LA FEDE NECESSARIA ALLA SALVEZZA

Più il tempo passa, più noi constatiamo a qual punto Cristo aveva ragione di dichiarare: "Ma, quando il Figliuol dell'uomo verrà, troverà Egli la fede sulla terra?" (Luca 18:8).

Certe persone, non lasciano la Bibbia interpretarsi da sé, pensano di scoprire delle contraddizioni nella Parola di Dio. Di questo fatto, la loro fede non può essere solidamente basata sulla Bibbia.

Per esempio si cita. "Poiché per le opere della legge nessuno sarà giustificato al Suo cospetto (...)" Abilmente, se non si prolunga la lettura del versetto, poiché il seguito non suscita che poco interesse. Eppure, questo versetto segue dicendo: "poiché mediante la legge è data la conoscenza del peccato" (Romani 3:20).

Se noi ammettiamo che la legge è abolita, noi non possiamo più determinare ciò che è il peccato. Noi dobbiamo concludere che la prima parte di questo versetto significa che la salvezza si ottiene che per la sola fede, senza la legge divina. Noi possiamo dunque trasgredirla senza alcun pensiero.

Una tale interpretazione di questo versetto non tiene conto di un'altro citato dall'apostolo Paolo: "Poiché non quelli che ascoltano la legge sono giusti dinanzi a Dio, ma quelli che l'osservano saranno giustificati" (Romani 2:13).

Dove cita ancora: "Poiché è per la grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù d'opere al fine che niuno si glori" (Efesini 2:8-9).

Ancora questa interpretazione liberale, la giustificazione senza le opere, chiude gli occhi sull'epistola di Giacomo: "Che giova, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha le opere? Può la fede salvarlo?" (Giacomo 2:14).

"Così è la fede; se non ha opere; è per sé stessa morta. Anzi uno piuttosto dirà. Tu hai la fede, ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere. E io con le mie opere ti mostrerò la mia fede. Tu credi che v'è un solo Dio, e fai bene; anche i demoni lo credono e tremano. Ma vuoi tu o uomo vano, conoscere che la fede senza le opere non ha valore?" (Giacomo 2:17-20).

Sappi che non esistono alcuna contraddizione nella Bibbia. Se noi ci prendiamo la pena di esaminare tutti i passi delle Scritture che trattano della salvezza e della fede, noi impariamo che esistono due sorti di fedi: la buona e la cattiva, l'utile e l'inutile, la fede vivente e la fede morta.

Una fede morta, non salverà mai nessuno. E ciò che Giacomo ci scrive: "(...) che la fede senza le opere E' INUTILE".

E aggiunge: "Abramo, nostro padre, non fu egli giustificato per le opere quando offrì il suo figliolo Isacco sull'altare? Tu vedi che la fede agiva con le sue opere, e che con le sue opere la fede è stata resa perfetta". E prosegue dicendo: "Voi vedete che l'uomo è giustificato per le opere, e non per fede SOLTANTO" (Giacomo 2:24).

Saremo noi salvati per le opere e non per la fede? Assolutamente no! Ma la fede deve essere accompagnata dalle nostre opere, perché è dalle nostre opere che la fede è resa PERFETTA. Ecco la fede vivente!

I partigiani della fede senza le opere affermano che noi non siamo più sotto la legge, ma sotto la grazia. Ed è vero che noi siamo sotto la grazia. Ma noi non ci sbagliamo sul significato di questa frase. Vediamo ciò che scrive Paolo su questo soggetto: "Che dunque? Peccheremo noi perché non siamo sotto la legge ma sotto la grazia" A questa questione Paolo risponde: "Così non sia!" Altrimenti dice non è una domanda! (Romani 6:15).

Paolo dice ancora: "che diremo dunque? Rimarremo noi nel peccato onde la grazia abbondi? Così non sia (noi che siamo morti al peccato, noi che siamo stati con Lui seppelliti mediante il battesimo nella Sua morte). Come vivremo ancora in esso?" (Romani 6:1-2).

Come voi lo sapete, c'è un'ammenda, una pena che tutti gli esseri umani devono pagare, poiché tutti hanno peccato. Questa ammenda è la morte eterna, poiché la Bibbia dice che il salario del peccato è la morte (Romani 6:23).

La legge ha il potere di prendere la vita a chi l'ha trasgredita, essa dunque è più potente che il trasgressore, essa regna su lui. Il peccatore è dunque sotto la legge.

Eppure, quando si pente dei suoi peccati, quando accetta il sacrificio di Cristo pagando l'ammenda che gli reclama la legge, il peccatore è perdonato. E si trova allora sotto la grazia, poiché l'ammenda non è più sopra la sua testa.

Coloro che continuano a peccare, o che si rimettono a vivere nella trasgressione della legge, non sono più sotto la grazia. Cosa che pensino, sono sempre sotto la maledizione prevista per i trasgressori.

Noi non siamo giustificati per le nostre opere, le nostre opere non fanno di noi dei giusti; ma come Paolo ce lo conferma: "mediante la legge è data conoscenza del peccato" (Romani 3:20).

Il fine della legge non è di perdonarci, di giustificarci, di lavarci, di purificarci, no! Solo il sangue di Cristo ha questa prerogativa.

La legge ci conduce nella strada dell'obbedienza, se noi ci sottomettiamo. La legge definisce il peccato, essa ci rivela ciò che noi dobbiamo fare e ciò che noi dobbiamo evitare. Senza la legge, noi non possiamo lasciare la via del peccato, poiché il peccato è la trasgressione di questa legge eterna.

Coloro che pretendono che la legge è abolita aggiungono spesso che è umanamente impossibile osservare i comandamenti. Perché, dicono essi, la fede ha reso questa osservanza vana, inutile.

A un tale ragionamento facile, Paolo risponde: "Annulliamo noi la legge per la fede?" A questa domanda pertinente, e aggiunge immediatamente: "Così non sia; anzi confermiamo la legge." Noi la convalidiamo, noi la ratifichiamo (Romani 3:31). E' perché Abramo ha ubbidito a Dio, perché è stato sottomesso a Lui, che la sua fede è divenuta perfetta.

Quando conferma le promesse a Isacco, l'Eterno Iddio gli dichiara che lo benedirà perché quando "Abramo ha ubbidito alla Sua voce e che ha osservato i Suoi ordini, ai Suoi comandamenti, i Suoi statuti e le Sue leggi" (Genesi 26:5).

L'uomo è capace di osservare i comandamenti? Coloro che affermano che la legge è abolita, vi risponderanno negativamente, ma ricordatevi della risposta di Cristo, all'uomo che Gli domandava ciò che doveva fare per ottenere la vita eterna.

"Ma se vuoi entrare nella vita osserva i comandamenti" (Matteo 19:17).

La Bibbia ci rivela ben delle cose sulla legge. Essa ci dice che la legge divina è perfetta (Salmo 19:8), essa è spirituale è santa giusta e buona (Romani 7:12) i comandamenti tu li hai stabiliti in eterno (Salmo 119:152). E le tue leggi sono eterne (Salmo 119:160).

Come possiamo affermare che esse sono abolite, quando Cristo ci afferma il contrario? A chi credete voi? Cristo o coloro che isolano certi passi biblici per far dire ciò che non dice.

Il vero cristiano deve porre la sua fiducia in dio e in nessun altro. E così che la sua ubbidienza sarà apprezzata e ricompensata.

Disgraziatamente, si insegna raramente che l'obbedienza a Dio richiede una fede vivente. La sottomissione a Dio esige ugualmente della fede. Vivere in conformità con la volontà di Dio, questo richiede ancora della fede. Porre la propria fiducia in Dio e non negli uomini, questo richiede sempre della fede e infine, per essere graditi a Dio, ci vuole una fede solida.

Paolo scrive: "Or senza la fede è impossibile piacergli; poiché chi s'accosta a Dio deve credere che Egli è, e che è il rimuneratore di quelli che lo cercano" (Ebrei 11:6).

Quando Cristo era sulla terra, Lo accusarono di bestemmie e di menzogne. Ma cos'è cambiato oggi?

Ogni volta che si insegna ciò che è contrario alle Sacre Scritture, ciò che è diverso di quello che Egli ha affermato. Lo trattiamo volontariamente di bugiardo. Volete voi essere di quelli? Di tutto cuore, non ve lo auguro!

Se noi vogliamo avvicinarci a Dio, noi dobbiamo riconoscere che Egli non può fallire alle Sue promesse, poiché sono tutte veritiere. Noi dobbiamo seguire le Sue istruzioni e sapere che Egli è il rimuneratore di coloro che lo cercano (Ebrei 11:6).

La maggior parte delle preghiere non sono esaudite, perché in esse manca la fede vivente.

Troppo spesso, le persone implorano l'intervento di Dio per liberarli dalle prove e dalle malattie, ma volgono la schiena alle Sue istruzioni e a tutte le leggi relative alla salute, delle leggi che si trovano nella Bibbia e con le quali si può evitare delle malattie e delle sofferenze.

Si ignora tutto questo, non ci si interessa, ma quando c'è la malattia, molto presto ci si volge verso Dio. Trovate normale tutto questo?

Noi leggiamo che: "Senza la fede, è impossibile essere graditi a Dio." Vediamo ciò che scrive l'apostolo Giovanni: "E qualunque cosa chiediamo la riceviamo da Lui, perché osserviamo i Suoi comandamenti e facciamo le cose che gli sono grate" (I Giovanni 3:22).

Se voi avete una fede vivente, e non una fede morta, se voi osservate i Suoi comandamenti, se voi fate ciò che è gradito a Dio, allora vi esaudirà.

La fede d'Abramo agiva con le sue opere e per le sue opere, la sua fede vivente fu resa perfetta. Sta a voi di ricercare la volontà di Dio e di metterla in pratica.

E' allora che voi avrete a vostra volta una fede vivente, simile a quella di Abramo e che voi diverrete infine graditi a Dio!