IL VOSTRO ULTIMO DESTINO

Perché siete nati? Perché Dio permette che anche dei cristiani devoti passano degli anni o dei decenni di prove, di test e di persecuzioni? Perché è così importante che noi "vinciamo" tutti? Qual è lo SCOPO magnifico della nostra vita qui, sul pianeta Terra?
La maggioranza della gente non si ferma per considerare il loro reale scopo nella vita. Infatti, la maggioranza suppone che non vi è uno scopo reale. Che cos'è di voi? Esiste una ragione trascendente perché voi siate in vita? Se potreste avere davanti a voi un destino interessante e rasserenante, qualunque sia la vostra situazione attuale? Potete essere assolutamente certi di avere un appuntamento, nell'avvenire, con la felicità, la gioia e la pace?
O, siete come gli uccelli, le api o come i vermi della terra che si trascinano nella polvere, conducete voi una vita fugace e ingannevole, senza alcun scopo? La vostra intelligenza è ben più grande delle altre creature: voi potete fare dei progetti, nutrire delle speranze e dei sogni; la vostra immaginazione creativa è al di sopra di qualsiasi forma di vita sulla terra. Tutti questi doni, questi potenziali e questi sogni marciscono dopo la vostra morte, "poiché la polvere ritorna alla polvere"?
Questo ci da materia di riflessione. Sicuramente, certi credenti possono immaginarsi che essi saranno trasportati in cielo, alfine di vivere eternamente nell'ozio, non avendo nulla altro da fare che "navigare nelle arie" tutto il giorno, come dice una canzone. Non fate delle supposizioni. Non lasciatevi ingannare. Fate le vostre proprie ricerche per provare quale è il vostro ultimo destino!
La Sacra Bibbia, il manuale d'istruzione del Creatore all'intento dell'umanità, rivela la pura verità. In effetti, Dio ha svelato, il destino delle nazioni e degli imperi. Egli ha profetizzato gli avvenimenti futuri che scuoteranno il mondo, e la realizzazione è certa. Una parte di queste profezie si svolge già sotto i vostri occhi! In oltre in modo più pacato, il vostro Creatore rivela ugualmente il destino ultimo dell'umanità, lo scopo reale della vostra vita e della mia. A molte riprese, la Bibbia si riferisce in tanto che "mistero" di Dio. E' effettivamente un mistero per la maggioranza della gente, anche per coloro che si dicono "cristiani". Esso sorpassa ogni immaginazione. Eppure, è talmente evidente, talmente semplice, talmente potente nella sua logica, che voi potreste domandarvi perché non l'avete compreso prima.
Così dunque, quale è il vostro ultimo destino? Perché siete nati?

Uno scopo per la creazione dell'umanità
La vostra vita non è il frutto del caso. Gli esseri umani non sono il prodotto di un caso cieco. A titolo d'esempio, la maggioranza della gente sanno che un orologio è il risultato di un processo lento, evolutivo, avendo origine durante milioni di anni in un mare primordiale, ricco in minerali, dove il silicio e gli elementi metallici si urtano in un via vai costante, caricandosi di energia sotto l'azione del fulmine. Anche se la sabbia e gli elementi avevano operato un movimento di vai e vieni durante dei miliardi di anni, esso non poteva IN ALCUN CASO essere il risultato di un orologio, delicatamente disegnato e preciso, per il semplice frutto di un caso cieco.
Eppure, certi individui, intelligenti e istruiti, preferiscono seguire le correnti e sottoscrivere alla teoria dell'evoluzione che suppone che il vostro spirito, di cui la complessità sorpassa di molto le cellule di un orologio o di un computer, è giunto in un modo o l'altro al vostro corpo per un "caso" di un processo evolutivo!
Se voi credete questo, dovreste forse smettere di proseguire la lettura di quest'opera poiché, a meno che Dio risvegli il vostro spirito, voi non capirete niente del vostro ultimo destino, né in altre cose del campo spirituale. Come è scritto, "così che le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti" (Ebrei 11:3).
La parola rivelata dal Creatore mostra che l'uomo è stato creato con uno scopo preciso. Nel primo libro della Bibbia, Dio dichiara di aver fatto ogni creatura "secondo la loro specie" (Genesi 1:21, 24-25). E Dio disse: "Facciamo l'uomo alla nostra immagine, e secondo la nostra somiglianza..." (versetto 26).
Noi scopriamo qui due punti essenziali. Primo, Dio ha detto: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza". Vi erano dunque due ESSERI distinti, che Si intrattenevano alla creazione dell'uomo secondo la Loro somiglianza. C'erano, senza alcun dubbio, Dio il Padre e il Logos (la Parola, il Porta Parola), che nacque più tardi nella carne umana in quanto Gesù di Nazaret (Giovanni 1:1-2, 14).
Il secondo punto essenziale è rivelato nella seconda parte del versetto: "... che abbia il dominio sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sul bestiame..." (Genesi 1:26). Così, dal principio, l'umanità fu destinata a dominare e a governare la creazione fisica messa sulla terra. L'uomo ha ricevuto la responsabilità e l'occasione per utilizzare la sua immaginazione creativa, e anche la sua capacità di discernimento.
Notate queste parole ispirate, scritte da Davide: "Che cos'è l'uomo che tu ne abbia memoria? E il figliuol dell'uomo che tu ne prenda cura? Eppure tu l'hai fatto per poco inferiore di Dio (Elohim), e l'hai coronato di gloria e d'onore, Tu l'hai fatto signoreggiare sulle opere delle tue mani, hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi..." Salmo 8:4-6).
Noi vediamo qui che Dio aveva uno scopo molto preciso creando l'uomo. L'uomo è fatto di poco inferiore a Elohim, termine ebraico che significa normalmente DIO. Ma l'uomo è coronato di gloria e di onore, e il "dominio" gli è dato sulle opere delle mani di Dio (Versetto 7).

Delle capacità uniche
Dal principio, l'uomo ha ricevuto uno spirito che è diverso da qualsiasi cervello animale. Contrariamente a tutti gli altri esseri sulla terra, l'uomo ha un'immaginazione creativa, e anche la capacità di analizzare sé stesso. Egli può ridere di se stesso, o ragionare su un soggetto in bene o in male, ciò gli permette di emettere dei giudizi fino a un certo punto!
All'epoca della costruzione della torre di Babele, Dio ha detto: "Ecco essi sono un solo popolo e hanno tutti il medesimo linguaggio; e questo è il principio del loro lavoro; ora nulla li impedirà di condurre a termine ciò che disegnano di fare" (Genesi 11:6). Ed è chiaramente indicato qui che, se Dio non l'avesse frenato, l'uomo avrebbe potuto progredire, anche a quell'epoca, al punto di distruggere se stesso fino a sparire dalla superficie della terra!
Oggi, con l'utilizzazione ripetuta delle capacità di differenti nazioni e razze, la comunità scientifica mondiale ha permesso all'umanità di progredire effettivamente al punto di arrivare a potersi autodistruggere. L'uomo è capace di inviare enormi missili complessi nello spazio interplanetario. Egli è capace di mettere in memoria e di recuperare in seguito, istantaneamente, dei miliardi di frammenti di informazioni nei favolosi sistemi informatici. Egli è anche capace di dividere la materia nei suoi più piccoli componenti, e di fare esplodere l'atomo d'idrogeno in una ESPLOSIONE accecante e devastatrice.
Da duemila anni, Gesù aveva profetizzato questa situazione dando l'avvertimento seguente: "Poiché allora (quando certi avvenimenti prevedibili sarebbero avvenuti) vi sarà una grande afflizione; tale, che non v'è stata l'uguale dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. E se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a cagione degli eletti, quei giorni saranno abbreviati" (Matteo 24:21-22).
Si, senza l'intervento del Creatore per salvare la Sua propria creazione, la specie umana ANNIENTEREBBE ogni vita sul nostro pianeta! Però, come noi vedremo, Dio ha dato questa grande intelligenza all'uomo in uno scopo ben preciso e questo scopo divino si realizzerà.

Creati per governare
Come noi l'abbiamo scritto più in alto, l'uomo fu posto, dal principio, al capo della creazione fisica sulla terra. Egli ha ricevuto la capacità e la responsabilità di dirigere e di giudicare il suo prossimo, sotto l'autorità di Dio (vedere Esodo 18:13-26). Egli ha dunque ricevuto una responsabilità in qualche sorta simile a quella di Dio, dal principio.
Più tardi, quando Gesù Cristo venne sulla terra in tanto che essere umano per portare l'Evangelo, Egli predicò sul soggetto del governo di Dio: "Dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù si recò in Galilea, predicando l'Evangelo di Dio e dicendo: Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete all'Evangelo" (Marco 1:14-15). Questo governo a venire, che dirigerà la terra intera, fu predetto dalla maggioranza dei profeti dell'Antico Testamento, come lo fu da Gesù Cristo e dai Suoi apostoli Pietro, Paolo e Giovanni.
Dopo aver descritto il quarto grande regno mondiale, che governerà il mondo fino alla fine della nostra era, il profeta Daniele dichiarò : "E al tempo di quei re, l'Iddio del cielo farà sorgere un regno, che non sarà mai distrutto, e che non passerà sotto la dominazione d'un altro popolo; quello spezzerà e annienterà tutti quei regni; ma esso sussisterà in perpetuo" (Daniele 2:44).
La maggior parte delle parabole di Cristo si riportano al Regno di Dio, In Marco 4:30-32, Cristo lo paragona a un grano di senape. Malgrado un inizio estremamente modesto, il Regno di Dio ingrandirà per giungere, infine, a una dimensione formidabile. Nella parabola dell'uomo nobile (Luca 19:12-27), Gesù stabilisce chiaramente che coloro che "vinceranno", e che utilizzeranno i loro talenti come Dio lo intende, riceveranno l'autorità per dirigere delle città nel governo di Cristo. Al servitore che aveva decuplicato il suo denaro, Gesù gli disse: "Va bene, buon servitore; poiché sei stato fedele in cosa minima, abbi potestà su dieci città" (versetto 17). E' noi che accentuiamo certi passi di quest'opera). Al servitore che aveva quintuplicato il suo denaro, Gesù gli disse: "E tu sii sopra cinque città" (ver. 19).
Alla vigilia della sua morte, Gesù fece questa promessa ai Suoi discepoli: "E io dispongo che vi sia dato un regno, come il Padre mio ha disposto che fosse dato a me, affinché mangiate e beviate alla mia tavola nel mio regno, e sediate sui troni, giudicando le dodici tribù d'Israele" (Luca 22:29-30). Se noi crediamo che Gesù intendeva ciò che Egli diceva, noi dobbiamo credere che Lui, il Figlio di Dio, ha realmente promesso che i cristiani che vinceranno si aggiungeranno a Lui, al Suo secondo Avvenimento, per GOVERNARE le città e le nazioni su questa terra!
Notate queste dichiarazioni senza equivoci di Gesù Cristo, tale e quali sono represi dal libro dell'Apocalisse: "E a chi vince e persevera nelle mie opere sino alla fine io darò potestà sulle nazioni, ed egli le reggerà con una verga di ferro frantumandoli a mo' di vasi d'argilla; come anch'io ho ricevuto potestà dal Padre mio" (Apocalisse 2:26-27). "A chi vince io darò di sedere meco sul mio trono, come anch'io ho vinto e mi sono posto a sedere col Padre mio sul Suo trono" (Apocalisse 3:21). Notate anche la preghiera a proposito dei santi, nell'Apocalisse 5:10: "E ne hai fatto per il tuo Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra".
Infine in Apocalisse 20:6 noi leggiamo: "Beato e santo è colui che partecipa alla prima resurrezione. Su di loro non ha potestà la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui durante mille anni". I veri santi sono chiamati da Dio, e addestrati da Lui durante tutta una vita di lotte e di vittorie, per giungersi a Gesù Cristo, alfine di GOVERNARE le città e le nazioni su questa terra! Si potrebbe essere più chiari?
Eppure, in un modo o nell'altro, molta gente che è stata mal consigliata, compresi i teologi, credono ancora all'idea di "non fare nulla" per tutta l'eternità. Essi non sanno che i veri cristiani sono chiamati per uno scopo meraviglioso, appassionante e grandioso.

Ai soli vincitori
Dio dichiara che solo i vincitori saranno nel Suo Regno. Essi soli si aggiungeranno a Cristo per governare questa terra. In tutto il Nuovo Testamento, ci è chiesto di divenire simili a Dio. Gesù ha detto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio" (Matteo 4:4). Egli ha anche detto: "Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste" (Matteo 5:48).
L'apostolo Pietro ha insegnato i cristiani in questi termini: "Siate santi, perché io sono santo" (I Pietro 1:15-16). L'apostolo Giovanni esorta coloro che sono fedeli a Dio, dicendo: "Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui" (I Giovanni 2:15). L'apostolo Giacomo ha scritto: "Ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi" (Giacomo 4:7).
Ecco quello che è! I veri cristiani devono vincere i loro sentimenti orgogliosi e le loro passioni umane, vincere il mondo e le sue tentazioni, e resistere a Satana. Pietro conclude la sua ultima epistola con l'esortazione seguente: "Ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. A lui sia la gloria, ora e in sempiterno: Amen.!" (II Pietro 3:18).
Fatti adesso di carne noi siamo soggetti a ogni sorta di debolezze e di peccato. Ma grazie a uno studio regolare della Bibbia, e mettendoci spesso in ginocchio con delle preghiere ferventi, sottomettendoci continuamente a Dio e affidandoci attivamente a Lui, noi arriveremo a VINCERE le nostre vie peccaminose, e permettere a Dio di edificare in noi, con il Suo Spirito Santo, il Suo carattere giusto e santo.
Noi sappiamo che non arriveremo alla perfezione durante questa vita, ma noi dobbiamo fare dei progressi reali. Noi dobbiamo CRESCERE nella natura e il carattere di Dio. E' perché i veri cristiani hanno costantemente delle prove, ed essi subiscono la persecuzione.
L'apostolo Paolo ha fatto questa predizione: "Tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati" (II Timoteo 3:12). Gesù Lui stesso ci ha prevenuti, dicendo: "Non pensate che io sia venuto a mettere la pace sulla terra; non sono venuto a mettere pace, ma spada. Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, e la figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera; i nemici dell'uomo saranno quelli stessi di casa sua" (Matteo 10:34-36). Quanto all'apostolo Pietro, ci dà l'avvertimento seguente: "Diletti, non vi stupite della fornace accesa in mezzo a voi per provarvi, quasi ché vi avvenisse qualcosa di strano" (I Pietro 4:12).
E' molto chiaro: è richiesto al vero cristiano di vincere la sua propria natura e il mondo, e di resistere agli assalti di Satana. Il cristiano sarà molestato, perseguitato, e forse anche martirizzato dai nemici di Dio.

Perché edificare un carattere giusto?
Il cristiano deve egli passare dalle difficoltà della vita, nel solo scopo di poter prendere delle lunghe vacanze celesti, nell'ozio eterno, suonando l'arpa? O bene sarebbe questo per servire da messaggero a Dio, come gli angeli? Dopo tutte queste prove e dopo tutte le lacrime e, forse anche, dopo tante prove per superare le sofferenze fisiche, la nostra ricompensa non sarebbe essa più grande di quella di milioni di esseri creati, che compongono l'esercito angelico?
Non vi è dubbio! Il vero scopo GRANDIOSO dell'esistenza umana si estende molto più lontano che quello dei santi angeli e degli arcangeli. Questo è appassionante , prodigioso, eppure semplice! La ragione suprema per la quale noi traverseremo delle prove - questo periodo di prove - è per meglio vedere se noi ci abbandoniamo totalmente a Dio che mette il Suo pensiero, il Suo amore e il Suo carattere in noi. Dio sta riproducendosi!
Si voi avete ben letto. Ma a questo stadio, io devo esortarvi, a voi che leggete queste righe, a NON fermarvi là. Domandate a Dio che vi dia uno spirito aperto, curioso, e non perdetevi nelle occasioni. La salvezza spirituale dipende da un desiderio sincero di "provare ogni cosa", secondo il termine della vostra Bibbia. Poiché lo scopo supremo della vita umana ha realmente un senso. Esso è stato ispirato in modo chiaro, e scritto nelle pagine della Bibbia da secoli!
Ritorniamo al libro della Genesi, e vediamo di nuovo quello che Dio fece al principio. Ogni animale fu creato "secondo la loro specie" (Genesi 1:24). E' così che il bestiame mise al mondo del bestiame. Il leone mette al mondo dei leoni, ecc. Tale fu l'intenzione di Dio creando ogni creatura. In seguito, Dio disse: "Facciamo l'uomo alla nostra immagine e alla nostra somiglianza..." (Genesi 1:26). In linguaggio chiaro, Dio ha dato là l'indicazione che la Sua Famiglia Divina - identificata al presente come essendo il Padre e il suo Figlio Gesù Cristo - andava a riprodursi, alfine di aggiungere altri membri. Ed è blasfematorio, secondo voi, di pensare che Dio progetta di riprodursi "secondo la Sua specie"?
Certi capi religiosi dell'epoca di Cristo, che si erano arrogati questo titolo, lo pensavano. Voi sarete probabilmente sorpresi di imparare che il fatto che Dio ha una famiglia è stato l'oggetto di una grande controversia tra Gesù e le autorità religiose della Sua epoca. Poiché Gesù aveva a detto loro: "Io e il Padre siamo UNO" (Giovanni 10:30). Questa dichiarazione mise i capi religiosi in una collera tale che consideravano Gesù un eretico che meritava la morte.
Quando Gesù domandò loro perché volevano farlo morire, queste autorità religiose replicarono: "Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmia; e perché tu, che sei uomo ti fai Dio" (versetto 33).
Osservate attentamente quello che Gesù ha detto per difendersi di questa accusa di bestemmia: "Non è scritto nella vostra legge: Io ho detto: voi siete dei? Se essa chiama dei coloro ai quali la parola di Dio è stata diretta e la scrittura non può essere annullata, come mai dite voi a colui che il Padre ha santificato e mandato nel mondo, che bestemmia, perché ha detto: Sono Figliuolo di Dio" (versetti 34-36).
Il versetto alla quale fa referenza si trova nel Salmo 82:6. Il termine ebraico tradotto qui per "Dio" è Elohim. Questa stessa parola che è tradotta per "Dio" in Genesi 1:1, ed è adoperata centinaia di volte nell'Antico Testamento, per parlare dell'Essere Divino. Molti studiosi moderni dicono che questo termine significa unicamente "giudice potente". Ma questa non è una comprensione esatta dell'uso di questa parola ebraica. Altrimenti, Gesù non sarebbe stato così spontaneo per scegliere questo versetto in una situazione dove la Sua vita stessa era in gioco. Egli si servì di questo versetto dei Salmi per mostrare che l'uomo ha un potenziale simile a Dio e che l'umanità è veramente "fatta all'immagine" di Dio. Verosimilmente queste autorità religiose, nella loro collera, hanno dovuto riconoscere che Gesù era di carne e sangue, come essi. Di più, poiché Gesù era il "Figlio di Dio", Egli NON bestemmiava facendosi uguale a Dio, quando Egli chiamava Dio Suo Padre!
Infatti, questa questione si pone più presto, nell'Evangelo secondo Giovanni, quando queste stesse autorità cercavano di uccidere Gesù, accusandolo di violare il sabato e perché Egli "chiamava Dio Suo Padre, facendosi uguale a Dio" (Giovanni 5:18). Essi riconoscevano pubblicamente che un figlio REALE è infatti, uguale a suo padre.
Io stesso sono un padre. Ho il privilegio di avere quattro figli e due figlie. Come Dio ne ha dato l'ordine, mi sono riprodotto "secondo la mia specie". I miei figli e le mie figlie sono pienamente umani, come io lo sono. Benché io ho più esperienza e saggezza, e che io sia il "patriarca" della mia famiglia, i miei figli sono tutti anche membri della nostra famiglia come me; essi hanno le stesse capacità umane, lo stesso potenziale e la stessa dignità di me.
Cosa ne è dei figli di Dio? Siamo talmente abituati a che gli ecclesiastici moderni utilizzano delle "parole dolci", che non abbiamo più la comprensione esatta del significato delle parole che noi adoperiamo? Non vogliamo riconoscere che un "figlio" di Dio, al senso proprio della parola diverrebbe veramente come Dio?

IL SIGNIFICATO BIBLICO DI ELOHIM

Il primo nome che Dio si diede nell'Antico Testamento, è Elohim: "Nel principio Iddio creò i cieli e la terra" (Genesi 1:1). Elohim è impiegato 31 volte nel primo capitolo della Genesi, ed è identificato "Dio" in quanto che Creatore.
Ma cosa significa "Elohim"?
Tutte le autorità si accordano per dire che questo nome ebraico per "Dio" ha un senso al plurale. Certi pensano che questo nome prova che "più di un essere" è compreso nella divinità dell'Antico Testamento. Per altri negano questo. Però bisogna ancora dubitare che il termine -im traduce la nozione di pluralità dell'essere nel concetto di Dio, tale che è menzionato nell'Antico Testamento.
"Grammaticalmente, la forma Elohim in tanto che dei al plurale, si ritrova nei numerosi testi biblici (Esodo 12:12: tutti gli dei di Egitto). In questa funzione, Elohim può essere preceduto da un articolo definito ("gli dei"; Esodo 18:1: "Ora riconosco che l'Eterno è il più grande di tutti gli dei"). In ebraico, Elohim può essere accompagnato dall'aggettivo in plurale (frequentemente in Deuteremonio: "Altri dei"), ed esige dei verbi in plurale (Salmo 97:7: "i prostrano dinanzi a lui tutti gli dei (Yahweh"). La caratteristica sorprendente dei testi dell'Antico Testamento risiede nell'impiego della forma Elohim al plurale, per designare il solo Dio d'Israele" (The Anchor Bible Dictionary, vol. 4, p. 1006, art. "Name of God in the old Testament").
Esistono delle prove irrefutabili che questo nome (Elohim) deve essere compreso come esprimendo il senso, non di un Dio "in due Esseri", o "in tre esseri", ma di una "Famiglia divina" comprendenti più Membri. Se Dio doveva sempre essere limitato in un Padre e un Figlio, allora la Bibbia si sarebbe probabilmente servito di altre parole ebraiche per definire un "capo divino" limitato, non comprendendo che due Membri. La parola ebraica ELOHIM a un connotativo di dualità; però, Dio (Elohim, in ebraico) non ha utilizzato ELOHAIM, definendo una dualità, ma ben ELOHIM, indicando una pluralità. Perché dunque ha utilizzato ELOHIM? Semplicemente poiché ELOHIM è di esseri divini, una Famiglia alla quale saranno aggiunte, più tardi, molti figlie e figli (II Corinzi 6:18).
L'una delle più grandi prove mostrando che ELOHIM deve essere compreso come essendo "plurale", nel suo significato vero, e nel fatto innegabile nella maniera dove il Creatore Si è servito di queste parole nella Bibbia: "Poi Dio disse: Facciamo l'uomo alla NOSTRA immagine, secondo la NOSTRA somiglianza" (Genesi 1:26). Ed è chiaro che Dio non ha detto: "Io voglio fare l'uomo alla MIA immagine, secondo la Mia somiglianza". In nessuna parte, Dio non dice che gli angeli sono delle creature. Essa afferma che Dio solo è il Creatore, altrimenti, dei numerosi versetti provano, in modo innegabile, che ELOHIM deve essere compreso in senso plurale.
1) Cristo ha detto: "Il Padre è più grande di me" (Giovanni 14:28). Ben che esiste "UN DIO", è evidente che non è biblico di dire che Dio è "un solo Essere" o una Entità". Se il Padre e Suo Figlio non sono due Persone distinte (Esseri Entità). Cristo non avrebbe potuto dire che Suo Padre è "più grande" di Lui.
2) In Matteo 22:41-46, Gesù rivela che il Salmo 110:1 si riferisce a Lui e a Suo Padre: "Parola dell'Eterno (in ebraico Yahweh= il Padre) a mio Signore (in Ebraico, Adonai= il Figlio) Siedi alla mia (del Padre) destra, finché io abbia fatto dei tuoi (del Figlio) nemici lo sgabello dei tuoi piedi". Molti versetti rivelano che due Persone solamente, il Padre e il Figlio, compongono attualmente la Famiglia divina. La "trinità", propriamente si parla, non è insegnata per nulla dalla Bibbia; essa non è menzionata neppure una volta - sia nell'Antico Testamento che nel Nuovo Testamento. Al contrario, il Dio Onnipotente rivela che tutti coloro che diverranno Suoi figli e Sue figlie, per una nuova nascita di natura spirituale, alla resurrezione dei giusti, nasceranno dello Spirito della Famiglia di Dio in quanto che esseri spirituali e immortali, glorificati (I Tessalonicesi 4:13-18; I Corinzi 15:50-57).
Questi santi glorificati saranno allora mutati da esseri "umani" in "divini", da esseri mortali in esseri immortali. In quanto che figlie e figli immortali di Dio, essi saranno superiori agli angeli (che essi giudicheranno: I Corinzi 6:3), ed essi allora saranno degni di ricevere l'adorazione dagli esseri umani (Apocalisse 3:9)!
ELOHIM è un nome al plurale, significa che Dio è una famiglia di Esseri divini, e non una TRINITA' "chiusa" che non potrebbe mai ammettere altri figli e figlie di Dio nella Sua FAMIGLIA. ELOHIM può implicare - e implica realmente - una pluralità di esseri divini nella Famiglia di Dio. Le Scritture ebraiche provano che questa parola deve essere considerata letteralmente. Possiamo noi credere la pura verità della parola di Dio? Egli ha detto: "FACCIAMO L'UOMO ALLA NOSTRA IMMAGINE"!

"Nascere" dalla resurrezione
In questa vita, noi siamo "generati" o rigenerati dalla conversione e per l'impregnazione dello Spirito di Dio. Questo Spirito è lo Spirito "di forza, d'amore e di saggezza" (II Timoteo 1:7). Lo Spirito di Dio ci trasmette la natura di Dio.
Quando sottomettiamo la nostra volontà a Dio, quando noi cediamo al Suo Spirito Santo e beviamo letteralmente con uno studio regolare della Bibbia e con la preghiera, noi CRESCIAMO spiritualmente, fino al momento che noi saremo interamente "nati da Dio" alla resurrezione dei morti!
Gesù Cristo è il nostro esempio e il nostro pioniere. Egli è stato "dichiarato Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, con la Sua RESURREZIONE di fra i morti" (Romani 1:4). Più avanti, nell'epistola ai Romani, Paolo fu ispirato a scrivere che i veri cristiani sono "predestinati ad essere simili all'immagine del suo Figlio, alfine che suo Figlio sia il primo nato di MOLTI fratelli" (Romani 8:29).
Notatelo! Tutti coloro che si abbandonano veramente a Dio diverranno come Cristo, di tale sorte che Egli diverrà il primogenito di molti altri figli di Dio, dei figli nel senso proprio del termine, come Gesù Cristo, è il primogenito ed il Signore della nostra salvezza.
Paolo dichiara di nuovo: "Ed egli è il capo del corpo, cioè della Chiesa; egli è il principio, il primogenito dai morti, onde in ogni cosa abbia il primato" (Colossesi 1:18). Così dunque per la seconda volta, Dio mostra chiaramente che per "nascere di nuovo" come Cristo - il primo nato di fra i morti - noi dobbiamo "nascere" nella famiglia stessa di Dio, con la RESURREZIONE di fra i morti!
In Apocalisse 1:5, l'apostolo Giovanni fu ispirato da Dio nel descrivere Cristo come essendo "il PRIMOGENITO dai MORTI". Se Cristo è il "primogenito", devono essercene necessariamente degli altri. Se il "primogenito" di Dio è veramente DIO, allora coloro che nasceranno più tardi dallo stesso Padre dovranno anche essi diventare dei membri della famiglia di Dio!
La Bibbia è senza equivoci sul fatto che si lascia lo stato mortale per una RESURREZIONE. Noi stiamo per commentare tre versetti che mostrano chiaramente che coloro che sono veramente "nati di nuovo" sono nati dalla resurrezione dai morti, e che essi diverranno dei membri della "Famiglia di Dio", al livello dell'esistenza di Dio, come Gesù.

Chi deterrà per sempre l'autorità suprema?
La Bibbia indica che il Padre sarà sempre il più grande, in potenza e in autorità. In tutta evidenza, Dio il Padre non invecchierà mai e non andrà mai in pensione, e Egli non morrà! Egli sarà ETERNAMENTE capo indiscutibile della Famiglia Divina. Gesù Cristo stesso ha detto: "Il Padre è più grande di me" (Giovanni 14:28).
La stessa Bibbia indica che Gesù Cristo sarà sempre più grande di tutti i "figli" nati nella Famiglia di Dio. Egli è seduto alla destra del Padre (Ebrei 8:1). Egli sarà il "Re dei re" (Apocalisse 19:16), il nostro Sommo Sacerdote in eterno (Ebrei 6:20).
E' evidente che lo scopo essenziale della vita è di riconciliare l'uomo con Dio. Lo Spirito Santo guida una persona in un processo di abbandono totale a Dio e al Salvatore, Gesù Cristo. Per lo Spirito uno crede nella grazia e la conoscenza, nel carattere di Gesù Cristo (II Pietro 3:18). Con l'aiuto di Dio, questo processo implica che si vince e si impara a vivere "di ogni parola che esce dalla bocca di Dio" (Matteo 4:4). Perché una persona possa avvicinarsi a Dio, essa deve studiare attentamente la Bibbia, e "nutrirsi" (Giovanni 6:56-63), Alfine che gli insegnamenti divini divengano veramente il suo modo di vivere e di azione. Vincere implica di pregare Dio regolarmente e sinceramente, ogni giorno, spesso più volte al giorno, è di essere sempre in uno spirito di preghiera. Questo necessita una meditazione costante della parola di Dio e del Suo scopo, dei digiuni occasionali per avvicinarci maggiormente a Dio.
In questo modo, per una suggestione quotidiana attiva per lasciare Cristo vivere veramente la Sua vita in essi per il Suo Spirito Santo (Galati 2:20), i veri cristiani imparano a "camminare con Dio". Mese dopo mese, anno dopo anno, essi divengono di più in più simili a Lui. Effettivamente, una persona avendo una fede sincera dovrebbe vivere in questo modo, seguendo l'istruzione di Gesù: "Voi siate dunque perfetti, com'è perfetto il Padre vostro celeste" (Matteo 5:48). L'apostolo Pietro esorta i cristiani, dicendo: "Ma come Colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta" (I Pietro 1:15).
Nella sua seconda epistola, egli ha descritto il modo della potenza divina: "Poiché la sua potenza divina ci ha donate tutte le cose che appartengono alla vita e alla pietà... affinchè per loro (per le promesse) fatti partecipi alla NATURA DIVINA dopo essere fuggiti dalla corruzione che è nel mondo per via della concupiscenza" (II Pietro 1:3-4).
Tutti questi scritti vogliono realmente dire quello che essi dicono? Possiamo noi onestamente "vuotare del vero senso letterale" i numerosi versetti ispirati che ci dicono di essere "santi", di essere "come Dio", e di sottometterci a Lui, alfine che Egli mette in noi la Sua propria natura divina? No! E' dunque logico di credere che lo scopo di Dio è sempre stato di riprodursi. E' ciò che la Sua Famiglia (Elohim) aveva in mente quando Dio disse: "FACCIAMO l'uomo alla NOSTRA IMMAGINE, secondo la NOSTRA SOMIGLIANZA" (Genesi 1:26).

"Nati di nuovo", ma siamo noi destinati ad essere dei figli inferiori?
Noi abbiamo già visto che Gesù Cristo deve essere "il primogenito di MOLTI fratelli" (Romani 8:29). Ma i fratelli che nasceranno più tardi avranno essi MENO gloria che il Cristo?
Come noi abbiamo spiegato, Cristo avrà sempre più potenza ed autorità, ma la Bibbia indica che i figli di Dio, nati dallo Spirito, divideranno lo stesso livello di gloria e di maestà che Gesù Cristo, il loro Fratello primogenito. Notate Romani 8:18: "Perché io stimo che le sofferenze del tempo presente non siano punto da paragonare con la GLORIA che ha da essere manifestata a nostro riguardo". In tutta la Bibbia, delle decine di versetti indicano che le nostre sofferenze, le nostre prove, le nostre avversità, il nostro sforzo per vincere, sono destinati a formarci, a modellarci all'immagine di Dio per prepararci a nascere, con la resurrezione di fra i morti, e ad essere GLORIFICATI come Cristo è stato glorificato.
Ben'inteso, il cristiano realmente convertito e rigenerato, o "generato" da Dio, in questa vita attuale. Ma la nascita ultima è quella nella Famiglia di Dio, alla resurrezione.
Come l'apostolo Paolo ha scritto: "Ma ora Cristo è risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono. Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo d'un uomo è venuta la resurrezione dei morti. Poiché come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati... Così anche sta scritto: il primo uomo, Adamo, fu fatto anima vivente; l'ultimo Adamo è spirito vivificante. Però, ciò che è spirituale non viene prima; ma viene prima, ciò che è naturale; poi viene ciò che è spirituale. Il primo uomo, tratto dalla terra, è terreno: il secondo uomo è dal cielo... E come abbiamo portato l'immagine del terreno, così porteremo anche l'immagine del celeste" (I Corinzi 15:20-22, 45-47, 49).
Noi saremo i figli della resurrezione, non con una "falsa nascita", di fronte a una folla emotiva, durante una "riunione di rinnovamento"! La vera esperienza della "nuova nascita" supererà da lungi queste effusione emotive, simulate, che rendono confuso il mondo religioso di oggi, non c'è paragone possibile. Poiché alla "ultima tromba", Cristo ritornerà su questa terra come Re dei re, e coloro che saranno trovati degni saranno rapiti sulle nuvole, per incontrarLo nell'aria (I Tessalonicesi 4:16-17). Essi avranno un corpo spirituale, e saranno GLORIFICATI in quanto membri "nati" di nuovo della Famiglia divina. Essi NON saranno considerati come dei figli "adottivi", o come degli esseri semplicemente "creati". Al contrario, questi figli nati dallo Spirito emaneranno direttamente da Dio, avranno la Sua NATURA DIVINA come certamente la natura e le caratteristiche umane che ci sono state trasmesse in questa vita dai nostri genitori umani.
Per utilizzare una analogia umana, noi siamo adesso dei figli "generati" da Dio, ancora nel seno di nostra "madre" (la Gerusalemme di sopra, Galati 4:26), ma CRESCENDO nella grazia e nella conoscenza, alfine di poter NASCERE da Dio alla resurrezione dai morti (vedere Apocalisse 12:1-2). L'apostolo Giovanni ha scritto: "Diletti, ora siamo figliuoli di Dio, e non è ancora reso manifesto quel che saremo. Sappiamo che quando egli sarà manifestato SAREMO SIMILI A LUI, perché lo vedremo come egli è" (I Giovanni 3:2). In quel momento noi saremo simili a Cristo!
A cosa somiglia il Cristo vivente? Noi troviamo una descrizione della Sua apparenza attuale nell'Apocalisse 1:13-16. Così, dopo la Sua resurrezione, gli occhi di Gesù somigliano a "una fiamma di fuoco". Il suo viso è come il "sole quando brilla in tutta la sua forza"! Egli è glorificato, come noi lo SAREMO, conformemente allo scopo meraviglioso del Dio supremo che ci ha fatti alla Sua immagine!

Quale avvenire per i vincitori!
Consideriamo adesso il terzo capitolo della prima Epistola di Giovanni. Dopo aver dichiarato che noi saremo "come" Cristo, e che noi potremo contemplare il viso di questa GLORIA, abbagliante, Giovanni scrive: "Chiunque ha questa speranza in lui si purifichi come esso è puro" (versetto 3). Una volta che noi abbiamo afferrato l'ultimo scopo di Dio e l'incredibile potenzialità dell'uomo che il nostro Creatore ha previsto nel Suo piano per noi, noi avremo tutte le ragioni di volere essere "puri" di condurre una vita giusta e santa.
La nostra ricompensa reale non è qualcosa di vago o nebuloso, "felicità ed estasi", che consiste a "navigare nell'aria" tutti i giorni, rimanendo OZIOSI. Al contrario, questo implica di divenire dei "figli della resurrezione", e di unirsi a Cristo nel GOVERNO attivo del pianeta, almeno durante il Millennio alfine di eliminare la contaminazione e i suoi effetti, di eliminare la pornografia, di far cessare le guerre, di aiutare, di nutrire e di guarire le masse affamate e malate, di portare una FELICITA' indescrivibile a un mondo traumatizzato, così come una gioia e una soddisfazione profonda per noi, durante questo processo.
Noi non governeremo solo gli esseri umani, ma anche gli ANGELI potenti di Dio! Notate I Corinzi 6:2-3: "Non sapete voi che i santi giudicheranno il mondo. E se il mondo è giudicato da voi, siete voi indegni di giudicare delle cose minime? Non sapete voi che giudicheremo gli angeli? Quanto più possiamo giudicare le cose di questa vita! "Tutta la nostra esperienza cristiana, cioè a dire lo sviluppo del nostro spirito e del carattere di Cristo (Filippesi 2:5), è diretto verso questo scopo supremo.
Questa sarà una esperienza appassionante, stimolante, produttiva e incredibilmente ricca. Non vi è nulla di più REALE!
Cosa avverrà in seguito? Leggete le dichiarazioni ispirate, scritte da Paolo in Ebrei 2:5-8: "Difatti, non è agli angeli che Egli ha sottoposto il mondo a venire del quale parliamo; anzi, qualcuno ha in un certo luogo attestato dicendo: Che cos'è l'uomo che tu ti ricordi di lui o il figliuol dell'uomo che tu ti curi di lui? Tu l'hai fatto di poco inferiore agli angeli; l'hai coronato di gloria e d'onore; tu gli hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi", notate la superiorità ultima sugli angeli. Poiché l'uomo fu creato di "poco" o - come certe versioni lo traducono - "per un po' di tempo", inferiore agli angeli. In definitiva, Dio ha previsto di mettere "TUTTE LE COSE" sotto la dominazione dell'uomo.
Oggi già, l'uomo crea dei sistemi di informatica che possono praticamente rivaleggiare con il suo spirito per le loro capacità sorprendenti, ma è anche capace di annullare tutta la vita umana su questa terra con la bomba atomica e all'idrogeno, e con delle armi di distruzione massiva! Tuttavia, tenendo conto del bisogno dell'umanità in nutrimento, in acqua e ossigeno, e considerando le distanze infinitamente grandi che separano i pianeti, sarebbe impensabile considerare che l'uomo potesse esplorare l'universo intero, anche se egli potesse viaggiare all'incredibile velocità della luce!

EREDI DELL'UNIVERSO
Nella Sua descrizione del Mondo di Domani, Dio indica che TUTTE LE COSE saranno sottomesse all'uomo. La parola greca tradotta qui per "tutte le cose" ha il senso "dell'universo intero"! E' ugualmente il significato del termine ebraico nel Salmo 8:7, al quale Ebrei 2:8 fa referenza.
Subito dopo questo, Paolo scrive: "Col sottoporgli tutte le cose, Egli non ha lasciato NULLA che non gli sia sottoposto. Ma al presente non vediamo ancora che tutte le cose gli siano sottoposte" (Ebrei 2:8). Notate che "NULLA" è escluso dalla sottomissione all'uomo. Ma ciò "non è ancora" compiuto. Commentando questo versetto, The Critical and Experimental Commentary dichiara: "Non essendo dato alcun limite nel specificare le Scritture, l'espressione "tutte le cose" deve includere anche le cose celesti e terrestri:"
The New Bible Commentari Revised fa il commento seguente: "Di più questo versetto indica che non solamente Gesù, ma anche gli uomini - da Gesù in quanto il loro Sommo Sacerdote e l'Autore della salvezza - sono chiamati a ereditare di un destino di GLORIA e di dominio."
Allora in linguaggio chiaro, è evidente che Dio ha creato gli uomini perché siano veramente come Lui. Noi che vinceremo, siamo destinati ad essere dei VERI figli di Dio, e NON dei "pseudofigli" di un rango di un livello di esistenza inferiore.
Parlando dei "figli della resurrezione" Paolo, nella sua Epistola agli Ebrei, dice che Dio non ha lasciato NULLA che non sia sottomesso agli uomini (2:8). In questo caso, il nostro ultimo destino è di divenire dei "figli" di Dio, e aiutare a governare L'UNIVERSO intero sotto la direzione di Gesù Cristo, nostro Fratello primogenito e nostro Sommo Sacerdote!
Noi avremo allora dei corpi spirituali glorificati, non saremo più soggetti alle leggi fisiche che noi conosciamo oggi. Noi avremo la capacità di spingerci attraverso l'universo ben più rapidamente che la velocità della luce, poiché noi saremo dei membri della Famiglia creatrice - la Famiglia di Dio - atti a viaggiare alla velocità del pensiero!
Al servizio del nostro Padre e di Gesù Cristo nel governo perfetto di Dio, noi dovremo senza dubbio rilevare la sfida, durante i secoli, di riuscire a ringiovanire e abbellire vaste porzioni dell'universo - oggi desertico, senza vita e nella desolazione. Non cè alcun dubbio che si dovrà pensare prima di tutto a delle attività creative e a dei progetti appassionanti di ogni specie. Come dicono le Scritture: "Poiché un fanciullo ci è nato, un figliuolo ci è stato dato, l'imperio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere Ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace, per dare INCREMENTO all'imperio e una pace senza fine... questo sarà lo zelo dell'Eterno degli eserciti" (Isaia 9:5-6).
Quando questo scopo grandioso per l'umanità sarà pienamente compreso, molte cose concernenti la vita umana e quella del vero cristiano cominceranno ad avere un senso molto diverso.
Notate Romani 8:17: "E se siamo figliuoli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pur soffriamo con lui, affinché siamo anche GLORIFICATI con lui". Quando noi comprenderemo che questa "gloria" suprema implica veramente la gloria stessa di DIO, le nostre prove umane appariranno meno opprimenti. Filippesi 3: 21 parla del ritorno di Gesù Cristo, quando Egli "trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua GLORIA, in virtù della potenza per la quale egli può anche sottoporsi ogni cosa".

DIO E' ETERNO

Ecco un argomento fallace contro la verità concernente il nostro ultimo destino: "Noi non potremo mai divenire come Dio, poiché è esistito eternamente, e che Egli è il Creatore di tutto quello che esiste, ma non noi".
Vi è una risposta? Una parte della risposta si trova in Romani 4:17, dove Paolo menziona che Dio ha chiamato Abraamo "il padre di un gran numero di nazioni". Dio ha dichiarato questo come un fatto compiuto, MOLTO TEMPO prima che le cose siano avvenute! Così, Paolo fu ispirato a scrivere: "Dio, il quale fa rivivere i morti, e chiama le cose che non sono, come se fossero".
L'ultima realtà è la VOLONTA' di Dio, che voleva già che Abraamo fu "il padre di gran numero di nazione". Per conseguenza, nello spirito di Dio, era un FATTO compiuto, poiché egli aveva voluto così!
Nella stessa maniera, Dio deve aver progettato di riprodursi dal principio: "Siccome in lui ci ha eletti, prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi ed irreprensibili" (Efesini 1:4). Di nuovo: "Perché quelli che Egli ha preconosciuti, li ha pure predestinati ad essere conformi all'immagine del suo figliuolo, onde egli sia il primogenito fra molti fratelli" (Romani 8:29).
Così, il piano di Dio per portare più figli nella Sua Famiglia, alfine che Cristo potesse essere" Il primogenito di MOLTI fratelli" - tutto questo era predestinato, VOLUTO dallo spirito di Dio, "prima della fondazione del mondo" (Efesini 1:4). In questo senso, in termine di ultima realtà che è la VOLONTA' di Dio, per tanto che noi vinceremo fino alla fine, noi siamo già eterni; noi abbiamo già ricevuto il dono della vita eterna per la VOLONTA' immutabile di Dio!
Un'altra indicazione molto chiara, mostrando il modo divino di concepire le cose, si trova in Ebrei 7:9-10. Notate questo versetto: "E, per così dire, nella persona d'Abraamo, Levi stesso, che prende le decime, fu sottoposto alla decima; Perché egli era ancora nei lombi di suo padre, quando Melchisedec incontrò Abraamo."
Dio dice che Levi NON esisteva ancora! Come Levi era "nei reni" del suo bisnonno Abraamo, noi anche, noi siamo certamente stati, per così dire, nei "reni" spirituali del nostro Padre celeste, che ha VOLUTO che noi diveniamo i Suoi figli. In questa maniera, dopo la quale Dio Lui stesso pensa e agisce, i veri santi, coloro che dimorano fedeli fino alla fine, sono sempre esistiti nel Suo spirito.
Noi eravamo nei "reni" di Dio quando Egli ha creato gli angeli e, di seguito, la terra, alfine di mettere l'umanità e, più tardi ancora, quando Egli ha inviato il Suo figlio per rendere possibile la nostra entrata nella Famiglia eterna di Dio.
Gesù ha detto: "Dio è spirito" (Giovanni 4:24). E ancora: "Quel che è nato dalla carne è "nati da Dio" e divenuti "figli della resurrezione" (Luca 20:36), noi avremo la "natura divina" (II Pietro 1:4). Noi saremo così composti di Spirito Santo, come Dio e Cristo lo sono: Lo Spirito Santo è eterno; egli è sempre esistito e esisterà sempre.
E' perché, tutto essendo la nuova "personalità" aggiunta alla Famiglia di Dio, con una vera nascita "spirituale" alla resurrezione, noi esisteremo sempre secondo lo Spirito e la VOLONTA' di Dio. Noi saremo stati nei "reni" del nostro Padre dall'eternità, e noi saremo allora composti di Spirito, che è eterno.
E' così che la nostra nascita spirituale, in quanto figli di Dio, non è che una parte del nostro proseguimento spirituale della VOLONTA' di Dio. Quando noi (se noi siamo vincitori!) saremo membri della Famiglia elargita - il Regno di Dio - noi saremo aggiunti al Padre e al nostro Fratello primogenito per creare, ricreare, costruire, elaborare e migliorare questo vasto universo: come la parola di Dio ce lo dice, per veramente "dare a l'imperio della CRESCITA, e una pace senza fine" (Isaia 9:6).
I veri cristiani hanno davanti ad essi una fortuna e un avvenire FANTASTICO. In un avvenire lontano, quando noi saremo occupati alla elaborazione e alla creazione per una eternità", sotto la direzione del nostro Padre, gli argomenti speciali e il "gioco di parole" utilizzate dai teologi ciechi di questo mondo, smentire l'intenzione di Dio di fare di noi Suoi veri figli, sembrerebbe ben ridicolo!
Gesù ha detto: "Lasciateli; sono ciechi, guide di ciechi; or se un cieco guida un altro cieco, ambedue cadranno nella fossa" (Matteo 15:14).

Degli esseri spirituali per insegnare agli umani la via di Dio.
Parlando delle ultime esperienze della "nuova nascita", Gesù Cristo ha detto a Nicodemo: "Quel che è nato da carne è carne; quel che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti meravigliare se t'ho detto: Bisogna che nasciate di nuovo. Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai d'onde viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito" (Giovanni 3:6-8).
Alla resurrezione, i santi nati dallo Spirito saranno simili a Cristo resuscitato. Noi saremo capaci di "traversare" i muri (Giovanni 20:19), o "sparire" completamente senza lasciare delle tracce (Luca 24:31)!
Nello stesso tempo, i santi resuscitati come Cristo saranno anche capaci di apparire sotto forma umana, di incontrare degli esseri umani, di mangiare con essi, e di insegnare loro durante il regno millenario di Cristo sulla terra. Giovanni 21 descrive il Cristo resuscitato, facendo cuocere del pesce per i discepoli (versetto 9), e in seguito li insegnava.
Ben'inteso, molte situazioni interessanti, appassionanti e anche divertenti, saranno considerate, quando, nel mondo di Domani, i figli resuscitati da Dio potranno sorprendere e anche, temporaneamente, spaventare degli esseri umani che, presi all'improvviso, diranno: "E' ancora uno di quelli là!"
Isaia 30 descrive l'epoca alla quale la nazione intera d'Israele sarà ricondotta dalla sua cattività, alfine di essere governata e insegnata dagli Esseri divini: "E il Signore vi darà, sì, del pane d'angoscia e dell'acqua d'oppressione, ma quei che t'ammaestrano non dovranno più nascondersi; e i tuoi occhi vedranno chi t'ammaestra; e quando andrete a destra o quando andrete a sinistra" (versetti 20-21).
Durante il regno millenario di Cristo e dei santi resuscitati, si insegnerà la STRADA della pace, della prosperità e della felicità vera, a milioni di esseri umani, che saranno su questa terra. "Verranno delle nazioni in gran numero e diranno: Venite, saliamo al monte dell'Eterno e alla casa dell'Iddio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie, e noi cammineremo nei suoi sentieri! Poiché da Sion uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola dell'Eterno. Egli sarà giudice fra molti popoli, e sederà come arbitro fra nazioni potenti e lontane. Dalle loro spade fabbricheranno vomeri, delle loro lance, roncole; una nazione non leverà più la spada contro l'altra, e non impareranno più la guerra" (Michea 4:2.3).
Notate adesso il versetto 5: "Mentre tutti i popoli cammineranno ciascuno nel nome del suo dio, noi cammineremo nel nome dell'ETERNO, del nostro Dio, in perpetuo. I popoli cammineranno ciascuno nel nome del "suo dio"? Ma di cosa questo profeta ispirato parla? E' possibile che Michea descrive qui la relazione che gli abitanti di diverse città e province avranno con i loro dirigenti, o il loro giudice personale un membro "nato di nuovo" nella Famiglia di Dio, che sarà stato assegnato al governo delle loro città o dei loro Stati (Luca 19:17-19).
Lo scopo supremo di Dio, dandoci la vita e il soffio, è di permetterci di congiungerci a Lui, così come al Suo Figlio Gesù, in un rapporto famigliare, basato sull'amore, al servizio e all'obbedienza alla VIA che produce la pace e la felicità - in breve, sulla legge spirituale di Dio tale che essa è rivelata nei dieci comandamenti e negli insegnamenti di Cristo.

Risposte alle obiezioni
Prima di essere "convertiti" durante questa vita presente, noi dobbiamo PENTIRCI profondamente dal "peccato", che è semplicemente la trasgressione della LEGGE di Dio (I Giovanni 3: 4). E' allora che noi riceviamo il dono delle Spirito Santo (Atti 2:38), che Dio dona a coloro che Gli UBBIDISCONO (Atti 5:32).
In seguito, noi dobbiamo vincere - per la potenza e l'aiuto dello Spirito di Dio in noi - e CRESCERE nella grazia e nella conoscenza di Cristo, conformemente al CARATTERE di Dio. Poiché il nostro Padre celeste, in questo modo introduce la Sua propria natura in noi. In questo modo noi non siamo solo "adottati". Noi siamo letteralmente generati, essendo impregnati della natura divina, continuando a crescere spiritualmente fino che noi siamo pronti a "nascere da Dio", alla resurrezione!
In tanto che Capo supremo di tutto quello che esiste, Dio non prende alcun rischio di vedere mai i Suoi figli ribellarsi contro di Lui! Solo coloro che hanno abbandonato la loro vita e la loro volontà a Dio e al loro Salvatore e Re di domani, Gesù Cristo, saranno giudicati degni di divenire membri della Famiglia di Dio - del Regno di Dio.
L'analisi qui sopra dovrebbe completamente confutare l'obiezione che certe persone hanno emesso contro questa verità meravigliosa. Esse pensano che se i santi resuscitati erano veramente destinati a divenire DIO, muniti dalla POTENZA divina, esisterebbe allora un grave pericolo di ribellione contro Dio il Padre, e forse anche uno spirito di guerra, come nel caso di Lucifero (Isaia 14:12-15). Ma questa obiezione rivela una mancata comprensione di quello che è la VERA conversione! Poiché dopo esserci abbandonati al nostro Creatore, dopo aver "camminato con Dio" durante la nostra vita cristiana, dopo aver tollerato, durante degli anni, delle prove, delle persecuzioni - sorte scontata di ogni cristiano, dimorando fedele e perseverando fino alla fine (Matteo 24:13) - non E' POSSIBILE che noi ci giriamo un giorno contro il nostro Padre celeste, e che noi ci attacchiamo a Lui.
In tanto che "figli della resurrezione" (Luca 20:36), noi saremo simili a Dio. Ricordatevi che "Dio NON PUO' essere tentato dal male" (Giacomo 1:13). Dio NON pecca a causa del Suo carattere divino - che è eternamente fedele e giusto. Così, pensare che un membro della Famiglia di Dio potrebbe ribellarsi contro Dio - è peccare - è una contraddizione in sé!
Un'altra obiezione è che, poiché Dio il Padre non è stato creato, e poiché Egli è sempre esistito, noi non potremo mai essere simili a Lui. Questa obiezione non tiene conto della verità meravigliosa secondo la quale, alla resurrezione, noi nasceremo letteralmente da Dio! Noi non saremo da allora unicamente "creati". Noi usciremo direttamente da Dio, essendo letteralmente ripieni dallo Spirito Santo, composti da questo Spirito Santo, come Dio lo è Lui stesso.
Ricordatevi che Dio sta riproducendosi secondo la Sua specie, così certamente che noi, esseri umani, lo facciamo! I suoi figli nati dallo Spirito, alla resurrezione, non saranno degli esseri spirituali di categoria inferiore, come nemmeno i vostri figli lo sono in rapporto con gli altri esseri umani!
A questo riguardo, un altro punto essenziale che noi dobbiamo ricordare, è che Cristo è destinato a "sposare" la Chiesa, al Suo secondo ritorno (Efesini 5:22-23; II Corinzi 11:1-2). Dio ha creato la donna perché essa sia compagna dell'uomo, e perché essa divida la sua vita con lui. La fidanzata di Cristo deve essere di categoria inferiore a Lui, un essere di una categoria completamente diversa? I santi glorificati esisteranno essi a un livello più basso in rapporto a Dio?
Certe persone sono urtate, alla prima analisi, dalla verità prodigiosa sul soggetto del nostro ultimo destino. Altri non sembrano interessati che a "giocare sulle parole", alfine di rendere confuse e oscure le verità le più vitali e le più MAGNIFICHE, rivelate nella Bibbia, lo SCOPO grandioso, ispirato e supremo, del nostro Creatore, che ci ha dato la vita e il soffio, e di farci "alla Sua immagine"!
Come già l'ho detto, e lo ripeto - per paura di storcere le mie parole - Dio Padre, e Gesù Cristo nostro Capo e nostro Salvatore, saranno SEMPRE più grandi di noi, in potenza e in autorità. Ma, in quanto che "figli della resurrezione", i santi saranno allo stesso livello di esistenza, come i vostri figli e le vostre figlie sono allo stesso livello umano che voi. Benché Dio il Padre e Gesù siano sempre esistiti, allora che i santi resuscitati hanno un principio, nondimeno noi divideremo il livello di esistenza divina.
Ed è imperativo che noi realizziamo che la continuità "dell'Eternità" prosegue senza mai cessare e che, in quanto che membri della Famiglia creatrice, i santi si aggiungeranno a Dio per governare, creare e realizzare dei progetti grandiosi nell'universo, durante i secoli a venire (Isaia 9:6).

Il meraviglioso amore di Dio
Dio ha creato gli esseri umani in tale modo che un giovane uomo e una giovane donna, una volta sposati, desiderano avere dei bambini - dividere la loro casa, la loro vita e il loro AMORE con un piccolo essere umano fatto alla loro immagine. Le coppie considerano la nascita di un bambino che, in quanto che essere umano, si svilupperà imparerà e crescerà alfine di dividere totalmente la vita, i progetti, le speranze e i sogni dei loro genitori, così come degli altri fratelli e sorelle, in una relazione d'amore famigliare.
Dio ha il medesimo desiderio: "Chi non ama non ha conosciuto Iddio; perché Dio è amore." (I Giovanni 4:8). Poiché Dio è amore, Egli vuole DIVIDERE il Suo amore, e la Sua gloria, la Sua eternità con dei MILIARDI di esseri umani che diverranno i Suoi veri figli, alla resurrezione. Se Dio il Padre e Cristo erano egoisti, individualisti, o mancanti di amore e di sollecitudine verso gli altri, forse desidererebbero di serbare tutto per Essi stessi, e non permettere ad altri di fare parte della loro Famiglia in una relazione prevista per degli Esseri divini che desiderano veramente riprodursi.
Ma, con l'amore spirituale trascendente che motiva il nostro Padre e il nostro Signore (Elohim, la Famiglia di Dio), Essi hanno scelto di riprodursi mettendo la loro "propria natura divina" nei cristiani sottomessi. In seguito, Dio fortifica i Suoi figli "generati", dalle vittorie che essi devono riportare durante tutta la loro vita fisica fino a che, come Cristo, "il primo nato di fra i morti", essi siano letteralmente "nati" da Dio in quanto che figli della resurrezione" (Luca 20:36).
Come l'amore di Cristo è grande! L'apostolo Paolo, ispirato, ha pregato affinché i cristiani potessero "comprendere con tutti i santi quale è la larghezza, la lunghezza, la profondità e l'altezza, e conoscere l'AMORE di Cristo, questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché giungiate ad essere RIPIENI DI TUTTA LA PIENEZZA DI DIO" (Efesini 3:18-19).
Come potreste voi essere "ripieni fino a TUTTA la pienezza di Dio" e non essere Dio? Poiché l'AMORE di Cristo e del nostro Padre celeste Li spinge a dividere con noi la Loro GLORIA eterna. Nell'avvenire, quando voi leggerete dei versetti del Nuovo Testamento concernenti i santi resuscitati, ereditanti la gloria di Dio, avranno forse un senso più profondo per voi. Poiché questo "mistero, che è stato occultato da tutti i secoli e da tutte le generazioni, ... [è stato] manifestato ora ai santi. Iddio ha voluto far conoscere loro la gloriosa ricchezza di questo mistero fra i Gentili, cioè: che Cristo in voi, la speranza della GLORIA" (Colossesi 1:26-27).
L'uomo si è sempre chiesto: "Perché sono nato? Quale è lo scopo della vita? Esiste un Dio reale? Perché Egli mi dà tante prove, e perché permette Egli che avvengano tante sofferenze?"
Al presente, il mistero è svelato! Se il vostro spirito e il vostro cuore sono aperti, voi conoscerete la risposta a queste profonde domande che hanno turbato i filosofi e gli studiosi, durante i secoli. Voi dovreste sempre essere riconoscenti verso Dio, e il nostro Salvatore, Gesù Cristo - E ringraziarli di averci fatti "secondo la Loro specie".

La preghiera fervente di Gesù
Nelle ultime venti quattro ore della Sua vita, alla vigilia della Sua crocifissione, Gesù ha fatto a Dio la preghiera la più completa che sia riportata nelle Bibbia. Rivediamo assieme qualche tema principale di questa preghiera ispirata: "Ed ora, o Padre, glorificami tu presso te stesso della gloria che avevo presso di te avanti che il mondo fosse" (Giovanni 17:5). Noi vediamo qui che Cristo domanda, in modo specifico, che la gloria prodigiosa che Egli aveva diviso con il Padre, dall'Eternità, Gli sia restituita, a Lui che doveva essere "il primo nato fra molti fratelli" (Romani 8:29).
Gesù domanda: " Padre santo, conservali nel tuo nome, essi che tu mi hai dati, affinché siano UNO, come noi" (Giovanni 17:11). Cristo e il Padre sono un Dio, una Famiglia, a un livello di esistenza superiore a tutte le altre creature. Gesù ha pregato affinché i santi divengano UNO nella stessa maniera!
Notate i versetti 20 a 23: "Io non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: che siano tutti UNO; che come tu, o Padre, sei in me, ed io sono in te, affinchè essi siano uno in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. E io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, affinché siano uno come noi siamo uno - io in loro, e tu in me; acciocché siano perfetti nell'unità, e affinché il mondo conosca che tu m'hai mandato, e che li ami come tu hai amato me."
Queste parole ripiene di un amore generoso sono ispirate e magnifiche. Senza alcun dubbio, esse rivelano che coloro che sono desiderosi di abbandonarsi completamente a Dio, e di lasciare Cristo vivere la Sua vita in essi per lo Spirito Santo, otterranno la Sua gloria: Essi saranno interamente uno con Dio (come Cristo è uno con il Padre) e, allora, essi saranno Dio. Tale sarà il compimento supremo del disegno di Dio, cioè: Ci ha dato la vita e, in seguito, ci ha chiamati alla comprensione spirituale, "Affinché il mondo conosca che tu m'hai mandato, e che li ami come hai amato me" (versetto 23).
L'amore indescrivibile del nostro Padre supera tutte le comprensioni umane. Però. Noi che comprendiamo, dobbiamo rispondere a questo amore con profonda riverenza, gratitudine e obbedienza verso Dio. Noi dobbiamo sforzarci di vivere "di ogni parola che esce dalla bocca di Dio" (Matteo 4:4). Noi dobbiamo imparare a vivere e a camminare "per la fede" (II Corinzi 5:7), guardando sempre con i nostri occhi fissati allo scopo magnifico che Dio ha concepito per noi.
"Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi s'accosta a Dio deve credere che Egli esiste, e che è il rimuneratore di quelli che lo cercano" (Ebrei 11:6). Come questa remunerazione è grande!
Con tutto il mio cuore e con tutto il mio essere, vi incoraggio a "ricercarLo" con DILIGENZA. Non permettetevi di mettere qualsiasi cosa prima di Dio e del Suo SCOPO meraviglioso per la vostra vita. Imparate a studiare la Bibbia, come voi non l'avete mai fatto prima, e mettetevi in ginocchio davanti al Governatore supremo dell'universo, e a spandere letteralmente il vostro cuore in preghiere, alfine di ottenere l'amore, la saggezza e la forza e di essere un vero vincitore, e di divenire Suo "figlio" reale nel Suo Regno, che sarà presto stabilito sulla terra.
NULLA vi è di più appassionante! NULLA vi è di più "reale" che il compi-mento delle profezie bibliche! Tale è il messaggio dell'Evangelo di Gesù Cristo, l'ultima Buona Notizia, il sapere che l'uomo può nascere nel Regno di Dio allo stesso livello dell'esistenza che Dio.
Il patriarca Giacobbe aveva dodici figli. Essi avevano a loro volta dei figli e delle figlie, dei nipoti e dei pronipoti, dei milioni e dei milioni di esseri; essi divennero anche la nazione e il "regno d'Israele. Lo stesso, Cristo assiste il Padre alfine di "condurre alla gloria molti dei figli" (Ebrei 2:10). Essi sono occupati a portare alla vita una nazione intera, che sarà composta di spirito, il "Regno" di Dio spirituale, comprendendo dei figli reali di Dio, veramente nati da Lui per la resurrezione e che possederanno la Sua natura e il Suo carattere. Io lo dico di nuovo, tale è il significato "dell'Evangelo", l'ultima BUONA NOTIZIA, lo scopo trascendente della vostra vita!
"Diletti, ora siamo figliuoli di Dio, e non è ancora reso manifesto quel che saremo. Sapremo quando egli sarà manifesto quel che saremo. Sappiamo che quando egli sarà manifestato saremo SIMILI A LUI, perché lo vedremo come Egli è. E chiunque ha questa speranza in Lui, si purifica come esso è puro" (I Giovanni 3:2-3).
Ora che voi comprendete il vostro ultimo destino, voi sapete PERCHE' Dio vuole che voi gli permettiate, a Lui e al Suo Figlio, di edificare in voi il Suo carattere giusto e santo.
Dio il Padre e il Suo Figlio sono una Famiglia piena d'amore, occupata a preparare dei figli affinché si aggiungano ad Essi, nel governo di questo mondo - e in seguito, dell'universo intero. Andate dunque sotto un cielo stellato in una notte chiara: provate di contare tante stelle che potete, e pensate ai MILIARDI di stelle dispersi attraverso il vasto universo e che a voi sono invisibili. Poi, meditate su questo scopo grandioso della vostra vita, e ringraziate Dio! Mettetevi in ginocchio, e cominciate a fare la vostra parte con zelo, affinché tutto questo si realizzi!