Il CRISTO E' L'ETERNO
DELL'ANTICO TESTAMENTO

Il mondo cristiano non sembra comprendere chi è l'Eterno dell'Antico Testamento in rapporto al Nuovo Testamento. "Molti suppongono che l'Eterno è il Padre, e che Essi sono una sola e stessa persona. Questo è lontano da essere esatto ed è ciò che noi vedremo oggi.

Nel suo Evangelo, l'apostolo Giovanni scrive: "Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la parola era Dio. Essa era nel principio con Dio... E la Parola è stata fatta carne ed ha abitato un tempo fra noi, piena di grazia e di verità... La grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo". Giovanni prosegue scrivendo: "Nessuno ha mai veduto Iddio; l'unigenito Figliuolo, che è nel seno del Padre, è quel che l'ha fatto conoscere". (Giov.1:1-2, 14 e 17-18).

Noi troviamo qui due esseri ben distinti, tutti due formano la famiglia divina, vi è la Parola che si è fatta carne e che è diventato il Figlio, Gesù, il Messia. Alfine di poter morire per tutti gli uomini, la Parola si è fatta carne ed Essa ha abbandonato tutta la Sua divinità come Paolo spiega nella sua epistola ai Filippesi.

Vi è anche Dio, con cui la Parola era. E' Colui che doveva diventare il Padre dopo che Suo Figlio fu generato e che la Bibbia rivela come essendo l'Altissimo. Se il Figlio unico ha fatto conoscere il Padre, venendo su questa terra e che l'Altissimo non era conosciuto all'epoca dell'Antico Testamento.

Nessuno ha mai veduto Iddio, Colui che porta il titolo di Padre, è ciò che Giovanni conferma nel suo Evangelo e ripete la sua affermazione a nuovo, nella sua prima epistola scrivendo: "Nessuno ha mai veduto Iddio" (I Giov. 4:12).

Se nessuno ha mai veduto Dio, l'Altissimo, colui che è divenuto il Padre di Gesù Cristo, sono quasi 2000 anni, chi è dunque Colui che ha parlato nel giardino di Eden con Adamo e Eva, che Si è presentato ad Abramo sotto la quercia di Mamre, che ha parlato faccia a faccia con Mosè e che ha dato i dieci comandamenti al popolo d'Israele dall'alto del monte Sinai?

Vi siete mai posta questa domanda? Sappiate che la risposta si trova nella Bibbia ed essa stupirà la maggioranza fra voi.

Comprenderete bene che vi era un'epoca durante la quale, Colui che divenne Gesù non era figlio di Dio, come durante questa epoca, l'Altissimo non poteva ancora avere il titolo di Padre. E' dunque l'epoca che precede il concepimento fisico del Figlio nel seno di Maria.

Se noi teniamo conto che nessuno ha mai visto il Padre e questo è indiscutibile, poiché questo ci è rivelato, a più riprese, dalla Parola ispirata da Dio, L'Eterno dell'Antico Testamento che è stato visto da diverse persone all'epoca dell'Antico Testamento non può essere il Padre! E' così logico e così semplice tutto questo. Compariamo il racconto dell'Antico Testamento con quello del Nuovo Testamento. L'Antico Testamento ci spiega chi era l'Eterno per il Suo popolo, tanto all'epoca dell'Esodo che più tardi: "L'Eterno camminava davanti a loro, il giorno in una colonna di nuvole per guidarli lungo il cammino, di notte in una colonna di fuoco per illuminarli, affinchè potessero camminare giorno e notte" (Esodo 13:21).

"Alla vigilia del mattino, l'Eterno, dalla colonna di fuoco e dalla nuvola, guardò verso il campo degli egiziani e lo mise in rotta" (Esodo 14:24).

"Poiché io proclamerò il nome dell'Eterno. Magnificate il nostro Dio! Egli è come la roccia e le sue opere sono perfette..." (Deut. 32:3-4)

"Io ti amo, o Eterno, mia forza! L'Eterno è la mia rocca, la mia fortezza, il mio liberatore; il mio Dio, la mia rupe, in cui mi rifugio" (Salmo 18:2-3).

Avviciniamoci adesso a ciò che noi leggiamo con quello che Paolo ci rivela al soggetto dell'Esodo: "Perché, fratelli, non voglio che ignoriate che i nostri padri furono tutti sotto LA NUVOLA e tutti passarono attraverso il mare, e tutti furono battezzati, NELLA NUVOLA e nel mare, per essere di Mosé, e tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, e tutti bevvero della stessa bevanda spirituale, perché bevevano ALLA ROCCIA spirituale che li seguiva; E LA ROCCIA ERA CRISTO" (I Corinzi 10:1-4).

Alcun dubbio possibile, l'Eterno dell'Antico Testamento era nella nuvola ed Egli era la loro roccia, è Lui che doveva diventare Gesù di Nazaret, il Cristo. Questo per voi sembra forse impensabile, ma questo è scritto nero su bianco nella Parola di Dio.

La Parola "Eterno" è la traduzione data da Louis Segond, autore della traduzione francese la più corrente della Bibbia, del tetragramma "Y-H-V-H", il Canonico Crampon lo traduce per YAHWEH, altri per GEOVA, nella versione King James della Bibbia inglese è "the LORD" cioè "Il Signore".

Troviamo altre conferme indiscutibili.

Nell'anno 31 della nostra era, il giorno della Pentecoste, che è la festa delle Settimane o delle Primizie, dopo che lo Spirito Santo fu sceso sul le 120 persone che erano riunite nella camera alta, Pietro si presentò con gli undici, davanti alla folla all'esterno e vediamo ciò che dice loro: "Uomini Giudei, e voi tutti che abitate a Gerusalemme, siavi noto questo, e prestate l'orecchio alle mie parole... E questo è quello che fu detto per mezzo del profeta Gioele: ... E avverrà che negli ultimi giorni, ... Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno, che è il giorno del SIGNORE, Ed avverrà che chiunque avrà invocato il nome del SIGNORE sarà salvato" (Atti 2:14-21).

Vediamo adesso quello che il profeta Gioele scrive: "Dopo questo... Il sole sarà mutato in tenebre, e la luna in sangue prima che venga il grande e terribile giorno dell'ETERNO. Allora avverrà che chiunque invocherà il nome dell'ETERNO sarà salvato" (Gioele 2:28-32).

Non vi è alcun dubbio per Pietro e per gli altri undici apostoli, che l'Eterno dell'Antico Testamento è il Signore del Nuovo Testamento.

Un altro profeta può ben aiutarci a ben comprendere questo soggetto. Questo profeta è Zaccaria: "Oracolo (o profezia), parola dell'Eterno riguardo Israele... E spanderò (e sempre l'Eterno che parla) sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme, uno spirito di grazia e di suppliche ed essi riguarderanno a me, (è sempre l'Eterno che parla) a colui che essi hanno trafitto, e faranno cordoglio come si fa cordoglio per un figliuolo unico, e lo piangeranno amaramente come si piange amaramente un primogenito" (Zaccaria 12:1 e 10).

Colui che è stato trafitto da un colpo di lancia nel costato, e che ha avuto i piedi e le mani bucate dai chiodi, è Gesù il nostro Salvatore.

Zaccaria conferma senza alcun dubbio possibile, che l'Eterno dell'Antico Testamento è ben una sola e stessa persona con il Cristo, il Signore del Nuovo Testamento, Gesù di Nazaret.

Questo stesso profeta continua un po' più lontano scrivendo: "Ecco viene il giorno dell'Eterno... Poi l'Eterno si farà innanzi e combatterà contro quelle nazioni... I suoi piedi si poseranno in quel giorno sul monte degli Ulivi... (Zaccaria 14:1 e 3-4).

Chi dunque è salito in cielo da la montagna degli Ulivi deve ritornare di nuovo, ma in tutta la Sua gloria? Leggiamo il racconto della Sua ascensione e ciò che l'angelo dichiara agli apostoli: "E dette queste cose, mentre essi guardavano, fu elevato; e una nuvola, accogliendolo, lo tolse davanti agli occhi loro." E l'angelo che veniva verso essi disse loro: "Uomini Galilei perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù che è stato tolto da voi e assunto in cielo, verrà nella medesima maniera che l'avete veduto andare in cielo. Allora essi tornarono a Gerusalemme, dal monte chiamato dell'uliveto..." (Atti 1:9-12).

Io non vi chiedo di credermi. Esaminate le Scritture, verificate i versetti che vengo a citarvi se voi prendete la pena di fare un paragone fra ciò che è detto di Cristo nell'Antico Testamento e nel Nuovo Testamento, voi vi accorgerete della similitudine tra l'Eterno dell'Antico Testamento e il Signore del Nuovo Testamento, si tratta ben della stessa persona.

L'apostolo Giuda lui stesso, nella sua corta epistola, ci porta una prova complementare. Egli scrive: "Or voglio ricordare a voi che avete da tempo conosciuto tutto questo, che il Signore, dopo aver tratto in salvo il popolo dal paese d'Egitto, fece in seguito perire quelli che non credettero" (Giuda 5).

Giuda si riferisce qui a questa generazione che manca di fede nell'Eterno, che non entrarono nella terra promessa, ma morirono nel deserto.

La Bibbia dimostra in modo molto chiaro, che ci sono due persone nella famiglia divina. Vi è l'Altissimo che divenne il Padre e vi è l'Eterno che divenne il Signore, il Cristo.

Certi ebbero una visione del trono di Dio. Non l'anno visto realmente, ma Dio permise che potessero distinguere una "rappresentazione" di ciò che si svolgeva in cielo.

Leggiamo ciò che dice Daniele: "Io continuavo a guardare fino al momento in cui furono collocati dei troni, e un vegliardo si assise... Il giudizio si tenne, e i libri furono aperti... Io guardavo, nelle visioni notturne, ed ecco venire sulle nuvole del cielo uno simile a un figliuol d'uomo; egli giunse fino al vegliardo, e fu fatto accostare a lui..."(Daniele 7:9-14).

Stefano, prima di essere stato lapidato, ebbe una visione è nel libro degli Atti, Luca riferisce ciò che Stefano afferma davanti al sinedrio: "Ma egli, essendo pieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio, e disse: Ecco io vedo i cieli aperti, e il Figliuol dell'uomo in piè alla destra di Dio" (Atti 7:55-56).

Nella sua epistola ai Romani, Paolo scrive che: "Cristo è alla destra di Dio; e anche intercede per noi" (Romani 8:34). Vi sono dunque due persone.

Nell'epistola ai Colossesi, egli afferma: "Cristo è seduto alla destra di Dio" (Colossesi 3:1).

Parlando dell'infinita grandezza e potenza di Dio, Paolo scrive agli Efesini 1:20: "Egli l'ha spiegata in Cristo, quando lo conferma che risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra nei luoghi celesti."

Nella sua epistola ai Romani, Paolo conferma che è Dio che ha risuscitato Cristo dai morti.

Noi ci troviamo sempre in tutti questi passi biblici, davanti a due personaggi e non davanti a una sola persona che sarebbe il Padre nel periodo dell'Antico Testamento, subitamente divenuto il Figlio nel Nuovo Testamento.

E' ciò che l'apostolo Giovanni vede nella Nuova Gerusalemme, durante la rivelazione che gli è stata fatta, quando era sull'isola di Patmos: "Poi mi mostrò un fiume dell'acqua della vita, limpido come cristallo, che procedeva dal trono di Dio e dell'Agnello. E in essa sarà il trono di Dio e dell'Agnello..." (Apocalisse 22:1 e 3).

Vi è dunque una famiglia divina composta attualmente da due persone, il Padre e il Figlio. Un Padre e un Figlio non formano una famiglia? Dopo tutto, perchè altri figli non si aggiungerebbero un giorno?

Quando Paolo inizia le sue epistole o quando le termina, saluta i membri della Chiesa dalla parte di Dio e del Signor Gesù Cristo E non fa menzione di alcuna altra persona.

CHI E' DIO?

Ciò che è spirituale non ha forma di materia, non è di natura materiale e non concerne la carne e i sensi. Non potendo vedere, ne toccare ciò che è spirituale, immateriale, l'uomo non lo comprende. E' per lui un mistero complesso che sovente lo mette a disagio.

La Bibbia ci dice che Dio ha creato tutto, TUTTO ciò che esiste nell' incommensurabile universo, le stelle, le galassie negli spazi infiniti, questa terra, l'uomo, la fauna la flora e tutti i fenomeni della vita, dalla nascita alla morte e tutto ciò che contiene la terra in ricchezze varie e infinite.

Dio è un Creatore. Lavora. Forma. E dà la vita.

Nel suo Evangelo, Giovanni scrive: "Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio" (Giovanni 1:1-2).

In questo passo, la parola "Parola" (o il verbo secondo certe versioni ) è stato tradotto dal greco "Logos" che significa "porta parola" o "parola".

La parola "Logos" si applica a una persona che ci è rivelata al versetto 14: "E la Parola è stata fatta carne ed ha abitato per un tempo fra noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplata la sua gloria, gloria come quella dell'Unigenito venuto da presso al Padre."

D'una parte, noi vediamo che la Parola era là, per il principio e dell'altro noi vediamo che la Parola era Gesù Cristo. Noi possiamo concludere che la Parola è un personaggio divino, che si è spogliato più tardi della gloria che era sua, alfine di prendere la forma di un essere fisico, un essere composto di carne.

La Bibbia ci rivela che all'origine, vi erano due esseri divini. L'uno era Colui che, più tardi, diveniva il Padre e con Lui, vi era un secondo essere divino che, più tardi diverrebbe il Figlio.

La Bibbia ci conferma che Dio è spirito (Giovanni 4:24). A meno di manifestarsi in modo soprannaturale, ciò che è spirito è invisibile agli occhi degli uomini.

All'epoca descritta in Giovanni 1:1, Gesù non era ancora nato; non era ancora il "Figlio" di Dio e Dio non era ancora Suo "Padre". Le qualità di Padre e di Figlio non esistevano ancora fra questi due esseri. Ma Essi formarono il nodo iniziale, da ciò andava a formarsi "la famiglia divina".

E' ciò che noi possiamo comprendere senza alcuna difficoltà, leggendo ciò che Davide ha scritto sotto l'ispirazione divina e notiamo soprattutto del tempo FUTURO del verbo nel Salmo 89:27-28: "Egli mi invocherà, dicendo: Tu sei il mio Padre, il mio Dio, e la rocca della mia salvezza. Io altresì lo farò il primogenito, il più eccelso dei re della terra."

Il più eccelso dei re della terra sarà Cristo al momento che Egli ritornerà come re dei re. E' Lui che è diventato il primogenito, per una nuova nascita che L'ha trasformato da essere fisico a essere spirituale alla Sua resurrezione.

La famiglia divina si compone, per il momento, di Dio il Padre e del Suo Figlio Gesù Cristo. Nessuna allusione è fatta nella Bibbia a una terza persona.

Però, questa famiglia presto aumenterà da un gran numero di esseri umani che, attualmente, sono già dei figli generati da Dio e che sono destinati a nascere di nuovo, diventando così degli esseri spirituali al momento della resurrezione.

L'apostolo Giovanni ci dà ancora qualche dettaglio nel suo Evangelo dove scrive: "Nessuno ha mai veduto Iddio; l'unigenito Fgliuolo, che è nel seno del Padre, è quello che l'ha fatto conoscere" (Giovanni 1:18).

Conoscere qualcuno, è essere coscienti della sua esistenza. Se il figlio unico è colui che ha fatto conoscere il Padre, è che il Padre era conosciuto solo da qualche privilegiato all'epoca dell'Antico Testamento.

Come ho già avuto l'occasione di dirvi, durante una emissione precedente, se nessuno ha mai veduto Dio, Colui che Si è mostrato a Adamo e Eva, ad Abramo alla quercia di Mamrè, a Mosè prima di uscire dall'Egitto e durante la lunga marcia nel deserto, questo personaggio non poteva essere Colui che doveva diventare il Padre.

No, l'Eterno dell'Antico Testamento, Colui che certe versioni lo chiamano Yahweh, o Geova, è Colui che diveniva il Signore del Nuovo Testamento, Gesù il Figlio di Dio.

Matteo 11:27 aggiunge: "... e nessuno conosce appieno il Figliuolo, se non il Padre, e nessuno conosce appieno il Padre, se non il Figliuolo e colui al quale il figliuolo ha voluto rivelarlo." Rivelare è fare conoscere ciò che era sconosciuto, segreto. E' fare conoscere ciò che era ignorato.

Qual è dunque il nome di Colui che è divenuto il Padre, da quasi 2000 anni? Riferendo ciò che l'angelo Gabriele disse a Maria, Luca ci dà la risposta a questa domanda e notate bene i tempi futuri dei verbi.

"E l'angelo le disse non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco tu concepirai nel seno e partorirai un figliuolo e gli porrai nome Gesù. Questi sarà grande, e sarà chiamato Figliuolo dell'Altissimo... Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua, perciò ancora il santo che nascerà, sarà chiamato Figliuolo di Dio" (Luca 1:30-32 e 35).

Il personaggio divino che porterà il titolo di Padre dopo questo avvenimento eccezionale, è Colui che l'angelo Gabriele chiama l'Altissimo.

Noi possiamo costatare che lo Spirito Santo non può essere un personaggio divino, poiché secondo questo racconto, è lui allora che dovrebbe essere il padre di Gesù. Lo Spirito Santo è la potenza e il pensiero di Dio. Avrò occasione di parlarne in una prossima emissione.

Insisto fortemente affinché voi stessi nella vostra Bibbia tutti i passi biblici che sono stati citati. La Bibbia è il solo libro nel quale Dio Si fa conoscere a noi. E' il manuale del vero cristianesimo.

A chi somiglia Dio? Certi affermano che non è che una sola e unica persona, un personaggio supremo, unico. Per altri è un solo essere divino in tre ipostasi eterne, essenziali ma distinte. Si tratta qui della Trinità, ma essa non è biblica.

Si afferma che Dio è onnipresente cioè in tutti i luoghi, che Egli sarebbe ovunque nell'universo intero, fino nel minimo angolo.

Certi se lo rappresentano come un essere vecchio, con una grande barba bianca. Ma come lo vedremo la settimana prossima, Dio non ha età, il tempo non esiste per Lui non ha dunque alcun potere sulla Sua apparenza.

Paolo scrive nella sua epistola ai Colossesi che: "... il Figlio... è l'immagine di Dio ivisibile..." Il Figlio dunque aveva le stesse caratteristiche e gli stessi tratti.

A chi assomiglia il personaggio divino? Da Genesi 1:26, Dio dice: "Facciamo l'uomo alla nostra immagine e a nostra somiglianza." Noi sappiamo dunque a chi somiglia l'uomo. E' all'immagine e secondo la somiglianza dei due esseri divini.

In parecchi passaggi delle Scritture, Dio si rivela come avendo un viso, due occhi, una bocca e delle orecchie, delle braccia, delle gambe, delle mani e delle dita.

Ha anche un corpo, e ciò gli permette di sedersi sul Suo trono.

Uno dei discepoli domandò un giorno a Gesù a chi somiglia il Padre. Gesù gli rispose: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha veduto me ha veduto il Padre; come mai mi dici tu mostrami il Padre?" (Giovanni 14:9).

Cristo aveva la stessa apparenza che il Padre. Per altro non era Egli "Dio con noi" (Matteo 1:23). Era il Figlio di Dio, generato da Dio e nato come uomo. Gesù somigliava dunque a un uomo. Era il "Figliuol dell'uomo".

Egli somigliava agli altri Giudei della Sua epoca, a tal punto che i Suoi nemici hanno dovuto pagare Giuda, per evidenziare il Messia con un bacio.

Noi sappiamo dunque che Dio ha la forma e l'apparenza di un uomo. Noi sappiamo anche, che Egli Si compone di spirito e non di materia fisica come l'essere umano.

A meno di presentarsi a noi in una maniera speciale, un essere spirituale è invisibile.

Se i due membri della famiglia divina si manifestassero a noi in una maniera tangibile, vedremmo Dio il Padre e Suo Figlio Gesù Cristo, in tutta la Loro gloria, ognuno avendo un viso simile a un viso umano, con la differenza che i loro visi risplendono come il sole in tutta la sua forza. E' la Bibbia che ce lo dice.

Amici miei, è gran tempo che voi cercate di conoscere il Padre, nostro Padre e Suo Figlio, nostro Salvatore. Se voi non lo Fate, voi adorerete un falso Dio e non il vero Dio che vi ha dato la vita.

Quello che voi riverite, quello che voi adorate, voi non lo conoscete e rischiate di pregare un falso dio e non il vero Dio. Ancora una volta, insisto affinchè voi non accettate quello che vi dico, senza verificarlo. Leggete attentamente la vostra Bibbia e scoprirete in questa, e niente che in questa, chi sono i veri membri di questa famiglia divina. Non prendete il rischio di pregare un altro Dio che l'Altissimo, un altro Salvatore che l'Eterno dell'Antico Testamento.

Vi è un solo Dio e un solo Signore e Salvatore!