IL VERO AMORE

Noi sentiamo molto spesso i cristiani parlare di amore, dell'amore verso Dio o dell'amore verso il prossimo. Questa parola "amore" alimenta regolarmente le conversazioni e i sermoni.

Vi sono dappertuto nel mondo, delle persone eccezionali, che consacrano una grande parte della loro vita dedicarsi per il loro prossimo. Esse si occupano di persone anziane, disabili, degli ammalati e questo benevolmente, semplicemente per amore degli altri.

Ed è là il vero amore? Vi siete mai domandati che cos'è il vero amore? La Bibbia ci dice che l'amore è la prima delle nove qualità dei frutti dello Spirito menzionato dall'apostolo Paolo nella sua epistola ai Galati, capitolo 5 versetti 22 e 23.

L'amore vero si impianta dunque nel cuore del cristiano, quando egli riceve lo Spirito di Dio. Questa potenza, questo pensiero che emana da quel Dio d'amore, poiché tutto ciò che Egli fa, tutto ciò che Egli pensa, tutto quello che Egli dice è impregnato di un amore illimitato.

Lo Spirito di Dio è simile a dei fiumi di acqua viva che scorrono in un modo incessante nei veri discepoli di Cristo, in colui che si sforza di vivere come Egli è vissuto, che cammina come Egli ha camminato quando Egli era sulla terra (I Giovanni 2:6).

Questi fiumi di acqua viva che contengono tutte le qualità dei frutti dello Spirito, emanano da Dio, rigenerano il vero cristiano, per in seguito spargersi attorno a lui, prima di ritornare a Dio. E' un flutto continuo come Gesù stesso l'ha dichiarato dicendo:
"Or nell'ultimo giorno, il gran giorno della festa, Gesù, stando in piè, esclamò: Se alcuno a sete, venga a me e beva. Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno. Or disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che crederebbero il lui; poiché lo Spirito non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato" (Giov. 7:27-39).

In questi versetti, Gesù si riferisce a un passo dell'Antico Testamento, dove è scritto: "L'Eterno ti guiderà del continuo, sazierà l'anima tua (il tuo essere, la tua vita) nei luoghi aridi, darà vigore alle tue ossa; e tu sarai come un giardino ben annaffiato, come una sorgente di acqua la cui acqua non manca mai" (Isaia 58:11).

La Bibbia definisce l'amore. Disgraziatamente poche persone conoscono questa definizione che è raramente menzionata, poiché essa è contraria all'insegnamento corrente.

Questa definizione è data dall'apostolo Giovanni. Vediamo ciò che egli scrive più di 60 anni dopo la morte di Gesù: "Da questo conosciamo che amiamo i figliuoli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti".

Giovanni ci dice chiaramente che se noi amiamo Dio e mettiamo in pratica i Suoi comandamenti, se noi viviamo in conformità con costoro, allora noi possiamo avere la certezza che noi amiamo i Suoi figliuoli, cioè a dire che noi abbiamo l'amore per gli altri.

Affinchè non ci sia è alcun dubbio nel nostro spirito, l'apostolo Giovanni prosegue scrivendo: "Perché questo è l'amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi" (I Giov. 5:2-3).

Avete voi sovente avuto l'occasione di sentire un insegnamento religioso raccomandandovi di osservare i comandamenti di Dio? Di osservarli senza nulla cambiare, senza nessuna modifica, senza alterarli, tali che Dio li ha stabiliti e insegnati?

Conoscete questi comandamenti che sono eterni? Sapete voi dove si trovano nella vostra Bibbia? Li avete già letti? Vi conformate con loro? Se voi non osservate ognuno di questi dieci comandamenti, allora voi non potete conoscere l'amore di Dio, questo vero amore che emana da Dio!

Giovanni ha scritto: "L'amore di Dio consiste nell'osservanza dei suoi comandamenti." Questa dichiarazione è chiara e precisa. Basandovi solo su questa piccola frase, voi dovete sapere se, si o no, l'amore di Dio esiste veramente in voi o se si tratta di un amore diverso.

Pertanto, mi direte voi, Cristo non è venuto per abolire la legge? Numerosi sono coloro che affermano questo, ma è falso.

Leggiamo le parole pronunciate da Gesù Lui stesso e voi deciderete cosa fare in seguito, se Egli è venuto sulla terra per abolire la legge.

"Non pensate che io sia venuto per abolire la legge e i profeti; io sono venuto non per abolire ma per compire: poiché io vi dico in verità che finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà, che tutto non sia adempiuto" (Matteo 5:17-28).

In questo passaggio, la parola "compiere" è tradotta dal greco "PLEROO" che ha il senso di completare, di perfezionare, di compiere.

Cristo ci ha dato un esempio di perfezionamento della legge nel Suo sermone sulla montagna, dove Egli dice: "Voi avete udito che fu detto: Non commettere adulterio. Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per appetirla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore" (Matteo 5:27-28).

Noi vediamo in questo passaggio, che Gesù amplifica la legge, Egli l'ha completata aggiungendo alla lettera della legge, che è la sua parte fisica, la parte spirituale.
Non solamente l'adulterio è un atto fisico, ma è anche il risultato di un pensiero, con la semplice concupiscenza.

Prima l'adulterio era la trasgressione del settimo comandamento, ma dalla venuta di Gesù sulla terra, è ugualmente la conseguenza della trasgressione del decimo comandamento che tratta la concupiscenza.

Ecco quello che Gesù è venuto ad insegnare. Leggete e meditate il sermone sulla montagna, al capitolo 5 dell'Evangelo di Matteo.

No, la legge è lungi dall'essere abolita. Cristo l'ha completata, magnificata. L'applichiamo noi non solamente secondo la lettera, ma anche secondo lo spirito?

L'apostolo Giovanni scrive ancora: "E da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti, Chi dice io l'ho conosciuto e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo, e la verità non è in lui" (I Giovanni 2:3-4).

L'apostolo Giovanni esprime là un giudizio severo, ma senza appello! Noi abbiamo già avuto l'occasione di vedere insieme che Colui che ha ricordato al popolo i dieci comandamenti dall'alto del monte Sinai, l'Eterno dell'Antico Testamento, è Colui che doveva divenire il nostro Salvatore, Gesù, il Cristo.

Di conseguenza, i comandamenti di cui se ne parla qui, sono quelli che figurano in Esodo 20 e Deuteronomio 5, questi stessi comandamenti che sono riferiti in tutta la Bibbia.

Qualche ora prima del Suo arresto, Gesù ha confermato che: "Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio, e dimoro nel suo amore" (Giovanni 15:10).

Dimorate voi nell'amore di Cristo? Dimorate voi nell'amore del Padre come Cristo vi è dimorato? Ecco un buon soggetto di meditazione, se voi siete concernati per il vostro Padre celeste. Voi potete affermare che dimorate nell'amore di Cristo, che siete sottomessi alla volontà di Dio, se voi osservate senza il minimo compromesso tutti i Suoi comandamenti che sono la base stessa della legge.

Certe persone affermano che Cristo è venuto per portare dei nuovi comandamenti per sostituire quelli vecchi. Ma rileggete i dieci comandamenti e constaterete che i quattro primi concernono il nostro rapporto personale con Dio. Gli altri sei comandamenti descrivono il modo che dobbiamo comportarci con il nostro prossimo e l'amore che noi dobbiamo testimoniargli.

Voi pensate forse che non vivete in contraddizione con i dieci comandamenti poiché voi accettate e riconoscete che dovete onorare i vostri genitori, che non uccidete e non rubate.

Ma osservate voi il quarto comandamento che tratta del giorno di riposo che non è la domenica? Se la vostra risposta è negativa, allora contrariamente a ciò che raccomanda l'apostolo Giovanni, voi non camminate come Cristo ha camminato, voi non vivete come Egli è vissuto (I Giovanni 2:3-6)!

Gesù ha ancora dichiarato: "Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato; perciò il Figliuolo dell'uomo è Signore anche del sabato" (Marco 2:27-28).

Cristo ha Egli rinviato il riposo del settimo giorno, previsto dalla creazione dell'uomo, alla domenica che è il primo giorno della settimana? La risposta è no! Questo riposo è stato fatto per i giudei solamente? No. È stato istituito per l'uomo, giusto dopo la creazione di Adamo.

Cristo ha osservato la Pasqua e non LE PASQUE. Egli ha osservato le altre feste annuali come la Festa dei Tabernacoli e l'Ultimo Grande Giorno, lasciandoci un esempio che noi dobbiamo seguire (I Cor. 11:1).

Numerosi, tra coloro che affermano essere "cristiani", sono convinti che è loro sufficiente di accettare Gesù come Salvatore, di professare il Suo nome e di credere "IN" Lui.

Milioni di persone sincere credono in Gesù, ma essi ignorano il Suo messaggio e credono che Egli è venuto per abolire la legge, come è stato loro insegnato.

Vorrei consigliarvi di verificare gli insegnamenti che voi avete ricevuto. Prendete la vostra Bibbia in mano e scoprirete quello che Gesù ha dichiarato.

Troppa gente fanno passare il nostro futuro Re, il nostro Salvatore per un bugiardo. Non siate complici di questa bestemmia.