L'EVANGELO DEL REGNO
Ascoltando le notizie e vedendo a volte delle immagini sconvolgenti,
molte persone si domandano perché, se Dio esiste, non interviene
per mettere fine a queste guerre, questi genocidi, questa fame, che causano
tanta sofferenza a coloro che ne sono le vittime.
Perché questi atti di terrorismo che fanno tante vittime innocenti?
Perché questi crimini, questi stupri, questi bambini che si prostituiscono?
Dio non vede Egli queste cose abominevoli?
Si! Dio è al corrente! Egli sà quello che avviene. Ma l'uomo
si è allontanato da Dio, egli non vuole che Dio gli detti la sua
condotta, che impone delle norme.
E' la ragione per la quale Dio lascia l'uomo vivere come egli vuole, secondo
il suo proprio arbitrio. Disgraziatamente, le conseguenze sono pesanti
da pagare.
Rassicuratevi, Dio non è insensibile allo spettacolo che noi gli
offriamo ed Egli interverrà! E' il messaggio dell'Evangelo che
Cristo è venuto a portare.
Si sente spesso parlare dell'Evangelo. Ma pensate voi che quello che si
predica ai nostri giorni è ben quello che è stato predicato
da Cristo e dagli apostoli, durante il loro ministero?
Gesù venne su questa terra, portatore di un messaggio rassicurante,
un messaggio dei più incoraggianti che poche persone disgraziatamente
credettero e che è ancora ignorato dalla maggior parte della gente
oggi. Si tratta del Regno di Dio, che sarà presto stabilito su
questa terra e che imporrà la pace al mondo intero.
L'apostolo Marco ci spiega ciò che Gesù annunciò,
all'inizio del Suo ministero (Marco 1:14-15): "Dopo che Giovanni
fu messo in prigione, Gesù si recò in Galilea, predicando
l'evangelo di Dio e dicendo: Il tempo è compiuto e il regno di
Dio è vicino; ravvedetevi e credete all'evangelo".
Ecco l'Evangelo che Gesù predicava. Egli annunciava semplicemente
la buona notizia del Regno che è vicino, ma che, al momento attuale,
non è ancora stabilito, instaurato.
Questo è l'Evangelo di Cristo. E' l'annuncio di una pace mondiale
che deve venire e assolutamente non un messaggio sulla Sua persona.
La Parola di Dio ci conferma che Gesù designò settanta altri
discepoli, Egli li inviò a predicare il Regno di Dio (Luca 10:1-9).
Egli inviò ugualmente i dodici a predicare il Regno di Dio di villaggio
in villaggio (Luca 9:1-6). Essi non furono per nulla inviati per predicare
un messaggio sulla persona di Cristo. Cristo non chiedeva loro di parlare
di Lui, ma di ripetere il Suo messaggio, di annunciare la venuta del Suo
Regno.
Leggendo il libro degli Atti, noi ci rendiamo conto che è questa
stessa buona notizia che era stata annunciata. Paolo apostolo dei pagani
(Galati 2:9), doveva spiegare loro la ragione per la quale Gesù
era venuto su questa terra e la ragione della Sua morte violenta, ma Egli
annunciava loro la buona notizia del Regno (Atti 19:8, 20:25, 28:23 e
31).
Paolo si vide nell'obbligo di rimettere i Galati sulla buona strada, poiché
costoro si rivolgevano già verso un nuovo Evangelo. Leggiamo quello
che egli scrive: "Io mi meraviglio che così presto voi passiate
da Colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro vangelo.
Il quale poi non è un altro vangelo; ma ci sono alcuni che vi turbano
e vogliono sovvertire L'Evangelo di Cristo" (Galati 1:6-7).
Più tardi, egli farà lo stesso rimprovero alla Chiesa di
Dio che è a Corinto, scrivendo loro: "Infatti, se uno viene
a predicarvi un altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato
noi [...]" (II Corinzi 11:4).
Un Gesù che, contrariamente alle Scritture sarebbe nato un 25 dicembre,
che sarebbe morto un venerdì e risuscitato una domenica, allora
che Egli aveva chiaramente detto che rimarrebbe nella tomba durante tre
giorni e tre notti (Matteo 12:38-40), un Gesù che sarebbe venuto
per abolire la legge, mentre Egli è venuto per compierla, nel senso
di completarla e di perfezionarla, aggiungendo alla lettera, lo spirito
della legge (Matteo 5:17-18).
"Infatti, se uno viene a predicarvi un altro Gesù, diverso
da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno Spirito
diverso da quello che avete ricevuto [...]" (II Corinzi 11:4).
Paolo si rapporta qui allo spirito del mondo (I Corinzi 2:12) così
che tutti gli spiriti che non vengono da Dio (I Giov. 4:1). Paolo prosegue
i suoi rimproveri aggiungendo: "se qualcuno viene e vi predica [...]
un altro Evangelo, di quello che voi avete accettato, voi ben lo sopportate."
In questa seconda lettera ai Corinzi, Paolo spiega quello che è
il vero Evangelo: "E se il nostro vangelo è ancora velato,
è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, ma per
gli increduli, dei quali l'iddio di questo secolo ha accecato le menti,
affinché la luce dell'Evangelo della gloria di Cristo, che è
l'immagine di Dio" (II Corinzi 4:3-4).
L'Evangelo della gloria di Cristo, è la buona notizia del Suo ritorno,
come Re dei re, per ristabilire e dirigere il Regno di Dio su tutta la
terra. Egli ritornerà in tutta la Sua gloria ed Egli annienterà
tutti gli altri regni, come lo confermano tante profezie bibliche, segnatamente
il libro di Zaccaria, di Daniele e dell'Apocalisse.
Il Regno di Dio metterà fine a tutti i governi attuali. Egli sarà
mondiale e concernerà dunque tutte le nazioni.
In quel momento, gli uomini saranno semplicemente governati da Dio. Ma
essi avranno la possibilità di fare parte di quel governo più
tardi, quando saranno trasformati in esseri spirituali alla loro morte,
come noi lo vedremo più avanti.
Certi pretendono che le chiese "cristiane" formano il Regno,
o ancora che questo sia nel cuore dell'uomo.
Se è il caso, perché nella preghiera modello, Cristo ci
raccomanda Egli di pregare il nostro Padre, affinché il Suo Regno
venga (Matteo 6:10)?
Cosa ne dice la Bibbia?
Una notte, un fariseo, capo dei Giudei, venne a trovare Gesù che
gli spiegò quello che è il Regno di Dio e chi poteva entrarci.
Gesù disse: "In verità, in verità io ti dico
che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il Regno
di Dio [...] se uno non è nato di acqua e di Spirito, non può
entrare nel Regno di Dio. Quel che è nato dalla carne, è
carne, e quel che è nato dallo Spirito è spirito" (Giovanni
3:3 e 5-6).
Con questa spiegazione di Gesù, è facile capire che la Chiesa
non è il Regno di Dio. Solo coloro che sono nati di acqua e di
Spirito vi possono entrare. Questo passaggio non dice che ci sono già!
Nel capitolo della resurrezione, Paolo aggiunge: "Così pure
della resurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile,
e risuscita incorruttibile [...] è seminato corpo naturale, e risuscita
corpo spirituale [...]. Or questo dico, fratelli, che carne e sangue non
possono entrare nel Regno di Dio, né la corruzione può ereditare
l'incorruttibilità" (I Corinzi 15:42-44 e 50).
Per conseguenza, un essere fisico composto di carne e di sangue, non può
ne ereditare, né entrare nel Regno, solo chi è divenuto
spirituale e incorruttibile ha questo privilegio.
La Chiesa non è e non può essere il Regno di Dio.
Certi, per provare che il Regno è in essi, si basano su quello
che è scritto in Luca 17:20-21. Vediamo ciò che dicono questi
versetti.
"Interrogato poi dai farisei su quando verrebbe il Regno di Dio,
rispose loro dicendo: Il Regno di Dio non viene in maniera da attirare
gli sguardi; né si dirà: Eccolo qui o eccolo là;
perché ecco, il Regno di Dio è dentro di voi."
Gesù non dice a quei farisei che il Regno di Dio è dentro
di essi, o nel loro cuore. Egli dice loro che il Regno è in mezzo
ad essi. Gesù parlava semplicemente di Lui stesso, poiché
in quanto che futuro re, Egli era il rappresentante di questo Regno.
A Pilato che l'interrogava, Gesù rispose che il Suo Regno non è
di questo mondo, di questo secolo e quando Pilato gli pose la domanda
"Tu sei dunque re? Gesù rispose: Tu lo dici, io sono re."
Verificate questo nella vostra Bibbia, in Giovanni 18:36-38, e ricordatevi
che la Bibbia utilizza il termine "re" e "regno" nel
modo intercambiabile (Daniele 7:17-18 e 23-24).
Prendete la pena di verificare nella vostra Bibbia tutti i passaggi che
noi citiamo.
Per coloro che credevano che il Regno era stabilito, Gesù precisa
che è annunciato (Luca 19:16) ed Egli spiega ancora quello che
segue, parlando di Se stesso: "Un uomo nobile se ne andò in
un paese lontano per ricevere l'investitura di un regno e poi tornare
[...] Ed avvenne, quando egli fu tornato, dopo aver ricevuto l'investitura
del regno [...]" (Luca:11-28).
Ben inteso, l'uomo nobile è Lui. Egli è andato per farsi
investire dell'autorità reale, ma Egli non è ancora ritornato.
E' anche questione di questo in Apocalisse 11:15 e 19:11-16.
L'Evangelo, il vero Evangelo, come voi potrete constatare esaminando le
Scritture, non si rapporta alla persona di Gesù Cristo, ma alla
buona notizia del Regno di Dio che si estenderà su tutta la terra
e che porterà la pace, la gioia e l'abbondanza. Ecco la meravigliosa
notizia che ci è rivelata. E' un grande messaggio di speranza per
tutti!
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