COME 
AVERE UN MATRIMONIO FELICE Ecco delle "chiavi" che vi 
aiuteranno alla riuscita del vostro matrimonio! Questi principi fondamentali hanno 
fatto le loro prove, e vi aiuteranno a edificare il vostro matrimonio in una precisa 
relazione di gioia e di bellezza.  Le lacrime agli occhi decine e decine di 
donne mi hanno confessato quanto il loro matrimonio era triste. All'evidenza, 
esse desiderano di tutto cuore, che la loro situazione migliori, ma esse non sanno 
come arrivarci. Molte donne dicono: "Mio marito non si confida più 
con me. Egli non parla mai dei nostri problemi". Una di esse mi ha detto: 
"Il mio psicologo mi ha consigliato di avere una avventura in modo che mi 
sentirei meglio. Ma io non voglio fare questo, poichè sò che è 
male!"   Nella nostra "generazione ramificata", la maggioranza 
della gente non riflette sulle conseguenze dei loro atti a lungo termine, e la 
normalizzazione dei matrimoni e dei divorzi alla "sfuggita" non fa che 
aggravare il problema. Perchè sforzarvi di risolvere i problemi della vostra 
famiglia, mentre è sufficiente di divorziare per sentirvi subito meglio? 
  In un articolo notevole, l'ex Segretario di Stato americano dell'Educazione, 
William J. Bennett, ha fatto dei commenti molto rivelatori: "Nel corso degli 
ultimi tre decenni, egli scrive, i crimini violenti sono aumentati del 560%, le 
nascite illegittime del 419%, i divorzi sono quadruplicati e ci sono stati tre 
volte più di bambini che vivono in famiglie con genitore unico; I suicidi 
degli adolescenti hanno conosciuto una crescita del 200% mentre i risultati nelle 
prove di attitudini scolastiche cascavano di quasi 80 punti...!"   Se 
voi desiderate evitare le disgrazie di questa generazione insensata, leggete attentamente 
- in una attitudine di preghiera - le pagine che seguono. Poichè noi esporemo 
sette chiavi essenziali che vi permetteranno di costruire ed arricchire il vostro 
matrimonio e la vostra famiglia - il fondamento stesso di tutta società 
decente. 
  I. L'IMPEGNO E' FONDAMENTALE   L'espressione "fino 
a che la morte ci separi" può sembrare un giuoco non è più 
di moda a molte giovani coppie. Pertanto queste stesse giovani coppie soffriranno 
di solitudine, di vuoto e di disgrazie, se esse lo escludono dal loro matrimonio. 
  Oggigiorno, la maggioranza delle coppie sposate considerano come normale 
il fatto di lasciare il loro congiunto di vita, e di rinunciare al loro legame 
di matrimonio. Ci sono delle coppie che, prima di legarsi, considerano già 
la possibilità di un divorzio. Essi si promettono di restare uniti per 
la vita, ma essi non dimenticano di prendere le misure necessarie per proteggere 
i loro beni materiali, nel caso in cui il loro matrimonio non durerebbe.   
Questo modo di procedere può sembrare saggio e prudente, ma lo è 
realmente?   L'accettazione generale di questa "porta d'uscita" facile 
che è il divorzio crea un cerchio vizioso. Vedendo delle giovani coppie 
divorziare senza difficoltà, molti altri vogliono seguire il loro esempio. 
Il crollo della società ne è il risultato!   Ogni persona sensata 
può rendersi conto che una famiglia stabile è la base di una società 
decente. A mano a mano che le nostre famiglie si spezzano, la sregolatezza, la 
brutalità e la violenza aumentano in seno alla società.   E' 
vitale capire che l'istituzione del matrimonio fà parte del disegno supremo 
del nostro Creatore! Se l'Eterno Dio, che ci ha fatti uomini è donne, è 
tenuto in disparte dal matrimonio, ne segue che la ragione umana diventa la sola 
base per tutto - ed è il caos assoluto.   DIO ha detto: "Facciamo 
l'uomo alla nostra immagine e a nostra somiglianza, che abbia dominio sui pesci 
del mare e sugli ucceli del cielo e sul bestiame e su tutta la terra. E Dio creò 
l'uomo a sua immagine; li creò maschio e femmina. E Dio li benedisse; e 
Dio disse loro: Crescete e moltiplicatevi e riempite la terra, e rendetela soggetta, 
e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che 
si muove sulla terra" (Genesi 1:26-28). 
  DIO HA ISTITUITO IL 
MATRIMONIO   Noi vediamo qui che è Dio che ci ha fatti uomini e 
donne. Ed Egli ci ordina di moltiplicarci, questo implica palesemente un matrimonio 
e un focolare.   Dio il Padre è l'Autore dell'istituzione del matrimonio. 
Nel 19° capitolo dell'Evangelo di Matteo, Gesù ci ha dato qualche principio 
concernente il matrimonio. I Farisei l'avevano messo alla prova, domandadoGli: 
"E' egli lecito per mandare via, per qualunque ragione, la propria moglie?" 
(Matteo 19:13).   In altri termini, un uomo può egli divorziare per 
qualsiasi ragione? Torcendo quello che Mosè aveva detto, nell'Antico Testamento 
a proposito delle ripudiazione di una moglie, quella gente evocava qualunque scusa 
per sbarazzarsi della moglie!   Gésù rispose: "Non avete 
voi letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina, e disse: 
Perciò l'uomo lascerà il padre e la madre e si unirà con 
sua moglie e i due saranno una sola carne?" (versetto 4-5).   Dio ha fatto 
l'uomo e la donna l'uno per l'atro. Egli ha creati l'uomo e la moglie affinchè 
essi si completino sia a livello fisico, che psicologico, sia a livello emozionale 
che mentale, affinchè i due possano dividere insieme una vita equilibrata 
e felice.   Gesù ha anche insegnato che l'uomo deve lasciare suo padre 
e sua madre per unirsi a sua moglie! Più tardi, quando il vostro matrimonio 
sarà solidamente stabilito, se voi dovreste accogliere dei genitori senili 
o infermi da voi, le cose sarebbero differenti. Tuttavia, al principio, sopratutto 
nel corso dei primi anni del vostro matrimonio - e in delle circostanze normali 
- bisogna in principio lasciare i vostri genitori e unirvi alla vostra sposa o 
sposo.   Durante il vostro matrimonio, ricordatevi che è Dio che vi 
ha uniti.   In un matrimonio degno di questo nome, l'uomo e la donna fanno 
il patto davanti a Dio prendendosi l'uno e l'altro in quanto che compagni per 
la vita. Nelle circostanze normali, voi dovrete rimanere insieme. In ogni modo, 
voi dovete pregare e lavorare insieme per salvaguardare il vostro matrimonio. 
  In Malachia 2:13-16, il nostro Creatore spiega perchè Egli trattiene 
a volte le Sue benedizioni: "Ed ecco un'altra cosa che voi fate: Coprite 
l'altare dell'ETERNO di lacrime, di pianti e di gemiti, in guisa che Egli non 
bada più alle offerte, e non le accetta con gradimento dalle vostre mani. 
Eppure voi dite: Perchè? Perchè l'Eterno, è testimonio fra 
te e la moglie della tua giovinezza, verso la quale ti conduci perfidamente, benchè 
ella sia la tua compagna, la moglie per la quale sei legato da un patto. Ma direte 
voi, non ve n'è uno che fece cosi? E nondimeno, lo spirito rimase in lui. 
Ma perchè quell'uno lo fece? Perchè cercava la progenie promessagli 
da Dio. Badate dunque allo spirito vostro, e niuno agisca perfidamente verso la 
moglie della sua giovinezza. Poichè io odio il ripudio, dice l'ETERNO, 
l'Iddio d'Israele; e chi ripudia copre di violenza la sua veste, dice l'ETERNO 
degli eserciti. Badate dunque allo spirito vostro e non agite perfidamente!" 
  Notate che l'Eterno Dio, che ha istituito il matrimonio, dichiara che Egli 
detesta il divorzio!   A vostra volta, voi dovreste detestarlo. Ben'inteso 
questo non significa che noi dovremmo detestare la gente che divorzia. Dio non 
li detesta. Al contrario. Egli ha della compassione per loro, ed Egli spera che 
noi cessiamo di disputarci e di querelarci, e che noi impariamo ad amarci gli 
uni con gli altri.   Se noi agiremo secondo la volontà di Dio, e se 
noi prendiamo un impegno solenne al momento del nostro matrimonio, allora noi 
potremo risolvere qualunque problema che protrebbe soggiungere in seguito. Noi 
impareremo a dare, a dividere, e a perdonare come solo il matrimonio può 
insegnarcelo. La nostra fedeltà verso il nostro congiunto mostra al nostro 
Creatore che il nostro impegno al Suo riguardo sarà ugualmente duraturo. 
  II. IL BISOGNO DI COMUNICAZIONE   Una comunicazione franca, 
piena di amore, è quello che manca di più nella maggioranza dei 
matrimoni. Notate bene che ho detto una comunicazione "franca, piena d'amore", 
e non delle dispute, delle critiche o delle minacce.   La mancanza di comunicazione 
è particolarmente scoraggiante per le spose. Un giovane si mostra nel migliore 
giorno quando corteggia. Egli passeggia e parla durante molte ore con la giovane 
donna che egli spera di sposare. Egli si entusiasma. Egli si confida in essa, 
la incoraggia e la adula; in breve, egli fà tutto quello che gli è 
possibile per ottenere che questa dica "si" e che essa lo sposi.   
Ma una volta sposato, avviene che un uomo cambia. Egli sembra dimenticare che 
la sua amata aveva accettato di sposarlo perchè essa era sinceramente convinta 
che sarebbe stata amata e rispettata, come sposa. Essa sperava di essere la compagna 
della vita del suo futuro marito, dividendo con lui dei progetti comuni, le speranze 
e i sogni.   Però quando il "signore" rientra tardi a casa, 
a volte puzzando di alcool, muto come una carpa, o quando pranza rapidamente e 
in silenzio per sdraiarsi davanti alla televisione, o ancora quando passa la maggior 
parte delle serate fuori a giocare al bigliardo con gli amici, questo rovina un 
matrimonio!   E' per questa ragione, che prima di fidanzarvi, provate di diventare 
eccellenti amici. E' importante di determinare se voi possedete veramente molti 
interessi in comune, omettendo il sesso e il romanticismo! In un matrimonio veramente 
felice, i due congiunti non ne fanno che uno. Deve esistere fra loro una unità 
di spirito, di corpo, di emozioni, di attitudini - e un dividere praticamente 
di tutto. Questo non significa che un uomo non può mai uscire con gli amici, 
o partecipare a dei giochi con loro. Di tanto in tanto una buona compagnia maschile 
aiuta un marito ad essere più radioso; questo gli porta più sicurezza 
e gli permette di soddisfare il suo bisogno di compagnia maschile.   Ma se 
un marito passa tutto il suo tempo libero con gli amici, o lontano di casa a fare 
delle lunghe ore supplementari al fine di salire i gradini della gerarchia professionale, 
egli si allontanerà forzatamente dalla moglie e dai suoi figli - mentalmente, 
sentimentalmente e fisicamente. Delle tali abitudini sono cattive! Esse trasgrediscono 
il comandamento di Cristo che dice che l'uomo deve unirsi alla moglie. Dio ha 
dato a tutti gli uomini sposati la responsabilità di passare il tempo a 
casa con la moglie e i suoi bambini. Vi interessate voi ai vostri? Consacrate 
loro il vostro tempo? Oppure siete sempre fuori a fare altre cose?   Dove è 
il vostro "cuore"? Come e dove passate il vostro Tempo? 
  PASSATE 
DEL TEMPO INSIEME   Mariti e mogli debbono passare dei momenti insieme, 
a volte senza i bambini. Fate chiamare una bambinaia se è necessario, e 
uscite a pranzare insieme, o andate ad ascoltare insieme un concerto di tanto 
in tanto. Andate a passeggiare mano nella mano, come ne avevate l'abitudine di 
fare quando vi frequentavate. Parlate, conversate, e avvicinatevi l'uno dall'atro. 
  Voi dovreste anche fare delle piccole scappate insieme, di tanto in tanto. 
Voi apprezzerete di più i vostri bambini, allontanandovi da loro durante 
qualche giorno (non delle settimane). Questo non farebbe loro alcun torto, se 
essi ne sono preparati in anticipo, e se la vostra famiglia è emozionalmente 
radiosa.   Nella Bibbia, noi troviamo l'esempio di uomini comme Abrahamo, Isacco 
e Giacobbe che si allontanarono dai loro figli, più spesso che la maggioranza 
di noi lo fà oggi. E' una questione di educazione. Preparate i vostri figli 
a questo riguardo. Create intorno a loro un'ambiente stabile, e aiutateli a stabilire 
un fondamento solido per il rimanente della lora vita.   E' evidente che molte 
coppie non hanno l'occasione ne i mezzi per offrirsi un viaggio insieme. Però 
esistono altri modi di passare il tempo insieme. Voi potete, per esempio, mandare 
i bambini a letto presto, in modo di avere così qualche ora per voi due 
prima di andare a coricarvi.   Voi e il vostro partenario, potete ascoltare 
della musica insieme, leggere occasionalmente la Bibbia insieme, o fare delle 
altre cose insieme.   Un po' di attenzione e di tenerezza fanno dei prodigi. 
  Un marito che ha dei problemi coniugali dovrebbe corteggiare sua moglie, 
comme lo faceva prima. In quanto che coppia, l'uomo e la donna debbono praticare 
l'arte di riavvicinarsi l'uno dall'altro, e di sapere vivere insieme. Voi vi comprederete 
allora molto meglio, e vi sentirete molto più vicini l'uno dall'altro, 
mentalmente e sentimentalmente. Voi avrete tutti e due più di comprensione 
e d'affezione muta, che non ne avevate all'inizio del vostro matrimonio.   
Nel corso di tutte le vostre attività comuni, voi dovete comunicare! Ricordatevi 
che l'amore non dà a qualcuno la facoltà di leggere automaticamente 
nei pensieri dell'altro.   Non vi lasciate distrarre da altre cose, e non cercate 
delle scuse per evitare delle conversazioni franche e sincere al soggetto dei 
vostri interessi più profondi. Se voi pensate che qualche cosa manca nelle 
vostre relazioni, parlatene apertamente. Ascoltate non solamente con le vostre 
orecchie, ma ancora con il vostro cuore, quello che il vostro partenario vorrebbe 
dirvi.   Se voi vi amate, ditelo spesso. Aprite il vostro cuore. Quando voi 
dividerete le vostre speranze e i vostri sogni, il vostro amore crescerà 
e sboccerà. 
  III. FARE INSIEME DEI PROGETTI DI FAMIGLIA 
  Una coppia solidamente unita ricerca altre cose che non la semplice soddisfazione 
sessuale. Spesso, le giovani coppie sono talmente preoccupate dai loro desideri 
sessuali, che essi trascurano di edificare un focolare solido, una famiglia perseverante, 
e una vita a due piena di significazione. Di questo fatto, dopo qualche anno di 
matrimonio, quando i desideri sessuali diminuiscono, queste coppie provano un 
sentimento di abbandono o di tradimento.   Dio menziona una delle ragioni per 
la quale Egli ha unito l'uomo e la donna, attraverso il legame del matrimonio. 
Vedete, a questo proposito, le parole ispirate del profeta Malachia: "Ma 
direte voi, non ve n'è uno che fece così ? E nondimeno, lo spirito 
rimase in lui. Ma perchè quell'uno perchè cercava la progenie promessagli 
da Dio. Badate dunque allo spirito vostro, e niuno agisca perfidamente verso la 
moglie della sua giovinezza!" (Malachia 2:15).   Normalmente, una giovane 
coppia deve pensare ai bambini che avranno, e prepararsi all'avvenire con un senso 
profondo per creare una famiglia dove regna la stabilità e tutto quello 
che essa implica. Se i due congiunti lavorano per guadagnare la loro vita, sarà 
necessario di stabilire un piano di risparmio, alfine che la sposa possa cessare 
il suo lavoro in tempo utile, per avere dei bambini e allevarli.   Le coppie 
dovrebbero discutere sul soggetto dell'educazione e delle attività familiali 
che le convengono meglio. Essi dovrebbero fare regolarmente dei progetti, e lavorare 
insieme alla loro realizzazione. Diventati compagni nella loro impresa familiale, 
essi hanno bisogno di vegliare a che i loro progetti secondari siano compatibili 
con i progetti maggiori della famiglia.   Un esempio di sforzi divisi, per 
la realizzazione di un progetto, sarebbe la preparazione di un viaggio di vacanze. 
I congiunti faranno prima delle ricerche, leggeranno diversi documentazioni, e 
interrogheranno altre persone. In seguito, essi dovranno discutere insieme delle 
alternative, stabilire il bilancio del viaggio, e mettere al punto il loro progetto. 
Ben'inteso, i progetti e la pianificazione diventano più complicati quando 
la coppia ha dei bambini. I genitori debbono consultarsi sul soggetto della salute 
dei loro bambini, delle crescita, dell'educazione, dei scopi e degli amici di 
questi ultimi, come pure dei problemi causati dal vicinato. I bambini portano 
forza e stabilità a un focolare.   Gesù Cristo ha detto ai Suoi 
discepoli: "Io non vi chiamo più servi; perchè il servo non 
sà quel che fà il suo signore; ma voi vi ho chiamati amici, perchè 
vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio" (Giovanni 
15:15).   Come voi lo constatate, anche il Figlio di Dio non ha nascosto ai 
Suoi amici i progetti che Egli divide con Suo Padre. Noi dovremmo agire parimenti. 
Il marito, particolarmente, deve aprire il suo cuore alla sua sposa, e implicarla 
nello stabilimento dei progetti che si riferiscono alla sua vita e alla sua carriera. 
Egli deve aiutare la sua sposa a compredere che essa fà veramente parte 
della sua vita. 
  IV. MATRIMONIO SIGNIFICA GENEROSITA'   Nella 
vita, une delle più grandi gioie, è la gioia di dare: Essa risiede 
nel profondo apprezzamento, i sorrisi radiosi, e la felicità degli altri 
di sapere che voi pensate a loro.   L'apostolo Paolo ha scritto: "In ogni 
cosa vi ho mostrato che egli è con l'affaticarsi così, che bisogna 
venire in aiuto ai deboli, e ricordarsi delle parole del Signor Gesù, il 
quale disse Egli stesso: Più felice è il dare che il ricevere" 
(Atti 20:35).   Il matrimonio è certamente il terreno ideale dove si 
impara a dare. In effetti quando due individui vivono insieme, quando essi sono 
uniti da Dio nel matrimonio, essi hanno un grande bisogno di imparare a dare, 
alfine che la loro unione sia così felice e ricca che essa dovrebbe essere. 
  Essendo scelto da Dio per essere il capo della famiglia, il marito deve essere 
il primo a creare una atmosfera di generosità e di servizio. Quanto alla 
sposa, essa dovrebbe seguire l'esempio di suo marito, alfine che ognuno si sforzi 
di procurare all'altro una vita ricca e meravigliosa. Senza questo, cioè 
a dire se i congiunti mancano di maturità, se sono egoisti, dei gravi problemi 
li aspettano! E' importante per i mariti di ricordarsi che il Cristo Si è 
dato Lui stesso per la Chiesa: "Alfine di santificarla, dopo averla purificata 
col lavacro dell'acqua mediante la Parola, alfine di fare comparire dinanzi a 
sè questa Chiesa, gloriosa senza macchia, senza ruga o cosa alcuna simile, 
ma santa e irreprensibile. Allo stesso modo anche i mariti debbono amare le loro 
mogli, come i loro propri corpi. Chi ama la moglie ama se stesso" (Efesini 
5:26-28).   Ogni uomo sensato desidera amare e proteggere la sua sposa. Essa 
è la sua prediletta, la sua amica, la madre dei suoi bambini. Egli si rende 
conto che essa è una parte di sè stesso. "Poiché niuno 
ebbe mai in odio la Sua carne; anzi la nutre e la cura teneramente, come anche 
Cristo fà per la sua Chiesa" (versetto 29).   Sapendo che la sua 
sposa è una parte di sè stesso, un buon marito fà sempre 
prova di sollecitudine verso di lei, e la protegge. Egli si cura costantemente 
del ben'essere di quest'ultima, affinchè essa non si stanchi e la sua grazia 
e la sua bellezza siano preservati nel corso del loro matrimonio. Un marito attento, 
è cosciente quando la sua donna lavora troppo, e alleggerisse il suo carico 
il più che è possibile. Per esempio, egli vola in soccorso della 
sua sposa per portare delle cose pesanti. Egli l'aiuta nella cucina quando l'occasione 
si presenta. Egli passa l'aspiratore quando sua moglie è stanca, o quando 
essa ha molto da fare. Breve, per amore e per cura di protezione, egli veglia 
su di essa in tanti modi!   Ben'inteso, un marito non dovrebbe essere molestato 
da tali servizi. E nessuna moglie sensata agirebbe scientemente in questo modo. 
Se una donna è troppo esigente verso suo marito, quest'ultimo, in quanto 
che capo di famiglia - e agendo con comprensione e amore - deve ristabilire l'equilibrio 
nelle attività. La sposa ha le sue proprie responsabilità e i suoi 
compiti particolari nella famiglia; essa deve assolverli con gioia.   Una moglie 
lo renderà in mille modi quando suo marito l'aiuta liberamente, con amore, 
pazienza e gentilezza. 
  LA SPOSA CRISTIANA   La donna cristiana 
pensa a servire suo marito; essa si cura della salute e dei bisogni personali 
di quest'ultimo. Essa lo incoraggia, lo ama, e l'aiuta in tutti i modi possibili, 
alfine che egli possa crescere nel suo ruolo di sposo e di padre.   Una delle 
grandi tragedie della nostra società inflazionista è l'obbligazione, 
per dei milioni di giovani spose, di lavorare all'esterno. La sera, esse rientrano 
sovente troppo stanche e spossate a casa. Una moglie che si trova in una tale 
situazione può mancare di brio e di energia per cucinare dei piatti prelibati, 
o per tenere la casa in uno stato desiderato; essa mancherà di entusiasmo 
per essere la compagna innamorata di suo marito.   Se voi siete una sposa, 
meditate seriamente alla qualità di vita che voi desiderate avere. Pensate 
seriamente a costruire una vera famiglia con dei bambini, e a potere restare a 
casa per allevarli come il nostro Creatore lo raccomanda.   L'apostolo Paolo, 
sotto l'ispirazione divina, istruisce le donne più anziane in questi termini: 
"Onde insegnino alle giovani ad amare i mariti, ad amare i figliuoli, ad 
essere assennate, caste, date ai lavori domestici, buone, soggette ai loro mariti, 
affinchè la parola di Dio non sia bestemmiata" (Tito 2:4-5).   
Proverbi 31:28 ci revela che una donna che si dona alla sua famiglia per costruire 
un vero focolare sarà onorata da Dio e dagli uomini. "I suoi figliuli 
sorgono e la proclamano beata" (Proverbi 31:28).   Se il vostro matrimonio 
e la vostra famiglia sono il vostro terreno di apprendistato per amare senza riserve, 
per dividere e per (dare) agli altri, voi svilupperete allora il più grande 
dei tratti di carattere. Con un matrimonio solido e felice come riserva, l'amore 
frà voi e il vostro congiunto si spanderà e si propagherà 
agli altri membri della vostra famiglia, ai vostri amici, ai vostri vicini e ai 
vostri associati.   In ogni aspetto della vostra vita coniugale, apprendete 
a fare prova di generosità. Voi non ne sarete deluso. 
  V. 
L'ARTE DEL PERDONO   Per essere felici in modo durabile in seno al matrimonio, 
i congiunti debbono non solamente essere generosi, ma ancora sapere perdonare. 
Non ci sono mai state due persone perfette su questa terra; con questo, nessun 
matrimonio è stato mai perfetto. Gli sposi di lunga data ne sono molto 
coscienti.   Al momento del vostro matrimonio, voi sapevate che vostro marito 
o vostra moglie non era perfetto. E' per questo non sarebbe ragionevole di esigere 
adesso la perfezione da parte sua. Se voi l'esigete, voi sarete tutti e due infelici. 
  Quando sopravvengono dei malintesi e dei torti - e ce ne saranno sempre - 
voi dovete imparare a perdonare. In quanto che vero cristiano, voi dovete perdonare 
a tutti, e a forziori al vostro compagno di vita! Gesù Cristo, che ha versato 
il Suo sangue per noi, ha detto: "Perchè se voi perdonate agli uomini 
i loro falli, il Padre vostro Celeste perdonerà anche a voi; ma se voi 
non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà i vostri falli" 
(Matteo 6:14-15).   Nelle vostre preghiere, domandate a Dio di concedervi lo 
spirito del perdono, la capacità di scacciare completamente dal vostro 
cuore ogni risentimento e ogni animosità verso coloro che vi hanno ferito. 
Voi dovete perdonare, prendere l'abitudine di perdonare agli altri, senza tardare, 
sopratutto al vostro congiunto!   Certuni sono astiosi; essi ruminano le minime 
ferite e ripetono i malintesi.   E' possibile che voi siate del loro gruppo? 
  In quel caso, pregate Dio perchè Egli vi aiuti a sormontare questa 
inclinazione, e a perdonarvi reciprocamente i numerosi piccoli errori che sopravvengono 
quando due persone vivono insieme.   A voi non fà sicuramente piacere 
di rendervi infelice, nè a rendere infelice il vostro congiunto, nè 
nessun'altro intorno a voi, serbando instancabilmente i vostri vecchi rancori? 
In questo caso, al lavoro!   Cambiate il vostro modo di pensare. Non accettate 
più di essere facilmente ferito pregate Dio con tutto il vostro cuore, 
poichè Egli è "il Padre delle misericordie" (II Corinti 
1:3). Come Egli ci perdona senza sosta, noi pure dobbiamo perdonare agli altri 
- compreso il nostro congiunto.   L'apostolo Pietro ordina ai mariti di onorare 
le loro spose: "Poichè sono anch'esse eredi con voi della grazia della 
vita, onde le vostre preghiere non siano impedite" (I Pietro 3:7).   E 
prosegue dando delle istruzioni che si riferiscono a ogni situazione, ma più 
particolarmente al matrimonio: "Infine state tutti concordi compassionevoli 
pieni d'amore fraterno, pietosi umili; non rendendo male per male od oltraggio 
per oltraggio, ma, al contrario, benedicendo; poichè a questo siete stati 
chiamati onde ereditiate la benedizione" (versetto 8-9).   E' importante, 
per noi tutti, di avere della compassione gli uni per gli altri, e di perdonarci 
mutualmente e regolarmente. Noi dobbiamo comportarci con cortesia e tenerezza. 
Il matrimonio è un meraviglioso laboratorio dove noi impariamo l'arte della 
generosità, del perdono, della gentilezza e della misericordia - a condizione 
che noi ci applichiamo, con l'aiuto di Dio, a integrare queste qualità 
nel nostro carattere.   L'apostolo Pietro domanda a Gesù: "Signore, 
quante volte, peccando il mio fratello contro di me, gli perdonerò io? 
Fino a sette volte?" (Matteo 18:21).   Come pure, se il vostro congiunto 
vi offende (non siate sopratutto troppo suscettibile!) diverse volte nel corso 
della giornata, quale dovrebbe essere la vostra attitudine?   Gesù, 
sapendo molto bene che noi abbiamo tutti bisogno del perdono di Dio, come anche 
del perdono degli uni e degli altri, rispose a Pietro: "Io non ti dico fino 
a sette volte, ma fino a settanta volte sette" (versetto 22).   Amate 
dunque il vostro congiunto. Perdonatelo e non serbate alcun rancore.   E' possibile 
che sia a volte difficile per lui, o per lei, di vivere con voi! Se voi eravate 
qualcun'altro apprezzereste voi di dovere sopportare tutti i difetti e le debolezze 
di cui voi fate prova nelle vostre relazioni?   Ricordatevi che voi non potete 
essere felici quando "detestate" il vostro congiunto. Apprendete a perdonare, 
a dimenticare, e a condurre una vita piena di soddisfazioni e di gioie. Questo 
ci conduce al punto seguente. 
  VI. ROMANTICISMO E PIACERE   
Il romantiscismo e il piacere sono alla base di molti idilli e di matrimoni durante 
le frequentazioni. Le giovani coppie passano molto tempo insieme. Vanno alla spiaggia, 
alla montagna o alla campagna. Essi mangiano insieme. Essi vanno a ballare. Essi 
vanno al museo, alla biblioteca, al teatro o al cinema. Essi hanno delle lunghe 
conversazioni intime, gli occhi negli occhi, esultando in questo amore idilliaco! 
E essi si divertono.   Generalmente, essi ridono e si abbracciano, essi si 
stuzzicano e prendono tanto piacere a conoscersi. L'attrazione che provano l'uno 
per l'altro dà alla loro vita un colore particolare, e la loro esistenza 
si abbellisce per il condividere di attività diverse e di momenti intimi. 
  Ma ahimè! Sovente, dopo qualche tempo di matrimonio, questo piacere 
e questo romanticismo sparisce. La vita comincia a diventare cupa e monotona, 
e uno dei congiunti - o forse anche i due - si chiedono: "Che cosa ha girato 
male?"   Ci sono, sicuramente, diverse ragioni che fanno perdere al matrimonio 
il suo romanticismo e l'entusiasmo, ma spilliamone due fra i più correnti. 
  Prima di tutto, arriva che l'uomo si mette a mancare di considerazione verso 
sua moglie. Invece di continuare a farle la corte, ecco che le proposte di uscite 
si fanno rare, come anche le conversazioni intime e le dolci parole.   Spesso, 
dopo un certo periodo di matrimonio, l'uomo si lascia sommergere dalla sua carriera. 
Alla fine della sua giornata di lavoro, egli rientra a casa, esaurito, e si butta 
in una poltrona davanti alla televisione. Egli dice che è troppo stanco 
per uscire, o per ricevere degli amici, o per andare a passeggiare, o anche per 
conversare con sua moglie.   Un marito cosciente delle sue responsibilità 
deve sempre amare sua moglie. Egli deve creare un'atmosfera di amore, di romanticismo 
e di intimità nel loro focolare, abbracciare sua moglie quando essa rientra 
dal lavoro, tenerla per la mano nel corso delle passeggiate, e cingerla sovente 
durante la giornata con tenerezza.   Il vero amore implica un rispetto profondo 
e permanente. Un marito deve essere pieno di gratitudine e di riconoscenza verso 
la moglie che ha scelto di lasciare il suo ambiente familiale, per legarsi a lui 
piuttosto che a un'altro - e questo fino a quando la morte li separi! Egli deve 
apprezzare le numerose qualità femminili che sua moglie (come praticamente 
tutte le donne), possiede: Fra l'altro la pazienza, e il desiderio di aiutare 
e di servire. Egli deve incoraggiare la sua compagna e permetterle di rallegrarsi 
- e non fare e rifare senza sosta delle critiche ribassanti che provocano, nella 
maggior - parte dei casi, delle reazioni analoghe. Se gli uomini agirebbero nella 
buona maniera, la maggioranza delle donne reagirebbero con riconoscenza e amore. 
Vostra moglie si augurerebbe di essere la vostra prediletta, e, colmata dal vostro 
amore sincero, essa ve lo renderà in mille modi.   La seconda ragione 
che causa la morte del romanticismo, in seno al matrimonio, è quando la 
giovane moglie abbandona letteralmente le sue responsabilità di sposa e 
di compagna verso suo marito - anche se costui è buono verso di essa. Perchè 
una donna sensata agirebbe in questo modo? 
  PERCHE' CERTE SPOSE SI 
RINCHIUDONO IN LORO?   Questa è una lunga storia. Questo rileva 
una caratteristica dello spirito femminile che la maggior parte degli uomini non 
possono ben capire. E molte donne, a loro volta non lo capiscono loro stesse. 
Esse non possono spiegarlo razionalmente, poichè, in fatti, è completamente 
irrazionale.   Mi spiego.   Ricordatevi che Dio ha detto, all'inizio: "Non 
è bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto che gli sia convenevole" 
(Genesi 2:18).   All'inizio, la donna dunque è stata creata da Dio per 
essere "un aiuto" per l'uomo. Noi leggiamo, nel Nuovo Testamento: "Perchè 
l'uomo non viene dalla donna, ma la donna dall'uomo; e l'uomo non fù creato 
a motivo della donna, ma la donna a motivo dell'uomo" (I Corinzi 11:8-9). 
  E nell'Epistola agli Efesini, l'apostolo Paolo, sotto l'ispirazione divina, 
dà le istruzioni seguenti: "Mogli siate soggette ai vostri mariti, 
come al Signore; poichè il marito è il capo della moglie, come anche 
Cristo è capo della Chiesa, Egli, che è il Salvatore del corpo" 
(Efesini 5:22-23).   A dispetto di queste istruzioni e di ben altre ancora 
dello stesso ordine, che sono tratte dalla parola di Dio, molte spose cristiane 
eludono questa responsabilità che Dio ha dato loro. Esse non si sottomettono 
all'autorità del loro marito. Esse non gli accordano il primo posto nella 
loro vita coniugale.   A volte, è il loro mestiere che occupa il primo 
posto. A volte anche, esse lavorano talmente, a casa, che sono visibilmente "troppo 
stanche" - cioè a dire troppo stanche per uscire con il marito, troppo 
stanche per il romanticismo e la vita sessuale - in altri termini, "troppo 
stanche" per essere la tenera compagna attenta e innamorata del tempo del 
fidanzamento.   In uno stesso ordine di idee, ci sono delle spose che finiscono 
per "adorare" i loro bambini, e li piazzano molto prima dell'uomo che 
li ha generati. A causa di questa "adorazione", esse si mostrano ugualmente 
"troppo stanche" per essere la sposa tenera e innamorata di cui il marito 
ha bisogno. Sovente anche, a causa dei bambini, esse rifiutano di uscire o di 
andare in viaggio con il marito. Il povero e giovane sposo è preso così 
fra due fuochi! Egli ama sua moglie (almeno per il momento), e ama i suoi bambini. 
Ma a causa dell'egoismo e dell'ignoranza di sua moglie, si vede privato delle 
stesse ragioni per il quale l'ha sposata: Amore, romanticismo, piacere, e compagnia 
di una donna adulta.   Giovani spose, ricordatevi che vostro marito era li 
prima dei bambini. Se voi lo trattate come voi lo dovreste, egli continuerà 
a essere il vostro compagno e il vostro protettore; egli continuerà a provvedere 
ai vostri bisogni lungi dopo che i bambini avranno grandito e lasciato la casa. 
  Piazzate dunque il vostro sposo nel primo posto nelle vostre relazioni familari, 
e che egli faccia lo stesso riguardo a voi, come noi l'abbiamo già spiegato 
in questo opuscolo. Non adorate nè la vostra carriera, nè la vostra 
casa, nè i vostri bambini. Non li piazzate prima di vostro marito. Un tale 
comportamento cattivo andrebbe all'opposto delle Scritture.   Egli può 
spezzare e distruggere l'amore e il romanticismo che hanno, all'inizio, edificato 
il vostro matrimonio. Questo può anche spingere vostro marito nelle braccia 
di un'altra donna più rapidamente che ogni altra cosa!   Svegliatevi! 
  Dategli del vostro tempo, e non risparmiate degli sforzi per essere sovente 
con lui, per rispondere alle sue attese, per rendergli la sua affezione, per incoraggiarlo 
e ispirarlo per il vostro meglio. Osservando i comandamenti divini, voi metterete 
tutto in opera per lui rendere la vita felice. Sorridetegli. Ridete con lui. Abbracciatelo 
con passione, e fategli capire che voi vi appartenete l'uno all'altro.   Allora 
il "vostro" uomo - se è normale - apprezzerà profondamente 
il fatto di avervi sposata. Egli vi amerà. Egli lavorerà con più 
ardore ancora alfine di provvedere ai vostri bisogni e a quelli dei vostri bambini. 
Egli si sforzerà di realizzare tutti i vostri bisogni veri. Egli passerà 
più tempo con i bambini quando essi sono giovani, o ammalati, o quando 
essi hanno dei bisogni particolari.   Tutti e due, marito e moglie, debbono 
congiungere i loro sforzi per conservare la scintilla dell'inizio del loro matrimonio. 
Poichè la gioia particolare che splende su due persone realmente innamorati, 
presi l'uno dall'altra, ognuno preoccupato della felicità dell'altro, è 
una gioia che vale la pena di essere conservata - preziosamente! 
  VII. 
DIO AL CENTRO DELLA VOSTRA VITA   Questa ultima chiave è senza dubbio 
la più importante frà tutte. Quando voi piazzate il vostro Creatore 
e le Sue vie al centro del vostro matrimonio, allora tutto andrà per il 
meglio.   Dio creò l'uomo e la donna per il matrimonio. Egli stabilì 
delle leggi che governano la vita coniugale. Egli desidera che i Suoi figliuoli 
abbiano un matrimonio ricco e meraviglioso. Se voi cercate Dio e se voi Lo chiamate 
in tutta sincerità. Egli vi guiderà e benedirà il vostro 
matrimonio.   Il salmista fù ispirato a scrivere: "Se l'Eterno 
non edifica la casa, invano vi si affaticano gli edificatori" (Salmo 127:1). 
  Senza la direzione divina, la natura umana egoista prende il sopravvento 
e distrugge un matrimonio, che avrebbe dovuto essere felice e rallegrante. La 
confusione, la solitudine, la frustrazione, l'adulterio e una massa di altri peccati 
che si insinuano nella scia di questi focolari distrutti.   Quanti problemi 
causati da coppie egoiste, che avrebbero potuto - e avrebbero dovuto - riuscire 
il loro matrimonio!   Provate con tutto il vostro cuore di lasciare Dio governare 
la vostra vita e il vostro matrimonio. Apprendete a pregare regolarmente - e, 
se il vostro congiunto l'accetta, prendete l'abitudine di pregare insieme per 
il vostro matrimonio e per la vostra famiglia!   Un passaggio bibblico fondamentale, 
che i congiunti dovrebbero rivedere insieme frequentemente, si trova in Efesini 
5:22-23. Notate, in questi versetti, che la relazione frà marito e moglie 
e della stessa maniera che quella che esiste frà Cristo e la Chiesa! Sforzatevi, 
con l'aiuto delle vostre preghiere, di riflettere questa relazione nel vostro 
matrimonio.   Dio dà l'istruzione seguente agli uomini: "Mariti, 
amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso 
per lei" (versetto 25). Notate che il Cristo si è dato Lui stesso 
per la Sua Chiesa. Il vero amore è un pensiero profondo per il ben'essere 
dell'altro. Un marito veramente cristiano incoraggia sua moglie in mille modi. 
Egli si cura sinceramente della salute, della felicità e del rigoglio di 
quest'ultima tanto in casa che sul lavoro all'esterno, se essa c'è nè 
ha uno. Egli prova di anticipare e di soddisfare per il suo meglio i bisogni di 
sua moglie. Con l'aiuto di Dio, egli prova di guidare la sua famiglia verso il 
diritto cammino, e aiuta sua moglie a realizzare i suoi sogni e le sue speranze, 
perchè egli l'ama veramente!   E Dio dà l'istruzione seguente 
alle donne: "Mogli siate soggette ai vostri mariti, come al Signore; poichè 
il marito è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, 
egli che è il Salvatore del corpo. Ma come la Chiesa è soggetta 
a Cristo, così debbono anche le mogli essere soggette ai loro mariti in 
ogni cosa" (versetti 22-24).   Notate che Dio raccomanda alle spose di 
"sottomettersi" al loro marito. Anche se milioni di donne, nel corso 
della Storia, abbiano agito così, nondimeno, nei nostri giorni, il concetto 
della sottomissione della donna verso suo marito è ridicolizzato e disprezzato 
nel mondo occidentale che favorisce il divorzio.   Quando la donna cristiana 
ubbidisce a Dio, e prova a seguire, in buona grazia, le direttive e l'autorità 
di suo marito, le cose vanno bene in seno alla famiglia. La donna, in quanto che 
aiuto apprezzabile e sostegno della struttura familiale, contribuerà a 
creare un'atmosfera di pace e di unità, che anche i bambini noteranno e 
apprezzeranno.   Certamente, io non parlo adesso delle spose di cui il marito 
sarebbe alcolizzato, drogato, perverso, oppure violento. In dei tali casi, una 
moglie può fare ricorso al principio enunciato in Atti 5:29: "Bisogna 
ubbidire a Dio anzichè agli uomini".   Quando c'è un conflitto, 
ognuno ha il dovere di ubbidire a Dio piuttosto che agli esseri umani che si sbagliano! 
  Io parlo qui - come anche l'autore dell'epistola agli Efesini - di situazioni 
normali. In quelle situazioni, se una donna fà prova di fede e di umilità, 
sottomettendosi alle istruzioni divine relative al matrimonio, se essa sostiene 
le decisioni di suo marito e l'incoraggia anche a prendere la direzione del focolare, 
come Dio lo ordina, e se essa prega sinceramente per lui, essa e il suo matrimonio 
saranno benedetti.   Così, il marito e sua moglie debbono unire i loro 
sforzi per fare del loro focolare un luogo dove la famiglia prega, un angolo riempito 
d'amore e di bontà. Un matrimonio solido e rallegrante diverrà la 
"piattaforma del varo" per l'aiuto, l'incoraggiamento e il servizio 
verso altrui, lasciandone la luce e l'amore che ne emanano propagarsi verso un 
più grande servizio verso Dio e verso tutto il mondo.   La gioia di 
un matrimonio riuscito sarà tanto più profonda e significativa quando 
questo matrimonio benedetto servirà di attrezzo per aiutare gli altri. 
Se voi e il vostro congiunto costruirete questo tipo di matrimonio - e se voi 
utilizzate le sette chiavi descritte in questo opuscolo - il vostro matrimonio 
sarà felice e gioioso!  7 
"CHIAVI" ALLA RIUSCITA DEL VOSTRO MATRIMONIO  I. L'IMPEGNO E' 
FONDAMENTALE   II. IL BISOGNO DI COMUNICAZIONE   III. FARE INSIEME DEI PROGETTI 
DI FAMIGLIA   IV. MATRIMONIO SIGNIFICA GENEROSITA'   V. L'ARTE DEL PERDONO 
  VI. ROMANTICISMO E PIACERE   VII. DIO AL CENTRO DELLA VOSTRA VITA  |  
 
 
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