|  
       IL VOSTRO ULTIMO DESTINO   
      Perché siete nati? Perché Dio permette che anche dei cristiani 
        devoti passano degli anni o dei decenni di prove, di test e di persecuzioni? 
        Perché è così importante che noi "vinciamo" 
        tutti? Qual è lo SCOPO magnifico della nostra vita qui, sul pianeta 
        Terra?  
        La maggioranza della gente non si ferma per considerare il loro reale 
        scopo nella vita. Infatti, la maggioranza suppone che non vi è 
        uno scopo reale. Che cos'è di voi? Esiste una ragione trascendente 
        perché voi siate in vita? Se potreste avere davanti a voi un destino 
        interessante e rasserenante, qualunque sia la vostra situazione attuale? 
        Potete essere assolutamente certi di avere un appuntamento, nell'avvenire, 
        con la felicità, la gioia e la pace?  
        O, siete come gli uccelli, le api o come i vermi della terra che si trascinano 
        nella polvere, conducete voi una vita fugace e ingannevole, senza alcun 
        scopo? La vostra intelligenza è ben più grande delle altre 
        creature: voi potete fare dei progetti, nutrire delle speranze e dei sogni; 
        la vostra immaginazione creativa è al di sopra di qualsiasi forma 
        di vita sulla terra. Tutti questi doni, questi potenziali e questi sogni 
        marciscono dopo la vostra morte, "poiché la polvere ritorna 
        alla polvere"?  
        Questo ci da materia di riflessione. Sicuramente, certi credenti possono 
        immaginarsi che essi saranno trasportati in cielo, alfine di vivere eternamente 
        nell'ozio, non avendo nulla altro da fare che "navigare nelle arie" 
        tutto il giorno, come dice una canzone. Non fate delle supposizioni. Non 
        lasciatevi ingannare. Fate le vostre proprie ricerche per provare quale 
        è il vostro ultimo destino!  
        La Sacra Bibbia, il manuale d'istruzione del Creatore all'intento dell'umanità, 
        rivela la pura verità. In effetti, Dio ha svelato, il destino delle 
        nazioni e degli imperi. Egli ha profetizzato gli avvenimenti futuri che 
        scuoteranno il mondo, e la realizzazione è certa. Una parte di 
        queste profezie si svolge già sotto i vostri occhi! In oltre in 
        modo più pacato, il vostro Creatore rivela ugualmente il destino 
        ultimo dell'umanità, lo scopo reale della vostra vita e della mia. 
        A molte riprese, la Bibbia si riferisce in tanto che "mistero" 
        di Dio. E' effettivamente un mistero per la maggioranza della gente, anche 
        per coloro che si dicono "cristiani". Esso sorpassa ogni immaginazione. 
        Eppure, è talmente evidente, talmente semplice, talmente potente 
        nella sua logica, che voi potreste domandarvi perché non l'avete 
        compreso prima.  
        Così dunque, quale è il vostro ultimo destino? Perché 
        siete nati?  
       
      Uno scopo per la creazione dell'umanità  
        La vostra vita non è il frutto del caso. Gli esseri umani non sono 
        il prodotto di un caso cieco. A titolo d'esempio, la maggioranza della 
        gente sanno che un orologio è il risultato di un processo lento, 
        evolutivo, avendo origine durante milioni di anni in un mare primordiale, 
        ricco in minerali, dove il silicio e gli elementi metallici si urtano 
        in un via vai costante, caricandosi di energia sotto l'azione del fulmine. 
        Anche se la sabbia e gli elementi avevano operato un movimento di vai 
        e vieni durante dei miliardi di anni, esso non poteva IN ALCUN CASO essere 
        il risultato di un orologio, delicatamente disegnato e preciso, per il 
        semplice frutto di un caso cieco.  
        Eppure, certi individui, intelligenti e istruiti, preferiscono seguire 
        le correnti e sottoscrivere alla teoria dell'evoluzione che suppone che 
        il vostro spirito, di cui la complessità sorpassa di molto le cellule 
        di un orologio o di un computer, è giunto in un modo o l'altro 
        al vostro corpo per un "caso" di un processo evolutivo!  
        Se voi credete questo, dovreste forse smettere di proseguire la lettura 
        di quest'opera poiché, a meno che Dio risvegli il vostro spirito, 
        voi non capirete niente del vostro ultimo destino, né in altre 
        cose del campo spirituale. Come è scritto, "così che 
        le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti" (Ebrei 
        11:3).  
        La parola rivelata dal Creatore mostra che l'uomo è stato creato 
        con uno scopo preciso. Nel primo libro della Bibbia, Dio dichiara di aver 
        fatto ogni creatura "secondo la loro specie" (Genesi 1:21, 24-25). 
        E Dio disse: "Facciamo l'uomo alla nostra immagine, e secondo la 
        nostra somiglianza..." (versetto 26).  
        Noi scopriamo qui due punti essenziali. Primo, Dio ha detto: "Facciamo 
        l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza". Vi erano 
        dunque due ESSERI distinti, che Si intrattenevano alla creazione dell'uomo 
        secondo la Loro somiglianza. C'erano, senza alcun dubbio, Dio il Padre 
        e il Logos (la Parola, il Porta Parola), che nacque più tardi nella 
        carne umana in quanto Gesù di Nazaret (Giovanni 1:1-2, 14).  
        Il secondo punto essenziale è rivelato nella seconda parte del 
        versetto: "... che abbia il dominio sui pesci del mare e sugli uccelli 
        del cielo e sul bestiame..." (Genesi 1:26). Così, dal principio, 
        l'umanità fu destinata a dominare e a governare la creazione fisica 
        messa sulla terra. L'uomo ha ricevuto la responsabilità e l'occasione 
        per utilizzare la sua immaginazione creativa, e anche la sua capacità 
        di discernimento.  
        Notate queste parole ispirate, scritte da Davide: "Che cos'è 
        l'uomo che tu ne abbia memoria? E il figliuol dell'uomo che tu ne prenda 
        cura? Eppure tu l'hai fatto per poco inferiore di Dio (Elohim), e l'hai 
        coronato di gloria e d'onore, Tu l'hai fatto signoreggiare sulle opere 
        delle tue mani, hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi..." Salmo 
        8:4-6).  
        Noi vediamo qui che Dio aveva uno scopo molto preciso creando l'uomo. 
        L'uomo è fatto di poco inferiore a Elohim, termine ebraico che 
        significa normalmente DIO. Ma l'uomo è coronato di gloria e di 
        onore, e il "dominio" gli è dato sulle opere delle mani 
        di Dio (Versetto 7).  
       
      Delle capacità uniche  
        Dal principio, l'uomo ha ricevuto uno spirito che è diverso da 
        qualsiasi cervello animale. Contrariamente a tutti gli altri esseri sulla 
        terra, l'uomo ha un'immaginazione creativa, e anche la capacità 
        di analizzare sé stesso. Egli può ridere di se stesso, o 
        ragionare su un soggetto in bene o in male, ciò gli permette di 
        emettere dei giudizi fino a un certo punto!  
        All'epoca della costruzione della torre di Babele, Dio ha detto: "Ecco 
        essi sono un solo popolo e hanno tutti il medesimo linguaggio; e questo 
        è il principio del loro lavoro; ora nulla li impedirà di 
        condurre a termine ciò che disegnano di fare" (Genesi 11:6). 
        Ed è chiaramente indicato qui che, se Dio non l'avesse frenato, 
        l'uomo avrebbe potuto progredire, anche a quell'epoca, al punto di distruggere 
        se stesso fino a sparire dalla superficie della terra!  
        Oggi, con l'utilizzazione ripetuta delle capacità di differenti 
        nazioni e razze, la comunità scientifica mondiale ha permesso all'umanità 
        di progredire effettivamente al punto di arrivare a potersi autodistruggere. 
        L'uomo è capace di inviare enormi missili complessi nello spazio 
        interplanetario. Egli è capace di mettere in memoria e di recuperare 
        in seguito, istantaneamente, dei miliardi di frammenti di informazioni 
        nei favolosi sistemi informatici. Egli è anche capace di dividere 
        la materia nei suoi più piccoli componenti, e di fare esplodere 
        l'atomo d'idrogeno in una ESPLOSIONE accecante e devastatrice.  
        Da duemila anni, Gesù aveva profetizzato questa situazione dando 
        l'avvertimento seguente: "Poiché allora (quando certi avvenimenti 
        prevedibili sarebbero avvenuti) vi sarà una grande afflizione; 
        tale, che non v'è stata l'uguale dal principio del mondo fino ad 
        ora, né mai più vi sarà. E se quei giorni non fossero 
        stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a cagione degli eletti, quei 
        giorni saranno abbreviati" (Matteo 24:21-22).  
        Si, senza l'intervento del Creatore per salvare la Sua propria creazione, 
        la specie umana ANNIENTEREBBE ogni vita sul nostro pianeta! Però, 
        come noi vedremo, Dio ha dato questa grande intelligenza all'uomo in uno 
        scopo ben preciso e questo scopo divino si realizzerà.  
       
      Creati per governare  
        Come noi l'abbiamo scritto più in alto, l'uomo fu posto, dal principio, 
        al capo della creazione fisica sulla terra. Egli ha ricevuto la capacità 
        e la responsabilità di dirigere e di giudicare il suo prossimo, 
        sotto l'autorità di Dio (vedere Esodo 18:13-26). Egli ha dunque 
        ricevuto una responsabilità in qualche sorta simile a quella di 
        Dio, dal principio.  
        Più tardi, quando Gesù Cristo venne sulla terra in tanto 
        che essere umano per portare l'Evangelo, Egli predicò sul soggetto 
        del governo di Dio: "Dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù 
        si recò in Galilea, predicando l'Evangelo di Dio e dicendo: Il 
        tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi 
        e credete all'Evangelo" (Marco 1:14-15). Questo governo a venire, 
        che dirigerà la terra intera, fu predetto dalla maggioranza dei 
        profeti dell'Antico Testamento, come lo fu da Gesù Cristo e dai 
        Suoi apostoli Pietro, Paolo e Giovanni.  
        Dopo aver descritto il quarto grande regno mondiale, che governerà 
        il mondo fino alla fine della nostra era, il profeta Daniele dichiarò 
        : "E al tempo di quei re, l'Iddio del cielo farà sorgere un 
        regno, che non sarà mai distrutto, e che non passerà sotto 
        la dominazione d'un altro popolo; quello spezzerà e annienterà 
        tutti quei regni; ma esso sussisterà in perpetuo" (Daniele 
        2:44).  
        La maggior parte delle parabole di Cristo si riportano al Regno di Dio, 
        In Marco 4:30-32, Cristo lo paragona a un grano di senape. Malgrado un 
        inizio estremamente modesto, il Regno di Dio ingrandirà per giungere, 
        infine, a una dimensione formidabile. Nella parabola dell'uomo nobile 
        (Luca 19:12-27), Gesù stabilisce chiaramente che coloro che "vinceranno", 
        e che utilizzeranno i loro talenti come Dio lo intende, riceveranno l'autorità 
        per dirigere delle città nel governo di Cristo. Al servitore che 
        aveva decuplicato il suo denaro, Gesù gli disse: "Va bene, 
        buon servitore; poiché sei stato fedele in cosa minima, abbi potestà 
        su dieci città" (versetto 17). E' noi che accentuiamo certi 
        passi di quest'opera). Al servitore che aveva quintuplicato il suo denaro, 
        Gesù gli disse: "E tu sii sopra cinque città" 
        (ver. 19).  
        Alla vigilia della sua morte, Gesù fece questa promessa ai Suoi 
        discepoli: "E io dispongo che vi sia dato un regno, come il Padre 
        mio ha disposto che fosse dato a me, affinché mangiate e beviate 
        alla mia tavola nel mio regno, e sediate sui troni, giudicando le dodici 
        tribù d'Israele" (Luca 22:29-30). Se noi crediamo che Gesù 
        intendeva ciò che Egli diceva, noi dobbiamo credere che Lui, il 
        Figlio di Dio, ha realmente promesso che i cristiani che vinceranno si 
        aggiungeranno a Lui, al Suo secondo Avvenimento, per GOVERNARE le città 
        e le nazioni su questa terra!  
        Notate queste dichiarazioni senza equivoci di Gesù Cristo, tale 
        e quali sono represi dal libro dell'Apocalisse: "E a chi vince e 
        persevera nelle mie opere sino alla fine io darò potestà 
        sulle nazioni, ed egli le reggerà con una verga di ferro frantumandoli 
        a mo' di vasi d'argilla; come anch'io ho ricevuto potestà dal Padre 
        mio" (Apocalisse 2:26-27). "A chi vince io darò di sedere 
        meco sul mio trono, come anch'io ho vinto e mi sono posto a sedere col 
        Padre mio sul Suo trono" (Apocalisse 3:21). Notate anche la preghiera 
        a proposito dei santi, nell'Apocalisse 5:10: "E ne hai fatto per 
        il tuo Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra".  
        Infine in Apocalisse 20:6 noi leggiamo: "Beato e santo è colui 
        che partecipa alla prima resurrezione. Su di loro non ha potestà 
        la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno 
        con lui durante mille anni". I veri santi sono chiamati da Dio, e 
        addestrati da Lui durante tutta una vita di lotte e di vittorie, per giungersi 
        a Gesù Cristo, alfine di GOVERNARE le città e le nazioni 
        su questa terra! Si potrebbe essere più chiari?  
        Eppure, in un modo o nell'altro, molta gente che è stata mal consigliata, 
        compresi i teologi, credono ancora all'idea di "non fare nulla" 
        per tutta l'eternità. Essi non sanno che i veri cristiani sono 
        chiamati per uno scopo meraviglioso, appassionante e grandioso.  
       
      Ai soli vincitori  
        Dio dichiara che solo i vincitori saranno nel Suo Regno. Essi soli si 
        aggiungeranno a Cristo per governare questa terra. In tutto il Nuovo Testamento, 
        ci è chiesto di divenire simili a Dio. Gesù ha detto: "Non 
        di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che procede dalla 
        bocca di Dio" (Matteo 4:4). Egli ha anche detto: "Voi dunque 
        siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste" (Matteo 
        5:48).  
        L'apostolo Pietro ha insegnato i cristiani in questi termini: "Siate 
        santi, perché io sono santo" (I Pietro 1:15-16). L'apostolo 
        Giovanni esorta coloro che sono fedeli a Dio, dicendo: "Non amate 
        il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore 
        del Padre non è in lui" (I Giovanni 2:15). L'apostolo Giacomo 
        ha scritto: "Ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi" 
        (Giacomo 4:7).  
        Ecco quello che è! I veri cristiani devono vincere i loro sentimenti 
        orgogliosi e le loro passioni umane, vincere il mondo e le sue tentazioni, 
        e resistere a Satana. Pietro conclude la sua ultima epistola con l'esortazione 
        seguente: "Ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro 
        Signore e Salvatore Gesù Cristo. A lui sia la gloria, ora e in 
        sempiterno: Amen.!" (II Pietro 3:18).  
        Fatti adesso di carne noi siamo soggetti a ogni sorta di debolezze e di 
        peccato. Ma grazie a uno studio regolare della Bibbia, e mettendoci spesso 
        in ginocchio con delle preghiere ferventi, sottomettendoci continuamente 
        a Dio e affidandoci attivamente a Lui, noi arriveremo a VINCERE le nostre 
        vie peccaminose, e permettere a Dio di edificare in noi, con il Suo Spirito 
        Santo, il Suo carattere giusto e santo.  
        Noi sappiamo che non arriveremo alla perfezione durante questa vita, ma 
        noi dobbiamo fare dei progressi reali. Noi dobbiamo CRESCERE nella natura 
        e il carattere di Dio. E' perché i veri cristiani hanno costantemente 
        delle prove, ed essi subiscono la persecuzione.  
        L'apostolo Paolo ha fatto questa predizione: "Tutti quelli che vogliono 
        vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati" (II Timoteo 
        3:12). Gesù Lui stesso ci ha prevenuti, dicendo: "Non pensate 
        che io sia venuto a mettere la pace sulla terra; non sono venuto a mettere 
        pace, ma spada. Perché sono venuto a dividere il figlio da suo 
        padre, e la figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera; i nemici dell'uomo 
        saranno quelli stessi di casa sua" (Matteo 10:34-36). Quanto all'apostolo 
        Pietro, ci dà l'avvertimento seguente: "Diletti, non vi stupite 
        della fornace accesa in mezzo a voi per provarvi, quasi ché vi 
        avvenisse qualcosa di strano" (I Pietro 4:12).  
        E' molto chiaro: è richiesto al vero cristiano di vincere la sua 
        propria natura e il mondo, e di resistere agli assalti di Satana. Il cristiano 
        sarà molestato, perseguitato, e forse anche martirizzato dai nemici 
        di Dio.  
       
      Perché edificare un carattere giusto?  
        Il cristiano deve egli passare dalle difficoltà della vita, nel 
        solo scopo di poter prendere delle lunghe vacanze celesti, nell'ozio eterno, 
        suonando l'arpa? O bene sarebbe questo per servire da messaggero a Dio, 
        come gli angeli? Dopo tutte queste prove e dopo tutte le lacrime e, forse 
        anche, dopo tante prove per superare le sofferenze fisiche, la nostra 
        ricompensa non sarebbe essa più grande di quella di milioni di 
        esseri creati, che compongono l'esercito angelico?  
        Non vi è dubbio! Il vero scopo GRANDIOSO dell'esistenza umana si 
        estende molto più lontano che quello dei santi angeli e degli arcangeli. 
        Questo è appassionante , prodigioso, eppure semplice! La ragione 
        suprema per la quale noi traverseremo delle prove - questo periodo di 
        prove - è per meglio vedere se noi ci abbandoniamo totalmente a 
        Dio che mette il Suo pensiero, il Suo amore e il Suo carattere in noi. 
        Dio sta riproducendosi!  
        Si voi avete ben letto. Ma a questo stadio, io devo esortarvi, a voi che 
        leggete queste righe, a NON fermarvi là. Domandate a Dio che vi 
        dia uno spirito aperto, curioso, e non perdetevi nelle occasioni. La salvezza 
        spirituale dipende da un desiderio sincero di "provare ogni cosa", 
        secondo il termine della vostra Bibbia. Poiché lo scopo supremo 
        della vita umana ha realmente un senso. Esso è stato ispirato in 
        modo chiaro, e scritto nelle pagine della Bibbia da secoli!  
        Ritorniamo al libro della Genesi, e vediamo di nuovo quello che Dio fece 
        al principio. Ogni animale fu creato "secondo la loro specie" 
        (Genesi 1:24). E' così che il bestiame mise al mondo del bestiame. 
        Il leone mette al mondo dei leoni, ecc. Tale fu l'intenzione di Dio creando 
        ogni creatura. In seguito, Dio disse: "Facciamo l'uomo alla nostra 
        immagine e alla nostra somiglianza..." (Genesi 1:26). In linguaggio 
        chiaro, Dio ha dato là l'indicazione che la Sua Famiglia Divina 
        - identificata al presente come essendo il Padre e il suo Figlio Gesù 
        Cristo - andava a riprodursi, alfine di aggiungere altri membri. Ed è 
        blasfematorio, secondo voi, di pensare che Dio progetta di riprodursi 
        "secondo la Sua specie"?  
        Certi capi religiosi dell'epoca di Cristo, che si erano arrogati questo 
        titolo, lo pensavano. Voi sarete probabilmente sorpresi di imparare che 
        il fatto che Dio ha una famiglia è stato l'oggetto di una grande 
        controversia tra Gesù e le autorità religiose della Sua 
        epoca. Poiché Gesù aveva a detto loro: "Io e il Padre 
        siamo UNO" (Giovanni 10:30). Questa dichiarazione mise i capi religiosi 
        in una collera tale che consideravano Gesù un eretico che meritava 
        la morte.  
        Quando Gesù domandò loro perché volevano farlo morire, 
        queste autorità religiose replicarono: "Non ti lapidiamo per 
        una buona opera, ma per bestemmia; e perché tu, che sei uomo ti 
        fai Dio" (versetto 33).  
        Osservate attentamente quello che Gesù ha detto per difendersi 
        di questa accusa di bestemmia: "Non è scritto nella vostra 
        legge: Io ho detto: voi siete dei? Se essa chiama dei coloro ai quali 
        la parola di Dio è stata diretta e la scrittura non può 
        essere annullata, come mai dite voi a colui che il Padre ha santificato 
        e mandato nel mondo, che bestemmia, perché ha detto: Sono Figliuolo 
        di Dio" (versetti 34-36).  
        Il versetto alla quale fa referenza si trova nel Salmo 82:6. Il termine 
        ebraico tradotto qui per "Dio" è Elohim. Questa stessa 
        parola che è tradotta per "Dio" in Genesi 1:1, ed è 
        adoperata centinaia di volte nell'Antico Testamento, per parlare dell'Essere 
        Divino. Molti studiosi moderni dicono che questo termine significa unicamente 
        "giudice potente". Ma questa non è una comprensione esatta 
        dell'uso di questa parola ebraica. Altrimenti, Gesù non sarebbe 
        stato così spontaneo per scegliere questo versetto in una situazione 
        dove la Sua vita stessa era in gioco. Egli si servì di questo versetto 
        dei Salmi per mostrare che l'uomo ha un potenziale simile a Dio e che 
        l'umanità è veramente "fatta all'immagine" di 
        Dio. Verosimilmente queste autorità religiose, nella loro collera, 
        hanno dovuto riconoscere che Gesù era di carne e sangue, come essi. 
        Di più, poiché Gesù era il "Figlio di Dio", 
        Egli NON bestemmiava facendosi uguale a Dio, quando Egli chiamava Dio 
        Suo Padre!  
        Infatti, questa questione si pone più presto, nell'Evangelo secondo 
        Giovanni, quando queste stesse autorità cercavano di uccidere Gesù, 
        accusandolo di violare il sabato e perché Egli "chiamava Dio 
        Suo Padre, facendosi uguale a Dio" (Giovanni 5:18). Essi riconoscevano 
        pubblicamente che un figlio REALE è infatti, uguale a suo padre. 
         
        Io stesso sono un padre. Ho il privilegio di avere quattro figli e due 
        figlie. Come Dio ne ha dato l'ordine, mi sono riprodotto "secondo 
        la mia specie". I miei figli e le mie figlie sono pienamente umani, 
        come io lo sono. Benché io ho più esperienza e saggezza, 
        e che io sia il "patriarca" della mia famiglia, i miei figli 
        sono tutti anche membri della nostra famiglia come me; essi hanno le stesse 
        capacità umane, lo stesso potenziale e la stessa dignità 
        di me.  
        Cosa ne è dei figli di Dio? Siamo talmente abituati a che gli ecclesiastici 
        moderni utilizzano delle "parole dolci", che non abbiamo più 
        la comprensione esatta del significato delle parole che noi adoperiamo? 
        Non vogliamo riconoscere che un "figlio" di Dio, al senso proprio 
        della parola diverrebbe veramente come Dio?  
      
        
          
            
              IL SIGNIFICATO BIBLICO DI ELOHIM  
                  
              Il primo nome che Dio si diede nell'Antico Testamento, 
                è Elohim: "Nel principio Iddio creò i cieli 
                e la terra" (Genesi 1:1). Elohim è impiegato 31 volte 
                nel primo capitolo della Genesi, ed è identificato "Dio" 
                in quanto che Creatore.  
                Ma cosa significa "Elohim"?  
                Tutte le autorità si accordano per dire che questo nome 
                ebraico per "Dio" ha un senso al plurale. Certi pensano 
                che questo nome prova che "più di un essere" 
                è compreso nella divinità dell'Antico Testamento. 
                Per altri negano questo. Però bisogna ancora dubitare che 
                il termine -im traduce la nozione di pluralità dell'essere 
                nel concetto di Dio, tale che è menzionato nell'Antico 
                Testamento.  
                "Grammaticalmente, la forma Elohim in tanto che dei al plurale, 
                si ritrova nei numerosi testi biblici (Esodo 12:12: tutti gli 
                dei di Egitto). In questa funzione, Elohim può essere preceduto 
                da un articolo definito ("gli dei"; Esodo 18:1: "Ora 
                riconosco che l'Eterno è il più grande di tutti 
                gli dei"). In ebraico, Elohim può essere accompagnato 
                dall'aggettivo in plurale (frequentemente in Deuteremonio: "Altri 
                dei"), ed esige dei verbi in plurale (Salmo 97:7: "i 
                prostrano dinanzi a lui tutti gli dei (Yahweh"). La caratteristica 
                sorprendente dei testi dell'Antico Testamento risiede nell'impiego 
                della forma Elohim al plurale, per designare il solo Dio d'Israele" 
                (The Anchor Bible Dictionary, vol. 4, p. 1006, art. "Name 
                of God in the old Testament").  
                Esistono delle prove irrefutabili che questo nome (Elohim) deve 
                essere compreso come esprimendo il senso, non di un Dio "in 
                due Esseri", o "in tre esseri", ma di una "Famiglia 
                divina" comprendenti più Membri. Se Dio doveva sempre 
                essere limitato in un Padre e un Figlio, allora la Bibbia si sarebbe 
                probabilmente servito di altre parole ebraiche per definire un 
                "capo divino" limitato, non comprendendo che due Membri. 
                La parola ebraica ELOHIM a un connotativo di dualità; però, 
                Dio (Elohim, in ebraico) non ha utilizzato ELOHAIM, definendo 
                una dualità, ma ben ELOHIM, indicando una pluralità. 
                Perché dunque ha utilizzato ELOHIM? Semplicemente poiché 
                ELOHIM è di esseri divini, una Famiglia alla quale saranno 
                aggiunte, più tardi, molti figlie e figli (II Corinzi 6:18). 
                 
                L'una delle più grandi prove mostrando che ELOHIM deve 
                essere compreso come essendo "plurale", nel suo significato 
                vero, e nel fatto innegabile nella maniera dove il Creatore Si 
                è servito di queste parole nella Bibbia: "Poi Dio 
                disse: Facciamo l'uomo alla NOSTRA immagine, secondo la NOSTRA 
                somiglianza" (Genesi 1:26). Ed è chiaro che Dio non 
                ha detto: "Io voglio fare l'uomo alla MIA immagine, secondo 
                la Mia somiglianza". In nessuna parte, Dio non dice che gli 
                angeli sono delle creature. Essa afferma che Dio solo è 
                il Creatore, altrimenti, dei numerosi versetti provano, in modo 
                innegabile, che ELOHIM deve essere compreso in senso plurale. 
                 
                1) Cristo ha detto: "Il Padre è più grande 
                di me" (Giovanni 14:28). Ben che esiste "UN DIO", 
                è evidente che non è biblico di dire che Dio è 
                "un solo Essere" o una Entità". Se il Padre 
                e Suo Figlio non sono due Persone distinte (Esseri Entità). 
                Cristo non avrebbe potuto dire che Suo Padre è "più 
                grande" di Lui.  
                2) In Matteo 22:41-46, Gesù rivela che il Salmo 110:1 si 
                riferisce a Lui e a Suo Padre: "Parola dell'Eterno (in ebraico 
                Yahweh= il Padre) a mio Signore (in Ebraico, Adonai= il Figlio) 
                Siedi alla mia (del Padre) destra, finché io abbia fatto 
                dei tuoi (del Figlio) nemici lo sgabello dei tuoi piedi". 
                Molti versetti rivelano che due Persone solamente, il Padre e 
                il Figlio, compongono attualmente la Famiglia divina. La "trinità", 
                propriamente si parla, non è insegnata per nulla dalla 
                Bibbia; essa non è menzionata neppure una volta - sia nell'Antico 
                Testamento che nel Nuovo Testamento. Al contrario, il Dio Onnipotente 
                rivela che tutti coloro che diverranno Suoi figli e Sue figlie, 
                per una nuova nascita di natura spirituale, alla resurrezione 
                dei giusti, nasceranno dello Spirito della Famiglia di Dio in 
                quanto che esseri spirituali e immortali, glorificati (I Tessalonicesi 
                4:13-18; I Corinzi 15:50-57).  
                Questi santi glorificati saranno allora mutati da esseri "umani" 
                in "divini", da esseri mortali in esseri immortali. 
                In quanto che figlie e figli immortali di Dio, essi saranno superiori 
                agli angeli (che essi giudicheranno: I Corinzi 6:3), ed essi allora 
                saranno degni di ricevere l'adorazione dagli esseri umani (Apocalisse 
                3:9)!  
                ELOHIM è un nome al plurale, significa che Dio è 
                una famiglia di Esseri divini, e non una TRINITA' "chiusa" 
                che non potrebbe mai ammettere altri figli e figlie di Dio nella 
                Sua FAMIGLIA. ELOHIM può implicare - e implica realmente 
                - una pluralità di esseri divini nella Famiglia di Dio. 
                Le Scritture ebraiche provano che questa parola deve essere considerata 
                letteralmente. Possiamo noi credere la pura verità della 
                parola di Dio? Egli ha detto: "FACCIAMO L'UOMO ALLA NOSTRA 
                IMMAGINE"!  
             
           | 
         
       
      "Nascere" dalla resurrezione  
        In questa vita, noi siamo "generati" o rigenerati dalla conversione 
        e per l'impregnazione dello Spirito di Dio. Questo Spirito è lo 
        Spirito "di forza, d'amore e di saggezza" (II Timoteo 1:7). 
        Lo Spirito di Dio ci trasmette la natura di Dio.  
        Quando sottomettiamo la nostra volontà a Dio, quando noi cediamo 
        al Suo Spirito Santo e beviamo letteralmente con uno studio regolare della 
        Bibbia e con la preghiera, noi CRESCIAMO spiritualmente, fino al momento 
        che noi saremo interamente "nati da Dio" alla resurrezione dei 
        morti!  
        Gesù Cristo è il nostro esempio e il nostro pioniere. Egli 
        è stato "dichiarato Figlio di Dio con potenza, secondo lo 
        Spirito di santità, con la Sua RESURREZIONE di fra i morti" 
        (Romani 1:4). Più avanti, nell'epistola ai Romani, Paolo fu ispirato 
        a scrivere che i veri cristiani sono "predestinati ad essere simili 
        all'immagine del suo Figlio, alfine che suo Figlio sia il primo nato di 
        MOLTI fratelli" (Romani 8:29).  
        Notatelo! Tutti coloro che si abbandonano veramente a Dio diverranno come 
        Cristo, di tale sorte che Egli diverrà il primogenito di molti 
        altri figli di Dio, dei figli nel senso proprio del termine, come Gesù 
        Cristo, è il primogenito ed il Signore della nostra salvezza.  
        Paolo dichiara di nuovo: "Ed egli è il capo del corpo, cioè 
        della Chiesa; egli è il principio, il primogenito dai morti, onde 
        in ogni cosa abbia il primato" (Colossesi 1:18). Così dunque 
        per la seconda volta, Dio mostra chiaramente che per "nascere di 
        nuovo" come Cristo - il primo nato di fra i morti - noi dobbiamo 
        "nascere" nella famiglia stessa di Dio, con la RESURREZIONE 
        di fra i morti!  
        In Apocalisse 1:5, l'apostolo Giovanni fu ispirato da Dio nel descrivere 
        Cristo come essendo "il PRIMOGENITO dai MORTI". Se Cristo è 
        il "primogenito", devono essercene necessariamente degli altri. 
        Se il "primogenito" di Dio è veramente DIO, allora coloro 
        che nasceranno più tardi dallo stesso Padre dovranno anche essi 
        diventare dei membri della famiglia di Dio!  
        La Bibbia è senza equivoci sul fatto che si lascia lo stato mortale 
        per una RESURREZIONE. Noi stiamo per commentare tre versetti che mostrano 
        chiaramente che coloro che sono veramente "nati di nuovo" sono 
        nati dalla resurrezione dai morti, e che essi diverranno dei membri della 
        "Famiglia di Dio", al livello dell'esistenza di Dio, come Gesù. 
         
       
      Chi deterrà per sempre l'autorità suprema?  
        La Bibbia indica che il Padre sarà sempre il più grande, 
        in potenza e in autorità. In tutta evidenza, Dio il Padre non invecchierà 
        mai e non andrà mai in pensione, e Egli non morrà! Egli 
        sarà ETERNAMENTE capo indiscutibile della Famiglia Divina. Gesù 
        Cristo stesso ha detto: "Il Padre è più grande di me" 
        (Giovanni 14:28).  
        La stessa Bibbia indica che Gesù Cristo sarà sempre più 
        grande di tutti i "figli" nati nella Famiglia di Dio. Egli è 
        seduto alla destra del Padre (Ebrei 8:1). Egli sarà il "Re 
        dei re" (Apocalisse 19:16), il nostro Sommo Sacerdote in eterno (Ebrei 
        6:20).  
        E' evidente che lo scopo essenziale della vita è di riconciliare 
        l'uomo con Dio. Lo Spirito Santo guida una persona in un processo di abbandono 
        totale a Dio e al Salvatore, Gesù Cristo. Per lo Spirito uno crede 
        nella grazia e la conoscenza, nel carattere di Gesù Cristo (II 
        Pietro 3:18). Con l'aiuto di Dio, questo processo implica che si vince 
        e si impara a vivere "di ogni parola che esce dalla bocca di Dio" 
        (Matteo 4:4). Perché una persona possa avvicinarsi a Dio, essa 
        deve studiare attentamente la Bibbia, e "nutrirsi" (Giovanni 
        6:56-63), Alfine che gli insegnamenti divini divengano veramente il suo 
        modo di vivere e di azione. Vincere implica di pregare Dio regolarmente 
        e sinceramente, ogni giorno, spesso più volte al giorno, è 
        di essere sempre in uno spirito di preghiera. Questo necessita una meditazione 
        costante della parola di Dio e del Suo scopo, dei digiuni occasionali 
        per avvicinarci maggiormente a Dio.  
        In questo modo, per una suggestione quotidiana attiva per lasciare Cristo 
        vivere veramente la Sua vita in essi per il Suo Spirito Santo (Galati 
        2:20), i veri cristiani imparano a "camminare con Dio". Mese 
        dopo mese, anno dopo anno, essi divengono di più in più 
        simili a Lui. Effettivamente, una persona avendo una fede sincera dovrebbe 
        vivere in questo modo, seguendo l'istruzione di Gesù: "Voi 
        siate dunque perfetti, com'è perfetto il Padre vostro celeste" 
        (Matteo 5:48). L'apostolo Pietro esorta i cristiani, dicendo: "Ma 
        come Colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in 
        tutta la vostra condotta" (I Pietro 1:15).  
        Nella sua seconda epistola, egli ha descritto il modo della potenza divina: 
        "Poiché la sua potenza divina ci ha donate tutte le cose che 
        appartengono alla vita e alla pietà... affinchè per loro 
        (per le promesse) fatti partecipi alla NATURA DIVINA dopo essere fuggiti 
        dalla corruzione che è nel mondo per via della concupiscenza" 
        (II Pietro 1:3-4).  
        Tutti questi scritti vogliono realmente dire quello che essi dicono? Possiamo 
        noi onestamente "vuotare del vero senso letterale" i numerosi 
        versetti ispirati che ci dicono di essere "santi", di essere 
        "come Dio", e di sottometterci a Lui, alfine che Egli mette 
        in noi la Sua propria natura divina? No! E' dunque logico di credere che 
        lo scopo di Dio è sempre stato di riprodursi. E' ciò che 
        la Sua Famiglia (Elohim) aveva in mente quando Dio disse: "FACCIAMO 
        l'uomo alla NOSTRA IMMAGINE, secondo la NOSTRA SOMIGLIANZA" (Genesi 
        1:26).  
       
      "Nati di nuovo", ma siamo noi destinati ad essere dei figli 
        inferiori?  
        Noi abbiamo già visto che Gesù Cristo deve essere "il 
        primogenito di MOLTI fratelli" (Romani 8:29). Ma i fratelli che nasceranno 
        più tardi avranno essi MENO gloria che il Cristo?  
        Come noi abbiamo spiegato, Cristo avrà sempre più potenza 
        ed autorità, ma la Bibbia indica che i figli di Dio, nati dallo 
        Spirito, divideranno lo stesso livello di gloria e di maestà che 
        Gesù Cristo, il loro Fratello primogenito. Notate Romani 8:18: 
        "Perché io stimo che le sofferenze del tempo presente non 
        siano punto da paragonare con la GLORIA che ha da essere manifestata a 
        nostro riguardo". In tutta la Bibbia, delle decine di versetti indicano 
        che le nostre sofferenze, le nostre prove, le nostre avversità, 
        il nostro sforzo per vincere, sono destinati a formarci, a modellarci 
        all'immagine di Dio per prepararci a nascere, con la resurrezione di fra 
        i morti, e ad essere GLORIFICATI come Cristo è stato glorificato. 
         
        Ben'inteso, il cristiano realmente convertito e rigenerato, o "generato" 
        da Dio, in questa vita attuale. Ma la nascita ultima è quella nella 
        Famiglia di Dio, alla resurrezione.  
        Come l'apostolo Paolo ha scritto: "Ma ora Cristo è risuscitato 
        dai morti, primizia di quelli che dormono. Infatti, poiché per 
        mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo 
        d'un uomo è venuta la resurrezione dei morti. Poiché come 
        tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati... 
        Così anche sta scritto: il primo uomo, Adamo, fu fatto anima vivente; 
        l'ultimo Adamo è spirito vivificante. Però, ciò che 
        è spirituale non viene prima; ma viene prima, ciò che è 
        naturale; poi viene ciò che è spirituale. Il primo uomo, 
        tratto dalla terra, è terreno: il secondo uomo è dal cielo... 
        E come abbiamo portato l'immagine del terreno, così porteremo anche 
        l'immagine del celeste" (I Corinzi 15:20-22, 45-47, 49).  
        Noi saremo i figli della resurrezione, non con una "falsa nascita", 
        di fronte a una folla emotiva, durante una "riunione di rinnovamento"! 
        La vera esperienza della "nuova nascita" supererà da 
        lungi queste effusione emotive, simulate, che rendono confuso il mondo 
        religioso di oggi, non c'è paragone possibile. Poiché alla 
        "ultima tromba", Cristo ritornerà su questa terra come 
        Re dei re, e coloro che saranno trovati degni saranno rapiti sulle nuvole, 
        per incontrarLo nell'aria (I Tessalonicesi 4:16-17). Essi avranno un corpo 
        spirituale, e saranno GLORIFICATI in quanto membri "nati" di 
        nuovo della Famiglia divina. Essi NON saranno considerati come dei figli 
        "adottivi", o come degli esseri semplicemente "creati". 
        Al contrario, questi figli nati dallo Spirito emaneranno direttamente 
        da Dio, avranno la Sua NATURA DIVINA come certamente la natura e le caratteristiche 
        umane che ci sono state trasmesse in questa vita dai nostri genitori umani. 
         
        Per utilizzare una analogia umana, noi siamo adesso dei figli "generati" 
        da Dio, ancora nel seno di nostra "madre" (la Gerusalemme di 
        sopra, Galati 4:26), ma CRESCENDO nella grazia e nella conoscenza, alfine 
        di poter NASCERE da Dio alla resurrezione dai morti (vedere Apocalisse 
        12:1-2). L'apostolo Giovanni ha scritto: "Diletti, ora siamo figliuoli 
        di Dio, e non è ancora reso manifesto quel che saremo. Sappiamo 
        che quando egli sarà manifestato SAREMO SIMILI A LUI, perché 
        lo vedremo come egli è" (I Giovanni 3:2). In quel momento 
        noi saremo simili a Cristo!  
        A cosa somiglia il Cristo vivente? Noi troviamo una descrizione della 
        Sua apparenza attuale nell'Apocalisse 1:13-16. Così, dopo la Sua 
        resurrezione, gli occhi di Gesù somigliano a "una fiamma di 
        fuoco". Il suo viso è come il "sole quando brilla in 
        tutta la sua forza"! Egli è glorificato, come noi lo SAREMO, 
        conformemente allo scopo meraviglioso del Dio supremo che ci ha fatti 
        alla Sua immagine!  
       
      Quale avvenire per i vincitori!  
        Consideriamo adesso il terzo capitolo della prima Epistola di Giovanni. 
        Dopo aver dichiarato che noi saremo "come" Cristo, e che noi 
        potremo contemplare il viso di questa GLORIA, abbagliante, Giovanni scrive: 
        "Chiunque ha questa speranza in lui si purifichi come esso è 
        puro" (versetto 3). Una volta che noi abbiamo afferrato l'ultimo 
        scopo di Dio e l'incredibile potenzialità dell'uomo che il nostro 
        Creatore ha previsto nel Suo piano per noi, noi avremo tutte le ragioni 
        di volere essere "puri" di condurre una vita giusta e santa. 
         
        La nostra ricompensa reale non è qualcosa di vago o nebuloso, "felicità 
        ed estasi", che consiste a "navigare nell'aria" tutti i 
        giorni, rimanendo OZIOSI. Al contrario, questo implica di divenire dei 
        "figli della resurrezione", e di unirsi a Cristo nel GOVERNO 
        attivo del pianeta, almeno durante il Millennio alfine di eliminare la 
        contaminazione e i suoi effetti, di eliminare la pornografia, di far cessare 
        le guerre, di aiutare, di nutrire e di guarire le masse affamate e malate, 
        di portare una FELICITA' indescrivibile a un mondo traumatizzato, così 
        come una gioia e una soddisfazione profonda per noi, durante questo processo. 
         
        Noi non governeremo solo gli esseri umani, ma anche gli ANGELI potenti 
        di Dio! Notate I Corinzi 6:2-3: "Non sapete voi che i santi giudicheranno 
        il mondo. E se il mondo è giudicato da voi, siete voi indegni di 
        giudicare delle cose minime? Non sapete voi che giudicheremo gli angeli? 
        Quanto più possiamo giudicare le cose di questa vita! "Tutta 
        la nostra esperienza cristiana, cioè a dire lo sviluppo del nostro 
        spirito e del carattere di Cristo (Filippesi 2:5), è diretto verso 
        questo scopo supremo.  
        Questa sarà una esperienza appassionante, stimolante, produttiva 
        e incredibilmente ricca. Non vi è nulla di più REALE!  
        Cosa avverrà in seguito? Leggete le dichiarazioni ispirate, scritte 
        da Paolo in Ebrei 2:5-8: "Difatti, non è agli angeli che Egli 
        ha sottoposto il mondo a venire del quale parliamo; anzi, qualcuno ha 
        in un certo luogo attestato dicendo: Che cos'è l'uomo che tu ti 
        ricordi di lui o il figliuol dell'uomo che tu ti curi di lui? Tu l'hai 
        fatto di poco inferiore agli angeli; l'hai coronato di gloria e d'onore; 
        tu gli hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi", notate la superiorità 
        ultima sugli angeli. Poiché l'uomo fu creato di "poco" 
        o - come certe versioni lo traducono - "per un po' di tempo", 
        inferiore agli angeli. In definitiva, Dio ha previsto di mettere "TUTTE 
        LE COSE" sotto la dominazione dell'uomo.  
        Oggi già, l'uomo crea dei sistemi di informatica che possono praticamente 
        rivaleggiare con il suo spirito per le loro capacità sorprendenti, 
        ma è anche capace di annullare tutta la vita umana su questa terra 
        con la bomba atomica e all'idrogeno, e con delle armi di distruzione massiva! 
        Tuttavia, tenendo conto del bisogno dell'umanità in nutrimento, 
        in acqua e ossigeno, e considerando le distanze infinitamente grandi che 
        separano i pianeti, sarebbe impensabile considerare che l'uomo potesse 
        esplorare l'universo intero, anche se egli potesse viaggiare all'incredibile 
        velocità della luce!  
       
      EREDI DELL'UNIVERSO  
        Nella Sua descrizione del Mondo di Domani, Dio indica che TUTTE LE COSE 
        saranno sottomesse all'uomo. La parola greca tradotta qui per "tutte 
        le cose" ha il senso "dell'universo intero"! E' ugualmente 
        il significato del termine ebraico nel Salmo 8:7, al quale Ebrei 2:8 fa 
        referenza.  
        Subito dopo questo, Paolo scrive: "Col sottoporgli tutte le cose, 
        Egli non ha lasciato NULLA che non gli sia sottoposto. Ma al presente 
        non vediamo ancora che tutte le cose gli siano sottoposte" (Ebrei 
        2:8). Notate che "NULLA" è escluso dalla sottomissione 
        all'uomo. Ma ciò "non è ancora" compiuto. Commentando 
        questo versetto, The Critical and Experimental Commentary dichiara: "Non 
        essendo dato alcun limite nel specificare le Scritture, l'espressione 
        "tutte le cose" deve includere anche le cose celesti e terrestri:" 
         
        The New Bible Commentari Revised fa il commento seguente: "Di più 
        questo versetto indica che non solamente Gesù, ma anche gli uomini 
        - da Gesù in quanto il loro Sommo Sacerdote e l'Autore della salvezza 
        - sono chiamati a ereditare di un destino di GLORIA e di dominio." 
         
        Allora in linguaggio chiaro, è evidente che Dio ha creato gli uomini 
        perché siano veramente come Lui. Noi che vinceremo, siamo destinati 
        ad essere dei VERI figli di Dio, e NON dei "pseudofigli" di 
        un rango di un livello di esistenza inferiore.  
        Parlando dei "figli della resurrezione" Paolo, nella sua Epistola 
        agli Ebrei, dice che Dio non ha lasciato NULLA che non sia sottomesso 
        agli uomini (2:8). In questo caso, il nostro ultimo destino è di 
        divenire dei "figli" di Dio, e aiutare a governare L'UNIVERSO 
        intero sotto la direzione di Gesù Cristo, nostro Fratello primogenito 
        e nostro Sommo Sacerdote!  
        Noi avremo allora dei corpi spirituali glorificati, non saremo più 
        soggetti alle leggi fisiche che noi conosciamo oggi. Noi avremo la capacità 
        di spingerci attraverso l'universo ben più rapidamente che la velocità 
        della luce, poiché noi saremo dei membri della Famiglia creatrice 
        - la Famiglia di Dio - atti a viaggiare alla velocità del pensiero! 
         
        Al servizio del nostro Padre e di Gesù Cristo nel governo perfetto 
        di Dio, noi dovremo senza dubbio rilevare la sfida, durante i secoli, 
        di riuscire a ringiovanire e abbellire vaste porzioni dell'universo - 
        oggi desertico, senza vita e nella desolazione. Non cè alcun dubbio 
        che si dovrà pensare prima di tutto a delle attività creative 
        e a dei progetti appassionanti di ogni specie. Come dicono le Scritture: 
        "Poiché un fanciullo ci è nato, un figliuolo ci è 
        stato dato, l'imperio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato 
        Consigliere Ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace, 
        per dare INCREMENTO all'imperio e una pace senza fine... questo sarà 
        lo zelo dell'Eterno degli eserciti" (Isaia 9:5-6).  
        Quando questo scopo grandioso per l'umanità sarà pienamente 
        compreso, molte cose concernenti la vita umana e quella del vero cristiano 
        cominceranno ad avere un senso molto diverso.  
        Notate Romani 8:17: "E se siamo figliuoli, siamo anche eredi; eredi 
        di Dio e coeredi di Cristo, se pur soffriamo con lui, affinché 
        siamo anche GLORIFICATI con lui". Quando noi comprenderemo che questa 
        "gloria" suprema implica veramente la gloria stessa di DIO, 
        le nostre prove umane appariranno meno opprimenti. Filippesi 3: 21 parla 
        del ritorno di Gesù Cristo, quando Egli "trasformerà 
        il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua 
        GLORIA, in virtù della potenza per la quale egli può anche 
        sottoporsi ogni cosa".  
       
      
        
          | 
             DIO E' ETERNO  
             
            Ecco un argomento fallace contro la verità concernente il 
              nostro ultimo destino: "Noi non potremo mai divenire come Dio, 
              poiché è esistito eternamente, e che Egli è 
              il Creatore di tutto quello che esiste, ma non noi".  
              Vi è una risposta? Una parte della risposta si trova in Romani 
              4:17, dove Paolo menziona che Dio ha chiamato Abraamo "il padre 
              di un gran numero di nazioni". Dio ha dichiarato questo come 
              un fatto compiuto, MOLTO TEMPO prima che le cose siano avvenute! 
              Così, Paolo fu ispirato a scrivere: "Dio, il quale fa 
              rivivere i morti, e chiama le cose che non sono, come se fossero". 
               
              L'ultima realtà è la VOLONTA' di Dio, che voleva già 
              che Abraamo fu "il padre di gran numero di nazione". Per 
              conseguenza, nello spirito di Dio, era un FATTO compiuto, poiché 
              egli aveva voluto così!  
              Nella stessa maniera, Dio deve aver progettato di riprodursi dal 
              principio: "Siccome in lui ci ha eletti, prima della fondazione 
              del mondo, affinché fossimo santi ed irreprensibili" 
              (Efesini 1:4). Di nuovo: "Perché quelli che Egli ha 
              preconosciuti, li ha pure predestinati ad essere conformi all'immagine 
              del suo figliuolo, onde egli sia il primogenito fra molti fratelli" 
              (Romani 8:29).  
              Così, il piano di Dio per portare più figli nella 
              Sua Famiglia, alfine che Cristo potesse essere" Il primogenito 
              di MOLTI fratelli" - tutto questo era predestinato, VOLUTO 
              dallo spirito di Dio, "prima della fondazione del mondo" 
              (Efesini 1:4). In questo senso, in termine di ultima realtà 
              che è la VOLONTA' di Dio, per tanto che noi vinceremo fino 
              alla fine, noi siamo già eterni; noi abbiamo già ricevuto 
              il dono della vita eterna per la VOLONTA' immutabile di Dio!  
              Un'altra indicazione molto chiara, mostrando il modo divino di concepire 
              le cose, si trova in Ebrei 7:9-10. Notate questo versetto: "E, 
              per così dire, nella persona d'Abraamo, Levi stesso, che 
              prende le decime, fu sottoposto alla decima; Perché egli 
              era ancora nei lombi di suo padre, quando Melchisedec incontrò 
              Abraamo."  
              Dio dice che Levi NON esisteva ancora! Come Levi era "nei reni" 
              del suo bisnonno Abraamo, noi anche, noi siamo certamente stati, 
              per così dire, nei "reni" spirituali del nostro 
              Padre celeste, che ha VOLUTO che noi diveniamo i Suoi figli. In 
              questa maniera, dopo la quale Dio Lui stesso pensa e agisce, i veri 
              santi, coloro che dimorano fedeli fino alla fine, sono sempre esistiti 
              nel Suo spirito.  
              Noi eravamo nei "reni" di Dio quando Egli ha creato gli 
              angeli e, di seguito, la terra, alfine di mettere l'umanità 
              e, più tardi ancora, quando Egli ha inviato il Suo figlio 
              per rendere possibile la nostra entrata nella Famiglia eterna di 
              Dio.  
              Gesù ha detto: "Dio è spirito" (Giovanni 
              4:24). E ancora: "Quel che è nato dalla carne è 
              "nati da Dio" e divenuti "figli della resurrezione" 
              (Luca 20:36), noi avremo la "natura divina" (II Pietro 
              1:4). Noi saremo così composti di Spirito Santo, come Dio 
              e Cristo lo sono: Lo Spirito Santo è eterno; egli è 
              sempre esistito e esisterà sempre.  
              E' perché, tutto essendo la nuova "personalità" 
              aggiunta alla Famiglia di Dio, con una vera nascita "spirituale" 
              alla resurrezione, noi esisteremo sempre secondo lo Spirito e la 
              VOLONTA' di Dio. Noi saremo stati nei "reni" del nostro 
              Padre dall'eternità, e noi saremo allora composti di Spirito, 
              che è eterno.  
              E' così che la nostra nascita spirituale, in quanto figli 
              di Dio, non è che una parte del nostro proseguimento spirituale 
              della VOLONTA' di Dio. Quando noi (se noi siamo vincitori!) saremo 
              membri della Famiglia elargita - il Regno di Dio - noi saremo aggiunti 
              al Padre e al nostro Fratello primogenito per creare, ricreare, 
              costruire, elaborare e migliorare questo vasto universo: come la 
              parola di Dio ce lo dice, per veramente "dare a l'imperio della 
              CRESCITA, e una pace senza fine" (Isaia 9:6).  
              I veri cristiani hanno davanti ad essi una fortuna e un avvenire 
              FANTASTICO. In un avvenire lontano, quando noi saremo occupati alla 
              elaborazione e alla creazione per una eternità", sotto 
              la direzione del nostro Padre, gli argomenti speciali e il "gioco 
              di parole" utilizzate dai teologi ciechi di questo mondo, smentire 
              l'intenzione di Dio di fare di noi Suoi veri figli, sembrerebbe 
              ben ridicolo!  
              Gesù ha detto: "Lasciateli; sono ciechi, guide di ciechi; 
              or se un cieco guida un altro cieco, ambedue cadranno nella fossa" 
              (Matteo 15:14).  
           | 
         
       
      Degli esseri spirituali per insegnare agli umani la via di Dio.  
        Parlando delle ultime esperienze della "nuova nascita", Gesù 
        Cristo ha detto a Nicodemo: "Quel che è nato da carne è 
        carne; quel che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti 
        meravigliare se t'ho detto: Bisogna che nasciate di nuovo. Il vento soffia 
        dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai d'onde viene né dove 
        va; così è di chiunque è nato dallo Spirito" 
        (Giovanni 3:6-8).  
        Alla resurrezione, i santi nati dallo Spirito saranno simili a Cristo 
        resuscitato. Noi saremo capaci di "traversare" i muri (Giovanni 
        20:19), o "sparire" completamente senza lasciare delle tracce 
        (Luca 24:31)!  
        Nello stesso tempo, i santi resuscitati come Cristo saranno anche capaci 
        di apparire sotto forma umana, di incontrare degli esseri umani, di mangiare 
        con essi, e di insegnare loro durante il regno millenario di Cristo sulla 
        terra. Giovanni 21 descrive il Cristo resuscitato, facendo cuocere del 
        pesce per i discepoli (versetto 9), e in seguito li insegnava.  
        Ben'inteso, molte situazioni interessanti, appassionanti e anche divertenti, 
        saranno considerate, quando, nel mondo di Domani, i figli resuscitati 
        da Dio potranno sorprendere e anche, temporaneamente, spaventare degli 
        esseri umani che, presi all'improvviso, diranno: "E' ancora uno di 
        quelli là!"  
        Isaia 30 descrive l'epoca alla quale la nazione intera d'Israele sarà 
        ricondotta dalla sua cattività, alfine di essere governata e insegnata 
        dagli Esseri divini: "E il Signore vi darà, sì, del 
        pane d'angoscia e dell'acqua d'oppressione, ma quei che t'ammaestrano 
        non dovranno più nascondersi; e i tuoi occhi vedranno chi t'ammaestra; 
        e quando andrete a destra o quando andrete a sinistra" (versetti 
        20-21).  
        Durante il regno millenario di Cristo e dei santi resuscitati, si insegnerà 
        la STRADA della pace, della prosperità e della felicità 
        vera, a milioni di esseri umani, che saranno su questa terra. "Verranno 
        delle nazioni in gran numero e diranno: Venite, saliamo al monte dell'Eterno 
        e alla casa dell'Iddio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie, 
        e noi cammineremo nei suoi sentieri! Poiché da Sion uscirà 
        la legge, e da Gerusalemme la parola dell'Eterno. Egli sarà giudice 
        fra molti popoli, e sederà come arbitro fra nazioni potenti e lontane. 
        Dalle loro spade fabbricheranno vomeri, delle loro lance, roncole; una 
        nazione non leverà più la spada contro l'altra, e non impareranno 
        più la guerra" (Michea 4:2.3).  
        Notate adesso il versetto 5: "Mentre tutti i popoli cammineranno 
        ciascuno nel nome del suo dio, noi cammineremo nel nome dell'ETERNO, del 
        nostro Dio, in perpetuo. I popoli cammineranno ciascuno nel nome del "suo 
        dio"? Ma di cosa questo profeta ispirato parla? E' possibile che 
        Michea descrive qui la relazione che gli abitanti di diverse città 
        e province avranno con i loro dirigenti, o il loro giudice personale un 
        membro "nato di nuovo" nella Famiglia di Dio, che sarà 
        stato assegnato al governo delle loro città o dei loro Stati (Luca 
        19:17-19).  
        Lo scopo supremo di Dio, dandoci la vita e il soffio, è di permetterci 
        di congiungerci a Lui, così come al Suo Figlio Gesù, in 
        un rapporto famigliare, basato sull'amore, al servizio e all'obbedienza 
        alla VIA che produce la pace e la felicità - in breve, sulla legge 
        spirituale di Dio tale che essa è rivelata nei dieci comandamenti 
        e negli insegnamenti di Cristo.  
       
      Risposte alle obiezioni  
        Prima di essere "convertiti" durante questa vita presente, noi 
        dobbiamo PENTIRCI profondamente dal "peccato", che è 
        semplicemente la trasgressione della LEGGE di Dio (I Giovanni 3: 4). E' 
        allora che noi riceviamo il dono delle Spirito Santo (Atti 2:38), che 
        Dio dona a coloro che Gli UBBIDISCONO (Atti 5:32).  
        In seguito, noi dobbiamo vincere - per la potenza e l'aiuto dello Spirito 
        di Dio in noi - e CRESCERE nella grazia e nella conoscenza di Cristo, 
        conformemente al CARATTERE di Dio. Poiché il nostro Padre celeste, 
        in questo modo introduce la Sua propria natura in noi. In questo modo 
        noi non siamo solo "adottati". Noi siamo letteralmente generati, 
        essendo impregnati della natura divina, continuando a crescere spiritualmente 
        fino che noi siamo pronti a "nascere da Dio", alla resurrezione! 
         
        In tanto che Capo supremo di tutto quello che esiste, Dio non prende alcun 
        rischio di vedere mai i Suoi figli ribellarsi contro di Lui! Solo coloro 
        che hanno abbandonato la loro vita e la loro volontà a Dio e al 
        loro Salvatore e Re di domani, Gesù Cristo, saranno giudicati degni 
        di divenire membri della Famiglia di Dio - del Regno di Dio.  
        L'analisi qui sopra dovrebbe completamente confutare l'obiezione che certe 
        persone hanno emesso contro questa verità meravigliosa. Esse pensano 
        che se i santi resuscitati erano veramente destinati a divenire DIO, muniti 
        dalla POTENZA divina, esisterebbe allora un grave pericolo di ribellione 
        contro Dio il Padre, e forse anche uno spirito di guerra, come nel caso 
        di Lucifero (Isaia 14:12-15). Ma questa obiezione rivela una mancata comprensione 
        di quello che è la VERA conversione! Poiché dopo esserci 
        abbandonati al nostro Creatore, dopo aver "camminato con Dio" 
        durante la nostra vita cristiana, dopo aver tollerato, durante degli anni, 
        delle prove, delle persecuzioni - sorte scontata di ogni cristiano, dimorando 
        fedele e perseverando fino alla fine (Matteo 24:13) - non E' POSSIBILE 
        che noi ci giriamo un giorno contro il nostro Padre celeste, e che noi 
        ci attacchiamo a Lui.  
        In tanto che "figli della resurrezione" (Luca 20:36), noi saremo 
        simili a Dio. Ricordatevi che "Dio NON PUO' essere tentato dal male" 
        (Giacomo 1:13). Dio NON pecca a causa del Suo carattere divino - che è 
        eternamente fedele e giusto. Così, pensare che un membro della 
        Famiglia di Dio potrebbe ribellarsi contro Dio - è peccare - è 
        una contraddizione in sé!  
        Un'altra obiezione è che, poiché Dio il Padre non è 
        stato creato, e poiché Egli è sempre esistito, noi non potremo 
        mai essere simili a Lui. Questa obiezione non tiene conto della verità 
        meravigliosa secondo la quale, alla resurrezione, noi nasceremo letteralmente 
        da Dio! Noi non saremo da allora unicamente "creati". Noi usciremo 
        direttamente da Dio, essendo letteralmente ripieni dallo Spirito Santo, 
        composti da questo Spirito Santo, come Dio lo è Lui stesso.  
        Ricordatevi che Dio sta riproducendosi secondo la Sua specie, così 
        certamente che noi, esseri umani, lo facciamo! I suoi figli nati dallo 
        Spirito, alla resurrezione, non saranno degli esseri spirituali di categoria 
        inferiore, come nemmeno i vostri figli lo sono in rapporto con gli altri 
        esseri umani!  
        A questo riguardo, un altro punto essenziale che noi dobbiamo ricordare, 
        è che Cristo è destinato a "sposare" la Chiesa, 
        al Suo secondo ritorno (Efesini 5:22-23; II Corinzi 11:1-2). Dio ha creato 
        la donna perché essa sia compagna dell'uomo, e perché essa 
        divida la sua vita con lui. La fidanzata di Cristo deve essere di categoria 
        inferiore a Lui, un essere di una categoria completamente diversa? I santi 
        glorificati esisteranno essi a un livello più basso in rapporto 
        a Dio?  
        Certe persone sono urtate, alla prima analisi, dalla verità prodigiosa 
        sul soggetto del nostro ultimo destino. Altri non sembrano interessati 
        che a "giocare sulle parole", alfine di rendere confuse e oscure 
        le verità le più vitali e le più MAGNIFICHE, rivelate 
        nella Bibbia, lo SCOPO grandioso, ispirato e supremo, del nostro Creatore, 
        che ci ha dato la vita e il soffio, e di farci "alla Sua immagine"! 
         
        Come già l'ho detto, e lo ripeto - per paura di storcere le mie 
        parole - Dio Padre, e Gesù Cristo nostro Capo e nostro Salvatore, 
        saranno SEMPRE più grandi di noi, in potenza e in autorità. 
        Ma, in quanto che "figli della resurrezione", i santi saranno 
        allo stesso livello di esistenza, come i vostri figli e le vostre figlie 
        sono allo stesso livello umano che voi. Benché Dio il Padre e Gesù 
        siano sempre esistiti, allora che i santi resuscitati hanno un principio, 
        nondimeno noi divideremo il livello di esistenza divina.  
        Ed è imperativo che noi realizziamo che la continuità "dell'Eternità" 
        prosegue senza mai cessare e che, in quanto che membri della Famiglia 
        creatrice, i santi si aggiungeranno a Dio per governare, creare e realizzare 
        dei progetti grandiosi nell'universo, durante i secoli a venire (Isaia 
        9:6).  
       
      Il meraviglioso amore di Dio  
        Dio ha creato gli esseri umani in tale modo che un giovane uomo e una 
        giovane donna, una volta sposati, desiderano avere dei bambini - dividere 
        la loro casa, la loro vita e il loro AMORE con un piccolo essere umano 
        fatto alla loro immagine. Le coppie considerano la nascita di un bambino 
        che, in quanto che essere umano, si svilupperà imparerà 
        e crescerà alfine di dividere totalmente la vita, i progetti, le 
        speranze e i sogni dei loro genitori, così come degli altri fratelli 
        e sorelle, in una relazione d'amore famigliare.  
        Dio ha il medesimo desiderio: "Chi non ama non ha conosciuto Iddio; 
        perché Dio è amore." (I Giovanni 4:8). Poiché 
        Dio è amore, Egli vuole DIVIDERE il Suo amore, e la Sua gloria, 
        la Sua eternità con dei MILIARDI di esseri umani che diverranno 
        i Suoi veri figli, alla resurrezione. Se Dio il Padre e Cristo erano egoisti, 
        individualisti, o mancanti di amore e di sollecitudine verso gli altri, 
        forse desidererebbero di serbare tutto per Essi stessi, e non permettere 
        ad altri di fare parte della loro Famiglia in una relazione prevista per 
        degli Esseri divini che desiderano veramente riprodursi.  
        Ma, con l'amore spirituale trascendente che motiva il nostro Padre e il 
        nostro Signore (Elohim, la Famiglia di Dio), Essi hanno scelto di riprodursi 
        mettendo la loro "propria natura divina" nei cristiani sottomessi. 
        In seguito, Dio fortifica i Suoi figli "generati", dalle vittorie 
        che essi devono riportare durante tutta la loro vita fisica fino a che, 
        come Cristo, "il primo nato di fra i morti", essi siano letteralmente 
        "nati" da Dio in quanto che figli della resurrezione" (Luca 
        20:36).  
        Come l'amore di Cristo è grande! L'apostolo Paolo, ispirato, ha 
        pregato affinché i cristiani potessero "comprendere con tutti 
        i santi quale è la larghezza, la lunghezza, la profondità 
        e l'altezza, e conoscere l'AMORE di Cristo, questo amore che sorpassa 
        ogni conoscenza, affinché giungiate ad essere RIPIENI DI TUTTA 
        LA PIENEZZA DI DIO" (Efesini 3:18-19).  
        Come potreste voi essere "ripieni fino a TUTTA la pienezza di Dio" 
        e non essere Dio? Poiché l'AMORE di Cristo e del nostro Padre celeste 
        Li spinge a dividere con noi la Loro GLORIA eterna. Nell'avvenire, quando 
        voi leggerete dei versetti del Nuovo Testamento concernenti i santi resuscitati, 
        ereditanti la gloria di Dio, avranno forse un senso più profondo 
        per voi. Poiché questo "mistero, che è stato occultato 
        da tutti i secoli e da tutte le generazioni, ... [è stato] manifestato 
        ora ai santi. Iddio ha voluto far conoscere loro la gloriosa ricchezza 
        di questo mistero fra i Gentili, cioè: che Cristo in voi, la speranza 
        della GLORIA" (Colossesi 1:26-27).  
        L'uomo si è sempre chiesto: "Perché sono nato? Quale 
        è lo scopo della vita? Esiste un Dio reale? Perché Egli 
        mi dà tante prove, e perché permette Egli che avvengano 
        tante sofferenze?"  
        Al presente, il mistero è svelato! Se il vostro spirito e il vostro 
        cuore sono aperti, voi conoscerete la risposta a queste profonde domande 
        che hanno turbato i filosofi e gli studiosi, durante i secoli. Voi dovreste 
        sempre essere riconoscenti verso Dio, e il nostro Salvatore, Gesù 
        Cristo - E ringraziarli di averci fatti "secondo la Loro specie". 
         
       
      La preghiera fervente di Gesù  
        Nelle ultime venti quattro ore della Sua vita, alla vigilia della Sua 
        crocifissione, Gesù ha fatto a Dio la preghiera la più completa 
        che sia riportata nelle Bibbia. Rivediamo assieme qualche tema principale 
        di questa preghiera ispirata: "Ed ora, o Padre, glorificami tu presso 
        te stesso della gloria che avevo presso di te avanti che il mondo fosse" 
        (Giovanni 17:5). Noi vediamo qui che Cristo domanda, in modo specifico, 
        che la gloria prodigiosa che Egli aveva diviso con il Padre, dall'Eternità, 
        Gli sia restituita, a Lui che doveva essere "il primo nato fra molti 
        fratelli" (Romani 8:29).  
        Gesù domanda: " Padre santo, conservali nel tuo nome, essi 
        che tu mi hai dati, affinché siano UNO, come noi" (Giovanni 
        17:11). Cristo e il Padre sono un Dio, una Famiglia, a un livello di esistenza 
        superiore a tutte le altre creature. Gesù ha pregato affinché 
        i santi divengano UNO nella stessa maniera!  
        Notate i versetti 20 a 23: "Io non prego soltanto per questi, ma 
        anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: che siano 
        tutti UNO; che come tu, o Padre, sei in me, ed io sono in te, affinchè 
        essi siano uno in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. 
        E io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, affinché siano 
        uno come noi siamo uno - io in loro, e tu in me; acciocché siano 
        perfetti nell'unità, e affinché il mondo conosca che tu 
        m'hai mandato, e che li ami come tu hai amato me."  
        Queste parole ripiene di un amore generoso sono ispirate e magnifiche. 
        Senza alcun dubbio, esse rivelano che coloro che sono desiderosi di abbandonarsi 
        completamente a Dio, e di lasciare Cristo vivere la Sua vita in essi per 
        lo Spirito Santo, otterranno la Sua gloria: Essi saranno interamente uno 
        con Dio (come Cristo è uno con il Padre) e, allora, essi saranno 
        Dio. Tale sarà il compimento supremo del disegno di Dio, cioè: 
        Ci ha dato la vita e, in seguito, ci ha chiamati alla comprensione spirituale, 
        "Affinché il mondo conosca che tu m'hai mandato, e che li 
        ami come hai amato me" (versetto 23).  
        L'amore indescrivibile del nostro Padre supera tutte le comprensioni umane. 
        Però. Noi che comprendiamo, dobbiamo rispondere a questo amore 
        con profonda riverenza, gratitudine e obbedienza verso Dio. Noi dobbiamo 
        sforzarci di vivere "di ogni parola che esce dalla bocca di Dio" 
        (Matteo 4:4). Noi dobbiamo imparare a vivere e a camminare "per la 
        fede" (II Corinzi 5:7), guardando sempre con i nostri occhi fissati 
        allo scopo magnifico che Dio ha concepito per noi.  
        "Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi 
        s'accosta a Dio deve credere che Egli esiste, e che è il rimuneratore 
        di quelli che lo cercano" (Ebrei 11:6). Come questa remunerazione 
        è grande!  
        Con tutto il mio cuore e con tutto il mio essere, vi incoraggio a "ricercarLo" 
        con DILIGENZA. Non permettetevi di mettere qualsiasi cosa prima di Dio 
        e del Suo SCOPO meraviglioso per la vostra vita. Imparate a studiare la 
        Bibbia, come voi non l'avete mai fatto prima, e mettetevi in ginocchio 
        davanti al Governatore supremo dell'universo, e a spandere letteralmente 
        il vostro cuore in preghiere, alfine di ottenere l'amore, la saggezza 
        e la forza e di essere un vero vincitore, e di divenire Suo "figlio" 
        reale nel Suo Regno, che sarà presto stabilito sulla terra.  
        NULLA vi è di più appassionante! NULLA vi è di più 
        "reale" che il compi-mento delle profezie bibliche! Tale è 
        il messaggio dell'Evangelo di Gesù Cristo, l'ultima Buona Notizia, 
        il sapere che l'uomo può nascere nel Regno di Dio allo stesso livello 
        dell'esistenza che Dio.  
        Il patriarca Giacobbe aveva dodici figli. Essi avevano a loro volta dei 
        figli e delle figlie, dei nipoti e dei pronipoti, dei milioni e dei milioni 
        di esseri; essi divennero anche la nazione e il "regno d'Israele. 
        Lo stesso, Cristo assiste il Padre alfine di "condurre alla gloria 
        molti dei figli" (Ebrei 2:10). Essi sono occupati a portare alla 
        vita una nazione intera, che sarà composta di spirito, il "Regno" 
        di Dio spirituale, comprendendo dei figli reali di Dio, veramente nati 
        da Lui per la resurrezione e che possederanno la Sua natura e il Suo carattere. 
        Io lo dico di nuovo, tale è il significato "dell'Evangelo", 
        l'ultima BUONA NOTIZIA, lo scopo trascendente della vostra vita!  
        "Diletti, ora siamo figliuoli di Dio, e non è ancora reso 
        manifesto quel che saremo. Sapremo quando egli sarà manifesto quel 
        che saremo. Sappiamo che quando egli sarà manifestato saremo SIMILI 
        A LUI, perché lo vedremo come Egli è. E chiunque ha questa 
        speranza in Lui, si purifica come esso è puro" (I Giovanni 
        3:2-3).  
        Ora che voi comprendete il vostro ultimo destino, voi sapete PERCHE' Dio 
        vuole che voi gli permettiate, a Lui e al Suo Figlio, di edificare in 
        voi il Suo carattere giusto e santo.  
        Dio il Padre e il Suo Figlio sono una Famiglia piena d'amore, occupata 
        a preparare dei figli affinché si aggiungano ad Essi, nel governo 
        di questo mondo - e in seguito, dell'universo intero. Andate dunque sotto 
        un cielo stellato in una notte chiara: provate di contare tante stelle 
        che potete, e pensate ai MILIARDI di stelle dispersi attraverso il vasto 
        universo e che a voi sono invisibili. Poi, meditate su questo scopo grandioso 
        della vostra vita, e ringraziate Dio! Mettetevi in ginocchio, e cominciate 
        a fare la vostra parte con zelo, affinché tutto questo si realizzi! 
       
       |