LA PREGHIERA

Voi avete senza dubbio già sentito delle persone chiedere: "Perché Dio non risponde alle mie preghiere?" Forse è il vostro caso! Sappiate che vi è una ragione per questo silenzio.
Molti pregano senza conoscere il modo efficace di pregare. Affinchè le preghiere siano esaudite, bisogna compiere certe condizioni precise descritte dalla Bibbia.
Giacomo scrive: "Domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri" (Giac. 4:3).
Molto spesso si dimentica che Dio rivela nella Sua Parola, la Bibbia, chi Egli è, il modo che noi dobbiamo ubbidirGli, così come le numerose promesse che Egli ha fatte.
Perché le preghiere siano esaudite, bisogna credere al Dio della Bibbia e al Suo insegnamento che è la verità. Bisogna vivere secondo le Sue istruzioni e osservare i Suoi comandamenti. Studiate le Sacre Scritture, alfine di scoprire la Sua volontà e le Sue promesse e soprattutto, credetele!
Troppo spesso pregando e senza rendersene conto, si vuole imporre la propria volontà a Dio. Ma bisogna avere l'attitudine di Gesù che non esita a dichiarare: "Il mio giudizio è giusto, perché cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato" (Giovanni 5:30).
L'apostolo Paolo aggiunge: "Perciò non siate disavveduti, ma intendete bene quale sia la volontà del Signore" (Efesini 5:17).
Se voi credete che Dio è AMORE e saggezza e, se voi sapete che la Sua volontà è per il vostro bene, allora voi desidereste essere esaudito SECONDO la Sua volontà.
Si, per essere esaudito, l'importanza è di pregare secondo la volontà divina. L'apostolo Giovanni ha scritto: "E questa è la confidenza che abbiamo in lui: che se domandiamo qualcosa SECONDO la sua volontà, Egli ci esaudisce; e se sappiamo che Egli ci esaudisce in quel che gli chiediamo, noi sappiamo di avere le cose che gli abbiamo domandate" (I Giovanni 5:14-15).
Il messaggio di Giovanni è molto chiaro. Domandare secondo la volontà di Dio è essenziale.
La maggioranza non si rende conto di considerare che Dio non potrebbe mantenere le Sue promesse è una mancanza di fede. Se Dio fa una promessa, non dubitate, voi fareste di Lui un bugiardo.
Mettete pazientemente la vostra fiducia in Dio, serbando nello spirito che Egli adempierà le Sue promesse.
Abrahamo aveva ricevuto delle promesse ed egli si metteva nelle mani dell'Eterno Dio per vederle adempite. Paolo scrive sul soggetto di questo patriarca fedele: "Ma, dinanzi alla promessa di Dio, non vacillò per incredulità, ma fu fortificato per la SUA FEDE dando gloria a Dio ed essendo PIENAMENTE CONVINTO che ciò che aveva promesso, Egli era anche potente da effettuarlo" (Romani 4:20-21).
Bisogna avere la piena convinzione, la ferma sicurezza che Dio manterrà sempre le Sue promesse, se la nostra richiesta adempie le condizioni richieste.
Se voi mancate di fede, non provate di forgiarvi una fede a vostra misura. La fede, la vera fede è un dono di Dio. Perché le vostre preghiere siano esaudite, voi dovete avere la fede e agire secondo questa stessa fede che viene da Dio.
La fede non è qualcosa di abituale, è in qualche sorta un intrattenimento con Dio, durante il quale, voi dovete ringraziarLo di tutto quello che Egli ha già fatto per voi e i vostri. In seguito, voi pregate per gli altri, ed è solo allora che voi potete esporgli i vostri bisogni, i vostri problemi, le vostre prove e le vostre difficoltà, tutto questo come voi lo esporreste al vostro padre fisico.
Molti genitori insegnano ai loro bambini delle preghiere a recitare a memoria. Ma questa non è che una preghiera macchinale, vuota e superficiale. Pensate voi che una tale preghiera possa toccare Dio?
Cosa direste voi se i vostri bambini venissero di giorno in giorno a fare sempre la stessa richiesta, senza cambiare nulla nella sua presentazione. Alla fine dei conti non sarebbero monotoni? Non avreste voi la tendenza di domandar loro di tacere e di rifiutare di ascoltarli?
Se voi doveste avere un'intervista con un alto dirigente di questo mondo per ottenere un favore qualunque, gli ripetereste cinquanta volte la stessa domanda durante l'intrattenimento? Gli inviereste cinquanta volte la STESSA lettera?
Avete voi mai sentito dei membri di certe confessioni ripetere incessantemente la stessa preghiera? Questa diventa noiosa:
Gesù ha dato quello che è sovente chiamato "Il Padre Nostro", ma questa preghiera è un modello, non è che un esempio, affinché noi possiamo ispirarci quando ci rivolgiamo a Dio.
Ecco quello che Egli dice: "E quando pregate non usate soverchie dicerie come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per la moltitudine delle loro parole. Non li rassomigliate dunque, poiché il Padre vostro sa le cose a cui avete bisogno, prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così..." (Matteo 6:7-9).
Cristo fa ben capire, che la ripetizione della stessa preghiera è un costume pagano. Poiché non bisogna rassomigliare loro, non bisogna soprattutto imitarli, sarebbe come andare davanti ad un insuccesso.
In seguito a queste parole, Gesù spiega come rivolgersi a Dio, il modo di pregare. Il "Padre Nostro" redatto da Matteo e da Luca è un modello, una base, che DEVE suscitare dei risultati.
Esaminiamo questo esempio della preghiera perfetta che si rivolge al: "PADRE NOSTRO". Ricordatevi che vi sono altre persone che vogliono anche vivere di ogni parola che esce dalla bocca di Dio, che vogliono ubbidire alle Sue leggi e ai Suoi comandamenti. Di conseguenza, Dio è il Padre di tutta questa gente ugualmente. Ecco perché bisogna chiamarLo Padre Nostro!
Le parole: "Che sei nei cieli" ricordano che Dio non è un Padre comune, ma è qualcuno che ha il Suo trono nei cieli e che bisogna adorare, bisogna essere umili e pieni di rispetto verso Dio.
"Che il tuo nome sia santificato": Il nome divino e tutto ciò che rappresenta deve essere l'oggetto di un grande rispetto e di una profonda considerazione. Noi non dobbiamo pronunciare il Suo nome invano, per qualsiasi scopo, con l'aiuto di bestemmie, poiché il Suo nome è santo, Egli è santificato, messo a parte per una ragione santa.
"Che il tuo regno [cioè a dire che il Tuo Regno, il Tuo governo] venga". Ecco la prima domanda in questa preghiera perfetta. Dio è il Sovrano Supremo. Quando Cristo regnerà su questa terra, Egli metterà fine alle sofferenze, alle guerre, alle malattie, agli omicidi, agli stupri e alla droga. La gioia e la pace saranno ovunque. Domandare a Dio che il Suo regno venga, è domandare la fine delle sofferenze per tutta l'umanità, è pregarLo affinché Egli diriga infine la vita di tutti.
"Che la tua volontà sia fatta sulla terra come in cielo": Questa piccola frase ci insegna a sottometterGli la nostra volontà, a riconoscere la Sua autorità e la Sua saggezza. Egli sa molto meglio di noi quello di cui abbiamo bisogno. Gesù Cristo pregava con questa stessa attitudine. E' così che le nostre preghiere saranno esaudite.
"Dacci oggi il nostro pane quotidiano": Questo ci fa capire in una maniera precisa che Dio desidera che noi Gli domandiamo quello che ci è necessario. Tuttavia, non bisogna chiedere delle grandi ricchezze, ma il nostro pane "quotidiano". E' la volontà di Dio che noi prosperiamo e siamo in buona salute (III Giovanni 2). Però, la ricchezza può diventare a volte un ostacolo, una pietra d'intoppo per il cristiano.
"E rimetti i nostri debiti come noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori": Questa domanda deve farci riflettere sul modo che noi perdoniamo a coloro che ci hanno fatto un torto qualunque, poiché se noi non perdoniamo, Dio non ci perdonerà neanche.
Non bisogna mai rivolgersi a Dio ritenendo in fondo al cuore un sentimento di amarezza, di rancore o di odio verso qualcuno. Se è il caso, domandiamo allora al nostro Padre celeste di sostituire questi cattivi sentimenti con il vero amore che emana da Lui.
La domanda seguente è: "Non indurci in tentazione", si tratta qui di una cattiva traduzione. Dio non tenta l'uomo, l'apostolo Giacomo lo conferma: "Nessuno quando è tentato, dica: Io sono tentato da Dio; perché Dio può essere tentato dal male, né Egli stesso tenta alcuno" (Giacomo 1:13).
Infatti, la migliore traduzione è: "non ci lasciare soccombere alla tentazione" come diverse versioni lo confermano. Però, Dio permette che noi siamo tentati da Satana e per le nostre proprie concupiscenze. Noi dobbiamo domandarGli di aiutarci a non soccombere a queste tentazioni, ma che Egli ci dia la forza necessaria per resistere e dominare tutti i cattivi desideri che noi potremmo avere.
"Ma liberaci dal maligno" domandate a Dio di darvi la forza di resistere a Satana e il diavolo fuggirà lontano da voi, come è promesso in Giacomo 4:7.
Davide era un uomo secondo il cuore di Dio (Atti 13:22). Se voi esaminate i Salmi, voi constaterete che la maggioranza di essi erano delle preghiere ogni volta differenti. In tutte le circostanze, Davide comunicava con Dio per mezzo della preghiera.
Non credete soprattutto che voi importunate Dio dividendo con Lui le vostre gioie, i vostri pensieri e i vostri problemi. Parlate sovente con Dio e in tutte le circostanze. E' certamente la ragione per la quale Davide era un uomo secondo il cuore di Dio.
Se voi desiderate essere un figlio di Dio, fate lo sforzo di conoscere il vostro Padre celeste. ParlateGli spesso. Dividete la vostra vita con Lui. ConfidateGli le vostre gioie e le vostre pene.
Quando l'apostolo Paolo scrive: "Non cessate mai di pregare" (I Tess. 5:17), si tratta di una attitudine. Domandate dunque a Dio di guidarvi in ognuno dei vostri pensieri e in ognuna delle vostre azioni e di accordarvi la saggezza, la fede e la forza di compiere ciò che è giusto.
Una catastrofe sopravviene, voi siete malato o nell'afflizione, sappiate che Dio è un Dio potente, lento all'ira e ricco in bontà. Voi potete attingere alla sorgente suprema della potenza divina, inginocchiandovi davanti a Dio, in un luogo privato dove voi Lo supplicherete di venirvi in aiuto. Tuttavia, quando voi domandate a Dio di intervenire nella vostra vita, non dimenticate mai un passaggio molto importante delle Scritture. Leggiamolo assieme: "E qualunque cosa chiediamo la riceviamo da Lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo le cose che Gli sono grate" (I Giovanni 3:22).
Cominciate dunque ad assicurarvi che voi vivete bene in conformità con ognuno dei dieci comandamenti di Dio e che voi Gli siete piacevole.