IL VOSTRO ULTIMO DESTINO
Perché siete nati? Perché Dio permette che anche dei cristiani
devoti passano degli anni o dei decenni di prove, di test e di persecuzioni?
Perché è così importante che noi "vinciamo"
tutti? Qual è lo SCOPO magnifico della nostra vita qui, sul pianeta
Terra?
La maggioranza della gente non si ferma per considerare il loro reale
scopo nella vita. Infatti, la maggioranza suppone che non vi è
uno scopo reale. Che cos'è di voi? Esiste una ragione trascendente
perché voi siate in vita? Se potreste avere davanti a voi un destino
interessante e rasserenante, qualunque sia la vostra situazione attuale?
Potete essere assolutamente certi di avere un appuntamento, nell'avvenire,
con la felicità, la gioia e la pace?
O, siete come gli uccelli, le api o come i vermi della terra che si trascinano
nella polvere, conducete voi una vita fugace e ingannevole, senza alcun
scopo? La vostra intelligenza è ben più grande delle altre
creature: voi potete fare dei progetti, nutrire delle speranze e dei sogni;
la vostra immaginazione creativa è al di sopra di qualsiasi forma
di vita sulla terra. Tutti questi doni, questi potenziali e questi sogni
marciscono dopo la vostra morte, "poiché la polvere ritorna
alla polvere"?
Questo ci da materia di riflessione. Sicuramente, certi credenti possono
immaginarsi che essi saranno trasportati in cielo, alfine di vivere eternamente
nell'ozio, non avendo nulla altro da fare che "navigare nelle arie"
tutto il giorno, come dice una canzone. Non fate delle supposizioni. Non
lasciatevi ingannare. Fate le vostre proprie ricerche per provare quale
è il vostro ultimo destino!
La Sacra Bibbia, il manuale d'istruzione del Creatore all'intento dell'umanità,
rivela la pura verità. In effetti, Dio ha svelato, il destino delle
nazioni e degli imperi. Egli ha profetizzato gli avvenimenti futuri che
scuoteranno il mondo, e la realizzazione è certa. Una parte di
queste profezie si svolge già sotto i vostri occhi! In oltre in
modo più pacato, il vostro Creatore rivela ugualmente il destino
ultimo dell'umanità, lo scopo reale della vostra vita e della mia.
A molte riprese, la Bibbia si riferisce in tanto che "mistero"
di Dio. E' effettivamente un mistero per la maggioranza della gente, anche
per coloro che si dicono "cristiani". Esso sorpassa ogni immaginazione.
Eppure, è talmente evidente, talmente semplice, talmente potente
nella sua logica, che voi potreste domandarvi perché non l'avete
compreso prima.
Così dunque, quale è il vostro ultimo destino? Perché
siete nati?
Uno scopo per la creazione dell'umanità
La vostra vita non è il frutto del caso. Gli esseri umani non sono
il prodotto di un caso cieco. A titolo d'esempio, la maggioranza della
gente sanno che un orologio è il risultato di un processo lento,
evolutivo, avendo origine durante milioni di anni in un mare primordiale,
ricco in minerali, dove il silicio e gli elementi metallici si urtano
in un via vai costante, caricandosi di energia sotto l'azione del fulmine.
Anche se la sabbia e gli elementi avevano operato un movimento di vai
e vieni durante dei miliardi di anni, esso non poteva IN ALCUN CASO essere
il risultato di un orologio, delicatamente disegnato e preciso, per il
semplice frutto di un caso cieco.
Eppure, certi individui, intelligenti e istruiti, preferiscono seguire
le correnti e sottoscrivere alla teoria dell'evoluzione che suppone che
il vostro spirito, di cui la complessità sorpassa di molto le cellule
di un orologio o di un computer, è giunto in un modo o l'altro
al vostro corpo per un "caso" di un processo evolutivo!
Se voi credete questo, dovreste forse smettere di proseguire la lettura
di quest'opera poiché, a meno che Dio risvegli il vostro spirito,
voi non capirete niente del vostro ultimo destino, né in altre
cose del campo spirituale. Come è scritto, "così che
le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti" (Ebrei
11:3).
La parola rivelata dal Creatore mostra che l'uomo è stato creato
con uno scopo preciso. Nel primo libro della Bibbia, Dio dichiara di aver
fatto ogni creatura "secondo la loro specie" (Genesi 1:21, 24-25).
E Dio disse: "Facciamo l'uomo alla nostra immagine, e secondo la
nostra somiglianza..." (versetto 26).
Noi scopriamo qui due punti essenziali. Primo, Dio ha detto: "Facciamo
l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza". Vi erano
dunque due ESSERI distinti, che Si intrattenevano alla creazione dell'uomo
secondo la Loro somiglianza. C'erano, senza alcun dubbio, Dio il Padre
e il Logos (la Parola, il Porta Parola), che nacque più tardi nella
carne umana in quanto Gesù di Nazaret (Giovanni 1:1-2, 14).
Il secondo punto essenziale è rivelato nella seconda parte del
versetto: "... che abbia il dominio sui pesci del mare e sugli uccelli
del cielo e sul bestiame..." (Genesi 1:26). Così, dal principio,
l'umanità fu destinata a dominare e a governare la creazione fisica
messa sulla terra. L'uomo ha ricevuto la responsabilità e l'occasione
per utilizzare la sua immaginazione creativa, e anche la sua capacità
di discernimento.
Notate queste parole ispirate, scritte da Davide: "Che cos'è
l'uomo che tu ne abbia memoria? E il figliuol dell'uomo che tu ne prenda
cura? Eppure tu l'hai fatto per poco inferiore di Dio (Elohim), e l'hai
coronato di gloria e d'onore, Tu l'hai fatto signoreggiare sulle opere
delle tue mani, hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi..." Salmo
8:4-6).
Noi vediamo qui che Dio aveva uno scopo molto preciso creando l'uomo.
L'uomo è fatto di poco inferiore a Elohim, termine ebraico che
significa normalmente DIO. Ma l'uomo è coronato di gloria e di
onore, e il "dominio" gli è dato sulle opere delle mani
di Dio (Versetto 7).
Delle capacità uniche
Dal principio, l'uomo ha ricevuto uno spirito che è diverso da
qualsiasi cervello animale. Contrariamente a tutti gli altri esseri sulla
terra, l'uomo ha un'immaginazione creativa, e anche la capacità
di analizzare sé stesso. Egli può ridere di se stesso, o
ragionare su un soggetto in bene o in male, ciò gli permette di
emettere dei giudizi fino a un certo punto!
All'epoca della costruzione della torre di Babele, Dio ha detto: "Ecco
essi sono un solo popolo e hanno tutti il medesimo linguaggio; e questo
è il principio del loro lavoro; ora nulla li impedirà di
condurre a termine ciò che disegnano di fare" (Genesi 11:6).
Ed è chiaramente indicato qui che, se Dio non l'avesse frenato,
l'uomo avrebbe potuto progredire, anche a quell'epoca, al punto di distruggere
se stesso fino a sparire dalla superficie della terra!
Oggi, con l'utilizzazione ripetuta delle capacità di differenti
nazioni e razze, la comunità scientifica mondiale ha permesso all'umanità
di progredire effettivamente al punto di arrivare a potersi autodistruggere.
L'uomo è capace di inviare enormi missili complessi nello spazio
interplanetario. Egli è capace di mettere in memoria e di recuperare
in seguito, istantaneamente, dei miliardi di frammenti di informazioni
nei favolosi sistemi informatici. Egli è anche capace di dividere
la materia nei suoi più piccoli componenti, e di fare esplodere
l'atomo d'idrogeno in una ESPLOSIONE accecante e devastatrice.
Da duemila anni, Gesù aveva profetizzato questa situazione dando
l'avvertimento seguente: "Poiché allora (quando certi avvenimenti
prevedibili sarebbero avvenuti) vi sarà una grande afflizione;
tale, che non v'è stata l'uguale dal principio del mondo fino ad
ora, né mai più vi sarà. E se quei giorni non fossero
stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a cagione degli eletti, quei
giorni saranno abbreviati" (Matteo 24:21-22).
Si, senza l'intervento del Creatore per salvare la Sua propria creazione,
la specie umana ANNIENTEREBBE ogni vita sul nostro pianeta! Però,
come noi vedremo, Dio ha dato questa grande intelligenza all'uomo in uno
scopo ben preciso e questo scopo divino si realizzerà.
Creati per governare
Come noi l'abbiamo scritto più in alto, l'uomo fu posto, dal principio,
al capo della creazione fisica sulla terra. Egli ha ricevuto la capacità
e la responsabilità di dirigere e di giudicare il suo prossimo,
sotto l'autorità di Dio (vedere Esodo 18:13-26). Egli ha dunque
ricevuto una responsabilità in qualche sorta simile a quella di
Dio, dal principio.
Più tardi, quando Gesù Cristo venne sulla terra in tanto
che essere umano per portare l'Evangelo, Egli predicò sul soggetto
del governo di Dio: "Dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù
si recò in Galilea, predicando l'Evangelo di Dio e dicendo: Il
tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi
e credete all'Evangelo" (Marco 1:14-15). Questo governo a venire,
che dirigerà la terra intera, fu predetto dalla maggioranza dei
profeti dell'Antico Testamento, come lo fu da Gesù Cristo e dai
Suoi apostoli Pietro, Paolo e Giovanni.
Dopo aver descritto il quarto grande regno mondiale, che governerà
il mondo fino alla fine della nostra era, il profeta Daniele dichiarò
: "E al tempo di quei re, l'Iddio del cielo farà sorgere un
regno, che non sarà mai distrutto, e che non passerà sotto
la dominazione d'un altro popolo; quello spezzerà e annienterà
tutti quei regni; ma esso sussisterà in perpetuo" (Daniele
2:44).
La maggior parte delle parabole di Cristo si riportano al Regno di Dio,
In Marco 4:30-32, Cristo lo paragona a un grano di senape. Malgrado un
inizio estremamente modesto, il Regno di Dio ingrandirà per giungere,
infine, a una dimensione formidabile. Nella parabola dell'uomo nobile
(Luca 19:12-27), Gesù stabilisce chiaramente che coloro che "vinceranno",
e che utilizzeranno i loro talenti come Dio lo intende, riceveranno l'autorità
per dirigere delle città nel governo di Cristo. Al servitore che
aveva decuplicato il suo denaro, Gesù gli disse: "Va bene,
buon servitore; poiché sei stato fedele in cosa minima, abbi potestà
su dieci città" (versetto 17). E' noi che accentuiamo certi
passi di quest'opera). Al servitore che aveva quintuplicato il suo denaro,
Gesù gli disse: "E tu sii sopra cinque città"
(ver. 19).
Alla vigilia della sua morte, Gesù fece questa promessa ai Suoi
discepoli: "E io dispongo che vi sia dato un regno, come il Padre
mio ha disposto che fosse dato a me, affinché mangiate e beviate
alla mia tavola nel mio regno, e sediate sui troni, giudicando le dodici
tribù d'Israele" (Luca 22:29-30). Se noi crediamo che Gesù
intendeva ciò che Egli diceva, noi dobbiamo credere che Lui, il
Figlio di Dio, ha realmente promesso che i cristiani che vinceranno si
aggiungeranno a Lui, al Suo secondo Avvenimento, per GOVERNARE le città
e le nazioni su questa terra!
Notate queste dichiarazioni senza equivoci di Gesù Cristo, tale
e quali sono represi dal libro dell'Apocalisse: "E a chi vince e
persevera nelle mie opere sino alla fine io darò potestà
sulle nazioni, ed egli le reggerà con una verga di ferro frantumandoli
a mo' di vasi d'argilla; come anch'io ho ricevuto potestà dal Padre
mio" (Apocalisse 2:26-27). "A chi vince io darò di sedere
meco sul mio trono, come anch'io ho vinto e mi sono posto a sedere col
Padre mio sul Suo trono" (Apocalisse 3:21). Notate anche la preghiera
a proposito dei santi, nell'Apocalisse 5:10: "E ne hai fatto per
il tuo Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra".
Infine in Apocalisse 20:6 noi leggiamo: "Beato e santo è colui
che partecipa alla prima resurrezione. Su di loro non ha potestà
la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno
con lui durante mille anni". I veri santi sono chiamati da Dio, e
addestrati da Lui durante tutta una vita di lotte e di vittorie, per giungersi
a Gesù Cristo, alfine di GOVERNARE le città e le nazioni
su questa terra! Si potrebbe essere più chiari?
Eppure, in un modo o nell'altro, molta gente che è stata mal consigliata,
compresi i teologi, credono ancora all'idea di "non fare nulla"
per tutta l'eternità. Essi non sanno che i veri cristiani sono
chiamati per uno scopo meraviglioso, appassionante e grandioso.
Ai soli vincitori
Dio dichiara che solo i vincitori saranno nel Suo Regno. Essi soli si
aggiungeranno a Cristo per governare questa terra. In tutto il Nuovo Testamento,
ci è chiesto di divenire simili a Dio. Gesù ha detto: "Non
di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che procede dalla
bocca di Dio" (Matteo 4:4). Egli ha anche detto: "Voi dunque
siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste" (Matteo
5:48).
L'apostolo Pietro ha insegnato i cristiani in questi termini: "Siate
santi, perché io sono santo" (I Pietro 1:15-16). L'apostolo
Giovanni esorta coloro che sono fedeli a Dio, dicendo: "Non amate
il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore
del Padre non è in lui" (I Giovanni 2:15). L'apostolo Giacomo
ha scritto: "Ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi"
(Giacomo 4:7).
Ecco quello che è! I veri cristiani devono vincere i loro sentimenti
orgogliosi e le loro passioni umane, vincere il mondo e le sue tentazioni,
e resistere a Satana. Pietro conclude la sua ultima epistola con l'esortazione
seguente: "Ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro
Signore e Salvatore Gesù Cristo. A lui sia la gloria, ora e in
sempiterno: Amen.!" (II Pietro 3:18).
Fatti adesso di carne noi siamo soggetti a ogni sorta di debolezze e di
peccato. Ma grazie a uno studio regolare della Bibbia, e mettendoci spesso
in ginocchio con delle preghiere ferventi, sottomettendoci continuamente
a Dio e affidandoci attivamente a Lui, noi arriveremo a VINCERE le nostre
vie peccaminose, e permettere a Dio di edificare in noi, con il Suo Spirito
Santo, il Suo carattere giusto e santo.
Noi sappiamo che non arriveremo alla perfezione durante questa vita, ma
noi dobbiamo fare dei progressi reali. Noi dobbiamo CRESCERE nella natura
e il carattere di Dio. E' perché i veri cristiani hanno costantemente
delle prove, ed essi subiscono la persecuzione.
L'apostolo Paolo ha fatto questa predizione: "Tutti quelli che vogliono
vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati" (II Timoteo
3:12). Gesù Lui stesso ci ha prevenuti, dicendo: "Non pensate
che io sia venuto a mettere la pace sulla terra; non sono venuto a mettere
pace, ma spada. Perché sono venuto a dividere il figlio da suo
padre, e la figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera; i nemici dell'uomo
saranno quelli stessi di casa sua" (Matteo 10:34-36). Quanto all'apostolo
Pietro, ci dà l'avvertimento seguente: "Diletti, non vi stupite
della fornace accesa in mezzo a voi per provarvi, quasi ché vi
avvenisse qualcosa di strano" (I Pietro 4:12).
E' molto chiaro: è richiesto al vero cristiano di vincere la sua
propria natura e il mondo, e di resistere agli assalti di Satana. Il cristiano
sarà molestato, perseguitato, e forse anche martirizzato dai nemici
di Dio.
Perché edificare un carattere giusto?
Il cristiano deve egli passare dalle difficoltà della vita, nel
solo scopo di poter prendere delle lunghe vacanze celesti, nell'ozio eterno,
suonando l'arpa? O bene sarebbe questo per servire da messaggero a Dio,
come gli angeli? Dopo tutte queste prove e dopo tutte le lacrime e, forse
anche, dopo tante prove per superare le sofferenze fisiche, la nostra
ricompensa non sarebbe essa più grande di quella di milioni di
esseri creati, che compongono l'esercito angelico?
Non vi è dubbio! Il vero scopo GRANDIOSO dell'esistenza umana si
estende molto più lontano che quello dei santi angeli e degli arcangeli.
Questo è appassionante , prodigioso, eppure semplice! La ragione
suprema per la quale noi traverseremo delle prove - questo periodo di
prove - è per meglio vedere se noi ci abbandoniamo totalmente a
Dio che mette il Suo pensiero, il Suo amore e il Suo carattere in noi.
Dio sta riproducendosi!
Si voi avete ben letto. Ma a questo stadio, io devo esortarvi, a voi che
leggete queste righe, a NON fermarvi là. Domandate a Dio che vi
dia uno spirito aperto, curioso, e non perdetevi nelle occasioni. La salvezza
spirituale dipende da un desiderio sincero di "provare ogni cosa",
secondo il termine della vostra Bibbia. Poiché lo scopo supremo
della vita umana ha realmente un senso. Esso è stato ispirato in
modo chiaro, e scritto nelle pagine della Bibbia da secoli!
Ritorniamo al libro della Genesi, e vediamo di nuovo quello che Dio fece
al principio. Ogni animale fu creato "secondo la loro specie"
(Genesi 1:24). E' così che il bestiame mise al mondo del bestiame.
Il leone mette al mondo dei leoni, ecc. Tale fu l'intenzione di Dio creando
ogni creatura. In seguito, Dio disse: "Facciamo l'uomo alla nostra
immagine e alla nostra somiglianza..." (Genesi 1:26). In linguaggio
chiaro, Dio ha dato là l'indicazione che la Sua Famiglia Divina
- identificata al presente come essendo il Padre e il suo Figlio Gesù
Cristo - andava a riprodursi, alfine di aggiungere altri membri. Ed è
blasfematorio, secondo voi, di pensare che Dio progetta di riprodursi
"secondo la Sua specie"?
Certi capi religiosi dell'epoca di Cristo, che si erano arrogati questo
titolo, lo pensavano. Voi sarete probabilmente sorpresi di imparare che
il fatto che Dio ha una famiglia è stato l'oggetto di una grande
controversia tra Gesù e le autorità religiose della Sua
epoca. Poiché Gesù aveva a detto loro: "Io e il Padre
siamo UNO" (Giovanni 10:30). Questa dichiarazione mise i capi religiosi
in una collera tale che consideravano Gesù un eretico che meritava
la morte.
Quando Gesù domandò loro perché volevano farlo morire,
queste autorità religiose replicarono: "Non ti lapidiamo per
una buona opera, ma per bestemmia; e perché tu, che sei uomo ti
fai Dio" (versetto 33).
Osservate attentamente quello che Gesù ha detto per difendersi
di questa accusa di bestemmia: "Non è scritto nella vostra
legge: Io ho detto: voi siete dei? Se essa chiama dei coloro ai quali
la parola di Dio è stata diretta e la scrittura non può
essere annullata, come mai dite voi a colui che il Padre ha santificato
e mandato nel mondo, che bestemmia, perché ha detto: Sono Figliuolo
di Dio" (versetti 34-36).
Il versetto alla quale fa referenza si trova nel Salmo 82:6. Il termine
ebraico tradotto qui per "Dio" è Elohim. Questa stessa
parola che è tradotta per "Dio" in Genesi 1:1, ed è
adoperata centinaia di volte nell'Antico Testamento, per parlare dell'Essere
Divino. Molti studiosi moderni dicono che questo termine significa unicamente
"giudice potente". Ma questa non è una comprensione esatta
dell'uso di questa parola ebraica. Altrimenti, Gesù non sarebbe
stato così spontaneo per scegliere questo versetto in una situazione
dove la Sua vita stessa era in gioco. Egli si servì di questo versetto
dei Salmi per mostrare che l'uomo ha un potenziale simile a Dio e che
l'umanità è veramente "fatta all'immagine" di
Dio. Verosimilmente queste autorità religiose, nella loro collera,
hanno dovuto riconoscere che Gesù era di carne e sangue, come essi.
Di più, poiché Gesù era il "Figlio di Dio",
Egli NON bestemmiava facendosi uguale a Dio, quando Egli chiamava Dio
Suo Padre!
Infatti, questa questione si pone più presto, nell'Evangelo secondo
Giovanni, quando queste stesse autorità cercavano di uccidere Gesù,
accusandolo di violare il sabato e perché Egli "chiamava Dio
Suo Padre, facendosi uguale a Dio" (Giovanni 5:18). Essi riconoscevano
pubblicamente che un figlio REALE è infatti, uguale a suo padre.
Io stesso sono un padre. Ho il privilegio di avere quattro figli e due
figlie. Come Dio ne ha dato l'ordine, mi sono riprodotto "secondo
la mia specie". I miei figli e le mie figlie sono pienamente umani,
come io lo sono. Benché io ho più esperienza e saggezza,
e che io sia il "patriarca" della mia famiglia, i miei figli
sono tutti anche membri della nostra famiglia come me; essi hanno le stesse
capacità umane, lo stesso potenziale e la stessa dignità
di me.
Cosa ne è dei figli di Dio? Siamo talmente abituati a che gli ecclesiastici
moderni utilizzano delle "parole dolci", che non abbiamo più
la comprensione esatta del significato delle parole che noi adoperiamo?
Non vogliamo riconoscere che un "figlio" di Dio, al senso proprio
della parola diverrebbe veramente come Dio?
IL SIGNIFICATO BIBLICO DI ELOHIM
Il primo nome che Dio si diede nell'Antico Testamento,
è Elohim: "Nel principio Iddio creò i cieli
e la terra" (Genesi 1:1). Elohim è impiegato 31 volte
nel primo capitolo della Genesi, ed è identificato "Dio"
in quanto che Creatore.
Ma cosa significa "Elohim"?
Tutte le autorità si accordano per dire che questo nome
ebraico per "Dio" ha un senso al plurale. Certi pensano
che questo nome prova che "più di un essere"
è compreso nella divinità dell'Antico Testamento.
Per altri negano questo. Però bisogna ancora dubitare che
il termine -im traduce la nozione di pluralità dell'essere
nel concetto di Dio, tale che è menzionato nell'Antico
Testamento.
"Grammaticalmente, la forma Elohim in tanto che dei al plurale,
si ritrova nei numerosi testi biblici (Esodo 12:12: tutti gli
dei di Egitto). In questa funzione, Elohim può essere preceduto
da un articolo definito ("gli dei"; Esodo 18:1: "Ora
riconosco che l'Eterno è il più grande di tutti
gli dei"). In ebraico, Elohim può essere accompagnato
dall'aggettivo in plurale (frequentemente in Deuteremonio: "Altri
dei"), ed esige dei verbi in plurale (Salmo 97:7: "i
prostrano dinanzi a lui tutti gli dei (Yahweh"). La caratteristica
sorprendente dei testi dell'Antico Testamento risiede nell'impiego
della forma Elohim al plurale, per designare il solo Dio d'Israele"
(The Anchor Bible Dictionary, vol. 4, p. 1006, art. "Name
of God in the old Testament").
Esistono delle prove irrefutabili che questo nome (Elohim) deve
essere compreso come esprimendo il senso, non di un Dio "in
due Esseri", o "in tre esseri", ma di una "Famiglia
divina" comprendenti più Membri. Se Dio doveva sempre
essere limitato in un Padre e un Figlio, allora la Bibbia si sarebbe
probabilmente servito di altre parole ebraiche per definire un
"capo divino" limitato, non comprendendo che due Membri.
La parola ebraica ELOHIM a un connotativo di dualità; però,
Dio (Elohim, in ebraico) non ha utilizzato ELOHAIM, definendo
una dualità, ma ben ELOHIM, indicando una pluralità.
Perché dunque ha utilizzato ELOHIM? Semplicemente poiché
ELOHIM è di esseri divini, una Famiglia alla quale saranno
aggiunte, più tardi, molti figlie e figli (II Corinzi 6:18).
L'una delle più grandi prove mostrando che ELOHIM deve
essere compreso come essendo "plurale", nel suo significato
vero, e nel fatto innegabile nella maniera dove il Creatore Si
è servito di queste parole nella Bibbia: "Poi Dio
disse: Facciamo l'uomo alla NOSTRA immagine, secondo la NOSTRA
somiglianza" (Genesi 1:26). Ed è chiaro che Dio non
ha detto: "Io voglio fare l'uomo alla MIA immagine, secondo
la Mia somiglianza". In nessuna parte, Dio non dice che gli
angeli sono delle creature. Essa afferma che Dio solo è
il Creatore, altrimenti, dei numerosi versetti provano, in modo
innegabile, che ELOHIM deve essere compreso in senso plurale.
1) Cristo ha detto: "Il Padre è più grande
di me" (Giovanni 14:28). Ben che esiste "UN DIO",
è evidente che non è biblico di dire che Dio è
"un solo Essere" o una Entità". Se il Padre
e Suo Figlio non sono due Persone distinte (Esseri Entità).
Cristo non avrebbe potuto dire che Suo Padre è "più
grande" di Lui.
2) In Matteo 22:41-46, Gesù rivela che il Salmo 110:1 si
riferisce a Lui e a Suo Padre: "Parola dell'Eterno (in ebraico
Yahweh= il Padre) a mio Signore (in Ebraico, Adonai= il Figlio)
Siedi alla mia (del Padre) destra, finché io abbia fatto
dei tuoi (del Figlio) nemici lo sgabello dei tuoi piedi".
Molti versetti rivelano che due Persone solamente, il Padre e
il Figlio, compongono attualmente la Famiglia divina. La "trinità",
propriamente si parla, non è insegnata per nulla dalla
Bibbia; essa non è menzionata neppure una volta - sia nell'Antico
Testamento che nel Nuovo Testamento. Al contrario, il Dio Onnipotente
rivela che tutti coloro che diverranno Suoi figli e Sue figlie,
per una nuova nascita di natura spirituale, alla resurrezione
dei giusti, nasceranno dello Spirito della Famiglia di Dio in
quanto che esseri spirituali e immortali, glorificati (I Tessalonicesi
4:13-18; I Corinzi 15:50-57).
Questi santi glorificati saranno allora mutati da esseri "umani"
in "divini", da esseri mortali in esseri immortali.
In quanto che figlie e figli immortali di Dio, essi saranno superiori
agli angeli (che essi giudicheranno: I Corinzi 6:3), ed essi allora
saranno degni di ricevere l'adorazione dagli esseri umani (Apocalisse
3:9)!
ELOHIM è un nome al plurale, significa che Dio è
una famiglia di Esseri divini, e non una TRINITA' "chiusa"
che non potrebbe mai ammettere altri figli e figlie di Dio nella
Sua FAMIGLIA. ELOHIM può implicare - e implica realmente
- una pluralità di esseri divini nella Famiglia di Dio.
Le Scritture ebraiche provano che questa parola deve essere considerata
letteralmente. Possiamo noi credere la pura verità della
parola di Dio? Egli ha detto: "FACCIAMO L'UOMO ALLA NOSTRA
IMMAGINE"!
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"Nascere" dalla resurrezione
In questa vita, noi siamo "generati" o rigenerati dalla conversione
e per l'impregnazione dello Spirito di Dio. Questo Spirito è lo
Spirito "di forza, d'amore e di saggezza" (II Timoteo 1:7).
Lo Spirito di Dio ci trasmette la natura di Dio.
Quando sottomettiamo la nostra volontà a Dio, quando noi cediamo
al Suo Spirito Santo e beviamo letteralmente con uno studio regolare della
Bibbia e con la preghiera, noi CRESCIAMO spiritualmente, fino al momento
che noi saremo interamente "nati da Dio" alla resurrezione dei
morti!
Gesù Cristo è il nostro esempio e il nostro pioniere. Egli
è stato "dichiarato Figlio di Dio con potenza, secondo lo
Spirito di santità, con la Sua RESURREZIONE di fra i morti"
(Romani 1:4). Più avanti, nell'epistola ai Romani, Paolo fu ispirato
a scrivere che i veri cristiani sono "predestinati ad essere simili
all'immagine del suo Figlio, alfine che suo Figlio sia il primo nato di
MOLTI fratelli" (Romani 8:29).
Notatelo! Tutti coloro che si abbandonano veramente a Dio diverranno come
Cristo, di tale sorte che Egli diverrà il primogenito di molti
altri figli di Dio, dei figli nel senso proprio del termine, come Gesù
Cristo, è il primogenito ed il Signore della nostra salvezza.
Paolo dichiara di nuovo: "Ed egli è il capo del corpo, cioè
della Chiesa; egli è il principio, il primogenito dai morti, onde
in ogni cosa abbia il primato" (Colossesi 1:18). Così dunque
per la seconda volta, Dio mostra chiaramente che per "nascere di
nuovo" come Cristo - il primo nato di fra i morti - noi dobbiamo
"nascere" nella famiglia stessa di Dio, con la RESURREZIONE
di fra i morti!
In Apocalisse 1:5, l'apostolo Giovanni fu ispirato da Dio nel descrivere
Cristo come essendo "il PRIMOGENITO dai MORTI". Se Cristo è
il "primogenito", devono essercene necessariamente degli altri.
Se il "primogenito" di Dio è veramente DIO, allora coloro
che nasceranno più tardi dallo stesso Padre dovranno anche essi
diventare dei membri della famiglia di Dio!
La Bibbia è senza equivoci sul fatto che si lascia lo stato mortale
per una RESURREZIONE. Noi stiamo per commentare tre versetti che mostrano
chiaramente che coloro che sono veramente "nati di nuovo" sono
nati dalla resurrezione dai morti, e che essi diverranno dei membri della
"Famiglia di Dio", al livello dell'esistenza di Dio, come Gesù.
Chi deterrà per sempre l'autorità suprema?
La Bibbia indica che il Padre sarà sempre il più grande,
in potenza e in autorità. In tutta evidenza, Dio il Padre non invecchierà
mai e non andrà mai in pensione, e Egli non morrà! Egli
sarà ETERNAMENTE capo indiscutibile della Famiglia Divina. Gesù
Cristo stesso ha detto: "Il Padre è più grande di me"
(Giovanni 14:28).
La stessa Bibbia indica che Gesù Cristo sarà sempre più
grande di tutti i "figli" nati nella Famiglia di Dio. Egli è
seduto alla destra del Padre (Ebrei 8:1). Egli sarà il "Re
dei re" (Apocalisse 19:16), il nostro Sommo Sacerdote in eterno (Ebrei
6:20).
E' evidente che lo scopo essenziale della vita è di riconciliare
l'uomo con Dio. Lo Spirito Santo guida una persona in un processo di abbandono
totale a Dio e al Salvatore, Gesù Cristo. Per lo Spirito uno crede
nella grazia e la conoscenza, nel carattere di Gesù Cristo (II
Pietro 3:18). Con l'aiuto di Dio, questo processo implica che si vince
e si impara a vivere "di ogni parola che esce dalla bocca di Dio"
(Matteo 4:4). Perché una persona possa avvicinarsi a Dio, essa
deve studiare attentamente la Bibbia, e "nutrirsi" (Giovanni
6:56-63), Alfine che gli insegnamenti divini divengano veramente il suo
modo di vivere e di azione. Vincere implica di pregare Dio regolarmente
e sinceramente, ogni giorno, spesso più volte al giorno, è
di essere sempre in uno spirito di preghiera. Questo necessita una meditazione
costante della parola di Dio e del Suo scopo, dei digiuni occasionali
per avvicinarci maggiormente a Dio.
In questo modo, per una suggestione quotidiana attiva per lasciare Cristo
vivere veramente la Sua vita in essi per il Suo Spirito Santo (Galati
2:20), i veri cristiani imparano a "camminare con Dio". Mese
dopo mese, anno dopo anno, essi divengono di più in più
simili a Lui. Effettivamente, una persona avendo una fede sincera dovrebbe
vivere in questo modo, seguendo l'istruzione di Gesù: "Voi
siate dunque perfetti, com'è perfetto il Padre vostro celeste"
(Matteo 5:48). L'apostolo Pietro esorta i cristiani, dicendo: "Ma
come Colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in
tutta la vostra condotta" (I Pietro 1:15).
Nella sua seconda epistola, egli ha descritto il modo della potenza divina:
"Poiché la sua potenza divina ci ha donate tutte le cose che
appartengono alla vita e alla pietà... affinchè per loro
(per le promesse) fatti partecipi alla NATURA DIVINA dopo essere fuggiti
dalla corruzione che è nel mondo per via della concupiscenza"
(II Pietro 1:3-4).
Tutti questi scritti vogliono realmente dire quello che essi dicono? Possiamo
noi onestamente "vuotare del vero senso letterale" i numerosi
versetti ispirati che ci dicono di essere "santi", di essere
"come Dio", e di sottometterci a Lui, alfine che Egli mette
in noi la Sua propria natura divina? No! E' dunque logico di credere che
lo scopo di Dio è sempre stato di riprodursi. E' ciò che
la Sua Famiglia (Elohim) aveva in mente quando Dio disse: "FACCIAMO
l'uomo alla NOSTRA IMMAGINE, secondo la NOSTRA SOMIGLIANZA" (Genesi
1:26).
"Nati di nuovo", ma siamo noi destinati ad essere dei figli
inferiori?
Noi abbiamo già visto che Gesù Cristo deve essere "il
primogenito di MOLTI fratelli" (Romani 8:29). Ma i fratelli che nasceranno
più tardi avranno essi MENO gloria che il Cristo?
Come noi abbiamo spiegato, Cristo avrà sempre più potenza
ed autorità, ma la Bibbia indica che i figli di Dio, nati dallo
Spirito, divideranno lo stesso livello di gloria e di maestà che
Gesù Cristo, il loro Fratello primogenito. Notate Romani 8:18:
"Perché io stimo che le sofferenze del tempo presente non
siano punto da paragonare con la GLORIA che ha da essere manifestata a
nostro riguardo". In tutta la Bibbia, delle decine di versetti indicano
che le nostre sofferenze, le nostre prove, le nostre avversità,
il nostro sforzo per vincere, sono destinati a formarci, a modellarci
all'immagine di Dio per prepararci a nascere, con la resurrezione di fra
i morti, e ad essere GLORIFICATI come Cristo è stato glorificato.
Ben'inteso, il cristiano realmente convertito e rigenerato, o "generato"
da Dio, in questa vita attuale. Ma la nascita ultima è quella nella
Famiglia di Dio, alla resurrezione.
Come l'apostolo Paolo ha scritto: "Ma ora Cristo è risuscitato
dai morti, primizia di quelli che dormono. Infatti, poiché per
mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo
d'un uomo è venuta la resurrezione dei morti. Poiché come
tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati...
Così anche sta scritto: il primo uomo, Adamo, fu fatto anima vivente;
l'ultimo Adamo è spirito vivificante. Però, ciò che
è spirituale non viene prima; ma viene prima, ciò che è
naturale; poi viene ciò che è spirituale. Il primo uomo,
tratto dalla terra, è terreno: il secondo uomo è dal cielo...
E come abbiamo portato l'immagine del terreno, così porteremo anche
l'immagine del celeste" (I Corinzi 15:20-22, 45-47, 49).
Noi saremo i figli della resurrezione, non con una "falsa nascita",
di fronte a una folla emotiva, durante una "riunione di rinnovamento"!
La vera esperienza della "nuova nascita" supererà da
lungi queste effusione emotive, simulate, che rendono confuso il mondo
religioso di oggi, non c'è paragone possibile. Poiché alla
"ultima tromba", Cristo ritornerà su questa terra come
Re dei re, e coloro che saranno trovati degni saranno rapiti sulle nuvole,
per incontrarLo nell'aria (I Tessalonicesi 4:16-17). Essi avranno un corpo
spirituale, e saranno GLORIFICATI in quanto membri "nati" di
nuovo della Famiglia divina. Essi NON saranno considerati come dei figli
"adottivi", o come degli esseri semplicemente "creati".
Al contrario, questi figli nati dallo Spirito emaneranno direttamente
da Dio, avranno la Sua NATURA DIVINA come certamente la natura e le caratteristiche
umane che ci sono state trasmesse in questa vita dai nostri genitori umani.
Per utilizzare una analogia umana, noi siamo adesso dei figli "generati"
da Dio, ancora nel seno di nostra "madre" (la Gerusalemme di
sopra, Galati 4:26), ma CRESCENDO nella grazia e nella conoscenza, alfine
di poter NASCERE da Dio alla resurrezione dai morti (vedere Apocalisse
12:1-2). L'apostolo Giovanni ha scritto: "Diletti, ora siamo figliuoli
di Dio, e non è ancora reso manifesto quel che saremo. Sappiamo
che quando egli sarà manifestato SAREMO SIMILI A LUI, perché
lo vedremo come egli è" (I Giovanni 3:2). In quel momento
noi saremo simili a Cristo!
A cosa somiglia il Cristo vivente? Noi troviamo una descrizione della
Sua apparenza attuale nell'Apocalisse 1:13-16. Così, dopo la Sua
resurrezione, gli occhi di Gesù somigliano a "una fiamma di
fuoco". Il suo viso è come il "sole quando brilla in
tutta la sua forza"! Egli è glorificato, come noi lo SAREMO,
conformemente allo scopo meraviglioso del Dio supremo che ci ha fatti
alla Sua immagine!
Quale avvenire per i vincitori!
Consideriamo adesso il terzo capitolo della prima Epistola di Giovanni.
Dopo aver dichiarato che noi saremo "come" Cristo, e che noi
potremo contemplare il viso di questa GLORIA, abbagliante, Giovanni scrive:
"Chiunque ha questa speranza in lui si purifichi come esso è
puro" (versetto 3). Una volta che noi abbiamo afferrato l'ultimo
scopo di Dio e l'incredibile potenzialità dell'uomo che il nostro
Creatore ha previsto nel Suo piano per noi, noi avremo tutte le ragioni
di volere essere "puri" di condurre una vita giusta e santa.
La nostra ricompensa reale non è qualcosa di vago o nebuloso, "felicità
ed estasi", che consiste a "navigare nell'aria" tutti i
giorni, rimanendo OZIOSI. Al contrario, questo implica di divenire dei
"figli della resurrezione", e di unirsi a Cristo nel GOVERNO
attivo del pianeta, almeno durante il Millennio alfine di eliminare la
contaminazione e i suoi effetti, di eliminare la pornografia, di far cessare
le guerre, di aiutare, di nutrire e di guarire le masse affamate e malate,
di portare una FELICITA' indescrivibile a un mondo traumatizzato, così
come una gioia e una soddisfazione profonda per noi, durante questo processo.
Noi non governeremo solo gli esseri umani, ma anche gli ANGELI potenti
di Dio! Notate I Corinzi 6:2-3: "Non sapete voi che i santi giudicheranno
il mondo. E se il mondo è giudicato da voi, siete voi indegni di
giudicare delle cose minime? Non sapete voi che giudicheremo gli angeli?
Quanto più possiamo giudicare le cose di questa vita! "Tutta
la nostra esperienza cristiana, cioè a dire lo sviluppo del nostro
spirito e del carattere di Cristo (Filippesi 2:5), è diretto verso
questo scopo supremo.
Questa sarà una esperienza appassionante, stimolante, produttiva
e incredibilmente ricca. Non vi è nulla di più REALE!
Cosa avverrà in seguito? Leggete le dichiarazioni ispirate, scritte
da Paolo in Ebrei 2:5-8: "Difatti, non è agli angeli che Egli
ha sottoposto il mondo a venire del quale parliamo; anzi, qualcuno ha
in un certo luogo attestato dicendo: Che cos'è l'uomo che tu ti
ricordi di lui o il figliuol dell'uomo che tu ti curi di lui? Tu l'hai
fatto di poco inferiore agli angeli; l'hai coronato di gloria e d'onore;
tu gli hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi", notate la superiorità
ultima sugli angeli. Poiché l'uomo fu creato di "poco"
o - come certe versioni lo traducono - "per un po' di tempo",
inferiore agli angeli. In definitiva, Dio ha previsto di mettere "TUTTE
LE COSE" sotto la dominazione dell'uomo.
Oggi già, l'uomo crea dei sistemi di informatica che possono praticamente
rivaleggiare con il suo spirito per le loro capacità sorprendenti,
ma è anche capace di annullare tutta la vita umana su questa terra
con la bomba atomica e all'idrogeno, e con delle armi di distruzione massiva!
Tuttavia, tenendo conto del bisogno dell'umanità in nutrimento,
in acqua e ossigeno, e considerando le distanze infinitamente grandi che
separano i pianeti, sarebbe impensabile considerare che l'uomo potesse
esplorare l'universo intero, anche se egli potesse viaggiare all'incredibile
velocità della luce!
EREDI DELL'UNIVERSO
Nella Sua descrizione del Mondo di Domani, Dio indica che TUTTE LE COSE
saranno sottomesse all'uomo. La parola greca tradotta qui per "tutte
le cose" ha il senso "dell'universo intero"! E' ugualmente
il significato del termine ebraico nel Salmo 8:7, al quale Ebrei 2:8 fa
referenza.
Subito dopo questo, Paolo scrive: "Col sottoporgli tutte le cose,
Egli non ha lasciato NULLA che non gli sia sottoposto. Ma al presente
non vediamo ancora che tutte le cose gli siano sottoposte" (Ebrei
2:8). Notate che "NULLA" è escluso dalla sottomissione
all'uomo. Ma ciò "non è ancora" compiuto. Commentando
questo versetto, The Critical and Experimental Commentary dichiara: "Non
essendo dato alcun limite nel specificare le Scritture, l'espressione
"tutte le cose" deve includere anche le cose celesti e terrestri:"
The New Bible Commentari Revised fa il commento seguente: "Di più
questo versetto indica che non solamente Gesù, ma anche gli uomini
- da Gesù in quanto il loro Sommo Sacerdote e l'Autore della salvezza
- sono chiamati a ereditare di un destino di GLORIA e di dominio."
Allora in linguaggio chiaro, è evidente che Dio ha creato gli uomini
perché siano veramente come Lui. Noi che vinceremo, siamo destinati
ad essere dei VERI figli di Dio, e NON dei "pseudofigli" di
un rango di un livello di esistenza inferiore.
Parlando dei "figli della resurrezione" Paolo, nella sua Epistola
agli Ebrei, dice che Dio non ha lasciato NULLA che non sia sottomesso
agli uomini (2:8). In questo caso, il nostro ultimo destino è di
divenire dei "figli" di Dio, e aiutare a governare L'UNIVERSO
intero sotto la direzione di Gesù Cristo, nostro Fratello primogenito
e nostro Sommo Sacerdote!
Noi avremo allora dei corpi spirituali glorificati, non saremo più
soggetti alle leggi fisiche che noi conosciamo oggi. Noi avremo la capacità
di spingerci attraverso l'universo ben più rapidamente che la velocità
della luce, poiché noi saremo dei membri della Famiglia creatrice
- la Famiglia di Dio - atti a viaggiare alla velocità del pensiero!
Al servizio del nostro Padre e di Gesù Cristo nel governo perfetto
di Dio, noi dovremo senza dubbio rilevare la sfida, durante i secoli,
di riuscire a ringiovanire e abbellire vaste porzioni dell'universo -
oggi desertico, senza vita e nella desolazione. Non cè alcun dubbio
che si dovrà pensare prima di tutto a delle attività creative
e a dei progetti appassionanti di ogni specie. Come dicono le Scritture:
"Poiché un fanciullo ci è nato, un figliuolo ci è
stato dato, l'imperio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato
Consigliere Ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace,
per dare INCREMENTO all'imperio e una pace senza fine... questo sarà
lo zelo dell'Eterno degli eserciti" (Isaia 9:5-6).
Quando questo scopo grandioso per l'umanità sarà pienamente
compreso, molte cose concernenti la vita umana e quella del vero cristiano
cominceranno ad avere un senso molto diverso.
Notate Romani 8:17: "E se siamo figliuoli, siamo anche eredi; eredi
di Dio e coeredi di Cristo, se pur soffriamo con lui, affinché
siamo anche GLORIFICATI con lui". Quando noi comprenderemo che questa
"gloria" suprema implica veramente la gloria stessa di DIO,
le nostre prove umane appariranno meno opprimenti. Filippesi 3: 21 parla
del ritorno di Gesù Cristo, quando Egli "trasformerà
il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua
GLORIA, in virtù della potenza per la quale egli può anche
sottoporsi ogni cosa".
DIO E' ETERNO
Ecco un argomento fallace contro la verità concernente il
nostro ultimo destino: "Noi non potremo mai divenire come Dio,
poiché è esistito eternamente, e che Egli è
il Creatore di tutto quello che esiste, ma non noi".
Vi è una risposta? Una parte della risposta si trova in Romani
4:17, dove Paolo menziona che Dio ha chiamato Abraamo "il padre
di un gran numero di nazioni". Dio ha dichiarato questo come
un fatto compiuto, MOLTO TEMPO prima che le cose siano avvenute!
Così, Paolo fu ispirato a scrivere: "Dio, il quale fa
rivivere i morti, e chiama le cose che non sono, come se fossero".
L'ultima realtà è la VOLONTA' di Dio, che voleva già
che Abraamo fu "il padre di gran numero di nazione". Per
conseguenza, nello spirito di Dio, era un FATTO compiuto, poiché
egli aveva voluto così!
Nella stessa maniera, Dio deve aver progettato di riprodursi dal
principio: "Siccome in lui ci ha eletti, prima della fondazione
del mondo, affinché fossimo santi ed irreprensibili"
(Efesini 1:4). Di nuovo: "Perché quelli che Egli ha
preconosciuti, li ha pure predestinati ad essere conformi all'immagine
del suo figliuolo, onde egli sia il primogenito fra molti fratelli"
(Romani 8:29).
Così, il piano di Dio per portare più figli nella
Sua Famiglia, alfine che Cristo potesse essere" Il primogenito
di MOLTI fratelli" - tutto questo era predestinato, VOLUTO
dallo spirito di Dio, "prima della fondazione del mondo"
(Efesini 1:4). In questo senso, in termine di ultima realtà
che è la VOLONTA' di Dio, per tanto che noi vinceremo fino
alla fine, noi siamo già eterni; noi abbiamo già ricevuto
il dono della vita eterna per la VOLONTA' immutabile di Dio!
Un'altra indicazione molto chiara, mostrando il modo divino di concepire
le cose, si trova in Ebrei 7:9-10. Notate questo versetto: "E,
per così dire, nella persona d'Abraamo, Levi stesso, che
prende le decime, fu sottoposto alla decima; Perché egli
era ancora nei lombi di suo padre, quando Melchisedec incontrò
Abraamo."
Dio dice che Levi NON esisteva ancora! Come Levi era "nei reni"
del suo bisnonno Abraamo, noi anche, noi siamo certamente stati,
per così dire, nei "reni" spirituali del nostro
Padre celeste, che ha VOLUTO che noi diveniamo i Suoi figli. In
questa maniera, dopo la quale Dio Lui stesso pensa e agisce, i veri
santi, coloro che dimorano fedeli fino alla fine, sono sempre esistiti
nel Suo spirito.
Noi eravamo nei "reni" di Dio quando Egli ha creato gli
angeli e, di seguito, la terra, alfine di mettere l'umanità
e, più tardi ancora, quando Egli ha inviato il Suo figlio
per rendere possibile la nostra entrata nella Famiglia eterna di
Dio.
Gesù ha detto: "Dio è spirito" (Giovanni
4:24). E ancora: "Quel che è nato dalla carne è
"nati da Dio" e divenuti "figli della resurrezione"
(Luca 20:36), noi avremo la "natura divina" (II Pietro
1:4). Noi saremo così composti di Spirito Santo, come Dio
e Cristo lo sono: Lo Spirito Santo è eterno; egli è
sempre esistito e esisterà sempre.
E' perché, tutto essendo la nuova "personalità"
aggiunta alla Famiglia di Dio, con una vera nascita "spirituale"
alla resurrezione, noi esisteremo sempre secondo lo Spirito e la
VOLONTA' di Dio. Noi saremo stati nei "reni" del nostro
Padre dall'eternità, e noi saremo allora composti di Spirito,
che è eterno.
E' così che la nostra nascita spirituale, in quanto figli
di Dio, non è che una parte del nostro proseguimento spirituale
della VOLONTA' di Dio. Quando noi (se noi siamo vincitori!) saremo
membri della Famiglia elargita - il Regno di Dio - noi saremo aggiunti
al Padre e al nostro Fratello primogenito per creare, ricreare,
costruire, elaborare e migliorare questo vasto universo: come la
parola di Dio ce lo dice, per veramente "dare a l'imperio della
CRESCITA, e una pace senza fine" (Isaia 9:6).
I veri cristiani hanno davanti ad essi una fortuna e un avvenire
FANTASTICO. In un avvenire lontano, quando noi saremo occupati alla
elaborazione e alla creazione per una eternità", sotto
la direzione del nostro Padre, gli argomenti speciali e il "gioco
di parole" utilizzate dai teologi ciechi di questo mondo, smentire
l'intenzione di Dio di fare di noi Suoi veri figli, sembrerebbe
ben ridicolo!
Gesù ha detto: "Lasciateli; sono ciechi, guide di ciechi;
or se un cieco guida un altro cieco, ambedue cadranno nella fossa"
(Matteo 15:14).
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Degli esseri spirituali per insegnare agli umani la via di Dio.
Parlando delle ultime esperienze della "nuova nascita", Gesù
Cristo ha detto a Nicodemo: "Quel che è nato da carne è
carne; quel che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti
meravigliare se t'ho detto: Bisogna che nasciate di nuovo. Il vento soffia
dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai d'onde viene né dove
va; così è di chiunque è nato dallo Spirito"
(Giovanni 3:6-8).
Alla resurrezione, i santi nati dallo Spirito saranno simili a Cristo
resuscitato. Noi saremo capaci di "traversare" i muri (Giovanni
20:19), o "sparire" completamente senza lasciare delle tracce
(Luca 24:31)!
Nello stesso tempo, i santi resuscitati come Cristo saranno anche capaci
di apparire sotto forma umana, di incontrare degli esseri umani, di mangiare
con essi, e di insegnare loro durante il regno millenario di Cristo sulla
terra. Giovanni 21 descrive il Cristo resuscitato, facendo cuocere del
pesce per i discepoli (versetto 9), e in seguito li insegnava.
Ben'inteso, molte situazioni interessanti, appassionanti e anche divertenti,
saranno considerate, quando, nel mondo di Domani, i figli resuscitati
da Dio potranno sorprendere e anche, temporaneamente, spaventare degli
esseri umani che, presi all'improvviso, diranno: "E' ancora uno di
quelli là!"
Isaia 30 descrive l'epoca alla quale la nazione intera d'Israele sarà
ricondotta dalla sua cattività, alfine di essere governata e insegnata
dagli Esseri divini: "E il Signore vi darà, sì, del
pane d'angoscia e dell'acqua d'oppressione, ma quei che t'ammaestrano
non dovranno più nascondersi; e i tuoi occhi vedranno chi t'ammaestra;
e quando andrete a destra o quando andrete a sinistra" (versetti
20-21).
Durante il regno millenario di Cristo e dei santi resuscitati, si insegnerà
la STRADA della pace, della prosperità e della felicità
vera, a milioni di esseri umani, che saranno su questa terra. "Verranno
delle nazioni in gran numero e diranno: Venite, saliamo al monte dell'Eterno
e alla casa dell'Iddio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie,
e noi cammineremo nei suoi sentieri! Poiché da Sion uscirà
la legge, e da Gerusalemme la parola dell'Eterno. Egli sarà giudice
fra molti popoli, e sederà come arbitro fra nazioni potenti e lontane.
Dalle loro spade fabbricheranno vomeri, delle loro lance, roncole; una
nazione non leverà più la spada contro l'altra, e non impareranno
più la guerra" (Michea 4:2.3).
Notate adesso il versetto 5: "Mentre tutti i popoli cammineranno
ciascuno nel nome del suo dio, noi cammineremo nel nome dell'ETERNO, del
nostro Dio, in perpetuo. I popoli cammineranno ciascuno nel nome del "suo
dio"? Ma di cosa questo profeta ispirato parla? E' possibile che
Michea descrive qui la relazione che gli abitanti di diverse città
e province avranno con i loro dirigenti, o il loro giudice personale un
membro "nato di nuovo" nella Famiglia di Dio, che sarà
stato assegnato al governo delle loro città o dei loro Stati (Luca
19:17-19).
Lo scopo supremo di Dio, dandoci la vita e il soffio, è di permetterci
di congiungerci a Lui, così come al Suo Figlio Gesù, in
un rapporto famigliare, basato sull'amore, al servizio e all'obbedienza
alla VIA che produce la pace e la felicità - in breve, sulla legge
spirituale di Dio tale che essa è rivelata nei dieci comandamenti
e negli insegnamenti di Cristo.
Risposte alle obiezioni
Prima di essere "convertiti" durante questa vita presente, noi
dobbiamo PENTIRCI profondamente dal "peccato", che è
semplicemente la trasgressione della LEGGE di Dio (I Giovanni 3: 4). E'
allora che noi riceviamo il dono delle Spirito Santo (Atti 2:38), che
Dio dona a coloro che Gli UBBIDISCONO (Atti 5:32).
In seguito, noi dobbiamo vincere - per la potenza e l'aiuto dello Spirito
di Dio in noi - e CRESCERE nella grazia e nella conoscenza di Cristo,
conformemente al CARATTERE di Dio. Poiché il nostro Padre celeste,
in questo modo introduce la Sua propria natura in noi. In questo modo
noi non siamo solo "adottati". Noi siamo letteralmente generati,
essendo impregnati della natura divina, continuando a crescere spiritualmente
fino che noi siamo pronti a "nascere da Dio", alla resurrezione!
In tanto che Capo supremo di tutto quello che esiste, Dio non prende alcun
rischio di vedere mai i Suoi figli ribellarsi contro di Lui! Solo coloro
che hanno abbandonato la loro vita e la loro volontà a Dio e al
loro Salvatore e Re di domani, Gesù Cristo, saranno giudicati degni
di divenire membri della Famiglia di Dio - del Regno di Dio.
L'analisi qui sopra dovrebbe completamente confutare l'obiezione che certe
persone hanno emesso contro questa verità meravigliosa. Esse pensano
che se i santi resuscitati erano veramente destinati a divenire DIO, muniti
dalla POTENZA divina, esisterebbe allora un grave pericolo di ribellione
contro Dio il Padre, e forse anche uno spirito di guerra, come nel caso
di Lucifero (Isaia 14:12-15). Ma questa obiezione rivela una mancata comprensione
di quello che è la VERA conversione! Poiché dopo esserci
abbandonati al nostro Creatore, dopo aver "camminato con Dio"
durante la nostra vita cristiana, dopo aver tollerato, durante degli anni,
delle prove, delle persecuzioni - sorte scontata di ogni cristiano, dimorando
fedele e perseverando fino alla fine (Matteo 24:13) - non E' POSSIBILE
che noi ci giriamo un giorno contro il nostro Padre celeste, e che noi
ci attacchiamo a Lui.
In tanto che "figli della resurrezione" (Luca 20:36), noi saremo
simili a Dio. Ricordatevi che "Dio NON PUO' essere tentato dal male"
(Giacomo 1:13). Dio NON pecca a causa del Suo carattere divino - che è
eternamente fedele e giusto. Così, pensare che un membro della
Famiglia di Dio potrebbe ribellarsi contro Dio - è peccare - è
una contraddizione in sé!
Un'altra obiezione è che, poiché Dio il Padre non è
stato creato, e poiché Egli è sempre esistito, noi non potremo
mai essere simili a Lui. Questa obiezione non tiene conto della verità
meravigliosa secondo la quale, alla resurrezione, noi nasceremo letteralmente
da Dio! Noi non saremo da allora unicamente "creati". Noi usciremo
direttamente da Dio, essendo letteralmente ripieni dallo Spirito Santo,
composti da questo Spirito Santo, come Dio lo è Lui stesso.
Ricordatevi che Dio sta riproducendosi secondo la Sua specie, così
certamente che noi, esseri umani, lo facciamo! I suoi figli nati dallo
Spirito, alla resurrezione, non saranno degli esseri spirituali di categoria
inferiore, come nemmeno i vostri figli lo sono in rapporto con gli altri
esseri umani!
A questo riguardo, un altro punto essenziale che noi dobbiamo ricordare,
è che Cristo è destinato a "sposare" la Chiesa,
al Suo secondo ritorno (Efesini 5:22-23; II Corinzi 11:1-2). Dio ha creato
la donna perché essa sia compagna dell'uomo, e perché essa
divida la sua vita con lui. La fidanzata di Cristo deve essere di categoria
inferiore a Lui, un essere di una categoria completamente diversa? I santi
glorificati esisteranno essi a un livello più basso in rapporto
a Dio?
Certe persone sono urtate, alla prima analisi, dalla verità prodigiosa
sul soggetto del nostro ultimo destino. Altri non sembrano interessati
che a "giocare sulle parole", alfine di rendere confuse e oscure
le verità le più vitali e le più MAGNIFICHE, rivelate
nella Bibbia, lo SCOPO grandioso, ispirato e supremo, del nostro Creatore,
che ci ha dato la vita e il soffio, e di farci "alla Sua immagine"!
Come già l'ho detto, e lo ripeto - per paura di storcere le mie
parole - Dio Padre, e Gesù Cristo nostro Capo e nostro Salvatore,
saranno SEMPRE più grandi di noi, in potenza e in autorità.
Ma, in quanto che "figli della resurrezione", i santi saranno
allo stesso livello di esistenza, come i vostri figli e le vostre figlie
sono allo stesso livello umano che voi. Benché Dio il Padre e Gesù
siano sempre esistiti, allora che i santi resuscitati hanno un principio,
nondimeno noi divideremo il livello di esistenza divina.
Ed è imperativo che noi realizziamo che la continuità "dell'Eternità"
prosegue senza mai cessare e che, in quanto che membri della Famiglia
creatrice, i santi si aggiungeranno a Dio per governare, creare e realizzare
dei progetti grandiosi nell'universo, durante i secoli a venire (Isaia
9:6).
Il meraviglioso amore di Dio
Dio ha creato gli esseri umani in tale modo che un giovane uomo e una
giovane donna, una volta sposati, desiderano avere dei bambini - dividere
la loro casa, la loro vita e il loro AMORE con un piccolo essere umano
fatto alla loro immagine. Le coppie considerano la nascita di un bambino
che, in quanto che essere umano, si svilupperà imparerà
e crescerà alfine di dividere totalmente la vita, i progetti, le
speranze e i sogni dei loro genitori, così come degli altri fratelli
e sorelle, in una relazione d'amore famigliare.
Dio ha il medesimo desiderio: "Chi non ama non ha conosciuto Iddio;
perché Dio è amore." (I Giovanni 4:8). Poiché
Dio è amore, Egli vuole DIVIDERE il Suo amore, e la Sua gloria,
la Sua eternità con dei MILIARDI di esseri umani che diverranno
i Suoi veri figli, alla resurrezione. Se Dio il Padre e Cristo erano egoisti,
individualisti, o mancanti di amore e di sollecitudine verso gli altri,
forse desidererebbero di serbare tutto per Essi stessi, e non permettere
ad altri di fare parte della loro Famiglia in una relazione prevista per
degli Esseri divini che desiderano veramente riprodursi.
Ma, con l'amore spirituale trascendente che motiva il nostro Padre e il
nostro Signore (Elohim, la Famiglia di Dio), Essi hanno scelto di riprodursi
mettendo la loro "propria natura divina" nei cristiani sottomessi.
In seguito, Dio fortifica i Suoi figli "generati", dalle vittorie
che essi devono riportare durante tutta la loro vita fisica fino a che,
come Cristo, "il primo nato di fra i morti", essi siano letteralmente
"nati" da Dio in quanto che figli della resurrezione" (Luca
20:36).
Come l'amore di Cristo è grande! L'apostolo Paolo, ispirato, ha
pregato affinché i cristiani potessero "comprendere con tutti
i santi quale è la larghezza, la lunghezza, la profondità
e l'altezza, e conoscere l'AMORE di Cristo, questo amore che sorpassa
ogni conoscenza, affinché giungiate ad essere RIPIENI DI TUTTA
LA PIENEZZA DI DIO" (Efesini 3:18-19).
Come potreste voi essere "ripieni fino a TUTTA la pienezza di Dio"
e non essere Dio? Poiché l'AMORE di Cristo e del nostro Padre celeste
Li spinge a dividere con noi la Loro GLORIA eterna. Nell'avvenire, quando
voi leggerete dei versetti del Nuovo Testamento concernenti i santi resuscitati,
ereditanti la gloria di Dio, avranno forse un senso più profondo
per voi. Poiché questo "mistero, che è stato occultato
da tutti i secoli e da tutte le generazioni, ... [è stato] manifestato
ora ai santi. Iddio ha voluto far conoscere loro la gloriosa ricchezza
di questo mistero fra i Gentili, cioè: che Cristo in voi, la speranza
della GLORIA" (Colossesi 1:26-27).
L'uomo si è sempre chiesto: "Perché sono nato? Quale
è lo scopo della vita? Esiste un Dio reale? Perché Egli
mi dà tante prove, e perché permette Egli che avvengano
tante sofferenze?"
Al presente, il mistero è svelato! Se il vostro spirito e il vostro
cuore sono aperti, voi conoscerete la risposta a queste profonde domande
che hanno turbato i filosofi e gli studiosi, durante i secoli. Voi dovreste
sempre essere riconoscenti verso Dio, e il nostro Salvatore, Gesù
Cristo - E ringraziarli di averci fatti "secondo la Loro specie".
La preghiera fervente di Gesù
Nelle ultime venti quattro ore della Sua vita, alla vigilia della Sua
crocifissione, Gesù ha fatto a Dio la preghiera la più completa
che sia riportata nelle Bibbia. Rivediamo assieme qualche tema principale
di questa preghiera ispirata: "Ed ora, o Padre, glorificami tu presso
te stesso della gloria che avevo presso di te avanti che il mondo fosse"
(Giovanni 17:5). Noi vediamo qui che Cristo domanda, in modo specifico,
che la gloria prodigiosa che Egli aveva diviso con il Padre, dall'Eternità,
Gli sia restituita, a Lui che doveva essere "il primo nato fra molti
fratelli" (Romani 8:29).
Gesù domanda: " Padre santo, conservali nel tuo nome, essi
che tu mi hai dati, affinché siano UNO, come noi" (Giovanni
17:11). Cristo e il Padre sono un Dio, una Famiglia, a un livello di esistenza
superiore a tutte le altre creature. Gesù ha pregato affinché
i santi divengano UNO nella stessa maniera!
Notate i versetti 20 a 23: "Io non prego soltanto per questi, ma
anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: che siano
tutti UNO; che come tu, o Padre, sei in me, ed io sono in te, affinchè
essi siano uno in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, affinché siano
uno come noi siamo uno - io in loro, e tu in me; acciocché siano
perfetti nell'unità, e affinché il mondo conosca che tu
m'hai mandato, e che li ami come tu hai amato me."
Queste parole ripiene di un amore generoso sono ispirate e magnifiche.
Senza alcun dubbio, esse rivelano che coloro che sono desiderosi di abbandonarsi
completamente a Dio, e di lasciare Cristo vivere la Sua vita in essi per
lo Spirito Santo, otterranno la Sua gloria: Essi saranno interamente uno
con Dio (come Cristo è uno con il Padre) e, allora, essi saranno
Dio. Tale sarà il compimento supremo del disegno di Dio, cioè:
Ci ha dato la vita e, in seguito, ci ha chiamati alla comprensione spirituale,
"Affinché il mondo conosca che tu m'hai mandato, e che li
ami come hai amato me" (versetto 23).
L'amore indescrivibile del nostro Padre supera tutte le comprensioni umane.
Però. Noi che comprendiamo, dobbiamo rispondere a questo amore
con profonda riverenza, gratitudine e obbedienza verso Dio. Noi dobbiamo
sforzarci di vivere "di ogni parola che esce dalla bocca di Dio"
(Matteo 4:4). Noi dobbiamo imparare a vivere e a camminare "per la
fede" (II Corinzi 5:7), guardando sempre con i nostri occhi fissati
allo scopo magnifico che Dio ha concepito per noi.
"Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi
s'accosta a Dio deve credere che Egli esiste, e che è il rimuneratore
di quelli che lo cercano" (Ebrei 11:6). Come questa remunerazione
è grande!
Con tutto il mio cuore e con tutto il mio essere, vi incoraggio a "ricercarLo"
con DILIGENZA. Non permettetevi di mettere qualsiasi cosa prima di Dio
e del Suo SCOPO meraviglioso per la vostra vita. Imparate a studiare la
Bibbia, come voi non l'avete mai fatto prima, e mettetevi in ginocchio
davanti al Governatore supremo dell'universo, e a spandere letteralmente
il vostro cuore in preghiere, alfine di ottenere l'amore, la saggezza
e la forza e di essere un vero vincitore, e di divenire Suo "figlio"
reale nel Suo Regno, che sarà presto stabilito sulla terra.
NULLA vi è di più appassionante! NULLA vi è di più
"reale" che il compi-mento delle profezie bibliche! Tale è
il messaggio dell'Evangelo di Gesù Cristo, l'ultima Buona Notizia,
il sapere che l'uomo può nascere nel Regno di Dio allo stesso livello
dell'esistenza che Dio.
Il patriarca Giacobbe aveva dodici figli. Essi avevano a loro volta dei
figli e delle figlie, dei nipoti e dei pronipoti, dei milioni e dei milioni
di esseri; essi divennero anche la nazione e il "regno d'Israele.
Lo stesso, Cristo assiste il Padre alfine di "condurre alla gloria
molti dei figli" (Ebrei 2:10). Essi sono occupati a portare alla
vita una nazione intera, che sarà composta di spirito, il "Regno"
di Dio spirituale, comprendendo dei figli reali di Dio, veramente nati
da Lui per la resurrezione e che possederanno la Sua natura e il Suo carattere.
Io lo dico di nuovo, tale è il significato "dell'Evangelo",
l'ultima BUONA NOTIZIA, lo scopo trascendente della vostra vita!
"Diletti, ora siamo figliuoli di Dio, e non è ancora reso
manifesto quel che saremo. Sapremo quando egli sarà manifesto quel
che saremo. Sappiamo che quando egli sarà manifestato saremo SIMILI
A LUI, perché lo vedremo come Egli è. E chiunque ha questa
speranza in Lui, si purifica come esso è puro" (I Giovanni
3:2-3).
Ora che voi comprendete il vostro ultimo destino, voi sapete PERCHE' Dio
vuole che voi gli permettiate, a Lui e al Suo Figlio, di edificare in
voi il Suo carattere giusto e santo.
Dio il Padre e il Suo Figlio sono una Famiglia piena d'amore, occupata
a preparare dei figli affinché si aggiungano ad Essi, nel governo
di questo mondo - e in seguito, dell'universo intero. Andate dunque sotto
un cielo stellato in una notte chiara: provate di contare tante stelle
che potete, e pensate ai MILIARDI di stelle dispersi attraverso il vasto
universo e che a voi sono invisibili. Poi, meditate su questo scopo grandioso
della vostra vita, e ringraziate Dio! Mettetevi in ginocchio, e cominciate
a fare la vostra parte con zelo, affinché tutto questo si realizzi!
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