverrà domani! Che cos'è la vita vostra? Poiché siete un vapore che appare per un po' di tempo e poi svanisce" (Giac. 4:14). Dio non cessò di invocare il Suo popolo affinché egli ritornasse a Lui: "Tornate all'Eterno [ ] alfine che ritornerà a voi [ ] e non volgerà la faccia lungi da voi, se a lui tornate" (2 Cron. 30:6, 9). In una profezia sui tempi della fine, prima del giorno dell'Eterno che precederà il ritorno di Cristo, il profeta Gioele scrisse: "E, nondimeno, anche adesso, dice l'Eterno, tornate a me con tutto il cuore vostro, con digiuni, con pianti, con lamenti! Stracciatevi il cuore, e non le vesti, e tornate all'Eterno, il vostro Dio, poiché egli è misericordioso e pietoso, lento all'ira e pieno di bontà, e si pente del male che manda" (Gioele 2:12-13). Dio desidera che l'umanità goda delle Sue benedizioni, ma Egli non le spande sul peccatore, e questo è normale. Umiliarsi davanti a Dio, è riconoscere le proprie colpe senza cercare la minima scusa. Gli utensili di cui Satana si serve sono l'orgoglio e la vanità che conducono all'ingiustizia e al compromesso. L'umiltà è essenziale per riconoscere le sue colpe e i suoi errori. Il popolo d'Israele era stato testimonio dei grandi miracoli compiuti da Dio all'uscita dall'Egitto, ma egli non era riconoscente. Molto presto, egli reclamò un dio simile a quelli che esistevano in Egitto e, invece di assaporare la sua libertà, egli si mise a mormorare e a rimpiangere il cibo che era stato suo sotto la schiavitù (Num. 11:4-6). Parlando di loro, l'apostolo Paolo ha scritto: "Ma della maggior parte di loro Iddio non si compiacque, poiché furono atterrati nel deserto. Or queste cose avvennero per servire d'esempio a noi, onde non siamo bramosi di cose malvagie, come coloro ne furono bramosi; onde non diventiate idolatri come alcuni di loro [ ] Or queste cose avvennero loro per servire d'esempio, e sono state scritte per ammonizione di noi, che ci troviamo agli ultimi termini dei tempi" (1 Cor. 10:5-11). Quante persone, che si dicono cristiane, non si volgono esse verso dei falsi dei, quante non fanno ciò che Dio chiede loro di fare e, automaticamente hanno un falso dio? La Bibbia è piena di promesse, ma queste sono per la maggior parte condizionate. Esse concernono particolarmente coloro che si sottomettono alla Sua volontà. Il re Davide ha scritto: "L'Eterno è giusto in tutte le sue vie e benigno in tutte le sue opere. L'Eterno è presso a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verità, Egli adempie il desiderio di quelli che lo temono, ode il loro grido, e li salva. L'Eterno guarda tutti quelli che l'amano, ma distruggerà tutti gli empi" (Salmo 145:17-20). L'Eterno è Colui che divenne il Cristo, noi ve l'abbiamo spiegato durante numerose emissioni. Se voi desiderate ricevere uno di questi studi gratuiti al Suo soggetto, è sufficiente di chiederlo (RFR4-5) e noi ve lo invieremo gratuitamente. Il Cristo è morto per tutti, Egli ama tutta l'umanità, ma non il peccato. Colui che accetta un insegnamento differente da quello che Gesù ha dato, vive nel peccato. Si parla sempre di più in più di Cristo e tuttavia, Egli rimane il più mal compreso, poiché delle leggende, delle favole e delle menzogne sono insegnate sul Suo soggetto. Gesù ha dichiarato: "E a me, perché dico la verità, voi non credete. Chi di voi mi convince di peccato? [di menzogne] Se vi dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non mi ascoltate; perché non siete da Dio" (Giov. 8:45-47). Voi pensate che queste parole erano rivolte solo ai Giudei dell'epoca di Cristo? Esse concernono tutti coloro che rifiutano il Suo insegnamento, che Gli prestano delle parole che Egli non ha mai pronunciate, delle intenzioni che Egli non ha mai avute. Voi, siete voi di questa gente? L'apostolo Giovanni ha scritto sul soggetto di Cristo, della Parola: "E' venuto in casa sua, e i suoi non l'hanno ricevuto" (Giov. 1:11). "I suoi", i Giudei, non l'hanno ricevuto, ma il mondo cristiano tradizionale non l'ha ricevuto neanche, poiché essi non credono al Suo insegnamento. Poiché essi hanno falsificato il Suo insegnamento. Per venire sulla terra, Gesù aveva abbandonato la Sua divinità. Egli era umano come voi e me. E' così che Egli conosce lo spirito umano, Egli conosce la tentazione. L'apostolo Paolo ha scritto: "Avendo noi dunque un gran Sommo Sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figliuolo di Dio, riteniamo fermamente la professione della nostra fede [la fede è un dono di Dio ed essa permette di capire il vero insegnamento, e non un insegnamento falsificato dalle Chiese di questo mondo]. Perché non abbiamo un Sommo Sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre infermità; ne abbiamo uno che in ogni cosa è tentato come noi, però senza peccare. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per essere soccorsi al momento opportuno" (Ebrei 4:14-16). Dio ama tutti gli uomini, ma Egli detesta il peccato. Satana, lui, ama il peccato e detesta tutti gli uomini, poiché egli desidera la loro distruzione. Coloro che rigettano l'insegnamento di Cristo, tale che esso risulta nella parola ispirata, cade nella trappola di Satana, essi sono sotto la sua seduzione. Essi si dicono discepoli di Cristo, ma essi non lo sono; poiché un discepolo è qualcuno che segue l'insegnamento del suo maestro. Si
dimentica troppo spesso che Dio desidera la felicità per l'umanità,
mentre Satana ama vederla sprofondare nella disgrazia. Dio desidera la riuscita
dell'uomo, Satana desidera il suo fallimento. Dio cerca un uomo umile e contrito,
Satana lo spinge all'orgoglio che lo porta alla distruzione. Dio spera la gratitudine
delle Sue creature, mentre Satana li spinge all'indifferenza. E' quest'indifferenza
che spinge il cristiano ad ammettere gli insegnamenti delle Chiese di questo mondo,
senza verificare le Scritture per determinare se questo insegnamento è
conforme alla parola di Dio. Ecco perché Cristo ha affermato e può
ancora affermare ai nostri giorni per una gran maggioranza: "Voi non mi credete
[
] Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate;
perché non siete da Dio" (Giov. 8:45-47). Ascoltate voi l'insegnamento
di Cristo? L'Evangelo, non un evangelo di contraffazione, è velato egli
per voi? L'apostolo Paolo ha scritto: "Se il nostro vangelo è ancora
velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, per gl'increduli,
dei quali l'iddio di questo secolo ha accecato le menti, affinché la luce
dell'evangelo della gloria di Cristo, che è l'immagine di Dio, non risplenda
loro" (2 Cor. 4:3-4). Il vero cristiano vive nel mondo, ma non è più del mondo. Ecco perché, poco tempo prima del Suo arresto, Gesù ha dichiarato: "Non prego per il mondo, ma per quelli che tu m'hai dato, perché sono tuoi" (Giov. 17:9). Noi attiriamo la vostra attenzione su quello che Gesù ha dichiarato sul soggetto dei Suoi veri discepoli: "Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu m'hai dati dal mondo; ed essi hanno osservato la tua parola. [ ] Poiché le parole che tu mi hai date, le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute [ ]" (Giov. 17:6-8). Voi avete ben ricevuto la parola della verità o avete ricevuto un altro messaggio che può darsi forse gli assomiglia ma che è stato in tutti i modi falsificato? Avete voi verificato? Prendete la pena d'esaminare ogni giorno le Scritture, alfine d'avere la certezza che quello che vi è stato insegnato è esatto? L'apostolo Paolo ha scritto: "Nessuno vi seduca in errore in alcuna maniera; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia [ ] Poiché il mistero dell'empietà [di colui che è senza legge] è già all'opera [ ] E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà col soffio della sua bocca, e annienterà per l'apparizione della sua venuta. La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficacia di Satana, con ogni sorta d'opere potenti, e segni di prodigi bugiardi; e con ogni sorta d'inganno d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore alla verità per essere salvati. E perciò Iddio manda a loro efficacia d'errore onde credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati" (2 Tess. 2:3-12). Paolo ha ancora
scritto: "Ogni Scrittura è ispirata da Dio" (2 Tim. 3:16). Non
è dunque il caso di alterare, di modificare il suo contenuto e di fargli
dire quello che Dio ha mai detto. Un vero discepolo di Cristo deve trovare "buono
di servire l'Eterno", come Giosué l'ha dichiarato: "Se l'Eterno
è Dio, seguitelo" e smettete di zoppicare dai due lati. Noi non possiamo
prendere gli insegnamenti di Dio alla leggera e pretendere d'essere cristiani.
L'apostolo Paolo ha scritto qualche cosa che dovrebbe guidare la nostra vita:
"Poiché l'Iddio che disse: splenda la luce fra le tenebre, è
quel che risplendè nei nostri cuori affinché noi facessimo brillare
la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù
Cristo" (2 Cor. 4:6). Possa Iddio aiutarvi a vedere questa "luce",
ad attaccarvi ad essa e non a degli insegnamenti che non emanano da Dio e che
vi allontanano da Lui. |